|
19° CONGRESSO INTERNAZIONALE
SOCIETA’ OFTALMOLOGICA ITALIANA
LA CHIRURGIA DELLA CATARATTA E’ CAMBIATA!
E’ SOSTITUITA DALLA CHIRURGIA RIFRATTIVA DEL CRISTALLINO CHE OLTRE A TOGLIERE LA CATARATTA CORREGGE TUTTI I DIFETTI DI VISTA PRESBIOPIA COMPRESA
Si apre a Roma dal 18 al 21 maggio 2022 presso il Centro Congressi Rome Cavalieri il 19° congresso Internazionale della Soi. Tante le tematiche da affrontare e prima su tutti la diffusione dell’intervento rifrattivo del cristallino che in poco tempo sta sostituendo la chirurgia della cataratta per come oggi è conosciuta. Questa tecnica permette
di rimuovere la cataratta e nel contempo correggere difetti refrattivi (miopia, ipermetropia, astigmatismo) e la presbiopia (la difficoltà di vedere da vicino) con un differente intervento chirrugico - spiega- Matteo Piovella Presidente della Società Oftalmologica Italiana.
Oggi è l’intervento d’elezione da consigliare a tutti anche se il SSN è impreparato a poterlo eseguire e difatti non è in grado di proporlo. In ogni caso è l’unico intervento apprezzato e voluto dai pazienti anche se sono obbligati a pagarne l’intero elevato costo.
Purtroppo con gli aggiornamenti del DM 70 la chirurgia ambulatoriale e l’oculistica in particolare sono ancora una volta fortemente penalizzati. a cominciare dagli interventi sul cristallino e rischiamo di non poter assistere centinaia di migliaia di cittadini che debbono sottoporsi ad un intervento “salvavista”. Perché- come commenta il presidente SOI- la vista ti salva la vita.
Con 650 mila interventi all’anno ricordo che la chirurgia della cataratta è l’intervento maggiormente eseguito nel nostro Paese e che ridà la vista quando si è in presenza dell’opacizzazione del cristallino. Oggi questa operazione è diventato un intervento totalmente differente che si deve fare con il sostegno della più avanzata tecnologia indispensabile per ottenere i migliori e più sicuri risultati.
Prendiamo atto della carenza assistenziale del Sistema sanitario nazionale (Ssn), dell’incapacità di aggiornamento delle risorse e delle tecnologie- commenta il presidente SOI,
Matteo Piovella, ma segnaliamo con allarme che tutto ciò ricade , sui pazienti perché impedisce ai medici oculisti di curare nel modo migliore e necessario”, dice il presidente di Soi ricordando quello che avviene, ad esempio, per la cataratta. “
La politica deve farsi carico delle necessità sopra esposte e smetterla di rinviare senza mai ascoltare. Sono stati fatti molti errori ma nessuno vuole ammetterlo per non prendersi alcuna responsabilità, indipendentemente dalle esigenze dei pazienti. Per fare questo dobbiamo avere maggiore attenzione, maggior considerazione, maggior sostegno economico maggior ascolto e soprattutto ci si deve impegnare a seguire le indicazioni di SOI: la burocrazia del SSN non è in grado di fare da sola: manca competenza capacità voglia di risolvere le situazioni voglia di rimediare agli errori fatti - conclude il presidente SOI.
Milano, maggio 2022
TERME di MERANO - COCCOLE PERSONALIZZATE
Trattamenti Reponse e check-up professionale con Skin-Analyzer. Radiofrequenza e pressoterapia.
Trattamenti innovativi e personalizzati ispirano l’offerta benessere della MySpa di Terme Merano. Tra questi i nuovi Reponse con Skin-Analyzer, una speciale telecamera che permette un check-up professionale in tempo reale. E poi radiofrequenza e pressoterapia, il tutto arricchito dalla linea cosmetica delle Terme Merano. L’occasione è ideale per rimodellare il corpo e distendere il viso in vista della bella stagione. Ma anche per dedicarsi una pausa primaverile che fa tanto bene all’anima, tutta coccole e relax.
Check-up viso con Skin-Analyzer
Tra le proposte più innovative e personalizzate per il viso, nella MySpa si possono provare i trattamenti Reponse abbinati alla linea cosmetica Matis. Tutti i trattamenti comprendono il check-up professionale con Skin-Analyzer, una speciale telecamera ad alta risoluzione che fornisce in tempo reale dati concreti basati su parametri scientifici. Elasticità
della pelle, idratazione, sensibilità, formazione di rughe e condizione di pori, contenuto di melanina, acne o impurità generali: tutto concorre a definire lo stato della propria pelle. Conoscerlo è il primo passo per prendersene cura in modo professionale e personalizzato.
Fra i trattamenti da provare, Reponse Specifique è la risposta mirata per viso e contorno occhi, un trattamento specifico per ridare il giusto equilibrio alla pelle e rinnovarla (50 min. 75 euro). Personalizzato per pelli sensibili ed esigenti, Reponse Expert è studiato per calmare la pelle, riequilibrare le impurità, esaltare la bellezza della carnagione, correggere le rughe di espressione, riscolpire il viso, rimpolpare e ridensificare (80 min, 89 euro). Reponse Premium & Privilege infine è un trattamento prestigioso e di lusso, ideale per pelli particolarmente esigenti (80 min, 120 euro).
Tutti i trattamenti possono essere abbinati alla radiofrequenza per un effetto lifting e luminosità extra, al costo aggiuntivo di 20 euro.
Radiofrequenza, mela e stella alpina
Ringiovanisce, rassoda, rimodella. È la “Radiofrequenza viso”, un processo di vero e proprio ringiovanimento cutaneo che stimola l’attività funzionale dei fibroblasti e contribuisce a migliorare l’elasticità della pelle e la permeabilità tissutale. Risolleva l’ovale del viso, distende le rughe, effettua un importante drenaggio e interviene sulla riossigenazione dei tessuti (35 min, 69 euro).
Sempre per il viso, il Signature facial Terme Merano permette di compiere un viaggio attraverso l’Alto Adige, dal caldo aroma delle mele a valle, alla fresca stella alpina delle cime. Pregiati principi attivi altoatesini dalle texture delicate viziano la pelle lasciandola più luminosa e distesa (50 min. 65 euro oppure 80 min. 85 euro).
Ci si può prendere cura del viso anche a casa grazie ai prodotti della linea cosmetica di Terme Merano, realizzata con ingredienti naturali altoatesini e arricchita con acqua termale. Per una pulizia profonda si può scegliere ad esempio Smoothing Face-Peeling: la finissima polvere di marmo della val Venosta leviga la pelle, mentre gli estratti nutrienti della stella alpina ne favoriscono l’equilibrio naturale. Ammorbidisce la pelle e stimola la circolazione (25 euro). Per il contorno occhi Eye Care Cream idrata e contrasta le piccole rughe grazie agli estratti nutrienti di stella alpina (30 euro). Anti-Aging Mask è una maschera altamente nutriente e rigenerante, con resveratrolo ed estratti di uva dell’Alto Adige per una pelle più liscia ed elastica
Pressoterapia con fango, fieno e menta
Fra i nuovi trattamenti corpo che permettono un alto livello di personalizzazione c’è sicuramente la
Pressoterapia. Con un effetto simile al linfodrenaggio, aiuta il corpo a eliminare la ritenzione idrica e le tossine dai tessuti, consentendo di combattere efficacemente i ristagni e i blocchi del flusso linfatico, spesso causa degli inestetismi della cellulite. Inoltre, riduce i gonfiori e favorisce la microcircolazione e il metabolismo cellulare.
Personalizzata al 100% è la “Pressoterapia con il fango”, uno speciale programma di pressomassaggio abbinato al fango e ricco di minerali, ippocastano, estratto di fieno e menta. Questo trattamento innanzitutto depura, poi aiuta a ridurre ritenzione idrica e combatte gli inestetismi della cellulite. Inoltre il metabolismo viene stimolato, la pelle risulta più liscia e compatta e le gambe finalmente si sentono fresche e leggere. Il trattamento comprende gambe, glutei e addome ed è strutturato in base alle proprie esigenze (35 min, 49 euro).
Short week nella primavera meranese
Una pausa di benessere a Merano? Tra le numerose strutture partner delle Terme Merano, l’Hotel Pollinger**** propone il pacchetto “Short Week” comprensivo di: 4 pernottamenti, aperitivo di benvenuto, colazione con prodotti regionali e gourmet dinner, ingresso di 3 ore alle Terme Merano, ingresso giornaliero ai Giardini di Trautmannsdorf. Il tutto a partire da 525 euro a persona.
In primavera la cittadina di Merano si veste di fiori, grazie a “sculture floreali” che abbelliscono il centro, amache e sedie sdraio per godersi il relax, ombrelloni di glicini. Tra gli eventi da non perdere, dal 22 al 25 aprile 2022 si tiene il Merano Flower Festival, un mercato di fiori, piante e prodotti per il giardinaggio, con un ricco programma per grandi
e piccini. Mentre il 23 e 24 aprile 2022 è la volta della 10a edizione di Yoga Meeting Merano, con seminari e
conferenze al Kurhaus, ma anche lezioni di yoga da praticare open air.
Info: Terme Merano, www.termemerano.it, tel. 0473.252000.
Milano, 1 marzo 2022
Il richiamo dei gastroenterologi italiani: no alle diete “senza”, sì alla dieta mediterranea
L'Associazione Italiana Gastroenterologi ed Endoscopisti Ospedalieri che ha riunito oltre 200 gastroenterologi italiani in un confronto scientifico sulla terapia delle malattie dell’apparato digerente. Uno dei principali punti chiave emersi è stata la conferma della “superiorità” della dieta mediterranea rispetto alle altre diete specifiche, proposte in varie situazioni cliniche.
“Quando in gastroenterologia parliamo di terapia, mettiamo in campo un percorso a più livelli di cui il gastroenterologo diventa il regista: un approccio farmacologico, ma anche interventistico-chirurgico ed endoscopico; non ultimo un approccio nutrizionale e sullo stile di vita. - ha sottolineato il Dr. Gioacchino Leandro Direttore presso l’Unità Operativa Complessa di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva dell’Ospedale “IRCCS” di Castellana Grotte (Bari).- Lo
stile di vita mediterraneo, i cui effetti benefici sono noti da oltre 30 anni, resta il modello ideale da perseguire. Oggi assistiamo ad una continua rincorsa a diete “spot”, alle cosiddette diete “senza”, basate sull’esclusione di una o più categorie di alimenti. Niente di più sbagliato. – continua Leandro – La dieta mediterranea è ricca di alimenti ad azione pre-biotica e di fibre solubili quali l’inulina, metabolizzata dal probiota con produzione di butirrato, sostanza anti-infiammatoria. Negli ultimi anni la comunità scientifica internazionale ha dimostrato che l’aderenza alla piramide alimentare mediterranea è associata alla normalizzazione del microbiota intestinale e alla regolazione dei geni che controllano l’infiammazione. Mi riferisco in particolare allo studio “PRE-DI-MED”, Prevenzione con Dieta Mediterranea, del 2018. Numerose diete “senza” tendono a escludere cibi contenenti inulina, con conseguente sviluppo nel tempo di un pattern infiammatorio e sono quindi da mettere al bando con decisione.”
Da queste considerazioni nasce il richiamo dei gastroenterologi italiani a riscoprire la dieta mediterranea, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, che stiamo colpevolmente perdendo, a vantaggio di uno stile di vita occidentale, assolutamente dannoso.
Le relazioni presentate da specialisti e docenti durante il corso nazionale AIGO hanno sottolineato alcuni aspetti, che trovano conferma in una review pubblicata lo scorso 19 novembre 2019 sulla rivista scientifica internazionale “Nutrients” a cura di un gruppo di ricercatori spagnoli. Questo studio ha focalizzato la sua attenzione sui due cibi fluidi che fanno parte della piramide alimentare, il vino rosso e l’olio extravergine di oliva. Entrambi contribuiscono all’effetto protettivo anti-ossidante e anti-infiammatorio, con miglioramento dell’assetto lipidico, dell’insulino-resistenza e del rischio aterosclerotico, sia nella popolazione generale sia in soggetti con fegato grasso e sindrome metabolica. L’olio extravergine di oliva e il vino rosso sono infatti ricchi di polifenoli, che svolgono un’azione antiossidante, e di alcune sostanze peculiari come gli acidi grassi mono e poli-insaturi (olio di oliva) ed il resveratrolo (vino rosso): quest’ultima sostanza ha richiamato molto l’attenzione dei ricercatori in quanto è in grado di promuovere la conversione del tessuto adiposo bianco in tessuto adiposo bruno (che è quello metabolicamente attivo) mimando l’azione della restrizione calorica e dell’esercizio fisico, soprattutto se assunto nelle ore serali.
“I polifenoli degli alimenti della dieta mediterranea hanno fra di loro un’azione sinergica, tanto che se utilizzati singolarmente come farmaci non funzionano. – ha aggiunto il Dr. Leandro – Durante il corso abbiamo preso in rassegna gli aspetti terapeutici di molte patologie, come ad esempio la sindrome metabolica e il fegato grasso, vera e propria epidemia del mondo occidentale: in queste situazioni la dieta mediterranea si è dimostrata addirittura più efficace di un regime alimentare a basso tenore di grassi. Inoltre abbiamo mostrato come mediante alcuni accorgimenti, come l’uso di un estrattore di succo, la dieta mediterranea risulta essere il miglior regime anche in situazioni cliniche in cui l’elevato apporto di fibre potrebbe renderne più problematica l’applicazione. E’ il caso delle patologie infiammatorie croniche intestinali e della malattia diverticolare in fase sintomatica, poiché consente di non far mancare proteine e vitamine utili in un soggetto che spesso rischia la malnutrizione”.
Infine una ulteriore considerazione sul vino. “La dieta mediterranea raccomanda il consumo giornaliero di 1-2 bicchieri di vino rosso ai pasti, che secondo alcuni studi avrebbero effetti positivi, addirittura superiori rispetto alla astensione assoluta da alcool. La relazione fra consumo di vino e rischi sulla salute ha però una forma ad “U”: per basse dosi (quelle raccomandate) è evidente l’effetto protettivo, ma il rischio sale vertiginosamente all’aumentare della quantità assunta. L’invito quindi è ad un uso consapevole”, ha concluso Leandro. www.webaigo.it
Milano, febbraio 2022
2° CONGRESSO SOI TANTE LE NOVITA' ALL'INSEGNA DELLA SICUREZZA
2° Congresso digitale SOI, Piovella: «Visite oculistiche in calo del 50%, usare tamponi antigenici rapidi per permettere visite in sicurezza»
«In questi mesi di pandemia da Covid-19 le visite oculistiche sono diminuite del 50% sia perché in questa seconda fase di difficoltà non tutti gli ospedali sono disponibili a erogare le prestazioni di tipo oculistico sia perché i pazienti stessi, per timore di contagiarsi, si rifiutano di farsi visitare. Per questo come SOI riteniamo che i tamponi rapidi antigenici possano essere la soluzione migliore per garantire al massimo la sicurezza dei pazienti ed evitare che milioni di persone trascurino la salute dei propri occhi». Così Matteo Piovella, Presidente della SOI, Società Oftalmologica Italiana, alla vigilia del 2° Congresso Digitale SOI che si svolgerà in modalità telematica dal 26 al 29 novembre 2020 e che vedrà, tra gli appuntamenti, un simposio dedicato proprio all’organizzazione dell’attività assistenziale oculistica per evitare il contatto tra soggetti sani e soggetti positivi asintomatici contagiosi.
«Solo facendo un tampone in tempo reale – spiega Piovella - noi possiamo stabilire che una persona non è potenzialmente contagiosa e metterla insieme a una persona 'sana' senza che nessuno dei due abbia timore di infettarsi. A torto l’assistenza oculistica è considerata elettiva e non urgente e oggi gli ospedali hanno chiuso gli ambulatori e i reparti di oculistica. Quando si riaprirà ci sarà una lentissima ripresa che farà funzionare il sistema al 30%. Sono molto preoccupato per la riduzione delle chirurgie per rimuovere la cataratta o le terapie intravitreali, tutti interventi ‘salvavista’, che non si riescono più a fare».
«Il 90% degli interventi oculistici si esegue negli ospedali e questi sono ormai identificati come posto dove è più facile ammalarsi – continua Piovella -. In alcuni casi le liste d’attesa per una chirurgia della cataratta arrivano oltre i due anni e questo è un grande problema. Dobbiamo insieme rasserenare e sostenere le persone perché continuino a curarsi. La SOI è stata la prima a dare indicazioni su come assicurare ai pazienti l’accesso Covid free per non venire in contatto con persone positive o potenzialmente infette».
La chiusura dei reparti oculistici sta mettendo a rischio anche le terapie ‘salvavista’ intravitreali e anche in questo campo i numeri sono allarmanti: «A proposito di queste terapie, una persona su tre sopra i 75 anni, se non curata adeguatamente, non riesce più a leggere un estratto conto bancario – spiega il Presidente SOI -. Già prima del Covid erogavamo il 70% in meno di iniezioni rispetto a paesi come Germania, Inghilterra e Francia. Nel 2020 in Europa c’è stata una perdita del numero di iniezioni del 70%. Queste nazioni che ne facevano un milione all’anno ora ne fanno 300mila, noi che ne facevano 300mila ora ne facciamo 100mila. La situazione merita attenzione. Queste persone, se non hanno la terapia, perdono la vista. Per questo chiediamo che ogni singolo medico oculista venga autorizzato a fare iniezioni intravitreali e questa fondamentale azione non possa essere più limitata a poche centinaia dei 7000 medici oculisti italiani ».
Durante il Congresso ci sarà anche la presentazione dell’aggiornamento delle linee guida sulla cataratta. «La chirurgia della cataratta è cominciata 50 anni fa – spiega Piovella -. Oggi è l’intervento con maggior tutela della sicurezza e con accessibilità molto favorevole. Prima ci si operava di cataratta quando non si vedeva nulla, oggi invece operiamo i pazienti quando la loro vista è ancora positivamente attiva proprio per il miglioramento dei risultati e del controllo degli imprevisti. Con i miglioramenti della tecnologia siamo diventati in grado di ridurre le complicazioni: i cristallini artificiali sono affidabili e permettono di guidare, vedere la televisione, leggere un libro o il giornale senza utilizzare nessun occhiale da vista. Incredibilmente sono in grado di correggere i difetti da lontano e da vicino. Il nostro compito è che questi miglioramenti siano estesi a tutte le persone».
Una parte del Congresso sarà dedicata anche all’oculistica pediatrica e in molti si sono interrogati sull’impatto della didattica a distanza (Dad) sulla salute visiva dei bambini: «Come SOI sosteniamo da anni che quando si guarda il computer lo sguardo è fisso, quindi l’ammiccamento, la chiusura delle palpebre, si riduce di tre volte. Stare tante ore davanti al computer non danneggia l’occhio ma crea difficoltà. L’impatto sui bambini è grande e l’utilizzo del computer può impattare sulla miopia. La nostra indicazione è che gli insegnanti ogni 20 minuti dovrebbero invitare ad interrompere la messa a fuoco da vicino e chiedere agli studenti di guardare in lontananza per un minuto prima di riprendere. Ricordo che la miopia si sviluppa dagli 8 ai 13 anni: nei paesi asiatici quasi il 97% dei ragazzi di questa età sviluppa la miopia, mentre in Europa è il 65%. E importante come seconda indicazione che i ragazzi passino dalle due alle tre ore al giorno all’aria aperta perché la luce del sole rispetto alla luce artificiale aiuta i nostri occhi. E per finire insegniamo ai bambini a non avvicinare troppo agli occhi la tecnologia digitale, cosi come le nostre mamme ci chiedevano di stare distanti dalla televisione». comunicato stampa.
Milano, febbraio 2022
Conversazioni sulla longevità
percorso formativo per medici, biologi e utenti
Il Dottor Damiano Galimberti medico specialista in scienza dell’alimentazione e dietetica, ha dialogato con Sara Celeste, beauty expert davanti ad un folto pubblico di ospiti per capire di più sulla medicina personalizzata e la dieta del DNA presso Identità Golose a Milano.
Prendendo spunto dal suo libro La dieta del DNA, il Dott. Damiano Galimberti ha esplorato l’affascinante
mondo della nutrigenetica e della nutrigenomica. La dieta del DNA, propone infatti un programma personalizzato per ritrovare salute e benessere, un percorso di conoscenza innovativo che spiega come individuare l’alimentazione adatta alle proprie esigenze, per migliorare la forma fisica e la salute, mantenerle nel tempo e abbassare il rischio di malattie.
“Il DNA è il depositario di tutte quelle informazioni che fanno funzionare il nostro organismo. Nel DNA, e quindi nel genoma, sono contenute tutte le informazioni che permettono al nostro organismo di vivere, pensare, muoversi ed agire” spiega Damiano Galimberti. “Ognuno di noi è il risultato dell’interazione tra genoma, cioè la costituzione di base, e ambiente, cioè stile di vita, alimentazione, attività fisica, prodotti assunti, e altro. Pertanto, conoscendo i nostri limiti e le nostre potenzialità, possiamo intervenire attivamente sul nostro stile di vita e sulle nostre scelte nutrizionali”.
Il Dott. Galimberti intende infatti avviare percorsi formativi per medici e biologi, e per gli utenti, per modificare l’approccio al problema peso, e andare "oltre" dieta, calorie, e quelli che definisce “gossip dietologici e leggende nutrizionali”. Per maggiori info:
www.damianogalimberti.it
Con l’incontro di ieri ha dato il via al primo di una serie di eventi per sensibilizzare il pubblico sul tema e divulgare il progetto
In quest’ottica, dalle competenze complementari e dai punti di vista integrati del Dott. Damiano Galimberti
e della beauty expert Sara Celeste nasce il progetto "TU, OLTRE" sviluppato sui social con palinsesto e linguaggio dedicati, per rendere accessibile a chiunque questo approccio innovativo e scientifico a 360 gradi per la gestione di una vita più lunga ed in buona salute.
Durante la conversazione con Sara Celeste, Damiano Galimberti ha anticipato, anche, i risultati di uno studio sulla longevità in Sicilia effettuato su circa 1.200 centenari, condotto insieme al Prof. Calogero Caruso dell’Università di Palermo che sarà oggetto di un articolo scientifico di prossima pubblicazione.
Al termine è stato offerto un cocktail a cura di Andrea Ribaldone e Alessandro Rinaldi di Identità Golose Milano, suggestivo spazio nel cuore della città che si propone come Hub internazionale della cucina, e che si è prestato ad ospitare questo primo evento del progetto “TU, OLTRE”.
Il libro La dieta del DNA è la versione divulgativa del volume per medici, biologi e farmacisti Nutrigenomica
e epigenetica: dalla biologia alla clinica (Edizioni EDRA, 2017), che riporta centinaia di riferimenti bibliografici tratti dalla più recente letteratura medico-scientifica.
I proventi dai diritti d'autore sono destinati alla cattedra di biochimica clinica dell'Università di Catania del prof. Vittorio Calabrese, finalizzati alla ricerca scientifica per malattie rare, in particolare per la MCS-Sensibilità Chimica Multipla.
Milano, febbraio 2022
|
|
PRESENTATA @ HILTON MILAN LA WOMEN’S HEALTH WEEK 2019
È stata presentata ieri presso Hilton Milan, la seconda edizione della Women’s Health Week, il programma di fundraising e sensibilizzazione circa le possibilità sempre più ampie di prevenzione dei tumori femminili, realizzato in collaborazione con Fondazione IEO-CCM.
La conferenza è stata aperta da Nassos Papazoglou, General Manager Hilton Milan e ha visto gli interventi di Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, Presidente Fondazione Ieo-Ccm, della dottoressa Viviana Galimberti, Vice direttore del Programma Senologia IEO e di Melissa Satta modella e showgirl, testimonial e madrina dell’iniziativa.
Sono 12 gli hotel su tutto il territorio nazionale che, insieme a Hilton Milan, partecipano alla seconda edizione della: il nuovissimo Hilton Lake Como, aperto lo scorso gennaio, Hilton Molino Stucky, definito il “moderno capolavoro veneziano”, La Bagnaia Golf & Spa Resort Siena - Curio Collection by Hilton immersa nelle colline senesi e due hotel a Firenze, Hilton Florence Metropole e Hilton Garden Inn Florence Novoli, che offrono un’esperienza di totale immersione nella cultura toscana. Cinque le strutture nella capitale: l’elegante Rome Cavalieri, A Waldorf Astoria Resort, il nuovissimo Aleph Rome Hotel - Curio Collection by Hilton, il confortevole Hampton by Hilton Rome East e le due strutture nei pressi dello scalo internazionale di Fiumicino: Hilton Rome Airport e Hilton Garden Inn Rome Airport. Completa nella magnifica Penisola sorrentina l’iconico Hilton Sorrento Palace.
In occasione della Festa della Donna, torna quindi con maggior vigore Women’s Health Week, una settimana interamente dedicata alla diffusione della consapevolezza della prevenzione e volta a contribuire alla raccolta di fondi per la ricerca. Il ricavato verrà devoluto alla Fondazione IEO-CCM per sostenere IEO Women’s Cancer Center, l’unico modello in Italia di centro interamente dedicato ai tumori che colpiscono la donna. Per tutta la durata dell’iniziativa, fino al 10 marzo gli hotel aderenti proporranno ai loro ospiti per l’aperitivo o dopo cena Pink Velvet, un signature cocktail dalle tonalità rosa e dall’intenso sapore a base di lime, sprite e fiori di sambuco, in versione alcoolica o analcoolica. Il delizioso drink è stato creato per l’occasione lo scorso anno dai bar tender di Concept 45, l’elegante lobby restaurant di Hilton Milan e verrà venduto in tutti i ristoranti e lounge bar delle strutture partner del progetto. Verrà inoltre messo a disposizione da Fondazione IEO-CCM del materiale informativo per diffondere la consapevolezza e la conoscenza degli strumenti che ogni donna ha a disposizione per proteggere la propria salute.
Nassos Papazoglou, General Manager di Hilton Milan, ha affermato ”Siamo lieti di rinnovare la nostra collaborazione con la Fondazione IEO-CCM a sostegno dell’Istituto Europeo di Oncologia. I valori che promuove sono in linea con la nostra filosofia ed è per questa ragione che abbiamo pensato di coinvolgere anche altri colleghi quest’anno, augurandoci che l’impegno congiunto possa dare un segnale positivo e un contributo significativo per questa causa così importante”.
Daniela Pezzi, Segretario Generale della Fondazione IEO-CCM, ha commentato “Il nostro obiettivo è raggiungere il maggior numero di donne possibile negli ambienti che nulla hanno a che fare con la salute e tantomeno con la malattia. Vogliamo poter dire loro di non aver paura della prevenzione, che anzi va considerata come la nostra scelta di stare bene. Per questo i luoghi di accoglienza e relax dei begli alberghi Hilton sono luoghi ideali per le nostre campagne. Ringraziamo il management Hilton per questa opportunità”
Milano, 6 Marzo 2019
|
|
XX Giornata del Trauma Cranico
In Italia ci sono circa 15-20 casi di
gravi cerebrolesioni acquisite per 100.000 abitanti l’anno. Nella sola
Lombardia i casi più gravi ammontano ad almeno 800/1000 casi l’anno. Una
percentuale rilevante di questi soggetti, in numero di 6 casi/100.000
permane nella gravissima condizione di disabilità definita stato
vegetativo
Il trauma cranico è la prima
causa di morte e disabilità permanente negli individui sotto i 45 anni
di età e la causa più frequente di decesso tra tutti i gli eventi
traumatici (dati Istat), in particolare a causa di incidenti stradali
per eccesso di velocità e disattenzione e incidenti sul lavoro.
Oltre quella traumatica responsabile di circa 1/3 dei casi le altre
cause più frequenti di GCA sono emorragia cerebrale e anossia.
Per dare la dimensione del
problema, secondo le statistiche americane, ogni 15 secondi una persona
subisce un trauma cranico e ogni 5 minuti una di queste muore o rimane
gravemente disabile. Nella sola Lombardia si calcolano dagli 800 ai 1000
casi di gravi cerebrolesioni acquisite all’anno e in tutta Italia si
parla di 15 – 20 casi per 100.000 abitanti l’anno (stima in difetto).
Della riabilitazione e
reinserimento nella società di queste persone e delle prospettive sul
loro futuro si parlerà a Milano il 23 novembre 2018 (Auditorium Testori,
Piazza Città di Lombardia, 1, Milano) in un convegno dal titolo “innovazione
e ricerca nei percorsi di inclusione sociale di persone con lesione
cerebrale acquisita”.
L’evento, che cade in occasione
della XX Giornata Nazionale Trauma Cranico, è organizzato dalla
Federazione Nazionale Associazioni Trauma Cranico con la collaborazione
dell’Associazione Lombarda AGCA Milano onlus.
“L’obiettivo
– spiega il Presidente della Federazione Paolo Fogar - è creare una
giornata di dibattito, di conoscenze e condivisione con le Società
Scientifiche, le Istituzioni e le Associazioni relative alle
problematiche delle persone con Gravi Cerebrolesioni Acquisite e delle
loro famiglie. Ci concentreremo sul futuro della riabilitazione, a
partire dalla neuro robotica e neuro-ingegneria per poi considerare gli
interventi ben successivi all’ospedale, cioè quelli che sono
prevalentemente orientati al recupero di attività complesse della vita
quotidiana: dalla gestione della casa, all’uso dei mezzi di trasporto,
al reinserimento nella scuola e nel posto di lavoro”.
La prima parte della giornata del
convegno sarà dedicata alla neurorobotica, alla neuro ingegneria ed alla
riabilitazione robotica, con una riflessione sulle relazioni umane e le
prospettive delle intelligenze artificiali.
A chiusura della prima parte
della giornata verranno affrontati il tema della malnutrizione nelle
GCA, problema emergente ma del tutto sottostimato nel percorso
sanitario, e l’importante tema del giusto risarcimento del danno subito
dopo la lesione cerebrale.
L’altra mezza giornata è dedicata
ad argomenti sociali come l’housing sociale e il reinserimento
lavorativo. Temi fortemente correlati in quanto l’housing sociale è
la via che porta alla vita indipendente, premessa al reinserimento
lavorativo.
Di un’esperienza di reinserimento
socio-occupazionale e lavorativo parleranno il Rappresentante dell’INAIL
Nazionale ed i Rappresentante della FNATC, nell’ambito dell’Accordo di
Collaborazione INAIL-FNATC che ha permesso la messa in comune di
competenze e conoscenze tecnico-scientifiche mirate alla definizione di
un modello di protocollo di “Vocational Rehabilitation”.
Seguiranno altri Relatori con
esperienze di inserimento lavorativo della Regione Lombardia, Veneto e
Marche.
Milano, 22 novembre 2018
La tecnologia, la prima
protesi per la mente
Oggi è possibile collegare il
nostro cervello a una macchina esterna perché attivi i compiti
La
tecnologia digitale è la prima protesi della mente.
Oggi è possibile connettere
direttamente il nostro cervello ad una macchina esterna perché questa
attivi compiti, per esempio di tipo motorio, altrimenti impossibili a
causa di una lesione cerebrale.
Pur con molte difficoltà ed
approcci complicati è questa una delle frontiere verso cui sta muovendo
la neuro ingegneria.
Alla base di queste ricerche, per
ora ancora sperimentali, vi è l‘idea che la funzione dei circuiti
cerebrali e/o dei centri cerebrali lesionati e disfunzionanti potrebbero
essere sostituiti da altre parti del cervello integre: particolari
dispositivi posizionati in situ possono raccogliere i segnali generati
dalla corteccia cerebrale, elaborarli, per poi inviarli perifericamente
alle strutture che generano l’atto motorio anche attraverso utilizzo di
protesi che agiscono perifericamente, a questo punto la periferia è di
fatto nuovamente connessa. Al momento l’obiettivo è stato raggiunto solo
in parte con risultati incoraggianti ma non del tutto risolutivi. La
sfida continua
Disponiamo comunque di protesi
neuro robotizzate che agiscono a livello periferico in grado di
supportare e di aiutare i movimenti andati perduti o deficitari; in
questo caso si tratta di dispositivi anche indossabili che, agendo non a
livello centrale ma periferico, permettono di migliorare i movimenti.
Questi dispositivi sono ancora da
perfezionare e non sostituiscono ma integrano la riabilitazione.
La disabilità resta ma è comunque
attenuata anche se siamo ancora lontani da quanto legittimamente si
aspettano le persone e i loro familiari. Bisogna tenere conto che
riprendere a camminare rimane una delle cose che le persone con lesioni
cerebrali desiderano di più.
Milano, 22 novembre 2018
Ricerca contro il tumore al seno.
Fondazione
AIC NET
Finanziare
studi clinici spontanei contro il cancro al polmone e stanziare borse di
studio a favore di ricercatori italiani presso i centri
oncopneuomologici di eccellenza italiani ed esteri. Con queste finalità
nasce la fondazione AIC NET, Alleanza italiana contro le Neoplasie
Toraco polmonari, presieduta dal dottor Antonio Santo.
La
fondazione sarà presentata al grande pubblico domenica 28 ottobre alle
18 nel Centro Medico culturale G. Marani di via San Camillo De Lellis
214 a Verona e alla stampa locale e nazionale lunedì 29 ottobre alle
12.30 (stessa sede), nell’ambito del primo congresso nazionale
organizzato congiuntamente da FONICAP (Forza operativa nazionale
interdisciplinare contro il cancro del polmone) e dalla stessa
fondazione AIC NET.
Alla
presentazione ufficiale di domenica è stata annunciata la partecipazione
del ministro alla famiglia, Luigi Fontana, dell’assessore regionale alla
sanità, Luca Coletto, del sindaco e dell’assessore ai servizi sociali
del Comune di Verona, Sboarina e Bertacco.
Verona si
conferma ancora una volta come la capitale italiana della lotta al
tumore al polmone. Attesi, nella due giorni dedicati al congresso, oltre
150 partecipanti provenienti da tutta Italia. Saranno presentate le
novità relative alla cura del tumore al polmone, alla luce dei
recentissimi studi resi noti al Congresso Mondiale IASLC di Toronto
(Canada) e a pochi giorni dal Congresso Europeo ESMO di scena a Monaco
di Baviera tra il 19 e il 23 ottobre.
La
Fondazione Aic Net ha anche lo scopo di sostenere economicamente le
iniziative di FONICAP sul territorio nazionale e di monitorare il lavoro
delle "Lung Unit funzionali o strutturali sul territorio nazionale"
individuando, attraverso parametri oggettivi, le tre migliori Unità da
premiare alla fine di ogni anno.
Attraverso
la costituzione delle Lung Unit funzionali, regione per regione,
rappresentate da professionisti dalla grande preparazione ed esperienza,
Fonicap, mira a garantire in tutta Italia lo stesso livello standard di
eccellenza nella cura e nella lotta del tumore al polmone, evitando in
questo modo i viaggi della speranza.
Milano, 15 ottobre 2018
OTTOBRE 2018 MESE DELLA PREVENZIONE DEL TUMORE AL SENO
Special Edition del Turbante Vita
Ottobre è il Mese della Prevenzione del tumore al seno: si accendono
i riflettori su un tema importantissimo e non poteva mancare
un’iniziativa speciale a firma Dee di Vita, progetto
solidale nato da una partnership tra Mantero e
Salute allo Specchio dell’Ospedale San Raffaele.
Dal 2016, l’iniziativa a sostegno delle donne in terapia oncologica
ha visto fondersi glamour e solidarietà, moda e necessità, eventi
mondani e lavoro quotidiano per una raccolta di fondi che prosegue
ininterrotta da due anni. L’abbiamo definita “moda che fa bene” e siamo
fieri di un progetto che si è rivelato così trasversale e che è stato
accolto e sposato con affetto da tanti partners.
Oggi presentiamo la Special Edition del Turbante Vita nato dal team
creativo di Mantero con i preziosi suggerimenti delle pazienti di Salute
allo Specchio. Le delicate e colorate farfalle della stampa ad oggi best
seller, si tingono di rosa e diventano ancora più calde, morbide,
avvolgenti grazie al prezioso tessuto in cashmere e seta.
Ancora una volta il mondo della moda dimostra la sua generosità:
prestigiose Boutiques milanesi hanno aderito all’iniziativa “Rosa”: per
tutto il mese di Ottobre troverete infatti disponibile la Limited
Edition di Pink Butterflies presso LaTenda - Via Solferino e Via Pagano,
Biffi - Corso Genova, Banner - Via Sant’Andrea, Ultrachic - Via
Meravigli, Goods - Via Castelfidardo, Wait & See - Via Santa Marta,
Potafiori Fiori Musica e Cibo - Via Salasco.
Ma non è tutto: i nostri partner esporranno nelle loro raffinate
location le foto della mostra Donne Conturbanti di Guido Taroni.* Dopo
l’esposizione dell’intera galleria di ritratti in Triennale (2016), a
Villa Erba (2017) e la tappa da Biffi a Bergamo (maggio 2018) la mostra
sarà proposta con una nuova formula espositiva: questa volta “corale”,
diffusa. Passeggiando per le strade più belle della città si sveleranno
i ritratti emozionali e bellissimi di Guido Taroni e spunteranno
turbanti rosa dalle vetrine a simboleggiare l’impegno e l’unione per
questa battaglia.
Con il ricavato delle vendite, Dee di Vita donerà turbanti alle
pazienti dell’Ospedale San Raffaele, una morbida carezza, e un supporto
concreto in un momento così delicato della loro vita.
Il turbante Pink Butterflies potrà essere acquistato nelle boutiques
aderenti al progetto, su www.mantero.com, su www.deedivita.org a 150 €.
*La mostra fotografica Donne ConTurbanti è composta da una serie
di ritratti realizzati dal famoso fotografo di moda: sono scatti di
donne che interpretano l’uso del turbante, scatti intensi e straordinari
capaci di raccontare, più di mille parole, l’anima del progetto. Donne
che, pur non avendo affrontato in prima persona la malattia, hanno
voluto dimostrare la loro solidarietà, speciale e tutta in rosa, come il
colore della prevenzione.
Milano, 15 ottobre 2018
Eridania al fianco di Fondazione Adi per l’Obesity
Day 2018
La Ricerca Eridania sostiene per il quarto
anno consecutivo la campagna di sensibilizzazione per la prevenzione
dell’obesità e del sovrappeso, in programma il 10 ottobre. Giunta alla
18^ edizione, l’iniziativa quest’anno propone un focus sulla Dieta
Mediterranea Regionale. 127 i Centri di Diabetologia ADI presidiati da
Eridania con materiale informativo dedicato a Zero, il dolcificante
liquido dolce come lo zucchero ma a zero calorie e senza retrogusto.
Come ogni anno, il 10 ottobre si terrà l’Obesity
Day, la campagna di sensibilizzazione per la prevenzione dell’obesità e
del sovrappeso, promossa da ADI – Associazione Italiana di
Dietetica e Nutrizione Clinica, per il tramite della sua Fondazione,
e IO-NET (Italian Obesity Network). L’Obesity Day 2018, legato al
World Obesity Day che si celebra in tutto il mondo l’11 ottobre,
coinvolge 127 Centri di Diabetologia ADI in tutta Italia.
Lo slogan che accompagna la 18^ edizione
dell’evento è “Focus On – Dieta Mediterranea Regionale. Alimentazione
e Benessere”. Un richiamo all’importanza di adottare gli stili
alimentari delle regioni italiane come modelli di dieta in grado di
coniugare gusto, salute e benessere.
L’Obesity Day accende i riflettori su un
fenomeno allarmante: basti pensare che in Italia è sovrappeso oltre
1 persona su 3 (36%, con preponderanza maschile: 45,5% rispetto al 26,8%
nelle donne), obesa 1 su 10 (10%), diabetica più̀ di 1 su 20 (5,5%) e
oltre il 66,4% delle persone con diabete di tipo 2 è anche sovrappeso o
obeso.
Per il quarto anno consecutivo, la Ricerca
Eridania sostiene l’Obesity Day, a conferma del consolidato
endorsement che la lega ai professionisti della salute, schierandola al
fianco della Scienza dell’Alimentazione. Una collaborazione del tutto
coerente con la filosofia del marchio icona della dolcificazione in
Italia dal 1899, da sempre sensibile a problematiche cui risponde
attraverso la creazione di dolcificanti a zero calorie, sia naturali
che artificiali, in linea con le esigenze dei consumatori e della
moderna nutrizione clinica.
In sintonia con questo approccio, particolare
rilievo assume Zero, il dolcificante liquido a zero calorie a base di
sodio ciclamato, sodio saccarinato, sucralosio e privo di aspartame.
Zero Eridania è il risultato di una nuova formula brevettata,
frutto di un importante lavoro di ricerca&sviluppo, con numerose
formulazioni testate e il supporto di panel test condotto su commissioni
di esperti e consumatori di dolcificanti, che hanno aggiudicato al
prodotto plus significativi anche a livello palatale. In
occasione dell’Obesity Day 2018, Eridania presidierà dunque i 127 centri
Adi coinvolti con espositori da banco e materiale informativo dedicato a
Zero.
Eridania dedica da anni ingenti risorse allo
sviluppo dei dolcificanti, supportata da numerosi studi e ricerche.
Recentemente, in collaborazione con Fondazione ADI, l’azienda ha
sviluppato un focus su Zero, sottoponendo ad un campione causale di
100 professionisti del settore medico-sanitario, un questionario
relativo alle abitudini alimentari e all’utilizzo di dolcificanti e
proponendo loro il dolcificante liquido Zero da assumere con il caffè,
al fine di testarne l’eventuale alterazione del gusto. Il giudizio
dei tester nel 90% dei casi ha confermato che Zero, non solo presenta lo
stesso livello di dolcezza dello zucchero ma non ha alterato il gusto
del caffè.
Collegandosi al sito www.obesityday.org sarà
possibile trovare il centro più vicino alla propria città, consultare le
prestazioni, le attività offerte e verificare le modalità di accesso
alla struttura.
Milano, 10 ottobre 2018
SOI-Società Oftalmologica Italiana
I 7000
MEDICI OCULISTI ITALIANI ORGANIZZANO E REGALANO LA PIU’ IMPORTANTE
CAMPAGNA SALVA VISTA DI SEMPRE.
IN
OCCASIONE DELLA GIORNATA MONDIALE DELLA VISTA 30.000 VISITE
SPECIALISTICHE PER CHI NON E’ MAI STATO DALL’OCULISTA.
PERCHE’
LA VISTA TI SALVA LA VITA
Quest’anno
- spiega Matteo Piovella Presidente SOI - organizziamo una capillare
campagna d’informazione rivolta a coloro che non sono mai stati
visitati da un medico oculista. Vogliamo comunicare attraverso la
stampa che la SOI, Fondazione Insieme per la Vista e IAPB Italia con il
sostegno di 7000 oculisti offriranno 30.000 visite a vantaggio di chi
non si è mai sottoposto a una visita medica specialistica oculistica. I
medici oculisti eseguiranno nei prossimi mesi 5 visite specialistiche
gratuite. L’elenco degli studi medici oculistici dove sarà possibile
prenotare una visita gratuita sarà disponibile sul sito della SOI (www.soiweb.com),
su quello della Fondazione Insieme per la vista (www.insiemeperlavista.com)
e sul sito di IAPB Italia (www.iapb.it).
La Giornata Mondiale della
Vista, ha lo scopo di informare l’opinione pubblica sull’importanza e il
valore della vista durante tutta la nostra vita. La Società
Oftalmologica Italiana organizza insieme alla Fondazione Insieme per la
Vista e a IAPB Italia un’imponente campagna di informazione per far
comprendere il valore della vista e ha organizzato visite gratuite in
tutta Italia.
Ogni Medico Oculista mette
a disposizione di chi non si è mai sottoposto a una visita medica
oculistica 5 visite gratuite.
La vista è un bene prezioso da
cui dipende l’83% del nostro modo di percepire il mondo - spiega Matteo
Piovella, Presidente della Società Oftalmologica Italiana - e, quando
affermiamo che la vista ti salva la vita, abbiamo la necessità di
spiegare e condividere questi semplici concetti con tutti i cittadini.
Con questa campagna avviciniamo coloro che non si sono mai sottoposti a
una visita specialistica oculistica l’unica in grado di diagnosticare e
curare i difetti e le malattie degli occhi.
Vi sono malattie, quali
glaucoma, cataratta e degenerazione maculare che devono essere curate
perfettamente per non portare alla cecità. E’ per noi molto importante -
insiste Piovella - diffondere presso i cittadini il concetto che
sottoporsi a una visita medica specialistica oculistica “Ti salva la
Vita”.
Il glaucoma, è una malattia
insidiosa chiamata anche “il ladro silenzioso della vista” perché
agisce in modo subdolo - continua Piovella - causando danni
visivi a molte persone inconsapevoli.
La maculopatia legata all’età
- continua Piovella - causa una grave riduzione della vista, che
interessa principalmente le persone sopra i 70 anni di età, con una
maggiore incidenza nelle donne. Il diabete, molto diffuso, è considerato
la prima causa di cecità nei paesi industrializzati. Molte persone si
stupiscono che al giorno d’oggi si possa ancora perdere la vista, come
se la cecità fosse una tragica eventualità del passato, ormai
dimenticata: al contrario entro il 2050 il numero delle Persone Cieche
triplicherà. Per questo abbiamo bisogno dell’impegno di tutti.
E’ doveroso ricordare che
disporre di una buona vista è straordinariamente importante per i
più piccoli e che è un loro diritto poter usufruire delle cure migliori
attuate dai Medici Oculisti con la possibilità di utilizzare le
apparecchiature più innovative. Ci stiamo battendo per far comprendere
ai genitori quanto sia necessario portare i bambini dal medico oculista
fin dalla piccola età per garantire a tutti una vista perfetta.
Sono convinto che questa
necessaria campagna permetterà a molte persone di curarsi meglio per
poter continuare a vedere bene - conclude Piovella.
Milano, 7 ottobre 2018
SANA 2018:
30° Salone
internazionale del biologico e del naturale
Il mondo del bio si dà appuntamento a
Bologna per SANA 2018: più di 52.000 metri quadrati di esposizione
dedicata all’Alimentazione biologica, alla Cura del corpo naturale e bio
e al Green lifestyle, oltre a un ricco programma convegnistico e di
incontri programmati tra aziende e buyer internazionali.
“Festeggiamo nel 2018
la trentesima edizione di SANA; in questi anni la manifestazione si è
accreditata come interprete e vetrina, a livello italiano e
internazionale, di un mercato in costante crescita ed evoluzione. SANA -
dichiara Antonio Bruzzone, Direttore Generale BolognaFiere -
è portavoce di un comparto, quello del biologico e del naturale,
sempre più di rilievo per lo sviluppo del nostro Paese: negli anni lo
abbiamo visto trasformarsi da settore di nicchia a driver di crescita e
innovazione. Il bio e il naturale sono presenti ormai in tutti gli
aspetti del quotidiano e guidano le scelte d’acquisto di un numero
crescente di consumatori, sempre più attenti ai temi della sostenibilità
ambientale e della salute: con il contributo di FederBio, SANA -
conclude Bruzzone - ne offre una vetrina completa che comprende tutta
l’ampia offerta di questo mercato, riservando spazio ai prodotti di
eccellenza e alle ultime tendenze”.
LE TRE ANIME DI SANA: ALIMENTAZIONE
BIOLOGICA, CURA DEL CORPO NATURALE E BIO E GREEN LIFESTYLE
Layout rinnovato per SANA 2018: sono 4 i
padiglioni (21, 22, 31 e 32) riservati all’Alimentazione biologica,
settore
che propone prodotti alimentari, macchinari per la lavorazione e
il packaging, attrezzature per l’agricoltura, servizi, enti di
certificazione e tutti i protagonisti della filiera agroalimentare bio.
I padiglioni 25 e 26 sono destinati alla Cura del corpo naturale e
bio, con la presentazione di cosmetici di origine naturale e
biologica, integratori alimentari, piante officinali e trattamenti per
il corpo green. Si colloca al padiglione 19, invece, l’area Green
lifestyle dedicata a prodotti e soluzioni sostenibili per ogni
aspetto della quotidianità.
IL TAGLIO DEL NASTRO E IL CONVEGNO
INAUGURALE
Sarà il Sottosegretario alle Politiche Agricole
Alimentari, Forestali e del Turismo, Alessandra Pesce, a
inaugurare venerdì 7 settembre alle 10.00 la 30a edizione di
SANA, alla presenza delle autorità locali e dei vertici di BolognaFiere.
Alle 10.30 in Sala Notturno, è previsto l’inizio del Convegno
inaugurale “30 ANNI DI BIO: 30 ANNI DI SANA. 30 anni di successi per
l’agricoltura del futuro”, organizzato da BolognaFiere e
FederBio.
Strategie e prospettive per il mercato saranno al centro del
dibattito, che prenderà il via dalla profilazione di un comparto che in
pochi decenni si è trasformato in una punta di eccellenza della
produzione agricola italiana, facendo del rispetto dell’ambiente, della
tutela della biodiversità e della qualità del prodotto i propri valori
di riferimento.
L’OSSERVATORIO SANA 2018
Alle 14.30 di venerdì 7 la Sala Notturno
ospiterà la presentazione dell’OSSERVATORIO SANA 2018 - Tutti
i numeri del bio italiano: i driver del consumatore e le novità del
canale specializzato, promosso e finanziato da BolognaFiere
con il patrocinio di FederBio e AssoBio e realizzato da
Nomisma. Argomento centrale dell’edizione 2018 è l’analisi delle
abitudini d’acquisto di prodotti biologici e delle risposte che i
rivenditori specializzati hanno adottato per venire incontro alle nuove
esigenze degli acquirenti. Durante l’incontro saranno presentati i più
recenti dati raccolti dal SINAB - Sistema d’Informazione
Nazionale sull’Agricoltura Biologica per conto del Ministero delle
Politiche Agricole Alimentari, Forestali e del Turismo, e da
ISMEA – Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare.
LE INIZIATIVE: SANA ACADEMY, SANA NOVITÀ,
SANA SHOP, SANA CITY E IL VEGANFEST
5 i convegni in programma tra sabato 8 e
domenica 9 settembre nell’ambito di SANA Academy: nella Sala
Bolero del Centro
Servizi, docenti, ricercatori universitari e
professionisti si confronteranno su biotecnologie per la produzione di
ingredienti per la cosmesi naturale, botanicals e alimentazione per i
disturbi dell’apparato gastrointestinale, proprietà di probiotici e
prebiotici, dieta vegetariana per lo sport e la salute della persona e
correlazione tra nutrizione e longevità.
Sarà il Centro Servizi a fare da palcoscenico
a SANA Novità, l’esposizione delle più recenti innovazioni
portate in Fiera dalle aziende, in questa edizione più di 950:
tra queste, i visitatori saranno chiamati a votare le proprie preferite,
una per ogni categoria merceologica. I prodotti che otterranno più
preferenze si aggiudicheranno il SANA Novità Award, a cui si aggiungerà
il premio speciale #BloggerForSana, assegnato dalle 6 blogger ufficiali
di manifestazione. La cerimonia di premiazione è in programma domenica 9
settembre.
Confermati gli appuntamenti con SANA Shop
(pad. 32), lo spazio dove acquistare un’ampia selezione di articoli
proposti dalle aziende espositrici, alcuni in edizione limitata o
difficili da trovare nei canali tradizionali, e con il VeganFest
(pad. 19), il più importante appuntamento in Italia sul mondo
vegano, organizzato in collaborazione con VEGANOK.
Torna anche SANA City, il calendario di
eventi green in programma in città. Eco-Bio Confesercenti propone
con Eco-bio in Città oltre 100 appuntamenti per 10 giorni
all’insegna del biologico e del naturale; FederBio organizza a
Bologna la tappa finale della Festa del Bio; Ascom
Confcommercio Bologna partecipa al trentennale di SANA con le
aperture prolungate di circa 40 tra ristoranti e negozi.
I PARTNER
Organizzato da BolognaFiere, SANA si avvale
della collaborazione di FederBio e del supporto di ITA -
Italian Trade Agency e gode del patrocinio del Ministero delle
Politiche Agricole Alimentari, Forestali e del Turismo e del
Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.
SANA INTERNATIONAL
Significativa la rappresentanza
internazionale a SANA. Si uniscono alle migliaia di operatori
accreditati i buyer internazionali in arrivo
da 30 Paesi: Albania, Austria, Belgio, Canada,
Corea, Danimarca, Emirati Arabi Uniti, Estonia, Finlandia, Francia,
Germania, Giappone, Giordania, Gran Bretagna, Indonesia, Kossovo,
Lettonia, Montenegro, Olanda, Polonia, Russia, Serbia, Singapore,
Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Taiwan, Ungheria e USA. L’ampia
presenza di delegazioni straniere nasce dalla consolidata collaborazione
con ITA - Italian Trade Agency
nell’ambito dell’International
Buyer Program, il progetto di promozione, a invito,
volto a favorire l’incontro tra le aziende espositrici di SANA e
selezionati buyer provenienti da tutto il mondo, attraverso
l’articolazione di un calendario di incontri b2b su misura all’interno
di un’area con servizi dedicati.
Milano, 5 settembre 2018
AIOM: “IN 8 ANNI AUMENTATE DEL 24% LE PERSONE VIVE DOPO IL TUMORE
LE TERAPIE MIRATE CAMBIANO LA LOTTA AL CANCRO”
Oltre 3 milioni e trecentomila cittadini
vivono dopo la diagnosi di tumore,
addirittura il 24% in più rispetto al
2010. I passi in avanti nella lotta
contro la malattia segnano progressi
costanti, grazie anche alle terapie
mirate che hanno rivoluzionato il
trattamento di alcuni tumori in fase
avanzata, inclusi tre fra i più
frequenti come quelli del colon retto,
seno e polmone. Queste armi sono parte
essenziale del concetto di oncologia di
precisione, che determina una vera e
propria rivoluzione del modo di
“pensare” il cancro: l’obiettivo è
individuare le singolarità molecolari e
genetiche dei diversi tipi di tumore,
per impostare la cura in rapporto alle
esigenze di ogni persona. Evidenti i
risparmi per il sistema sanitario grazie
a un uso razionale delle risorse e il
miglioramento della qualità di vita dei
pazienti che evitano gli effetti
collaterali legati a terapie non
indicate.
Per far comprendere a tutti i cittadini
il contributo offerto da queste armi,
l’Associazione Italiana di Oncologia
Medica (AIOM) ha realizzato il volume
“Terapie mirate 100 domande 100
risposte” che è stato presentato in una
conferenza stampa presso il
Palazzo dei Giurecosulti a Milano.
Sono intervenuti, tra gli altri,
Stefania Gori (Presidente
nazionale AIOM e Direttore dipartimento
oncologico, IRCCS Ospedale Sacro Cuore
Don Calabria-Negrar), Fabrizio
Nicolis (Presidente Fondazione
AIOM) e Gabriella Farina
(Direttore Dipartimento Oncologia ASST
all’Ospedale Fatebenefratelli Sacco
Milano).
Milano, 4 settembre 2018
AIOM ha realizzato un volume
con le 100 domande su una delle armi fondamentali contro le neoplasie
TUMORI: “IN ITALIA +15% DI
GUARIGIONI FRA GLI UOMINI IN 20 ANNI
COSÌ LE TERAPIE MIRATE
RICONOSCONO LE ‘IMPRONTE DIGITALI’ DEL CANCRO”
Nelle donne l’aumento è
stato dell’8%. La presidente Stefania Gori: “Sono molecole innovative
che hanno aperto un ‘nuovo mondo’ non solo in termini di efficacia, ma
anche di qualità di vita”. I biomarcatori permettono di individuare in
anticipo i pazienti che rispondono a questi trattamenti
Oggi il 54% degli uomini e il 63%
delle donne colpiti dal cancro sconfiggono la malattia. In un ventennio
(1990-2009) la sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi è aumentata
rispettivamente del 15% e dell’8%. Un obiettivo raggiunto grazie alle
campagne di prevenzione e ad armi sempre più efficaci, come le terapie
mirate (dette anche target therapy), che esercitano la loro
azione su uno specifico bersaglio molecolare risparmiando le
cellule sane. Per far capire a tutti i cittadini gli importanti
risultati ottenuti grazie alla ricerca scientifica in questo campo,
l’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) ha realizzato il
libro “Terapie mirate 100 domande 100 risposte”, disponibile sul sito
www.aiom.it e distribuito in tutti i
reparti di Oncologia. La pubblicazione, realizzata con il contributo non
condizionato di AstraZeneca, è presentata in un incontro con i
giornalisti oggi a Milano. “Siamo di fronte a molecole innovative che
hanno aperto un ‘nuovo mondo’ non solo in termini di efficacia e
attività, ma anche di qualità di vita per la bassa tossicità e la facile
maneggevolezza – afferma Stefania Gori, Presidente nazionale AIOM
e Direttore dipartimento oncologico, IRCCS Ospedale Sacro Cuore Don
Calabria-Negrar -. Le terapie mirate oggi non sono più ‘chiuse’ nei
laboratori ma disponibili per curare i pazienti, sono cioè parte della
realtà clinica di ogni giorno. La loro funzione è di ‘disturbare’ la
crescita e la proliferazione delle cellule tumorali, bloccando questi
processi o rallentandoli. È come se i farmaci a bersaglio molecolare
accendessero la luce rossa di un semaforo e le cellule malate non
riuscissero più a proseguire lungo la strada della crescita. Ne consegue
che il tumore e le metastasi, in alcuni casi, possono ridursi di
dimensione e, in altri, anche mantenendo la stessa grandezza, rallentano
o arrestano completamente la loro crescita. Le terapie mirate
rappresentano uno dei più importanti strumenti dell’oncologia di
precisione: la cura non è più scelta solo in base alla sede di sviluppo
della neoplasia, ma anche in relazione alle sue caratteristiche
biologiche”. Questi trattamenti infatti sono efficaci in alcuni
sottogruppi di tumori che presentano specifiche alterazioni molecolari.
“Questi diversi segni distintivi si possono immaginare come le ‘impronte
digitali’ delle cellule tumorali – spiega Gabriella Farina,
Direttore Dipartimento Oncologia ASST all’Ospedale Fatebenefratelli
Sacco di Milano e membro CdA di Fondazione AIOM -. Queste alterazioni
sono dette anche biomarcatori (marcatori biologici) e sono individuate
con alcuni test che permettono di selezionare i pazienti in grado di
rispondere alle terapie mirate”.
Nel 2017 nel nostro Paese sono
stati stimati circa 369mila nuovi casi di cancro. “Alla scoperta di
un’alterazione molecolare con ruolo predittivo deve far seguito una
terapia mirata – continua Stefania Gori -. Il carcinoma del polmone non
a piccole cellule con mutazioni dell’EGFR o con traslocazione di ALK o
di ROS1, i tumori della mammella o dello stomaco con amplificazione di
HER2, il melanoma cutaneo con mutazioni di BRAF, il carcinoma del
colon-retto privo di mutazioni di KRAS o di NRAS o di BRAF rappresentano
alcuni esempi di sottogruppi molecolari di neoplasie, per i quali sono
già oggi disponibili specifici trattamenti in grado di modificare in
maniera significativa il decorso della malattia in fase avanzata o
metastatica”. “Anche se il numero di marcatori e relativi farmaci
approvati finora è relativamente limitato - afferma Fabrizio Nicolis,
Presidente Fondazione AIOM -, è possibile prevederne un notevole
incremento nei prossimi anni, perché numerose molecole in grado di agire
su specifiche alterazioni genetico-molecolari sono in sperimentazione”.
“Sono
disponibili target therapy anche nei tumori del rene, fegato e
ovaio - continua Gabriella Farina -. Ma va sottolineato che in alcuni
casi (ad esempio nel rene e fegato) queste armi sono usate senza
selezionare i pazienti in base a specifici marcatori”.
“Le
terapie mirate - evidenzia Fabrizio Nicolis - hanno contribuito in
maniera decisiva a migliorare la sopravvivenza a 5 anni in alcune delle
neoplasie più frequenti, che raggiunge ad esempio l’87% nella mammella e
il 65% nel colon-retto. Grazie ad armi sempre più efficaci, in molti
casi i tumori stanno diventando patologie croniche con cui i pazienti
possono convivere a lungo. Questo si deve tradurre in una presa in
carico crescente da parte della medicina del territorio: i medici di
famiglia possono offrire un supporto fondamentale agli specialisti”.
“In
alcuni tipi di tumore della mammella (il 15-20% del totale) una
proteina, HER2, è presente in quantità eccessiva, causando così una
crescita rapida e incontrollata delle cellule malate – sottolinea
Stefania Gori -. Dal punto di vista biologico, è una delle forme più
aggressive e, in passato, non essendoci armi disponibili, queste
pazienti presentavano la prognosi peggiore. Oggi invece, grazie a
terapie mirate che bloccano il recettore HER2 e che sono utilizzate sia
nelle forme iniziali non metastatiche che in quelle metastatiche, è
cambiato radicalmente il decorso clinico”. Il carcinoma ovarico è meno
frequente del tumore della mammella: nel 2017 in Italia sono stati
stimati 5.200 nuovi casi, ma la sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi è
bassa, pari al 39,5%. “Il 75-80% delle pazienti presenta, al momento
della diagnosi, la malattia già in fase avanzata – continua la
Presidente AIOM -. Le terapie mirate hanno evidenziato risultati
importanti in queste donne. Da un lato vi sono i farmaci antiangiogenici
che impediscono al tumore di sviluppare i vasi sanguigni che ne
permetterebbero la crescita, dall’altro sono disponibili i PARP
inibitori che hanno dimostrato un significativo miglioramento della
sopravvivenza libera da progressione rispetto alle terapie
farmacologiche tradizionali”.
Nei pazienti con carcinoma del
colon-retto metastatico, al momento di intraprendere un trattamento,
dovrebbe essere effettuata la valutazione dello stato mutazionale dei
geni KRAS e NRAS. “Queste proteine – afferma Gabriella Farina -
funzionano come ‘interruttori’ che attivano i meccanismi di crescita e
replicazione delle cellule tumorali e possono essere nello stato normale
o mutato. L’introduzione nella terapia dei nuovi farmaci biologici
anti-EGFR ha determinato un ulteriore significativo miglioramento
dell’efficacia clinica dei trattamenti, con una sopravvivenza che può
superare i 30 mesi nella fase metastatica. Lo stato normale dei geni
KRAS e NRAS indica che il paziente ha maggiori probabilità di rispondere
alla terapia a base di anticorpi monoclonali anti-EGFR, mentre nei casi
in cui sia presente la mutazione dei due geni queste terapie non sono
indicate perché non efficaci. Le persone con carcinoma del colon-retto
metastatico privo di mutazioni di KRAS o di NRAS rappresentano circa il
40-45% del totale”. La mutazione del gene EGFR è individuata nel 10-15%
dei casi di tumore del polmone non a piccole cellule non squamoso
(l’alterazione di ALK è presente nel 5%). Tra i tanti tipi di terapie
biologiche attualmente disponibili, sono due quelle efficaci in questa
neoplasia: gli inibitori della crescita tumorale e gli anticorpi
monoclonali.
“Il
vantaggio principale delle target therapy è l’azione selettiva
che le rende potenzialmente più efficaci e meno tossiche – sottolinea la
Presidente Gori -. Inoltre, possono essere utilizzate con la
chemioterapia e la radioterapia. Molte molecole si presentano sotto
forma di compresse e sono assunte per bocca, un grande beneficio per i
malati e per le loro famiglie perché permette di ridurre i disagi, i
tempi di ricovero e le giornate in day-hospital”.
“Grandi
vantaggi che possono essere garantiti anche da una ‘attenzione costante’
agli effetti collaterali - spiega Fabrizio Nicolis -. Gli effetti
collaterali devono essere conosciuti dagli oncologi e ri-conosciuti
quanto più precocemente possibile quando si manifestano al fine di
assicurarne una gestione ottimale. Anche i pazienti devono esserne
informati: ecco perché Fondazione AIOM da anni sviluppa il progetto dei
Quaderni informativi per i pazienti oncologici, disponibili nel sito di
Fondazione AIOM”.
“Sosteniamo
con entusiasmo questo progetto di AIOM - conclude Francesca
Patarnello, Vice President Market Access & Government Affairs di
AstraZeneca - che avrà un impatto positivo per i pazienti e per i
cittadini. AstraZeneca è impegnata da anni nello sviluppo di farmaci
sempre più innovativi che migliorino la sopravvivenza e la qualità di
vita dei pazienti ma crediamo fortemente che il nostro impegno nella
lotta contro il cancro debba essere al fianco delle istituzioni al fine
di promuovere una corretta informazione”.
Milano, 4 settembre 2018
Fondazione AIOM nasce per
collegare il mondo dell’oncologia con i pazienti e per mettere a loro
disposizione, nel più breve tempo possibile, i risultati della ricerca.
Fondazione AIOM lavora in parallelo con AIOM (Associazione Italiana di
Oncologia Medica) e intende proporsi come punto di riferimento per
l’opinione pubblica e per le istituzioni sul “problema cancro”.
Tra i suoi obiettivi
prioritari:
-
promuovere,
favorire e sostenere la ricerca clinica
indipendente nell’ambito della prevenzione, diagnosi e
cura e modelli assistenziali di tutte le patologie di
interesse oncologico;
-
realizzare
progetti di ricerca che abbiano come finalità la
conoscenza del fenomeno sociale cancro e le soluzioni
idonee alle problematiche rilevate compresi modelli
assistenziali innovativi;
-
promuovere la
conoscenza e l’analisi delle cause dell’incremento
dell’incidenza dei tumori per proporre agli
organismi istituzionali preposti soluzioni atte al
ridimensionamento del fenomeno e attivare,
spontaneamente e in collaborazione con le Istituzioni,
campagne di educazione sanitaria atte ad informare la
popolazione a rischio su stili di vita e norme
comportamentali;
-
promuovere la
cultura dell’assistenza oncologica improntata alla
umanizzazione del rapporto oncologo-paziente e al
rispetto della piena dignità del paziente stesso;
-
promuovere
l’accesso uniforme sul territorio nazionale alla
migliore cura per il paziente oncologico;
-
promuovere il
rapporto e le collaborazioni con associazioni o
fondazioni di oncologia di altri Stati al fine di
confrontare gli standard assistenziali e proporre alle
istituzioni elementi migliorativi degli attuali;
-
promuovere,
favorire e realizzare incontri periodici, convegni,
corsi di formazione per dibattere problemi di
interesse sociale per i pazienti oncologici.
Fondazione AIOM è presieduta da
Fabrizio Nicolis. Vicepresidente è Annamaria Mancuso (Salute Donna
Onlus). Consiglieri sono: Francesco Boccardo (AIOM Coordinatore Comitato
Scientifico), Alessandro Comandone (AIOM), Gabriella Farina (AIOM),
Elisabetta Iannelli (Aimac), Paola Mosconi (Istituto Mario Negri);
Claudia Santangelo (Vivere senza stomaco… si può!).
L’ufficio stampa è affidato
all’agenzia Intermedia.
Milano, 4 settembre 2018
|