Una serata di incredibile intensità, verità e di impatto emotivo molto forte.Ho assistito alla première di “Clara”, una biofiction di Betty Gambartes e Diego Vila, che ha visto una Annie Dutoit-Argerich nei panni di Clara (Wieck-Schumann) incredibilmente calzante, moderna, sincera, piena di risorse espressive. Non un solo momento dello spettacolo è lasciato al caso, e la musica gioca un ruolo di prim’ordine. Il testo è intessuto sapientemente con brani tratti dal repertorio dei due uomini che hanno, di fatto, venerato questa donna prodigiosa, ovvero Robert Schumann e Johannes Brahms, nonché della stessa Clara. Pagine rese con un suono ‘parlante’ e di incredibile profondità dal M° Eduardo Delgado, che, con grande sapienza e puro lirismo, ha dato profondità all’universo di sentimenti contrastanti e palpitanti che hanno abitato Clara/Annie, per un’ora e mezza di rapimento. Lo spettacolo ha visto la partecipazione dell’eccezionale Sam McElroy, baritono dalla voce e dalla presenza scenica davvero notevoli. Il grande successo di questo spettacolo, che ha visto centinaia di repliche in Argentina, è sicuramente il risultato di un grande lavoro di cesello e di abnegazione verso l’Arte. La regista, Betty Gambartes, con grande senso della teatralità, ha saputo dirigere tutto lo spettacolo, mettendo lo spettatore in condizione di non potersi permettere nemmeno un momento di distrazione. La scenografia, essenziale ma evocativa, e l’uso di video precedentemente girati dalla stessa attrice, sia in interno che in esterna, hanno fatto sì che il personaggio di Clara si specchiasse con se stessa e i suoi ricordi di fanciulla, di sposa, di figlia, di diva. Costumi, effetti audio e luci semplicemente formidabili. I numerosi livelli di narrazione, non necessariamente cronologica, hanno reso questo spettacolo un universo nel quale lo spettatore veniva catapultato, senza mai smarrirsi. Il pubblico europeo, con grande calore, ha accolto la prima il 23 novembre a Ginevra e, ieri, la seconda rappresentazione. A rendere la serata magica, è stata la presenza in sala dei genitori dell’attrice, che tutti conosciamo: nientemeno che il mito vivente Martha Argerich e il direttore d’orchestra Charles Dutoit. A fine spettacolo, dal palcoscenico, è giunto loro con voce commossa, un omaggio filiale, di riconoscenza per la loro presenza. La vita di Clara e la descrizione ufficiale dello spettacolo sono qui: https://lacitebleue.ch/evenement/clara/ Chi potesse, vada ad assistere alle prossime rappresentazioni mercoledì 27 e giovedì 28 novembre, alle 19:30 presso La Cité Bleue a Ginevra. Assolutamente consigliato ai pianisti ma anche a tutti coloro che vogliano assistere ad uno spettacolo unico e indimenticabile!