Settimana intensa per la musica sacra a Milano, che ha visto protagonista lo Stabat Mater per soli, coro e orchestra di Gioachino Rossini, eseguito all’Auditorium dall’Orchestra Sinfonica di Milano sotto la direzione attenta e ispirata di Emmanuel Tjeknavorian.
Composta nell’arco di dieci anni e completata nel 1841, l’opera venne presentata per la prima volta a Parigi nel 1842, ottenendo subito un grande successo, replicato poco dopo a Bologna.
La serata di ieri ha offerto un’interpretazione di alto livello. Il maestro Tjeknavorian, affiancato da Massimo Fiocchi Malaspina per la preparazione del Coro Sinfonico, ha saputo fondere con equilibrio le voci e l’orchestra, dando spazio alla ricchezza drammatica e spirituale della partitura.
Protagonisti eccellenti i solisti: Benedetta Torre (soprano), Martina Belli (mezzosoprano), Juan Francisco Gatell (tenore) e Nicola Ulivieri (basso), che hanno offerto prove vocali intense, tecnicamente solide e cariche di espressività. La componente vocale, centrale nelle dieci sezioni dell’opera, ha dialogato in modo fluido con il Coro, restituendo appieno la profondità emotiva del testo sacro. Timbri raffinati, ottima coesione, partecipazione emotiva: il pubblico, numeroso e coinvolto, ha salutato con lunghi applausi un’esecuzione che ha saputo coniugare rigore e passione.
Giovedì 17 aprile, alle ore 20.00, è prevista la replica. Un appuntamento da segnare in agenda.