Ancora musica sacra protagonista questa settimana all’Università Cattolica di Milano, con l’esecuzione dello Stabat Mater di Giovanni Battista Pergolesi.
Nella suggestiva cornice dell’Aula Magna, Scholars e i solisti dello Studium Musicale di Ateneo hanno offerto una raffinata interpretazione di questo celebre capolavoro del compositore marchigiano.
Giovanni Battista Pergolesi (1710–1736), nonostante la sua breve esistenza – morì infatti a soli 26 anni – è considerato uno degli autori più influenti del Settecento italiano. Tra le sue opere più note si annoverano La serva padrona (1733), che segnò un punto di svolta nell’opera buffa, e L’Olimpiade (1735), nel genere dell’opera seria. Lo Stabat Mater, composto nel 1736 poco prima della sua morte, rappresenta uno dei vertici assoluti della musica sacra del XVIII secolo ed è tra i brani religiosi più eseguiti della storia. L’interpretazione affidata al soprano Luisa Bertoli e al mezzosoprano Benedetta Mazzetto si è contraddistinta per intensità espressiva e sensibilità vocale. A sostenerle, un quintetto strumentale di ottimo valore composto da Cristiana Franco (violino primo), Mariateresa Amenduni (violino secondo), Francesca Arcodia (viola), Matteo Vercelloni (violoncello) e Federico Brivio (organo).
Il perfetto equilibrio tra voci e strumenti, valorizzato dall’acustica eccellente dell’Aula Magna, ha contribuito a una resa sonora ricca di sfumature e profondamente coinvolgente.La serata è stata preceduta da una meditazione spirituale a cura di don Roberto Maier, del Centro Pastorale dell’Ateneo, e da una stimolante introduzione culturale e musicologica del prof. Enrico Reggiani, docente dell’Università e promotore delle attività musicali. Un evento di grande qualità, coronato dal caloroso e meritato successo ottenuto presso un pubblico numeroso e partecipe.