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DICEMBRE
EVENTI ASTRONOMICI DEL
2007
Il 2007 potrebbe essere chiamato “l’anno della Luna”. E’ il nostro satellite naturale infatti il protagonista di alcuni degli eventi più interessanti in ambito astronomico. Il 3 marzo sarà osservabile un’eclisse totale di Luna, il 22 maggio Saturno ne sarà occultato in modo spettacolare, il 18 giugno, nel primo pomeriggio, Venere si nasconderà dietro la Luna. Per finire, il 23-24 dicembre si verificherà una strettissima congiunzione Marte-Luna. Inoltre, un anniversario importante da celebrare il 4 ottobre: sarà il cinquantenario del lancio dello Sputnik da Baikonur, in Kazakhistan, lancio che segnò l’inizio dell’era spaziale.
29 dicembre (A.B.)
ALLA RICERCA DI NUOVI
PIANETI EXTRASOLARI
E’ partito nel primo pomeriggio del 27 dicembre, dal cosmodromo di Baikonur, in Kazakhistan, lanciato dalla Soyuz, il satellite CoRoT (Convenction Rotation & planetary Transits). Viaggia ora su un’orbita polare a circa 900 km di quota ed ha la missione, da svolgere in due anni e mezzo, di cercare pianeti extrasolari tellurici e di studiare la struttura interna delle stelle. E’ infatti dotato di un telescopio afocale di 27 cm di diametro, equipaggiato con telecamera, che esplorerà cinque regioni del cielo, ciascuna per 150 giorni consecutivi. Potrà cogliere un eventuale calo di luminosità di stelle dovuto al transito di un pianeta – fino ad oggi sono stati scoperti circa 200 pianeti extrasolari, ma in maggior parte gassosi, di tipo gioviano – fenomeno raro che però può consentirci di scoprire anche piccoli corpi gravitanti. Inoltre, la strumentazione consente di rilevare anche oscillazioni, variazioni periodiche di luminosità di una stella, dovute a “onde sismiche” all’interno della stella stessa. Questi “asteromoti” consentono di indagare meglio la natura e la struttura della materia stellare al suo interno. Negli anni scorsi l’eliosismologia ha permesso agli studiosi di approfondire le conoscenze sul Sole; l’astrosismologia fornirà nuovi e sicuramente interessanti dati sulle altre stelle e sulla loro evoluzione. La missione CoRoT è un progetto francese, del CNES, Centre National d’Etudes Spatiales, in partnership con altre agenzie, tra cui l’ESA. Un altro evento importante di questo mese, sul fronte della ricerca astronomica, è la pubblicazione dei risultati delle analisi sui grani di polvere che la sonda Stardust della NASA raccolse, in sette anni di viaggio, su un percorso di più di 4 miliardi e mezzo di km, dalla chioma della cometa Wild-2. I frammenti, giunti sulla Terra circa un anno fa, hanno rivelato tracce di ammine e di lunghe catene carboniose, veri e propri “scheletri” molecolari di sostanze d’interesse biologico, nonché silicati in forma cristallina. L’ipotesi che la vita possa essere comparsa sulla Terra tramite una sorta di “inseminazione” molecolare di materiale cometario prende quindi maggiore consistenza. E per il futuro? Si pensa già, sull’onda dell’entusiasmo, di inviare una sonda su qualche asteroide. Ma in questo caso non sarebbe sufficiente un racchettone di aerogel, come per Stardust, per catturare delle particelle; occorrerebbe uno strumento in grado di scavare. E sicuramente un team di progettisti è già al lavoro. Per maggiori informazioni www.uai.it.
29.12.2006 Anna Busca
NOVEMBRE
La
Radiazione Cosmica di Fondo di
Marco A.C. Potenza e M.G Giammarchi
Sappiamo
che quando osserviamo oggetti celesti lontani, a causa della velocità finita di
propagazione della luce, li osserviamo come erano nel momento in cui hanno
emesso la luce: al crescere della loro distanza da noi, quindi, osserviamo
oggetti sempre più “giovani”, che hanno emesso radiazione in tempi sempre
più lontani nel passato. Sebbene il non poter vedere l’Universo come si
presenta oggi possa sembrare limitante, ad un’analisi più approfondita questa
si rivela come una grande opportunità per gli astronomi. Se guardiamo la
galassia di Andromeda ad esempio,
che dista da noi 2.7 milioni di anni luce, riveliamo la luce emessa 2.7 milioni
di anni fa, quando la galassia era in una condizione simile a quella in cui si
trova oggi (qualche milione di anni è ancora un tempo breve sulla scala
cosmica). Ma con l’impiego dei telescopi più potenti (per non parlare del
Telescopio Spaziale Hubble) ci siamo spinti ad osservare galassie a miliardi di
anni luce di distanza, galassie giovani, che magari non hanno ancora terminato
la loro formazione. Ecco quindi che la velocità finita della luce si trasforma
in uno “strumento” per osservare l’Universo come era nel passato. Ma
quanto possiamo andare indietro nel tempo ad indagare l’Universo? Rispondere a
questa domanda non è facile: è necessario uno sguardo alla moderna cosmologia
per capire cosa accade, almeno in linea di principio, quando si getti lo sguardo
sempre più lontano, sempre più indietro nel tempo, lungo la storia
dell’evoluzione cosmica. E curiosamente scopriamo che il percorso che fornisce
risposte a queste domande è lo stesso che hanno seguito i cosmologi nel
ventesimo secolo durante la loro attività di ricerca, e che ha portato ai
lavori per i quali è stato assegnato il Premio Nobel di quest’anno. La
cosmologia, dal greco κόσμος
e λόγος
, si riferisce allo studio del Cosmo inteso come un tutto, della totalità di ciò
che esiste nell’Universo; è chiaro che la definizione è un po’ ingenua,
poiché per descrivere il “tutto” è necessario conoscerlo, e la conoscenza
dell’Universo cambia e aumenta costantemente con il proseguire delle
osservazioni e degli studi teorici. Questo comporta che in qualsiasi momento la
descrizione del ”tutto” sarà destinata a venire successivamente completata
in base alle nuove scoperte. Solo dagli inizi del ventesimo secolo la Cosmologia
ha cominciato a svilupparsi secondo i paradigmi del metodo scientifico, per cui
ancora oggi risulta una scienza relativamente “nuova”. Le fondamenta di
questa scienza sono profondamente legate alla teoria della Relatività Generale
di Einstein, pubblicata nel 1915, rivolta alla descrizione delle interazioni
gravitazionali in maniera del tutto nuova e più completa rispetto alla teoria
di Newton. Pochi anni dopo sia Einstein che Friedmann applicarono la nuova
Teoria della gravitazione alla descrizione dell’Universo, scoprendo che era in
contrasto con la visione del tempo che vedeva l’Universo come una entità
statica e immutabile. Purtroppo però Einstein rinunciò a sviluppare questa
teoria e il lavoro di Friedmann, che invece gli aveva dato pieno credito minando
l’ipotesi statica, rimase nell’oblio fino al 1935. Nel frattempo un giovane
astronomo avrebbe dato inizio alla Cosmologia osservativa in maniera del tutto
inattesa. ......
dicembre
2006
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IL POLONIO-210
L’assassinio a Londra
dell’ex colonnello del KGB Alexander Litvinenko, avvelenato con una massiccia
dose di Polonio-210, ha suscitato raccapriccio e preoccupazione in tutto il
mondo e ha portato tristemente alla ribalta questo elemento, ai più quasi
sconosciuto. Correva l’anno 1898 quando a Parigi Maria Sklodowska Curie,
insieme al marito Pierre (nella foto), scoprì che un minerale dell’uranio, la
pechblenda, estratto da una miniera in Boemia, era più radioattivo di quanto lo
fosse lo stesso uranio da esso isolato. Fu così che furono scoperti il radio e
il radio F, più tardi chiamato polonio in omaggio alla patria della giovane
Madame Curie. All’epoca la Polonia non era uno Stato indipendente; dal 1795
subiva le conseguenze di una spartizione tra Russia, Austria e
Prussia. La denominazione del nuovo elemento, dal numero atomico 84,
doveva servire anche a richiamare l’attenzione del resto d’Europa su questo
Paese, che ridisegnerà i suoi confini solo dopo il primo conflitto mondiale,
nel 1918. Il polonio è comunque molto raro: servono tonnellate di pechblenda
per estrarne pochi grammi. Per ottenerlo ci si serve pertanto del bombardamento
neutronico del Bismuto 209, in un reattore nucleare; si crea il Bismuto 210, con
tempo di dimezzamento pari a 5 giorni, che decade con decadimento beta
producendo il Polonio 210. Quest’ultimo isotopo ha un’emivita di 138,39
giorni ed emette raggi alfa, costituiti da due protoni e due neutroni (si
trasforma pertanto in piombo). Tali radiazioni – che servirono nel 1911 a
Ernest Rutherford per il suo famoso esperimento che portò al modello atomico
planetario - non sono molto
penetranti, pertanto non risultano particolarmente inquinanti nell’ambiente
esterno; diventano invece letali per cellule e tessuti biologici se la sorgente
alfa viene inalata o ingerita da un organismo vivente. La quantità massima
ingeribile da un uomo è pari a 0,03 microcurie (6,8 picogrammi). E’ da
rilevare che 1 mg di Polonio-210 emette radiazioni alfa nella stessa quantità
emessa da 5 g di Radio; inoltre, permanendo in uno stato eccitato rilascia anche
raggi gamma, estremamente penetranti e quindi molto dannosi. Appena 1 g di
Polonio-210 genera 140 watt di energia termica. Per questa ragione fu usato dai
sovietici nel 1970 e nel 1973 per le missioni sulla Luna con i veicoli di
esplorazione Lunakhod 1 e 2, che riscaldavano i loro componenti interni, nella
fredda notte lunare, proprio con il
Polonio-210, presente in celle termoelettriche. Mescolato con il berillio, è
utilizzato come sorgente di neutroni. Altri usi di questo isotopo a livello
industriale sono stati poi abbandonati per la pericolosità legata alla sua
manipolazione. Il polonio, simile chimicamente al tellurio, dà origine a
composti ossigenati con lo zolfo e con il selenio, di color rosso
brillante; il diossido si presenta in due forme, giallo e
rosso. E’ classificato come sostanza altamente tossica. Forse pochi
sanno che fin dagli anni ’60 è noto che il tabacco contiene, come
contaminante naturale, il medesimo
Polonio-210. Probabilmente la fonte di tale contaminazione è da ricercare nei
fertilizzanti a base di fosfato, che viene estratto dall’apatite, minerale
contenente anche tracce di radio. I terreni così fertilizzati, sui quali
vengono coltivate le piante di tabacco, si arricchiscono di questi isotopi
radioattivi che passano poi nelle foglie, dove si accumulano. Nel fumo delle
sigarette, pertanto, tra gli elementi volatili si ritrova il Polonio-210, che
viene inalato: la dose di radiazioni sull’epitelio bronchiale è tale da
essere considerata la principale causa del cancro polmonare. Sostituire in
toto i fertilizzanti a base di fosfato con concimi organici nelle colture di
tabacco eviterebbe tale contaminazione.
28 novembre Anna Busca
GIORNATA PER LA RICERCA
SUL CANCRO
Il 24 novembre, con una cerimonia al Palazzo del Quirinale, sarà celebrata la Giornata AIRC per la ricerca oncologica: ma ben tutta la settimana dal 20 al 26 sarà dedicata a manifestazioni, iniziative e incontri mirati a informare e sensibilizzare il grande pubblico, e soprattutto i giovani, sui problemi legati alla prevenzione, alla diagnosi e alla cura dei tumori. Si parte con un concerto della Filarmonica della Scala a Milano, la sera del 20, diretto da Riccardo Chailly e dedicato all’AIRC; poi in diverse città italiane avverrà una raccolta di fondi tramite la “spesa per la ricerca”, presso catene di supermercati e centri commerciali che aderiscono all’iniziativa. Tale raccolta continuerà domenica 26 grazie ad una staffetta televisiva e radiofonica RAI e anche negli stadi, in occasione di partite di calcio di serie A e B. La mattina di sabato 25, dalle h 11, a Roma, Milano e in altre 19 città si svolgeranno gli attesissimi “Incontri per la ricerca”, a ingresso libero, sul tema “Il cancro e i suoi geni. A ciascuno la propria cura”. A Roma, nella Sala del Campidoglio, parleranno Umberto Veronesi (Strategie per il futuro), Pier Paolo Pandolfi (L’identikit del tumore attraverso i suoi geni), Sylvie Menard (Le nuove cure: l’HER 2), Edoardo Boncinelli (Imparare a crescere con la scienza). Alla Triennale di Milano interverranno Paolo Corradini e Vittorino Andreoli. Per il calendario completo e per seguire on line le conferenze di Roma ci si può collegare al sito dell’AIRC (www.airc.it). Un tema di sicuro interesse sarà senz’altro quello riguardante le scoperte relative all’HER 2 (human epidermal growth factor receptor 2), proteina che promuove la crescita cellulare e rende pertanto il tumore più aggressivo. Chi possiede il gene per l’HER 2 risponde meno favorevolmente alle cure ed è più predisposto alle metastasi. La ricerca ha portato a nuovi farmaci che contrastano l’azione dell’HER 2, come il trastuzumab, e a combinazioni efficaci di chemioterapici come la doxorubicina e l’epirubicina.
10 novembre (A.B.)
7-8
Novembre 2006: SEMINARIO APERTO AL PUBBLICO “L’Energia per il futuro:
Nucleare e Fonti Rinnovabili”
Con
lo scopo di sensibilizzare le persone su un tema centrale per l’umanità, nei
due pomeriggi dei giorni 7 e 8 Novembre 2006, presso il Dipartimento di Fisica
dell’Università degli Studi di Milano, in via Celoria 16, si svolgerà
un interessante incontro aperto al pubblico sul tema delle fonti energetiche.
Gli incontri saranno moderati da divulgatori scientifici di importanti testate e
prevedono l’intervento di personalità ed esperti del settore provenienti dal
mondo scientifico ed industriale. Gli esperti presenteranno in maniera sintetica
ma rigorosa brevi relazioni sulla situazione energetica attuale e sulle
prospettive di sviluppo futuro. Nel quadro del dibattito si inseriscono i temi
del cambiamento climatico e dello sviluppo di fonti rinnovabili, ed un occhio
attento viene gettato sulla risorsa nucleare per quanto riguarda i reattori
di nuova generazione per il “nucleare del futuro”
ed il loro studio, strettamente legato al mondo dell’università
e degli enti di ricerca. Il
poster dell’evento che include un programma dettagliato delle due giornate,
gli interventi previsti e relativi relatori è disponibile ai seguenti link:
http://www.mi.infn.it/energiaperfuturo/
2 novembre Simone Coelli
OTTOBRE
Conferenza
Scientifica
dagli
Istituti Weizmann di Scienze (Israele) e Mario Negri (Italia)
Mercoledì, 18 Ottobre 2006 - Robert Parienti, Delegato Generale per l’Europa dell’Istituto Weizmann e del Comitato Negri Weizmann, dopo aver aperto i lavori della annuale Conferenza Scientifica organizzata per illustrare ai sostenitori di Musica e Ricerca insieme per la salute i progressi della ricerca condotta in collaborazione dagli Istituti Negri e Weizmann, ha introdotto la presentazione di un nuovo progetto di ricerca europeo, che vede assieme gli Istituti Pasteur, Weizmann, Negri, Cajal, Born Bunge, svolta dal Presidente di Pasteur-Weizmann, Michel Goldberg. Lo studio condotto dai cinque, prestigiosi Istituti riguarderà i processi infiammatori che influenzano e favoriscono le malattie neurodegenerative. Silvio Garattini (nella foto), Direttore dell’Istituto Mario Negri, ha, invece, intervistato quattro giovani ricercatori degli Istituti Negri e Weizmann: Tiziana Borsello, Evan Elliott, Paolo Cravedi e Gil Hecht, che, in particolare, collaborano ai progetti di ricerca di nuove terapie riguardanti la neurodegenerazione, cioè la progressiva perdita delle funzioni nervose, e i trapianti d’organo, con particolare riferimento ai progetti riguardanti la Malattia di Alzheimer (che fa capo al Dipartimento di Neuroscienze del Mario Negri e di Neurobiologia del Weizmann) e la tolleranza degli organi trapiantati (che vede coinvolti il Dipartimento di Medicina Molecolare del Negri Bergamo e quello di Immunologia del Weizmann). Le attività di ricerca portate avanti congiuntamente dall’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri e dall’Istituto Weizmann di Scienze riguardano, attualmente, la patogenesi e la cura dei tumori, i trapianti d’organo, le malattie neurodegenerative e l’epilessia. All’interno di queste macroaree si sviluppano sette specifici progetti, e cioè: il ruolo delle proteine p53 e p73 nei trattamenti anti cancro; studi sui meccanismi di neurotossicità dei peptidi prionici; l’impiego di cellule staminali per la tolleranza degli organi trapiantati; studi in vitro e in vivo sull’attività di una nuova classe di retinoidi apoptotici, con promettente attività antitumorale, con particolare attenzione al ruolo del recettore acido retinoico nucleare RAR; la funzione della barriera ematoencefalica e dell’infiammazione nella epilettogenesi; le basi molecolari della neurodegenerazione nella Malattia di Alzheimer: interazioni tra i beta-oligomeri e la proteina Tau; l’identificazione del meccanismo neuroprotettivo delle citochine attraverso l’utilizzo di alcuni segnali di transduzione. Come di consueto nelle conferenze del Comitato Negri Weizmann, un appuntamento musicale ha concluso la Conferenza che si è tenuta nel pomeriggio al Four Season di Milano. Il Coro ‘New Gospel Family’ ha cantato Joyful, joyful; Amazing Grace; My life, my love, my all; Nobody knows; Let’s Dance; Oh happy Day. Robert Parienti e Silvio Garattini hanno dato appuntamento a tutti i presenti al Teatro alla Scala, Lunedì 18 Dicembre 2006 alle ore 20.00, per il concerto di Musica e Ricerca insieme per la Salute "Hommage aux Violons” con l'Orchestra Filarmonica della Scala diretta da Dmitrij Kitajenko ed i Solisti Leonidas Kavakos e Maxim Vengerov, che suoneranno musiche di Ludwig van Beethoven , Johannes Brahms, Johann Sebastian Bach. E’ possibile prenotare telefonando allo 02 6775 409. Per ulteriori informazioni: Katy Mennillo, Sergio Vicario (Metafora) Tel. 02 710 400 91 Claudia Milan (Comitato Negri Weizmann) Tel. 02 6775724 L’Istituto Weizmann di Scienze si colloca tra i più importanti centri di ricerca e di studi superiori del mondo. I suoi interessi coprono l’intero ventaglio delle scienze contemporanee: dallo studio dell’ambiente a quello di nuovi farmaci, dalla genetica all’oncologia, alla ricerca di fonti di energia alternativa e delle particelle di materia più elementari. Particolari sforzi vengono dedicati alla ricerca del funzionamento dell’organismo umano. Si tratta di studi d’avanguardia sul sistema immunitario, in particolare sulla rigenerazione dei nervi lesi, studi sulla biologia delle cellule staminali, studi sulla risposta immunitaria, la formazione dei tumori, la morte cellulare programmata e studi sulle malattie neurodegenerative (ad esempio l’Alzheimer e il morbo di Parkinson). L’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri è fortemente impegnato in tre campi: la ricerca biomedica, la formazione e l’informazione. Il campo della ricerca è molto ampio ma principalmente riguarda: lo studio dei meccanismi di formazione dei tumori e dei possibili nuovi farmaci antitumorali, la prevenzione e la cura dell’infarto, le malattie delle cellule cerebrali e nervose che determinano malattie come l’Alzheimer, il Parkinson, i trapianti ed lo sviluppo dei farmaci antirigetto, il diabete e le malattie rare. La formazione: in Italia, infatti, abbiamo solo 2,7 ricercatori ogni 1000 abitanti contro una media europea quasi doppia. Ed infine l’informazione rivolta sia al personale sanitario, sia al grande pubblico, sull’evoluzione degli studi, delle terapie e dei farmaci.
19
ottobre la redazione
Dal CERN di Ginevra al Gran Sasso: 730 km in 3 millisecondi!
di Lino Miramonti e Marco G. Giammarchi
Lo
scorso Agosto un fascio di neutrini muonici creato negli acceleratori di
particelle del CERN (Centro Europeo per la Ricerca Nucleare) di Ginevra è stato
“sparato” verso i laboratori sotterranei del Gran Sasso situati a 730 km di
distanza. In questo progetto, denominato CNGS (CERN Neutrino to Gran Sasso),
qualche migliaio di miliardi di neutrini ha percorso il tragitto in meno di 3
millesimi di secondo. Di questi neutrini, i ricercatori sperano di rilevarne
alcuni, e specialmente quelli che durante il viaggio hanno cambiato le proprie
caratteristiche trasformandosi in neutrini di tipo “tauonico”. Nonostante
l’enorme numero di neutrini che giungono al Laboratorio sotterraneo del Gran
Sasso, soltanto una piccola manciata di questi da un segnale negli apparati
sperimentali; ciò è dovuto alla piccolissima probabilità (in gergo
scientifico si parla di sezione d’urto) che queste particelle hanno di
interagire con la materia. Per questo motivo sono necessari apparati
sperimentali di massa imponente, pesanti diverse migliaia di tonnellate.
La
carta d’identità dei neutrini
L’attuale modello che spiega di cosa la materia è costituita e come questa interagisce è il cosiddetto “Modello Standard”. Nell’ambito di questo modello, il mondo che ci circonda è costituito da tre famiglie di leptoni e da altrettante famiglie di quarks. Queste particelle interagiscono scambiandosi “quanti” di interazioni come il fotone, i bosoni vettori intermedi ed i gluoni. Non è pero’ questa la sede giusta per approfondire queste tematiche in modo molto più rigoroso. Per i lettori che intendono proseguire lungo questa ardua ma affascinante strada suggeriamo come possibile punto di partenza il bellissimo sito internet http://www.infn.it/multimedia/particle/paitaliano/adventure_home.html).
...per l'articolo completo ... ottobre 2006
SETTEMBRE
Libri : Neutrino-la particella fantasma
Titolo: Neutrino: la particella fantasma Autore: Lino Miramonti e Franco Reseghetti Editore: Franco Muzzio 2004 250 pagg. illustrazioni in B/N Prezzo: 16 euro
L’Opera è
interamente dedicata al progresso scientifico relativo allo studio dei neutrini,
particelle elementari dalle proprietà del tutto particolari. Inizialmente
studiate fondamentalmente dai fisici subnucleari, queste particelle hanno sempre
più manifestato la loro importanza in astrofisica e cosmologia, tanto che si
parla oramai comunemente dell’astrofisica dei neutrini come di uno dei più
moderni traguardi dell’astronomia. Queste particelle sono stati già
utilizzate più volte in campo astrofisico, dallo studio del funzionamento delle
reazioni nucleari nel Sole all’indagine dei processi che hanno luogo
all’interno delle stelle in fase di supernova, grazie all’osservazione
diretta dell’esplosione di una supernova nel 1987. Il testo segue la storia,
dall’introduzione teorica, alla scoperta, alle applicazioni attuali. Ma la
fisica del neutrino fa anche parte di una importante teoria delle particelle e
delle loro interazioni, la cui indagine è stata pesantemente influenzata
dall’opera di numerosi scienziati italiani come spiegato dagli autori. Si
passa quindi a considerare gli aspetti legati al problema dei neutrini solari,
alla loro massa e alle cosiddette “oscillazioni”. La misurazione dei
neutrini sfrutta rivelatori imponenti, che sfruttano raffinati processi nucleari
e chimici, come dettagliatamente descritto nel testo. Negli ultimi due capitoli
si affronta lo studio dei neutrini in cosmologia e in astrofisica. Gli autori
sono entrambi ricercatori italiani impegnati sul campo, e riescono con
quest’opera a trasmettere per la prima volta in Italia l’importanza che ha
lo studio dei neutrini in astronomia, mostrando come l’astronomia dei neutrini
apra, per gli anni a venire, porte altrettanto fruttuose di quanto abbiano fatto
ad esempio a radioastronomia e l’astronomia X. Il testo è scorrevole,
semplice e chiaro anche per un ampio pubblico, e la peculiarità
dell’argomento lo pone in una importante posizione di completamento del
panorama divulgativo italiano.
Marco Potenza
GENI E CERVELLI
Alla seconda giornata del
convegno Evolution, a Venezia, dedicata all’evoluzione della vita,
l’antropologo inglese Ian Tattersall (nella foto), attualmente curatore della
sezione di Antropologia del Museo di Storia Naturale di New York, ha tenuto una
breve quanto affascinante conferenza sull’evoluzione umana. La nostra specie
ha caratteristiche uniche. Usa un linguaggio complesso, costruisce e manipola
strumenti, è dotata di pensiero critico e creativo. Ma quando e con quali
modalità, durante il suo processo evolutivo, è comparsa la capacità di
esprimersi attraverso simboli? Il simbolismo segna la nascita del pensiero, è
un passo fondamentale nell’evoluzione del comportamento. Dipingere scene di
caccia sulle pareti di una grotta, modellare la statuetta di un cavallo (Tattersall
ha mostrato l’immagine di quella che forse è l’opera scolpita più antica,
risalente a circa 30.000 anni fa) rappresenta qualcosa di assolutamente
straordinario, che ha bisogno di strutture neurobiologiche particolari. Quello
che è emerso dallo studio di reperti paleoantropologici
è che i nostri antenati ominidi hanno via via ottenuto cervelli più grandi,
nel corso di circa due milioni di anni; ma non è così semplice e così lineare
correlare questo aumento delle dimensioni cerebrali con l’acquisizione delle
capacità simboliche e linguistiche dell’Homo sapiens. In realtà la
staticità piuttosto che il cambiamento ha caratterizzato per lungo tempo la
storia evolutiva dell’uomo, e oggi si tratta di un’evoluzione a livello
tecnologico piuttosto che biologico. Non è quindi affatto facile interpretare i
dati dovuti ai reperti fossili e alle acquisizioni della genetica molecolare per
comprendere come la nostra specie si è evoluta e quale sarà il suo futuro.
Prima di Tattersall avevano parlato Edoardo
Boncinelli (nella foto), docente di Biologia e Genetica all’Università
Vita-Salute di Milano, e Denis Duboule, professore di Zoologia e Biologia
animale all’Università di Ginevra. Il primo ha ricostruito le tappe
fondamentali delle teorie evolutive, da Darwin e Wallace al darwinismo, al
neodarwinismo, al saltazionismo di Gould, fino ad accennare alle critiche non
scientifiche come il creazionismo e l’Intelligent Design, che vorrebbe
assegnare al processo evolutivo caratteristiche finalistiche. L’evoluzione
dell’evoluzione, certo: la discussione è aperta, ma l’evoluzione biologica
è comunque un fatto. La lotta per l’esistenza è
in realtà competizione per la riproduzione. E non è
necessario pensare a mutazioni imponenti per spiegare la comparsa di
caratteri completamente nuovi nelle specie: basta che muti un gene regolatore e
interi gruppi di geni ad esso associati risultano espressi in modo diverso.
Duboule (nella foto) ha ripreso alcuni concetti affrontati da Boncinelli,
come il ruolo dei geni omeotici (geni le cui mutazioni coinvolgono
l’organogenesi) nello sviluppo, e il fatto che gruppi di geni, evidentemente
fondamentali, restano pressochè
inalterati nelle diverse specie. L’uomo ha molti dei suoi 25000 geni (il
numero è tuttora incerto) in comune con i pesci e con altri animali. Inoltre
esistono geni “vincolati”, legati ad altri, come quelli per lo sviluppo
degli arti superiori nella nostra specie, che sono connessi a quelli che
determinano la polarità del torace.nell’embrione. La genetica attuale
consente di ripercorrere in senso inverso la strada seguita dall’evoluzione:
si possono spegnere o accendere geni e vedere gli effetti a livello metabolico o
morfologico nella specie; non si parte quindi dal carattere per risalire al gene
che lo controlla, ma si può al contrario manipolare il DNA e vedere che cosa
succede. Si possono così ricostruire artificialmente caratteri atavici, come
zampe più corte e con più dita nel topo. Queste scoperte sono un contributo
prezioso allo studio dei meccanismi evolutivi.
22 settembre 2006 Anna Busca
BIOFORUM A MILANO
Dal 19 al 20 settembre si
terrà all’Università Statale di Milano, in via Festa del Perdono,
l’edizione 2006 del Bioforum, un
interessante appuntamento ricco di conferenze e interventi, in cui, grazie anche
a un’apposita area espositiva, scienza e impresa impegnate sul fronte delle
biotecnologie si incontrano. L’ingresso è gratuito, previa iscrizione (www.bioforum.it).
Segnaliamo, per il tema “Salute”, gli incontri sulle malattie
neurodegenerative e su quelle cardiovascolari, sulle cellule staminali, sulla
ricerca oncologica, sulla qualità e sulla sicurezza dei farmaci. Numerosi i
nomi eccellenti tra i relatori, da Elena Cattaneo a Elisabetta Dejana, da
Rodolfo Paoletti a Cesare Sirtori, per citarne solo alcuni. Altre aree di
incontri sono Biofinance, Biobusiness, Bioinformatics, Agrofood. Sarà
presente anche uno stand del Museo della Scienza e della Tecnologia, in cui verrà
presentato il kit didattico utilizzato nel laboratorio interattivo del museo
dedicato alla Genetica molecolare. La settimana seguente toccherà al
Politecnico ospitare, negli edifici della Bovisa, il Nanoforum, dedicato
a micro e nanotecnologie (27-28 settembre).
(A.B)
BERGAMOSCIENZA 2006
Da non perdere la quarta
edizione di questa manifestazione, che si svolgerà dal 28 settembre al 15
ottobre nella splendida città lombarda ed è diventata una preziosa occasione
per tutti coloro che si interessano ai diversi ambiti della scienza. Alcuni
incontri sono riservati alle scuole, altri sono aperti al pubblico (per
informazioni dettagliate sul calendario e sulle sedi delle conferenze: www.bergamoscienza.it)
Qualche titolo significativo: domenica 1 ottobre “Chi siamo e da dove
veniamo: la storia dell’umanità” , “Le dieci sfide globali del
pianeta”, “Il futuro della conoscenza è nel web”, “I neuroni
–specchio”con interventi di Luigi.Cavalli Sforza, Enrico Bellone, Giulio
Giorello, Rita Levi Montalcini. Sabato 14 ottobre “Tumori, virus e malattie
cellulari”, “Musica e musicoterapia”. E ancora nanotecnologie, fusione
nucleare, farmaci biotecnologici, i limiti della conoscenza scientifica,
argomenti affascinanti affrontati da premi Nobel e personalità del mondo
scientifico e culturale quali Silvio Garattini, Edoardo Boncinelli, Piergiorgio
Odifreddi, Carlo Sini, Giovanni Caprara. Durante la manifestazione saranno
aperti laboratori interattivi, mostre, musei, si potranno ascoltare concerti
e partecipare a varie iniziative culturali. Dunque… Bergamo vi aspetta!
(A.B)
FESTIVAL DELLA SCIENZA A
GENOVA
Un autunno ricco di
proposte, in attesa della “primavera della scienza” del 2007: Genova, come
Bergamo, ospita la quarta edizione di una manifestazione ricchissima di eventi
tutti dedicati alla scienza, dal 26 ottobre al 7 novembre. Il tema centrale è
“La scoperta”: ed ecco numerose mostre interattive dedicate agli
studenti, sui dinosauri, sul corpo umano, sulla luce; laboratori didattici di
matematica, sull’interno della Terra, sui microrganismi;
spettacoli (Fisica e Musica, Circoscienza…) Per informazioni: www.festivalscienza.it.
(A.B)
Dal 20 al 23 settembre si terrà a Venezia la seconda conferenza mondiale sull’evoluzione. I numerosi relatori – provenienti in buona parte da Francia, Germania e Stati Uniti - affronteranno questo tema fondamentale in ambito astronomico (“L’evoluzione dell’universo, dal big bang al futuro”), biologico (“L’evoluzione della vita, alla luce della genetica moderna”) e filosofico (“L’evoluzione del pensiero”). Interverranno, tra gli altri, Edoardo Boncinelli, Richard Dawkins, Luc Montagnier, Giulio Giorello, Margherita Hack, Franco Pacini, Giovanni Bignami. Sono previste una tavola rotonda su “Evoluzione e società”, con la partecipazione di Marco Ferraguti e Telmo Pievani, e una “conversazione AIRC (Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro)” su “Evoluzione e cancro”. L’iniziativa è stata resa possibile dalla collaborazione tra tre diverse fondazioni (Umberto Veronesi, Silvio Tronchetti Provera e Giorgio Cini). In diretta si potranno seguire gli interventi collegandosi al sito www.alice.it. Per avere maggiori informazioni: www.thefutureofscience.org - info@thefutureofscience.org.
13 settembre (A.B.)
NUOVI PIANETI
Recentemente ha
destato scalpore e curiosità la decisione dell’IAU (International
Astronomical Union), riunitasi a congresso a Praga il 14 agosto scorso, di
portare da 9 a 12 i pianeti del nostro Sistema Solare, inserendo nella lista
Cerere, Xena e Caronte: i primi due
della fascia degli asteroidi, l’ultimo ex anomalo satellite di Plutone, a sua
volta “declassato” a pianeta nano. Questi corpi corrisponderebbero ai
requisiti richiesti per essere classificati come pianeti: forma quasi sferica,
moto intorno al Sole, assenza di moto intorno ad un altro pianeta, dimensioni
ragguardevoli. Tra i “planetologi” c’è comunque chi storce il naso: e il
dibattito si è acceso, così come l’interesse riguardo ai “compagni” di
viaggio della nostra Terra. Si è aggiunta, negli ultimi giorni, la notizia che
alcuni scienziati sarebbero giunti alla conclusione che solo nella nostra
galassia i pianeti in grado di ospitare forme di vita sarebbero diverse
centinaia. Quindi anche i pianeti extrasolari ritornano a suscitare grande
attenzione. Chi vuole approfondire l’argomento può collegarsi al sito
dell’Unione Astrofili Italiani (www.uai.it)
che informa costantemente sulle ultime novità astronomiche e ha ottimi link,
immagini fotografiche, filmati. Si è inoltre appena concluso il 39° Congresso
UAI a Catania e saranno presto disponibili on line le diverse relazioni
presentate. Al Planetario di Milano sono previste conferenze sul sistema Terra-
Luna (14 settembre, ore 21) e sul
Sistema Solare (17 settembre, ore 15.00 e 16.30). Per il calendario completo del
mese ci si può collegare al sito del Comune di Milano (www.comune.milano.it/planetario).
13 settembre (A.B.)
GIUGNO
SUITE
PER LE STELLE
Al
Planetario di Milano viene presentato un suggestivo spettacolo che unisce arte e
scienza, armonia musicale ed armonia celeste: il 4 luglio, alle 20 (replica alle
22) il violoncellista Stefano Guarino suonerà le partite di Bach, accompagnato
dalle immagini della cupola del Planetario scelte da Fabio Peri. L’ingresso è
a inviti, da ritirare il giorno 3 o martedì stesso fino ad esaurimento dei
posti disponibili, all’Urban Center di Galleria Vittorio Emanuele (tel.
0288456556). Chi volesse invece
osservare il cielo nel silenzio della montagna, da un vero osservatorio
astronomico, può iscriversi alla Summer School on Teaching
of Astronomy, in Val d’Aosta, a Saint Barthélemy.
Dal 24 al 28 luglio si studierà il Sistema solare, si osserveranno i
pianeti e il Sole, guidati da docenti e ricercatori. Il corso è rivolto a
studenti, insegnanti, ma anche a semplici appassionati. Il costo è di 245 euro.
Tel.
0165770050 (info@oavda.it).
Informazioni
anche in www.uai.it.
29 giugno A.B.
Da fantascienza a scienza applicata: storia e gloria dei Neutrini
di Marco G. Giammarchi e Lino Miramonti
Il neutrino, particella fantasma della fisica atomica e nucleare ha ormai oltre ottanta anni di storia. In un mirabolante percorso, dalla ipotesi alla scoperta e infine al suo possibile sfruttamento nel futuro, la storia di questa elusiva particella rappresenta un affascinante paradigma dello sviluppo e delle prospettive della scienza moderna.
L’ipotesi
di Pauli
Questa storia inizia all’incirca negli anni ’20, quando i risultati di osservazioni su alcuni decadimenti di nuclei instabili (decadimenti beta) sembravano indicare una apparente violazione di principi fondamentali della fisica, come la conservazione dell’energia. Alcuni scienziati del calibro di Niels Bohr e Werner Heisenberg ipotizzarono che per descrivere i fenomeni che avvenivano nei nuclei atomici servisse una nuova meccanica che avrebbe potuto portare a risultati eclatanti quali ad esempio la non conservazione dell'energia o di altre quantità fisiche come il momento angolare. Il fisico teorico Wolfgang Pauli che non condivideva tale approccio, per salvare principi fondamentali della fisica (come la conservazione dell’energia), ritenne una soluzione migliore modificare il modello del nucleo proponendo nel Dicembre del 1930 l'esistenza di una nuova particella elementare da lui chiamata “neutrone”. Questa nuova idea era un po' fuori dal comune ed altrettanto originale era il modo da lui scelto per comunicarla all'ambiente scientifico. Indirizzò una lettera scherzosa rivolta ai partecipanti di un congresso a Tübingen che iniziava con: “Care radioattive signore e signori....” L’essenza dell’idea di Pauli era che l’energia veniva conservata in modo esatto nei decadimenti beta proprio grazie al fatto che parte di essa veniva trasportata dalla nuova e misteriosa particella. Una particella che non si riusciva a vedere con i rivelatori! Come sempre avviene, le nuove idee poi si muovono di vita propria, vengono assunte e modificate da altri scienziati. Enrico Fermi ribattezzo’ la nuova particella neutrino (proprio dall’italiano “piccolo neutrone”) e nell’autunno del 1933, in Val Gardena, presentò la sua descrizione del decadimento beta sviluppata in analogia con i processi elettrodinamici. Nella teoria del decadimento beta un nucleo si trasforma in un altro emettendo un elettrone e un neutrino.
MAGGIO
ACCADDE
NEL
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Il mese scorso si sono ricordati due centenari importanti per la geologia: quello del terremoto di San Francisco e quello dell’ultima eruzione importante del Vesuvio, il vulcano considerato a più grande rischio nel mondo. Il 4 aprile 1906 si aprì improvvisamente, sulla cima del Vesuvio, a circa 1200 m di quota, uno squarcio seguito dall’apertura di una bocca eruttiva 400 m più sotto. Iniziava così una violenta attività esplosiva che avrebbe portato alla liberazione di un’enorme quantità di ceneri e lapilli e a colate di lava che distrussero, qualche giorno dopo, il paese di Boscotrecase. Il 7 aprile un forte terremoto seguì lo sprofondamento della parte sommitale del cono: il Vesuvio diminuì la sua altezza di circa 200 m, passando da 1335 a 1100 m. A S. Giuseppe e a Ottaviano crolli e incendi provocarono 216 morti e decine di feriti; anche a Napoli si contarono 11 vittime. L’evento ebbe risonanza mondiale e si arrivò a paragonarlo all’eruzione del 79 d.C. Ma il 18 aprile, a migliaia di chilometri di distanza, alle h 5.12 del mattino, si verificò una catastrofe di proporzioni molto maggiori: un sisma di magnitudo 7.8-7.9, con epicentro a Point Reyes, California, provocò distruzione e morte a San Francisco. I crolli degli edifici, lo scoppio delle condutture del gas e i conseguenti incendi provocarono più di tremila morti e la rovina della città. Paradossalmente, la catastrofe ebbe grande importanza per la scienza: un geologo americano, Harry F. Reid, studiando gli effetti del sisma, giunse a proporre la teoria del rimbalzo elastico come spiegazione della genesi di un terremoto. Tale teoria, che prevede la frattura di una roccia a seguito di forze immani cui è sottoposta, con liberazione di energia sotto forma di vibrazioni (onde sismiche), si mantiene valida a tutt’oggi, incorporata nella teoria della tettonica delle placche. Sono le faglie attive, zone della crosta in cui parti di rocce fratturate si spostano reciprocamente, le cause dei terremoti; e tali faglie si trovano soprattutto lungo i margini delle placche litosferiche. Stamane, alle 5.54 ora locale, un sisma di magnitudo Richter 6.2 ha colpito l’isola di Giava, Indonesia, a sud di Yogyakarta: l’ipocentro risulta situato a 25 km di profondità, in una zona della crosta correlata a un fenomeno di subduzione, cioè a un margine distruttivo. Lembi di crosta oceanica della placca indo-australiana sprofondano sotto la placca euroasiatica, creando sistemi di fosse e archi magmatici insulari: è un’area del pianeta dove le rocce crostali sono sottoposte a tensioni enormi e dove il vulcanesimo è di tipo esplosivo, essendo alimentato da magmi particolarmente acidi e viscosi. Il vulcano Merapi, che già nei giorni scorsi, a Giava, aveva destato preoccupazioni, ha aumentato ora la sua attività. Le vittime, al momento, sono circa 3000, ma purtroppo il numero è destinato a salire. Cent’anni dopo, in un altro luogo, ma quasi alla stessa ora, la medesima disperazione.
27 maggio Anna Busca anna.bus@tiscali.it
APRILE
1 aprile
A.B.
MARZO
L’ECLISSE DI
SOLE DEL 29 MARZO
Mercoledì 29 marzo
si verificherà un’eclisse totale di Sole visibile in Nordafrica: il fenomeno
inizierà in Brasile, attraverserà l’Atlantico, interesserà al suo culmine
Libia ed Egitto, si sposterà in Turchia e poi finirà nelle pianure desertiche
dell’Asia centrale. In Italia sarà solo un’eclisse parziale che avrà il
suo massimo di copertura del disco solare, alle 12.37 circa, a Reggio Calabria
(72%); a Roma sarà del 60%, a Milano del 49%. Cielo permettendo, si potrà
osservare il Sole solo con strumenti appositi dotati di filtri idonei:
vietatissimi occhiali scuri o lenti annerite o altro, pena gravi e permanenti
danni alla vista. In mancanza di filtri, si può proiettare l’immagine del
Sole su un fondo chiaro, utilizzando un binocolo puntato verso il Sole tenuto in
mano a circa un metro di distanza dal piano di proiezione (per esempio un foglio
di carta bianco posto sul pavimento) e osservando così solo l’immagine
proiettata. La prossima eclissi totale visibile dall’Italia sarà il 3
settembre 2081 (l’ultima fu il 15 febbraio 1961). Ricordiamo anche che l’11
agosto 1999 si verificò un’eclisse totale appena oltre il confine
nord-orientale dell’Italia. Le eclissi solari si originano
quando la Luna si trova nella fase di novilunio, cioè in congiunzione
con il Sole, e sulla linea dei nodi, la retta d’intersezione dei piani
orbitali lunare e terrestre: tali piani sono infatti inclinati
tra loro di un angolo pari a 5°09’ e quindi l’allineamento
Sole-Luna-Terra può compiersi solo in queste condizioni. Il disco lunare
occulta completamente quello solare: dal luogo di osservazione il fenomeno dura
pochi minuti, al massimo 7 minuti e mezzo nelle condizioni ideali, perché la
Luna continua a spostarsi intorno alla Terra, nello stesso senso del moto di
rotazione terrestre, cioè da ovest verso est. E’ proprio per il
moto di rivoluzione lunare che l’eclisse comincia ad essere visibile in
territori occidentali per terminare in zone più a oriente: è l’unica
occasione in cui si può avere percezione dell’effettiva direzione di
spostamento del nostro satellite naturale (che, per effetto della rotazione
terrestre, sembra sempre muoversi al contrario, da oriente verso occidente). Gli
antichi erano in grado di prevedere le eclissi con una certa precisione. Talete
di Mileto, racconta Erodoto, aveva predetto agli Ionii un’eclisse che si
verificò durante una battaglia tra Lidi e Medi, che erano in guerra da più di
cinque anni: il giorno si fece notte e per il terrore e lo stupore i due popoli
cessarono di combattere, ponendo così fine al conflitto (585 a.C.). Plutarco,
nel I secolo d.C., rivela che gli astronomi suoi contemporanei conoscevano le
cause delle eclissi, ma non riuscivano a spiegarsi perché la Luna fosse un
corpo oscuro! Gli astronomi contemporanei, e molti astrofili, accorrono oggi in
gran numero sui luoghi dell’eclisse per poter compiere osservazioni sulla
cromosfera, sulla corona, sulla presenza di eventuali comete vicino al Sole (nel
1948 fu scoperta così la cometa Eclipse). Per ulteriori
informazioni e approfondimenti consultare www.uai.it,
il sito degli astrofili italiani. L’eclisse in diretta su www.corrieredellasera.it.
27 marzo Anna Busca anna.bus@tiscali.it
Già negli anni
Novanta numerosi studi avevano messo in evidenza le proprietà di una molecola
con caratteristiche antiossidanti, il licopene, responsabile del colore rosso e
giallo di molti frutti (pompelmo rosa, papaia, cocomero, albicocca) e presente
soprattutto nel pomodoro, nella parte più esterna del mesocarpo. Della
sostanza, un carotenoide, sono state vantate attività antitumorali, in
particolare contro il carcinoma della prostata, e antiinvecchiamento (anti-aging).
Lo scorso 23 marzo sono stati presentati a Milano i risultati di una ricerca
nutrizionale sul concentrato di pomodoro, coordinata dal vicepresidente
dell’Ordine dei Biologi italiani dott. Pastoni e finanziata dall’industria
conserviera Mutti di Parma (www.mutti-parma.com).
Tale ricerca ha messo in luce un elevato quantitativo di licopene nel
concentrato di pomodoro, da 30 mg fino a circa 60 mg/100 g, mentre nel pomodoro
fresco non supera i 5 mg/100 g. Il licopene protegge le lipoproteine
dall’ossidazione, con un’azione che necessita però della presenza di
vitamina E in dosi adeguate, e tra queste anche le lipoproteine che veicolano il
cosiddetto colesterolo “cattivo” (LDL, Low Density Lypoprotein), che
tenderebbe a depositarsi sulle
pareti arteriose formando placche ateromasiche, responsabili di gravi patologie
cardiovascolari. Il licopene esercita tale protezione anche a livello
epidermico, riducendo il danno da esposizione a raggi UV. La sua biodisponibilità
è influenzata dalla concomitante assunzione di lipidi nella dieta: questi
estraggono i carotenoidi dalla fase acquosa consentendone l’assorbimento
intestinale. A differenza del beta-carotene, il licopene non si trasforma in
vitamina A e, una volta assunto, si concentra nel tessuto epatico, nelle
ghiandole surrenali, nella prostata, nei testicoli e nelle ovaie. Pare che la
molecola sia regolata dal gene 43 e serva a migliorare le comunicazioni
intercellulari a livello di giunzioni, che sono spesso deficitarie in molti tipi
di tumore. Il licopene inibirebbe così la crescita delle cellule cancerose e
renderebbe meno esposti a tumori dell’apparato digerente (esofago, stomaco,
pancreas), della cervice uterina, della mammella e, come si è detto, della
prostata. La dieta mediterranea, ricca di pomodoro, è quindi altamente
consigliabile ad ogni età.
24 marzo 2006 Anna Busca anna.bus@tiscali.it
SETTIMANA DI PREVENZIONE
ONCOLOGICA
Dal 18 al 26 marzo la LILT (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori) organizza una serie di incontri e iniziative in molte città italiane che mirano a diffondere la cultura della prevenzione dei tumori. “Pane, amore e…prevenzione” è lo slogan accattivante, che richiama il celebre e divertente film di Vittorio De Sica, della campagna “Prevenire è vivere”. Si parlerà di prevenzione dei tumori più diffusi quali quello della mammella, della cervice uterina, del colon retto, del polmone; si proporranno controlli ambulatoriali gratuiti e si distribuiranno opuscoli ispirati al Codice europeo contro il cancro. La campagna è rivolta a tutti ma in modo particolare ai giovani. E’ possibile scaricare l’opuscolo “Io faccio prevenzione” dal sito www.legatumori.it, che fornisce anche informazioni sul calendario delle iniziative. Se si invia un SMS al numero 48583 si dona 1 euro a favore della LILT. (A.B)
L'UNIVERSITA' VITA-SALUTE SAN RAFFAELE PRESENTA: L'INTELLIGENZA E LA FANTASIA
Si tratta di una serie
di eventi che l'ideatore Ernesto Galli Della Loggia, preside della Facoltà di
Filosofia, vuole promuovere nell'ottica di una facoltà che possa fare da
"motore di pensiero" per la città di Milano e per l'Italia.
.
"L'intelligenza e la fantasia" nella sua ampia articolazione toccherà
i temi ultimi della riflessione filosofica, promuovendo un dialogo tra
discipline e competenze diverse, dando massima visibilità al rapporto tra la
cultura italiana e quella francese. Il calendario si articolerà in una serie di
cinque incontri-dialogo e di cinque serate-spettacolo nei due poli culturali,
Milano e Parigi, con la partecipazione di oratori di altissimo livello
nell'ambito filosofico, scientifico e teoretico, da Alain Filkenkraut a Tzvetan
Todorov, da Massimo Cacciari a Emanuele Severino, e di artisti di fama
internazionale. http://www.unihsr.it/
Di seguito gli incontri in programma a Milano (Teatro Studio, via Rivoli 6).
Tutti gli incontri saranno replicati il giorno seguente a Parigi all'Istituto
Italiano di Cultura.
Il primo incontro sarà lunedì 13 marzo al Teatro Studio (via Rivoli 6) di
Milano alle 21 e a Parigi il giorno seguente, martedì 14 marzo, all'Istituto
Italiano di Cultura (rue de Grenelle, 73) alle 20. A confronto sul tema Si può
ancora pensare alla guerra? Alain Finkielkraut e Massimo Cacciari
(presente all'incontro di Milano) e Ernesto Galli della Loggia (presente
all'incontro di Parigi).
Lunedì 20 marzo, ore 21.00, Milano.
E' lecito porre un limite alla scienza?
Monique Canto-Sperber - Claudio Bordignon - moderatore Michele di
Francesco
Lunedì 27 marzo, ore 21.00, Milano.
Europa/Usa o Occidente?
Tzvetan Todorov - Emanuele Severino - moderatore Andrea Tagliapietra
Lunedì 3 aprile, ore 21.00, Milano
Per un'antropologia futura: uomini/donne o persone?
Michèle Le Doeuff - Roberta De Monticelli - moderatore Armando Torno
Lunedì 10 aprile, ore 21.00, Milano
Quando arriva la fine: esiste oggi una "buona morte"?
Didier Sicard - Massimo Reichlin - moderatore Armando Torno
Ingresso libero, posti limitati,
Per Milano prenotare al numero verde 800 33 90 33, per Parigi al numero 01 44 39
49 39
Per informazioni:
Ufficio stampa Fondazione San Raffaele del Monte Tabor
tel. + 39 02 2643 3000-4465 - fax
+ 39 02 2641 7386 - ufficio.stampa@hsr.it
VEDERE LA SCIENZA (3-9
aprile 2006)
In occasione della XVI Settimana della Cultura Scientifica e Tecnologica partirà, il 3 aprile, la rassegna milanese di film e documentari scientifici allo Spazio Oberdan (viale Vittorio Veneto 2, ingresso libero). Le proiezioni del mattino sono riservate alle scolaresche su prenotazione; dalle 15 in poi la manifestazione sarà invece accessibile a tutti, sino ad esaurimento dei posti. Il giorno dell’inaugurazione, lunedì, si parte alla scoperta di Marte e alla scoperta di Einstein: due viaggi, il primo nel Sistema Solare e il secondo nella mente e nella figura di un grande scienziato, ugualmente affascinanti. Da segnalare, tra i documentari e la fiction, “Luce, buio, colori” e “L’Universo elegante” (martedì), “Supermosca” e “La storia della vita” (mercoledì), “Lezione di aritmetica” e “Longitudine”, tratto dall’omonimo romanzo-saggio di Dava Sobel (venerdì). La giornata dedicata alla biologia è giovedì 6 e il tema principale dei filmati pomeridiani è il mondo dei microbi (“La guerra contro i microbi”, “Un micromondo alieno”, “Pasteur, cinque anni di rabbia”). Tra i film serali (h 19) da non perdere “Giordano Bruno” di Montaldo (1973), “Cartesius” di Rossellini (1974) regista del quale si celebra il centenario della nascita, “Morte di un matematico napoletano” di Martone (1992) e, alle h 21,30, “Galileo” di Losey (1975), “I ragazzi di via Panisperna” di Amelio (1988), “Stalker” di Tarkowsky (1979). Per il programma dettagliato e maggiori informazioni www.brera.unimi.it/film , oppure vederelascienza@unimi.it , o ancora tel 0250314680 (Istituto di Fisica Generale Applicata) e 0277406379/6373 (Provincia di Milano, Settore Cultura).
(A.B.)
FEBBRAIO
DINOSAURI
COLORATI ED API INTELLIGENTI
L’occasione per parlare di
evoluzione, offerta dal Darwin Day, non è stata certo sprecata, a Milano
come in altre città: conferenze e dibattiti sul tema sono stati seguiti da
molti spettatori di ogni età, attenti e partecipi, non solo direttamente nelle
sedi prefissate ma anche on line sul sito www.eversincedarwin.org.
Al Museo di Storia Naturale e al Planetario di Milano si sono susseguite
brevi e interessanti relazioni. Il giornalista Luigi Bignami, per esempio, si è
soffermato sulla questione della stima dell’età della Terra, oggetto di
diatribe fino a tutto l’Ottocento e oltre, stima basilare per poter accettare
il processo evolutivo ipotizzato da Darwin. Lord Kelvin, fisico inglese
d’importanza fondamentale per i suoi studi sulla Termodinamica, aveva creduto
di poter applicare i suoi calcoli anche al Sole, giungendo alla conclusione che
la nostra stella doveva avere circa 100 milioni di anni o poco più, dato
incompatibile con l’ipotesi sostenuta da Darwin (e frutto di studi di
geologia) che il nostro pianeta potesse avere almeno 300 milioni di anni.
Per arrivare alla stima attuale di 4 miliardi e 600 milioni di anni ci vollero
tecniche analitiche più sofisticate, e soprattutto una diversa mentalità,
pronta a rifiutare idee obsolete e non scientifiche legate, per esempio, a
interpretazioni letterali della Genesi biblica. Cristiano Dal Sasso,
paleontologo del Museo, ha ricostruito l’evoluzione dei cinque sensi negli
animali utilizzando informazioni tratte soprattutto dai fossili di dinosauri: lo
Stenopterygius (nella foto) aveva gli occhi più grandi del mondo, di più
di dieci centimetri di diametro; i dinosauri carnivori avevano una visione
stereoscopica, qualcuno anche l’occhio pineale, come il Pontosaurus,
per percepire il fotoperiodo e adattarsi ai ritmi circadiani. Nel 1996 fu
trovato in Cina, nel giacimento di Liaoning, uno straordinario fossile di Sinosauropterix,
che presentava protopenne. E’ lecito pensare che i dinosauri pennuti, diretti
antenati degli attuali Uccelli, avessero un piumaggio vario e colorato:
possedevano dunque una visione a colori! Anche gli Pterosauri dovevano avere
creste con colori sgargianti. Pure l’olfatto, e non solo la vista, doveva
essere ben sviluppato nei dinosauri: a un fossile di tirannosauro chiamato
“Sue”, in ottimo stato di conservazione, è stata fatta una TAC che ha
rivelato due grossi bulbi olfattivi. Per quanto riguarda l’udito, Dal Sasso ha
affermato che doveva essere già abbastanza evoluto, visto che alcune specie
comunicavano emettendo segnali sonori e infrasuoni: il Parasaurolophus,
per esempio, era in grado di emettere suoni simili a quelli prodotti da un
trombone, grazie a cavità nasali collegate a lunghe strutture sopra il cranio.
E il verso del dinosauro è riecheggiato nella sala… Altrettanto interessante
è stata la relazione successiva, del biologo spagnolo Fernando Guerrieri, che
si occupa di api: una serie di esperimenti compiuti su questi insetti ha
suggerito che siano in grado di compiere associazioni, un po’ come i cani di
Pavlov, tra la percezione di odori particolari e la presenza di cibo, cioè di
nettare o soluzioni zuccherine. Il cervello dell’ape è quindi in grado di
trattare informazioni anche complesse, grazie ai lobi antennali, strutture
nervose che si attivano “a mosaico” se arrivano stimoli dai recettori
olfattivi posti sulle antenne. E sull’intelligenza animale si era già
espresso l’etologo Mainardi, mostrando filmati in cui scimpanzé allo specchio
finivano per riconoscersi e utilizzavano lo specchio stesso per esplorarsi occhi
e denti, oppure dove uccelli acquatici attiravano pesci da predare gettando
briciole nell’acqua. Comportamenti
“umani”? Semplicemente, comportamenti evoluti.
12 febbraio Anna Busca anna.bus@tiscali.it
Il tema della terza edizione
del “Darwin Day” – giornata dedicata al “compleanno” di Charles
Darwin, nato il 12 febbraio 1809, ormai valido appuntamento internazionale per
parlare di evoluzionismo – è “L’evoluzione al lavoro”. Il Museo di
Storia Naturale di Milano e il Planetario, insieme ad altre sedi e istituzioni
lombarde, ospitano incontri e conferenze di indubbio interesse, in un momento in
cui le teorie evolutive sono particolarmente contestate in alcuni Paesi, in nome
di ipotesi quali, ad esempio, il “disegno intelligente”, e rischiano persino
di sparire dai programmi scolastici o dai libri di testo. Si comincia giovedì
9, al Liceo ginnasio “B.Zucchi” di Monza, con la proiezione alle ore 15 di
un film di Stanley Kramer del 1960, “…e l’uomo creò Satana”
(Inherit the Wind), ispirato ad un processo che si tenne nel
Tennessee, nel 1925, proprio contro l’insegnamento nelle scuole della teoria
dell’evoluzione. Nella stessa giornata, alle ore 21, al Museo, si ricorderà
Ernst Mayr (autore di testi-chiave
quali “L’evoluzione delle specie animali”, “Biologia ed evoluzione”),
a un anno dalla scomparsa, in occasione dell’uscita del suo ultimo libro
(“L’unicità della biologia”, Cortina editore). Parleranno Niles Eldredge,
il paleontologo americano che insieme al compianto Stephen-Jay Gould propose,
nel 1972, la “teoria degli equilibri punteggiati”, e a sua volta autore di
testi importanti come “Ripensare
Darwin”e “Le trame dell’evoluzione”, e i filosofi della scienza Giorello
e Pievani. Venerdì, al Planetario, Luigi Luca Cavalli-Sforza aprirà il
convegno “Si può osservare l’evoluzione?”, cui parteciperanno lo zoologo
Marco Ferraguti dell’Università di Milano, lo storico della scienza americano
David Kohn, ancora Eldredge ed altri nomi illustri. Si aprirà poi un dibattito
col pubblico, che continuerà al Museo, alle ore 21, per la tavola rotonda
“Evoluzione al lavoro: discutiamone”. Nella stessa serata, al Liceo Zucchi,
l’etologo Mainardi e Pievani avvieranno il dibattito su “L’evoluzione
della cultura.Una storia con molti protagonisti umani e non umani”. Sabato 11
sarà interamente dedicato alla “ricostruzione” delle principali tappe
evolutive seguite dalla vita sul nostro pianeta, dalla sua origine fino alle
straordinarie strutture specializzate di insetti e mammiferi: al Planetario,
dalle 9.30 alle 16.30 si succederanno infatti brevi conferenze tenute da dieci
relatori, seguite da una discussione aperta ai presenti.
Domenica 12, divertenti ed istruttive proposte ludico-educative al Museo rivolte
a bambini e adulti.
Si potranno seguire in diretta le conferenze dal sito www.eversincedarwin.org.
InfoPoint 0288463337.
Spiace solo dover rimarcare ancora una volta la totale assenza di relatrici in
un convegno scientifico, come se non esistessero scienziate e docenti esperte in
materia di evoluzione!
Anna Busca
anna.bus@tiscali.it
GENNAIO
MISSIONE STARDUST
Il 18 gennaio è atterrata
nel deserto dello Utah la sonda Stardust, lanciata dalla Nasa nello spazio sette
anni fa con lo scopo di raccogliere polveri interstellari e cometarie. A bordo,
una sorta di spugna leggerissima, di circa 40 cm di diametro, preparata con un
materiale detto aerogel, costituito da spazio vuoto al 99%, ideato dalla
Nasa proprio per la sua grande capacità di adsorbimento delle polveri. La
sonda, nel suo lungo viaggio, ha girato tre volte intorno al Sole e ha
attraversato la coda della cometa Wild. Ora gli scienziati di Houston, che hanno
confermato la cattura di una notevole quantità di polvere cometaria e
interstellare, esamineranno la natura chimica e fisica di tali sostanze: dai
risultati delle analisi ci si aspetta di avere dati importanti riguardo
all’evoluzione stellare, all’origine del Sistema solare e della vita sul
nostro pianeta. Già a partire dagli anni Sessanta i radioastronomi
avevano rilevato una presenza di molecole interstellari, gassose o in
polveri, molto maggiore di quanto si poteva prevedere con i soli dati ottici,
tramite le analisi spettrali. Si trovarono, oltre all’idrogeno e a gas
ionizzati, ammoniaca, acqua, ossido di carbonio, silicati, e molecole organiche
come la formaldeide, l’acetilene, l’alcool metilico ed etilico, perfino
lunghe catene di atomi di carbonio in strutture non riproducibili nei laboratori
terrestri. I grani di polvere contengono metalli come il ferro e crescono nel
tempo, accumulando atomi dallo spazio interstellare e ricoprendosi di ghiaccio;
sulla superficie si formano molecole che poi vengono rilasciate. Anche
l’astronomia ad infrarosso ha dato importanti contributi allo studio del
materiale interstellare: potrebbero esserci perfino idrocarburi aromatici
policiclici o strane molecole a forma di pallone, costituite da sessanta atomi
di carbonio (buckminsterfullerene). Ora un campione di queste sostanze è sotto
esame diretto: e se fossero scoperte molecole sconosciute, o “antenate” di
molecole autoreplicanti come il DNA? La vecchia ipotesi della “Nube della
Vita” di Hoyle e Wickramasinghe potrebbe essere ripresa in considerazione…
Per maggiori informazioni si possono consultare i siti della Nasa ( www.nasa.gov/
) e dell’UAI
(www.uai.it).
Anna Busca anna.bus.@tiscali.it
UN MANIFESTO CONTRO
L’ASTROLOGIA
Come ad ogni inizio
d’anno, abbiamo purtroppo assistito alla moltiplicazione di pubblicazioni e
trasmissioni televisive e radiofoniche dedicate ad oroscopi e a
previsioni astrologiche sugli eventi che ci riserverebbe il 2006. E’
stupefacente che quotidiani di
grande tiratura mantengano pagine o supplementi con l’oroscopo del giorno o
della settimana e che riviste di discreto livello alleghino “agende
astrologiche” o libretti sui segni zodiacali. Ed è deprimente rendersi conto
che una buona percentuale di lettori o ascoltatori crede nell’astrologia.
Ritenere che la vita degli esseri umani possa essere influenzata dalla posizione
del Sole e dei suoi pianeti al momento della nascita o in qualsiasi altro giorno
è insensato e privo di qualsiasi fondamento. Le costellazioni dello Zodiaco,
come qualsiasi altra costellazione, sono solo insiemi virtuali di stelle, non
associate fisicamente, bensì lontane tra loro anche centinaia o migliaia di
anni luce (un anno luce è la distanza percorsa dalla luce nel vuoto in un anno:
dato che la sua velocità è pari a 300.000 km/s, è uguale a 9463 miliardi di
km). Ci appaiono vicine solo perché non riusciamo a percepire le loro distanze
dalla Terra. Il transito del Sole lungo l’eclittica, che ha come sfondo nella
sfera celeste la fascia dello Zodiaco, è in realtà l’effetto del moto di
rivoluzione della Terra intorno al Sole, così come avviene per gli altri
pianeti, interni o esterni rispetto a noi. Non esiste alcuna interazione per noi
significativa tra il sistema solare e le altre stelle della nostra galassia: la
stella più vicina al Sole è Proxima Centauri, che non appartiene allo Zodiaco
ed è lontana 4,3 anni luce. Le interazioni di tipo gravitazionale sono
ridottissime, essendo la forza di attrazione inversamente proporzionale al
quadrato della distanza. Altre interazioni di natura fisica (per esempio
l’energia radiante emessa, il vento stellare) sono irrilevanti. Solo
l’esplosione di una supernova – ad una determinata distanza - potrebbe
portare radiazioni pericolose per il nostro pianeta. Non si comprende dunque
quale genere di influsso possano avere tali corpi nel presente o nel futuro di
un individuo! Si può obiettare che grandi scienziati come Keplero e Newton
scrivevano oroscopi e si occupavano quindi di astrologia: ma occorre ricordare
che questa, fino al ‘600-‘700, aveva avuto un ruolo importante dal punto di
vista culturale, entrando a far parte di un vero e proprio sistema filosofico,
di origine aristotelica, che comprendeva anche l’alchimia. I pianeti erano
associati ai metalli, agli organi dell’uomo, ad aspetti del carattere, alle
proprietà della materia. Tutto ciò affondava le sue radici nel mondo classico,
nelle divinità pagane, nella mitologia. Non era quindi facile smantellare di
colpo, anche dopo la rivoluzione copernicana e la scienza galileiana,
un’architettura così complessa. Inoltre mancava la consapevolezza delle reali
distanze delle stelle, né si sapeva esattamente che cosa fossero. E
l’astrologia aveva comunque consentito di studiare il movimento degli astri,
di prevedere le eclissi di sole e di luna, di compilare calendari. Ora,
all’inizio del terzo millennio, non è davvero possibile ignorare
l’astronomia e l’astrofisica per trattare argomenti tanto sciocchi e
irrazionali. Inoltre i cosiddetti segni zodiacali non tengono neppure conto
della precessione equinoziale, per cui il Sole non “entra” il 21 marzo, per
esempio, nel
“segno” dell’Ariete, ma si trova ancora proiettato verso la
costellazione dei Pesci. L’UAI,
Unione degli Astrofili Italiani, ha lanciato da tempo una campagna contro
l’astrologia, affinché si abbandonino definitivamente le pubblicazioni e le
trasmissioni di oroscopi. Per saperne di più e appoggiare le iniziative
dell’associazione: www.uai.it.
10-1-2006 anna.bus@tiscali.it
ARCHIVIO CORRIEREBIT ARTE 2006
Piranesi,
Martini e gli artisti della Permanente
Tre le mostre viste ultimamente. La prima esposizione a Roma nel Museo del Corso sul grandissimo vedutista incisore Giovanni Battista Piranesi (ben centocinquanta carte illustranti le vedute Romane, tutte le architetture più belle; il corpus dei lavori è tale da farci capire l’incredibile perizia e bravura del Maestro Veneziano nato nel 1720 e morto nel 1778). La seconda esposizione a Milano a Palazzo delle Stelline e a quello della Permanente sullo scultore trevigiano Arturo Martini, uno dei Maestri dell’arte plastica del ‘900 (un centinaio di opere esposte che ci fanno capire e riflettere sulla grande capacità di inventiva dell’artista nato nel 1889 e morto nel 1947 nel pieno della sua attività ; senza dubbio uno degli artisti italiani che ha maggiormente rinnovato il linguaggio della scultura del XX secolo- segnalo tra le tante opere illustranti i vari periodi dell’attività dell’artista veneto i due ritratti, quello di ragazzo e quello di ragazza del 1924 provenienti dal G.N.A.M. di Roma.). La terza esposizione, sempre nel palazzo della Permanente di Milano, intitolata “VENTIPIUCENTO- gli anni della Permanente” dove espongo il mio bronzo “L’angelo della notte” (nella foto) e dove sono presenti centoquarantatre opere relative a centosessantaquattro artisti soci dell’ antica istituzione milanese (le sculture e i quadri che mostrano l’operare artistico milanese e lombardo sono di amici come Pietro Plescan, Enzo Esposito, Giancarlo Cerri, Giancarlo Cazzaniga, Giancarlo Marchese, Nado Canuti, Giancarlo Colli, Luciano Cottini,Ada Marchetti, Giorgio Scaini, Pino di Gennaro,Giulio Crisanti, Armando Marrocco, Lino Marzulli,Giovanni Mattio,Alvaro Occhipinti, Giorgio Scano, Togo, Franco Vasconi,Franco Zazzeri, F. Magro ecc, che con i differenti temi e le svariate tecniche rispecchiano la realtà attuale dell’operare artistico pur mantenendo una visibilità concreta e materica dell’opera).
Milano 10-12-2006 achille guzzardella
ARTESANTERASMO:
LAURA FIUME
Vengono presentati alla Galleria Artesanterasmo di Milano i più recenti sviluppi della ricerca pittorica di Laura Fiume, che dell’intreccio con la grafica e il design ha fatto la sua peculiare cifra stilistica. La sua ricerca formale è approdata all’impiego di tessuti per arredamento come materiali di supporto e a una composizione che predilige ingrandimenti di particolari d’interni. In mostra una quarantina di dipinti su tessuto in cui campeggiano oggetti d’arredo che, da qualche anno, sono protagonisti della sua produzione (nel 2001 la mostra dei primi dipinti su velluto fu definita da Luigi Cavallo “Il teatro delle stanze”, mentre è del 2003 l’Hommage á Philippe Starck allo Spazio Extè, in contemporanea con il Salone del Mobile a Milano). L’artista, urbinate di nascita e milanese d’adozione, oggi alle superfici omogenee del velluto preferisce il contatto con la consistenza grezza e materica dei tessuti per l’arredamento da cui trae maggiore ispirazione. Ogni tessuto ha uno spirito proprio che suggerisce storie e ambientazioni diverse. Trame colorate emergono dal fondo con sorprendenti effetti materici e cromatici. I tessuti prescelti sono del produttore Enzo degli Angiuoni, dei quali Laura Fiume si è entusiasmata nel 2005 quando è stata invitata a dipingere la poltrona “Reversi” per Molteni & C. al punto da desiderare di impostare su quei tessuti un’intera mostra. Nelle opere esposte muta anche la prospettiva da cui Laura Fiume racconta le sue trame d’interni. Le nuove stanze hanno composizioni semplificate, più “grafiche”, con tagli quadrati o lunghi e stretti tali da sembrare l’ingrandimento di un particolare di un quadro ideale. Questi “tagli” derivano da una sua recente esperienza di design, il restyling di un hotel all’Isola del Giglio in Toscana. Per l’occasione ha realizzato dei dipinti da cui ha estrapolato dei dettagli, poi ingigantiti per mezzo della grafica computerizzata e trasposti su tela con la tecnica della stampa ad aerografo. Il risultato è stato di amplificare l’impatto visivo di alcuni particolari delle opere originali, i quali vengono ad assumere un senso proprio e diventano opere grafiche autonome. Da questa esperienza è nata appunto l’intuizione per la composizione di molti dei dipinti in mostra alla galleria Artesanterasmo di Milano, particolari ingranditi di un’opera ancora più grande che in realtà non esiste se non nell’immaginazione dello spettatore, stimolata da quella dell’artista. Dal 22 novembre alla Galleria Artesanterasmo.
MINT: EDIZIONE N° 1 (dal 22 al 26 novembre)
IL MINT, ovvero Milano International Antiques and Modern Art Exhibition, è una rassegna “boutique” con la partecipazione di 49 espositori tra i nomi più accreditati del settore che hanno aderito al debutto di questa nuova manifestazione che coniuga antico e moderno, oggetti d’alta epoca e design contemporaneo. Gli allestimenti curati da Peter Bottazzi e Change Performing Arts, connotano l’esposizione con un taglio esclusivo a conferma del carattere innovativo del progetto MINT.
Per maggior info: www.mintexhibition.it .
Note su Mantegna, Boccioni e la De Lempicka
La grande manifestazione espositiva più importante organizzata a cavallo tra il 2006 e il 2007 su più sedi è quella per celebrare il Sommo Mantegna.Consiglio vivamente le tre tappe di Padova, di Mantova e di Verona, e in questa ultima città potrete finalmente ammirare da vicino la Pala di San Zeno. Mostre ben commentate televisivamente da quel fine raccontatore che è Fhilipe Daverio nella sua trasmissione di felice produzione e sapiente orchestrazione. Nelle tre sedi della mostra oltre ai dipinti e agli affreschi sono esposti splendidi disegni del Mantegna e della sua scuola e molte opere lignee di quel quattrocento Lombardo tanto vicino al Maestro nato probabilmente nel 1431 ad Isola di Carturo, località in provincia di Padova e morto a Mantova nel 1506. In queste poche righe chi scrive segnala anche le due mostre viste a Palazzo Reale di Milano e presentate dal bravo e sbraitante Sgarbi. La prima è quella su Boccioni Futurista, artista molto celebrato, cavallo di battaglia di tanti critici, mostra comunque sia interessante per il grande pubblico, dove molte opere mancanti sono sostituite da gigantografie e proiezioni (di sicuro effetto e piacevolezza il bel filmato d’epoca su Josephine Backer che balla con una carica sensuale non indifferente, filmato che ben inquadra l’epoca e l’ambiente tipico degli anni ’20 e ’30). La seconda è quella sulla Tamara De Lempicka, mostra sicuramente esaustiva sull’attività della pittrice tanto amata dagli stilisti della moda per quel carattere forte ed alcune volte equivoco delle espressioni dei volti e delle forme dei corpi. Le due ultime mostre in questione vanno viste, devo però dire che non hanno quella ampiezza e quella ricchezza di documentazione delle grandi mostre.
Milano, 6 novembre 2006 achille guzzardella
LIBRI:
MICHELANGELO SCULTORE
di Cristina Acidini
Luchinat
-
Fotografie di Aurelio Amendola
Collana: I Grandi Libri D'Arte
Formato:
28 x 33 cm
Pagine:
320 Illustrazioni: 210 bicromie
Confezione:
cartonato con sovraccoperta e cofanetto
Prezzo:
98,00 € Uscita in libreria: 19 ottobre 2006
Il volume di Cristina Acidini Luchinat, edito da Federico Motta Editore, raccoglie ed illustra, attraverso i 200 scatti di Aurelio Amendola, l’intera produzione scultorea del Buonarroti: dalla sua formazione di scultore nel Giardino di San Marco di Lorenzo il Magnifico (1490-1492) sino agli anni della grande produzione romana (1534-1564). Il libro è composto da una prima parte di saggi critici che riaffrontano la figura dell’artista alla luce dei recenti dati emersi da campagne diagnostiche, puliture, restauri, acquisizioni informatiche e restituzioni digitali. La seconda parte raccoglie invece dettagliate schede delle opere e dei complessi di statuaria realizzati da Michelangelo.
MOSTRE: EGITTOMANIA – ISIDE E IL MISTERO
La mostra illustra e indaga due temi assai affascinanti in riferimento ai rapporti tra Egitto e Campania: la diffusione del culto della Dea Iside (a partire dall'epoca romana), anche in ambito privato presso gli abitanti della Campania, e del fenomeno dell'Egittomania, una moda che pervase le pitture delle case di Pompei ed Ercolano, le decorazioni scultoree, giardini, suppellettili. Un'interessante sezione della mostra si collega anche alla riscoperta archeologica dell'Egitto ('700-'800) che riportò alla moda lo "stile egizio", come testimoniano ancora oggi sfingi, obelischi e vasi canopi sparsi a Napoli e in altre città campane, a dimostrazione della persistenza di un filo sottile che lega ancora idealmente la Campania e l'Egitto in età moderna.
MOSTRE: VERONA 2006 – LABORATORIO DI FEDE E CULTURA
Dal 16 al 20 ottobre, Verona ospita i lavori del 4° Convegno Ecclesiale Nazionale, l’assise che con cadenza decennale riunisce delegati e rappresentanti della Chiesa Cattolica italiana, presente il Papa, per un momento di riflessione e progettazione. Tema dell’assise: "Testimoni di Gesù Risorto, speranza del mondo". L'appuntamento di Verona si anima di iniziative e manifestazioni che scandiranno i giorni del Convegno approfondendone tematiche e ragioni. Una Chiesa che testimonia, che rinnova la spinta all’apostolato a cui ciascun cristiano è chiamato, che alimenta e mantiene viva la tradizione cristiana guardando al futuro. L’evento di Verona è certamente tutto questo, ma non solo. La Risurrezione è la consapevolezza, nella fede, di un atto supremo di amore da parte di Dio capace di generare forme espressive, artistiche, linguaggi che possono divenire potenti strumenti di riflessione e coinvolgimento. Per questo il Convegno Ecclesiale del prossimo ottobre sarà accompagnato da un corollario di iniziative che animeranno la città puntando su più fronti e su più generi. Innanzitutto due percorsi espositivi dedicati l’uno all’arte contemporanea e l’altro all’arte sacra. Il primo si dividerà tra Palazzo Forti, che ospita per l’occasione la mostra "L’arte e Dio. La mostra avrà luogo in Palazzo Forti a Verona, sede della Galleria d’arte moderna del Comune scaligero diretta da Giorgio Cortenova, sarà aperta dal 13 ottobre al 7 gennaio 2007, comprende tre sezioni e vede la presenza, tra gli altri, di artisti di grande rilievo quali Wahrol, Fontana, Burri, Caporossi, Nitsch, Lewitt, Knap, Kolar, Santoli.
MOSTRE: ASPIRAZIONE E
DEVOZIONI - Brescia nel '500 tra preghiera e eresia
Secondo appuntamento con la cultura, l’arte e l’editoria a Brescia nel Cinquecento, questa mostra è l’ideale prosecuzione di quella tenutasi lo scorso anno presso il Museo Diocesano, Medici alchimisti astrologi. Inquietudini e ricerche del Cinquecento, premiata da una notevole affluenza di pubblico e da un’ampia risonanza di critica e di stampa. Questa esposizione si prefigge di sondare l’ambiente religioso bresciano nell’epoca che va dalla fine del Quattrocento, emblematicamente segnata dall’arrivo a Brescia del Savonarola e dalla sua predicazione apocalittica, fino al disciplinamento tridentino compiuto dal vescovo Domenico Bollani attraverso le Constitutiones e la ristrutturazione ecclesiastica della diocesi bresciana attraverso l’istituzione dei vicariati foranei. Accanto ai volumi saranno esposti dipinti di Alessandro Bonvicino il Moretto da Brescia, forse il maggior interprete della cultura religiosa bresciana della prima metà del Cinquecento, e preziose incisioni, tra le quali, Durer e Schongauer.
Brescia - Museo Diocesano - dal 7 ottobre al 26 novembre
LA MIA CASA: TRENTASETTESIMA EDIZIONE
La Mia Casa 2006, giunta alla sua trentasettesima edizione, in programma a fieramilanocity dal 21 al 29 ottobre, è stata promossa e organizzata da Rassegne, società del gruppo Fiera Milano. Con 300 marchi presenti e un.offerta del tutto completa che andava dall'arredamento agli infissi, dall'illuminazione all'arredo degli esterni, fino ad arrivare a tessuti ed accessori, l.esposizione ha rappresentato ancora una volta il più importante appuntamento dedicato al pubblico, per tutto ciò che riguarda l.abitare e per la sua nuova dimensione culturale. I mutati stili di vita, l.incrociarsi di costumi e tradizioni di una nuova società multietnica, l.evolversi del concetto stesso di casa, determinano e condizionano stili e colori di un arredamento che diventa sempre più espressione di personalità e di un vera e propria filosofia del vivere. Grazie alla nuova location, offerta dagli ampi e moderni padiglioni dell'area Portello di fieramilanocity, e ad nuovo e scenico allestimento firmato da due nomi della scenografia mondiale quali Francesco Pagliariccio e Giancarlo Tintori, il sistema casa si è presentato nella sua veste più dinamica ed alternativa, dove arredamento, tecnologia e nuovi stili hanno formato un percorso unico e al tempo differenziato lungo il quale ritrovare sogni, identità, desideri. La Mia Casa ha ospitato un Percorso Tendenze articolato in tre tappe (la casa nomade, la casa nido e la casa palcoscenico) e un evento nell' evento, il Cave Canem, un percorso espositivo dove trovare le più moderne e bizzarre tendenze dell'abitare. In contemporanea è stata organizzata la Prima esposizione del Mercato dell'immobile in città, in provincia, delle case vacanza e dei servizi collegati, dove mediatori immobiliari e costruttori hanno presentato soluzioni abitative capaci di soddisfare un pubblico molto eterogeneo. A completare la già nutrita offerta è stata data la possibilità, su prenotazione, di avere una consulenza gratuita da parte di architetti esperti, sul come rinnovare una delle stanze della propria casa e la possibilità di partecipare ad interessanti corsi di composizione floreale.
Milano - Fiera - 20 ottobre 2006 - Paola di Nisio
Certamente la mostra sul Romanino al Castello del Buon Consiglio di Trento, inaugurata a luglio e visitabile fino alla fine di ottobre, è da considerarsi l’esposizione di maggior interesse dell’estate ormai trascorsa. Il visitatore rimarrà impressionato e riconfermerà la convinzione di come il Romanino sia da considerarsi precursore di tutta l’Arte Caravaggesca. Di buon interesse la mostra inaugurata giorni fa al Palazzo delle Stelline di Milano sulla Grafica d’Autore; opere già esposte a Lecce nell’estate con esempi che vanno dall’impressionismo francese a Rouault ed un percorso del ‘900 italiano con esempi di artisti come Boccioni e Carrà fino ad arrivare agli anni ’60 e ’70 con esponenti quali Guerreschi e Ferroni. Infine segnalo le due ultime esposizioni viste. La prima alla Farsetti Arte di via Manzoni su Felice Casorati (bella esposizione dove vengono messe in luce maggiormente i sentimenti dell’artista con temi famigliari e maternità, una pittura tonale che fa sempre piacere a vedersi – di rilievo la suggestiva natura morta del 1943 che sembra introdurre la mostra) . La seconda su Basquiat alla Triennale, dove tutto si fa contemporaneo, dove l’artista, morto a soli 28 anni nel 1988 , esprime tutto il dramma di una realtà tanto infantile e tanto legata al problema dell’inconscio e della realtà newyorchese degli anni ’80. Una mostra senza dubbio d’effetto anche scenico dove l’impatto visivo con le opere desta curiosità ed impressione anche nel profano. Insomma quattro mostre da vedere. Siete in tempo.
Milano - 25 settembre 2006 - achille guzzardella
THE
NEW ARS ITALICA: GREETINGS FROM
PROVENCE…
In questa rassegna sono esposte operedi tre importanti maestri che operano sul territorio della Provenza, e che sono stati selezionati con grandissima attenzione da J-P casual nel corso dei moltissimi anni di esperienza in campo artistico. Loro sono Silvie Benoit de Cognac, Jacques Pellegrin e Joseph Stamboulian.
La mostra rimarrà aperta al pubblico dal 26 settembre al 24 ottobre, dal lunedì al sabato dalle ore 16.00 alle ore19.00. The New ars Italica – via De Amicis 28 –Milano – www.arsitalica.it
THE JEAN-MICHEL BASQUIAT
SHOW
Dopo il grande successo ottenuto con “The Keith Haring Show” e “ The Andy Warhol Show”, La Triennale di Milano ospita una grande mostra di arte contemporanea: “The Jean-Michel Basquiat Show” (New York 1960-1988) dal 20 settembre al 28 gennaio 2007. Curata da Gianni Mercurio, la Mostra si qualifica come una delle più vaste retrospettive sinora dedicate al grande artista americano, la più importante mai realizzata in Europa; comprende circa ottanta dipinti e trenta disegni. Completa la rassegna una vasta documentazione fotografica e una sezione video.
Orari: tutti i giorni dalle 10.30 alle 20.30 – lunedì chiuso Info: 0272434341 – info@triennale.it Catalogo: Skira Biglietto: intero 8 euro
Milano - La Triennale - 19 settembre 2006 - corrierebit.com
Bill,
i due Somarè ed Enzo Esposito
Uno sguardo alle interessanti esposizioni del momento a Milano per i mesi di giugno e luglio ,prima delle vacanze estive tanto meritate dai milanesi è consigliato.Tre esposizioni di scena ,molto diverse tra loro ma degne di attenzione in egual misura. La prima importante per il suo percorso è quella dedicata a Max Bill a Palazzo Reale dove tutta l’opera dell’artista è basata sul convincimento che,la bellezza sia il risultato di un ordine mentale fondato sulla conoscenza scientifica.Concetto questo che mi sento di contestare ( considero che il fare artistico muova da ben altre componenti che coinvolgono soprattutto la sfera emozionale del conscio e dell’inconscio.La pura scientificità la lasciamo ai matematici e ai fisici). Comunque sia la mostra è da vedere, malgrado i suoi presupposti, Bill riesce magistralmente a trasmettere una logica di pensiero coerente comunicando con i suoi lavori un senso di freddezza e gelo;se questo è il suo intento e lo scopo della sua arte Bill ci riesce benissimo.La seconda mostra milanese è l’antologica alla Rotonda della Besana dedicata ai due fratelli Somarè:Guido scomparso nel 2003 e Sandro conosciuto all’inaugurazione. I due fratelli e figli d’arte, di quel grande critico e storico che è stato Enrico, se pure in maniera diversa sanno comunicare con intensità degli equilibri poetici.Guido con immagini figurative dove l’uomo,la donna o i personaggi rappresentati sembrano sempre far bella mostra di se calati in atmosfere emblematiche un po’ raffreddate dove lo spazio si manifesta in maniera surreale. Sandro, con immagini tendenti all’astratto, anch’esso alla ricerca di equilibri spaziali velati dove l’uomo sparisce e dove l’oggetto diventa pretesto per descrivere sempre una dimensione surreale .Una mostra interessante sia per il confronto dei due artisti sia per il bel percorso espositivo in un edificio ormai diventato emblema delle mostre storiche della città.La terza mostra è quella dell’amico Enzo Esposito alla Permanente intitolata : “La traccia visibile del reale”. Grandi quadroni a olio e tecniche varie dove vengono messi in risalto le doti di forza pittorica dell’artista sessantenne di Benevento attivo a Milano da molti anni.Di Enzo volevo scrivere un articolo tutto per lui e chiamarlo;”Il Napoleone della pittura”questo è quello che pensavo l’altro giorno quando per caso l’ho visto alla Permanente e l’ho aiutato ad allestire la mostra.Napoleone perché lui è piccolo di statura ( tra l’altro assomiglia al grande imperatore) e la carica emotiva che manifesta con la pittura è intensa ed emozionale. Lui è un Barocco –Romantico,le sue tele astratte riescono a coinvolgere e in alcuni casi conferire quasi una forza scultorea,tridimensionale. Negli ultimi lavori raggiunge una liricità di immagine fatta di equilibri segnici e spaziali delicati.Un ritorno al gusto della pittura,al bello.Bravo Esposito,una mostra che mi è piaciuta.
Milano - 19 giugno 2006 -
achille guzzardella
Note sulla mostra di Kathe Kollwitz a
Legnano
Domenica ero con moglie e figlio a Legnano. Abbiamo colto l’occasione per vedere la bella mostra di sole incisioni di quella drammatica e severa artista di fama europea che è stata la tedesca Kathe Kollwitz. La bella esposizione è stata allestita nelle sale di palazzo Leone Da Perego e durerà sino al 25 Giugno. Vedendo le grafiche della scultrice nata a Konigsberg nel 1867 e morta a Mortzburg nei pressi di Dresda nel 1945 mi è tornata alla mente la storica esposizione milanese del 1983 svoltasi nel sagrato del Duomo. E come allora, domenica molte sono state le immagini pregnanti di tristezza, forza, umiltà e dolore che hanno destato il mio interesse e penso possano suscitare l’interesse dei visitatori. Voglio qui segnalare titoli come: “La morte chiama” del 1934, “La morte e una donna” del 1910, “Campo di battaglia” del 1907, “Gli aratori” del 1906, “Donna con bambino morto” del 1903, “Aratori e donna” del 1902 e poi ancora “La carmagnola” del 1901, “Tumulto” del 1899, “La fine” del 1897, “La morte” del 1897 e “Autoritratto al tavolo del lavoro” del 1893. Le incisioni della Kollwitz sono nette, sicure, luce e ombra si alternano mettendo in risalto le espressioni pensose e gli stati d’animo struggenti. Senza dubbio una delle artiste più importanti del Novecento, figlia di quel linguaggio che ha avuto origine dal realismo francese di Doumier e di Millet e si sviluppa nell’espressionismo tedesco. La Kollwitz riesce comunque a conservare una figurazione classica non portata a esasperazioni esagerate come nel ‘espressionismo di Grots o di Otto Dix. La realtà del dramma personale della nostra artista, tra l’altro leggibile benissimo dal carattere di tutta la sua opera, ha avuto il suo culmine prima con la morte del figlio Peter caduto nella Prima Guerra Mondiale e poi nel 1936 anno in cui è colpita dal divieto indiretto dei Nazisti di esporre i suoi lavori. Nell’attuale mostra sono da ammirare anche le emblematiche xilografie : “Disoccupato” del 1924, “Fame” del ’25, “I bambini muoiono” sempre del ’25 e “Autoritratto di fronte” del 1923; cito anche il “Sacrificio”, “La vedova”, “Le madri” e “I genitori” del ’22, opere che richiamano la forza e l’essenzialità delle sue sculture.
Milano - 9 Maggio 2006 - achille guzzardella
TRE MOSTRE DA VISITARE
Segnalo
tre mostre viste ultimamente. A Milano la bella e equilibrata esposizione
a Palazzo Reale su alcuni quadri del ‘600 della collezione Koelliker. Una
mostra con i migliori autori lombardi, da Daniele Crespi
con splendidi ritratti in mostra e la notevole tela: “David placa
l’ira di Re Saul, a Tanzio Da Varallo, da Giulio Cesare Procaccini ai toccanti
ritratti del Ceresa e del Cairo
alle belle opere del Vermiglio, del Nuvolone del Morazzone e del
Cerano,ai ritratti di Fra Galgario e del Ceruti,e al ritratto di giovane signore
di Salomon Adler dai toni pacati e delicati al bel ritratto
di “Ludovico Settala” di Fede Galizia e tanti altri. A Roma
l’esposizione al chiostro del Bramante sulle pitture di Giulio Aristide
Sartorio autore di tutto rispetto e di squisita dignità formale caratterizzante
parte del primo novecento Italiano. A Firenze la mostra vista pochi giorni fa su
quello scultore italiano di notevole eleganza e struttura compositiva che è il
Giambologna. Di particolare rilevanza sono
le piccole sculture Mitologiche, molte delle quali in mostra per la prima volta
ed alcune facenti parte della collezione del museo del Bargello. Museo che io
considero uno degli edifici di maggior dignità e bellezza,
scrigno espositivo dei massimi artisti del ‘400 e ‘500. La visita
alla mostra sul Giambologna unita alla visita dell’intera collezione del
Bargello offre al visitatore uno
dei massimi esempi esistenti di percorsi museali sulla scultura espressione del
vero e della coscienza umana e della sua origine divina. Tre mostre che
consiglio vivamente e che valgono una gita Milano
Roma Firenze.
Milano - 2 maggio 2006 - achille guzzardella
ARNOLFO AL MUSEO DI SANTA MARIA IN FIORE
Il 27 febbraio scorso ero a Firenze al museo del Duomo e ho potuto ammirare le meraviglie di Arnolfo, scultore padre del Rinascimento, allievo probabilmente di Nicola Pisano che ha operato a Roma e in Umbria tra il 1270 e il 1280, gli anni del suo primo periodo di attività. Arnolfo è riuscito a maturare una propria individualità raggiungendo una notevole originalità nel modellato, ponendosi in rapporto dialettico tra scultura antica classica e gotico francese e restituendoci una visione più naturale dell’uomo e della realtà. Nella mostra particolarmente articolata, lungo il percorso delle sculture custodite nello storico museo (come una delle Pietà di Michelangelo Buonarroti, le varie opere di Donatello e di Nanni Di Banco e la cantoria di Luca Della Robbia, le formelle di Andrea Pisano e i rilievi della Porta Del Paradiso del Ghiberti ecc.) troneggiano i lavori di Arnolfo Di Cambio.Tra le opere più famose segnalo: la "Statua di Bonifacio VIII” che a parer mio sembra aver molto influenzato la scultura del ‘900 di Martiniana memoria, la "Madonna in trono" e altre opere di provenienza romana come la "Statua onoraria di Carlo d’Angiò" dei Musei Capitolini e ancora la “Madonna e Bambino” scultura lignea policroma della collezione Loeser di Palazzo Vecchio in Firenze e “L’Annunciazione” custodita a Londra all’Albert Museum, forse l’opera più toccante dell’artista di Colle Val d’Elsa, morto a Firenze tra il 1302 e il 1310. La grande mostra, inaugurata il 21 Dicembre che chiude le celebrazioni espositive del settimo centenario della morte dello scultore, sarà visibile fino al 21 Aprile 2006
Milano - 22-3-2006 achille guzzardella
Nel panorama della realtà espositiva Milanese sono da segnalare tre mostre inaugurate tra la fine di febbraio e i primi di marzo 2006 riguardanti generi e situazioni diverse. La prima è quella sulla pittura di Mirò alla galleria “ Il Castello” dell’amico Guido Conte e figli. Storica galleria che ha aperto i battenti nel 1964 e dove il sottoscritto ha esposto alcune sculture negli anni ’80 e ’90. La scelta di riportare Mirò nel quartiere dell’arte milanese è stata estremamente positiva. La mostra è bella e sembra conferire dignità artistica alla via. Segnalo dell’artista spagnolo, una per tutte, l’opera “figure davanti alla luna” acquarello su carta del 1942 dove l’artista raggiunge una coerenza compositiva di segno e di delicatezza cromale incredibile, paragonabile forse solo ai lavori migliori di Klee o di Kandinsky. La seconda esposizione è una bella retrospettiva alla galleria Ponterosso di via Brera ( voluta e allestita dall’amica e ormai anch’essa storica gallerista Nanda Consonni ) sul caro pittore Dino Lanaro ritratto dal sottoscritto nel 1991. Nella mostra sono esposti i bei paesaggi lagunari e le campagne venete dell’artista nativo di Schio del quale ebbi occasione di scrivere altre volte e del quale ricordo la bella esposizione antologica allestita a Castel Sant’Angelo a Roma l’anno scorso. Nella mostra attuale sono esposti anche esempi della pittura riguardante il suo periodo informale degli anni ’50 e ’60 e qualche tela vicina agli anni dove la pittura di Lanaro diventa rara e di difficile reperibilità sul mercato e di maggior valore economico, quelli di “Corrente”. La terza mostra è la grande collettiva riguardante i pittori e gli scultori che hanno operato e operano a Milano e fanno parte dell’Unione Cattolica Artisti Italiani, storica unione nata a Roma nel 1945 e nel 1948 a Milano . L’esposizione allestita allo “Spazio Guicciardini” della Provincia di Milano per i sessant’anni dell’Unione conta di ben sessantatre autori, molti dei quali sono scomparsi e hanno fatto la storia della fondazione. Ricordo qui: Vellani Marchi, Savinio Labò, Francesco De Rocchi, Crsitoforo De Amicis, Silvio Consadori, Aldo Carpi del quale è presente un’opera insolita e suggestiva, e Dino Lanaro. E poi Francesco Speranza, Luigi Filocamo e gli scultori che ho conosciuto molto bene anch’essi scomparsi: Virgilio Ciminaghi, il caro Eros Pellini del quale ricordo le lunghe chiacchierate nel suo studio milanese ed il caro Ettore Calvelli che andai a trovare nel suo tranquillo eremo a Ponte di Legno, ricco di arte soprattutto delle sue medaglie originali e personali, ed ultimo il caro Nicola Sebastio pilastro storico dell’associazione Ucaina. Artista ricco di sintesi formale innamorato e influenzato dall’arte egizia che fu così formativa negli anni della sua gioventù trascorsi in suolo africano per motivi bellici. Una esposizione quella dell’Ucai che va vista , che consiglio vivamente anche per la presenza in mostra di opere di amici pittori e scultori che sono espressione di una parte della realtà artistica Milanese dove per alcuni di essi la fama varca i confini regionali ed è espressione dell’amore per l’arte e alcune volte per lo spirito del bello.
Milano -11 marzo 2006 - achille guzzardella
VEDOVA DI NUOVO A MILANO
A Milano tra la fine di gennaio e l'inizio di febbraio si sono
inaugurate tre esposizioni interessanti,intriganti soprattutto per
gli addetti ai lavori. Le mostre in questione sono quelle dedicate a
Lucio Fontana alla Galleria Farsetti, a Tomshinsky al Palazzo della
Permanente (la prima retrospettiva dell’artista, ultimo baluardo della
Vecchia Brera.) è sempre alla Permanente: .Silenzio e splendore del
disegno, disegni delle raccolte del Museo Civico di Salò. Tre mostre
che riconducono il visitatore al linguaggio dell’opera nei giusti
limiti del piacere della forma corretta, espressione di un pensiero;
non un arte concettuale fine a se stessa il più delle volte fatta di
assemblaggi privi di significato e turbanti non solo la vista. Le tre
esposizioni sembrano essere un collegamento con i veri valori: libertà
di segno, piacevolezza di inventiva, costruzione equilibrata che
riconduce alla logica di forme compositive coerenti. Fontana indagante
ed inventore, Tomshinsky, scoperta per i più, artista geometrico ed
equilibrato sia nei dipinti, sia nelle interessanti sculture ,opere
della prima parte del suo percorso. Infine il segno riconoscibile di
molti artisti del primo e secondo Novecento con esempi in mostra di
Manzù, Sironi, Fontana, Afro, De Pisis, Broggini, Melotti, Morlotti,
Licini, Chighine, Bay, Capogrossi, Francese, Meloni, Music,Peverelli,
Zancanaro, Tamburi, Romagnoli e Schifano. Molti di questi artisti sono
stati ritratti dal sottoscritto come Mucchi, Vago, Tadini, e Ghinzani.
Spicca tra le opere segniche la carta assemblata e colorata di Lorenzo
Pepe, scultore che fu il mio insegnante di figura al Liceo artistico. L'
opera di Pepe è riprodotta anche nella copertina del bel catalogo e
nel manifesto della mostra. Il mio consiglio é di fare una bella
passeggiata serale in via Manzoni e in via Turati in questo freddo mese
di febbraio e visitare le tre esposizioni.
Milano - 6 febbraio 2006 - achille guzzardella
GIUSEPPE
VIOLA:
NUOVO CATALOGO
Con il patrocinio del Comune di Milano ed il contributo dell’Amministrazione Comunale di Melzo è stato realizzato il Catalogo del Museo della Pace di Melzo del pittore Giuseppe Viola. Curato da Giuseppe Martucci e Siro Brondoni, il libro documenta il periodo drammatico degli anni ’40 con la realizzazione di dodici dipinti realizzati dall’artista, tra i maggiori dell’arte contemporanea milanese. I dipinti sono stati realizzati nell’arco di tempo di tre anni (1972-1975). Nella foto Viola con l'organizzatore della mostra Giuseppe Lippoli e lo scultore Achille Guzzardella .
Milano - 4 febbraio 2006 - corrierebit.com
Sabato 11 febbraio , in concomitanza con la prima giornata di gare dei XX Giochi Olimpici Invernali, s’inaugurerà l’eccentrico MIAOO, Museo Internazionale delle Arti Applicate Oggi. MIAOO è il primo museo internazionale dedicato alla “eccellenza dell’eccellenza” artigiana, che promuove Torino a capitale italiana ed europea delle arti applicate. E’ospitato nel complesso monumentale di San Filippo Neri e nasce con l’intento di garantire il futuro e il prestigio delle arti applicate contemporanee.
Milano - Spazio Triennale - 3 febbraio 2006 - ago
AFFICHISTES - BERGOLLI - GRAFICA CUBANA
Con l’inizio del nuovo anno tre mostre interessanti da visitare a Milano: “Affichistes, tra Milano e Bretagna” inaugurata il 18 novembre scorso e fino al 21 gennaio. Sono esposte un centinaio di opere, per lo più strappi elaborati da Raymont Hains, Francois Dufrènz, Jacques Villaglè, Mimmo Rotella (recentemente scomparso), Wolf Vostell, Gil Jwolman e Jorn uno dei fondatori dello storico gruppo Cobra. E, “Buoenavista, mezzo secolo di grafica cubana”, inaugurata il 14 gennaio e visitabile fino all’11 febbraio dove sono raccolti ben 100 manifesti e opere grafiche di Cuba rivoluzionaria, lavori legati alla figura, al volto icona di Ernesto Che Guevara. A Legnano, a Palazzo Leone da Perego “Aldo Bergolli e il suo tempo”. Mostra inaugurata il 3 dicembre e visibile fino al 5 febbraio. Una retrospettiva dell’artista legnanese nato nel 1916 e morto nel 1972, che firmò nel ’46 il manifesto del “Nuovo Realismo” noto come “Oltre Guernica” assieme a Ajmone, Bonfante, Dova, Morlotti, Paganin, Testori e Vedova. Bergolli è senza dubbio un artista da riscoprire, un po’ dimenticato ma sicuramente artista di spessore vicino nel suo percorso pittorico e grafico ai vari artisti di quegli anni indaganti gli scenari urbani e spaziali. Di vivo interesse il confronto nell’ultima stagione con in suoi contemporanei Ajmone, Cassinari, Francese, Crippa, Dova, Fontana, Morlotti e Scanavino.
Milano – 19 gennaio 2006 - achille guzzardella
RENATO GIANANTI
Renato Giananti espone da "Pane
Vino & San Daniele", via Vigevano 33 Milano
dal 21 Gennaio al 4 Febbraio: foto e disegni dal suo libro "Per
l'India per l'anima" ,presentato al Circolo Culturale i Navigli il 15
Dicembre 2005, in vendita, proventi a favore di Progetto Calcutta e
Associazione Dominique Lappierre. Dal 4 Febbraio al 25 Febbraio :
acquerelli, acrilici e tecniche miste. Per maggiori info sull'autore: www.gianart.it
GIANANTI / MARCHESI: " TRA L'INFORMALE e L'ONIRICO "
Sino a fine Gennaio è aperta la mostra "Tra l'informale e l'onirico" dei pittori Marchesi e Giananti al Circolo dei Navigli, Via De Amicis 17, Milano (visitabile dalle ore 15 alle 21)
Milano - 16 gennaio 2006 -
CORRIEREBIT MUSICA vedi archivio2006
CORRIEREBIT TEATRO ARCHIVIO 2006
TEATRO CARCANO: "SEI BRILLANTI - GIORNALISTE NOVECENTO"
Il nuovo spettacolo di Paolo Poli, che torna al Carcano dopo il grande successo de Il ponte di San Luis Rey di due stagioni fa, è incentrato su sei brevi racconti pubblicati, in un periodo che va dagli anni ’20 agli anni ’80, da altrettante celebri firme del giornalismo al femminile del Novecento: Mura (Maria Volpi Nannipieri) Paola Masino, Irene Brin, Camilla Cederna, Natalia Aspesi, Elena Gianini Belotti.Mura ci trasporta nel chiuso di una esperienza erotica tutta femminile dal titolo Perfidie; Masino con Fame ci descrive la crisi del ’29 e Brin nelle sue Visite racconta le allucinate miserie del dopoguerra. Nella seconda parte dello spettacolo Cederna con il suo Lato debole del 1960 ci parla di moda e modi di vivere; Aspesi in Lui visto da lei ci prospetta la figura dello scapolo in rapporto alla famiglia italiana e Belotti con Adagio un poco mosso presenta una figura di vecchietta serena e risentita.Le voci di queste giornaliste si alternano variamente in un gioco frizzante e imprevedibile sostenuto da una narrazione caustica ma emblematica di una società in continua evoluzione. A fare da contrappunto ai vari episodi drammatici è la musica, le canzoni delle varie epoche evocanti il tabarin, l’infanzia abbandonata, la voce della radio, il mercato nero, le saghe popolari, la ricostruzione, il mondo degli animali e i caserecci festival canori. Le scenografie di Luzzati si ispirano ai maestri della pittura novecentesca e i costumi rutilanti di Calì sottolineano spiritosamente gli ironici arrangiamenti musicali di Perrotin. Accanto a Poli appare un gruppo di attori abilmente mossi dalle coreografie di De Filippis. (spettacolo dall' 11 gennaio)
TEATRO SAN BABILA: "COME DUE GOCCE D'ACQUA" di e con A.Benvenuti
Fausto e Saraceno sono esattamente il contrario di due gocce d’acqua. Fausto e Saraceno, infatti, non hanno niente in comune. Fausto è alto, Saraceno è basso. Fausto parla poco è cupo, pensoso; Saraceno è logorroico, è sempre alla ricerca di una “battuta divertente”. Fausto è toscano, Saraceno è calabrese. Il caso li ha messi assieme costringendoli a lavorare fianco a fianco nell’arco di una giornata. Fausto e Saraceno sono due tecnici di teatro (uno elettricista, l’altro macchinista) impegnati a montare la scena di uno spettacolo (“Aspettando Godot”) allestito da una compagnia polacca. Per la precisione “assieme” li ha messi un fantomatico Mario, presente solo attraverso il telefono perché impegnato nell’allestimento di una sfilata di moda. Infatto lo “stronzo” ha preferito “le fighe ai rompicazzi dei polacchi” come sostiene la brutale e diretta esemplificazione di Saraceno. Inizialmente il rapporto tra i due somiglia a una partita senza “avversario”, il silenzioso Fausto mette in atto la difesa passiva dell’estraniamento lasciando campo libero all’onda anomala di Saraceno. Presto succede qualcosa di non spiegabile, Saraceno firma una cantinella col soprannome di “Pazzesco” e subito gli occhi di Fausto non riescono a nascondere una rabbia dolorosa; come se qualcosa si stesse “rompendo” nella sua mente. Questo “turbamento” è il primo tassello misterioso di un puzzle che si costruisce gradualmente, sempre sul filo di una suspence minimalista ma avvincente, come un duello occulto che segue le regole precisate di un triller. Un triller dove la strada di campagna con l’albero spoglio dipinta sul fondale della scena beckettiana, torna come un ossessivo flash-back nella mente di Fausto svelandosi solo nella soluzione finale. Un triller dove la storia di un tecnico soprannominato “il topo” che si è impiccato alla graticcia del teatro diventa elemento destabilizzante, spunto per allucinazione, e alla fine gioco crudele ai danni di Saraceno da parte di Fausto. “ Due gocce d’acqua” si articola in un crescendo calcolato di indizi e sospetti, un intreccio di piste inquietanti che emergono dal passato dei protagonisti, schegge di un mistero che fanno intuire tra Fausto e Saraceno molte più cose in comune di quanto fosse sembrato all’inizio. La conclusione completa il disegno del puzzle, rivelando i contorni di un dramma umano dove il dolore di un padre per la perdita della figlia involontariamente uccisa in un regolamento di conti tra bande rivali si traduce in vendetta verso l’unico testimone che si è nascosto dietro un colpevole silenzio. riflessioni sullo spettacolo di Ugo Chiti (spettacolo dal 9 gennaio)
A CENTO ANNI DALLA NASCITA DI JOSEPHINE BAKER
Quest'anno si celebrano i cento anni dalla nascita della grande cantante e ballerina Joséphine Baker (Saint – Louis, Missouri, 3 giugno 1906 – Parigi , 12 aprile 1975) . Di origine afro – americana è considerata come la prima star delle scene di colore . Il 2 ottobre 1925, in piena epoca “années folles”, entra nella “Revue nègre” al Théatre des Champs – Elysées . A quest'epoca risale l'incontro con Georges Simenon . A partire dal 1927 si lancia nella canzone ed al 1931 risale l'indimenticabile “J'ai deux amours” composta da Vincent Scotto . Per quanto riguarda il music – hall invece rivaleggia con la celebre Mistinguett . Nel 1936 durante la sua tournée negli Stati Uniti molti gli rimproverano di parlare in francese o in inglese con un accento francese . Joséphine Baker decide quindi di ritonare in Francia per installarsi e acquisire la nazionalità francese nel 1937 sposando Jean Lion . Scoppiata la seconda guerra mondiale nel 1939 Joséphine Baker si mobilita a favore della Croix Rouge e Hermann Goring, preoccupato della sua popolarità e non potendola fare arrestare tenta,senza riuscirci, di farla avvelenare durante uno spettacolo al quale l'aveva invitata . Dopo questo avvenimento Joséphine Baker si rifugia in Marocco da dove può ugualmente militare e condurre le manovre a favore della Resistenza in Francia ed in Europa . Dopo la Liberazione continua a sostenere concretamente le attività della Croix Rouge, esempio che molti suoi colleghi francesi non seguirono . Con il secondo marito, Jo Bouillon, che sposa nel 1947, si stabilisce in Dordogna adottando bambini di tutte le origini ovvero la da lei battezzata “Tribu arc – en – ciel” ed allo stesso tempo esibendosi come artista . Nel 1963 sostiene attivamente anche l'attività di Martin Luther King . Quando la sua carriera comincia a dare segni di cedimento Grace Kelly l'invita a dimorare sino alla fine della sua vita nel Principato di Monaco per esibirsi in particolare in spettacoli di beneficenza . Joséphine Baker si spegne il 12 aprile 1975 a Parigi, a causa di una emorragia cerebrale , dopo un suo spettacolo . Il suo corpo riposa nel cimitero di Montecarlo . Nel luglio di quest'anno il sindaco di Parigi Bertrand Delanoe ha inaugurato la prima piscina pubblica sulla Senna, battezzata “Piscine Joséphine Baker”, ai piedi della nuova passerelle Simone de Beauvoir . Numerosi spettacoli sono in corso in questo momento in suo onore a Parigi, in tutta la Francia, nei paesi francofoni e non solo . Tra questi vorremmo in particolare segnalare “A la recherche de Joséphine”di Jerome Savary all' Opéra Comique (sito www.opera-comique.com ) con nel ruolo principale Nicolle Rochelle (sino al 17 gennaio 2007) . Per chi non potrà recarsi sul posto per vedere gli spettacoli consigliamo vivamente di ascoltare l'altrettanto memorabile versione di “J'ai deux amours” interpretata dalla giovane cantante franco-americana Madeleine Peyroux che per molti versi può essere considerata una “nuova” Joséphine Baker (sito www.madeleinepeyroux.com ) .
26 dicembre 2006 Giacomo Di Vittorio
TEATRO MANZONI:
"LA PRESIDENTESSA"
Autori: Charles-Maurice Hennequin e Pierre Veber
Regia di Gigi Proietti
Con Sabrina Ferilli e Maurizio Micheli
La commedia, scritta nel
1912, da due dei più rappresentati autori del vaudeville, racconta di Gobette,
diva del teatro di varietà, che introdotta nell’abitazione di un noto
magistrato di provincia viene scambiata per la moglie di costui nientemeno che
dal Ministro della Giustizia, ufficiosamente in visita per verificare la moralità
nella magistratura. La “Presidentessa” Gobette, una volta sedotto il
ministro farà promuovere il magistrato nella capitale favorendogli una carriera
vertiginosa. Gigi Proietti, che firma l’adattamento del testo e la regia dello
spettacolo, sposta l’azione dalla Francia all’Italia, rendendo più
riconoscibile una storia che presenta vezzi e vizi del potere e dell’umana
natura attraverso una girandola di equivoci, scambi, agnizioni. La messa in
scena rispetta fedelmente la struttura del testo, applica i canoni fondanti del
vaudeville basati sul ritmo e sull’esattezza e privilegia il naturalismo nella
recitazione presentando i personaggi nella loro vitalità più che
nell’esposizione topica di comportamenti. Una scelta che amplifica le
possibilità comiche, facendo oscillare l’attenzione e il divertimento dello
spettatore tra la situazione dipanata dall’intreccio e la costruzione di ogni
singolo personaggio. L’ambientazione si colloca tra la provincia e la capitale
in piena età giolittiana, ove si odono in lontananza echi di sentimenti
secessionisti e di colonialismo, i primi mutuati da spunti inequivocabili
presenti già nel testo francese. L’adattamento cerca di sottolinearli non
senza una velata intenzione satirica che rimane tuttavia sullo sfondo di un
racconto che si propone soprattutto di divertire.
L’Associazione Pier
Lombardo e L’Assessorato al
Turismo, Marketing Territoriale e Identità presentano:
Memorie e Identità, quattro
voci per interrogare Milano e sollecitare la
nostra curiosità, la nostra intelligenza e
le nostre emozioni. L’Atelier di via
Melone, in collaborazione con L’Assessorato al turismo, Marketing territoriale
e Identità, ha organizzato, dal 12 al 15 dicembre, quattro incontri con
protagonisti: Indro Montanelli, Emilio Tadini, Giovanni
D’Anzi, Umberto Simonetta, per capire attraverso il loro operato il
significato di identità, ma soprattutto per verificare quanto, attraverso le
loro parole, Milano sia stata generosa, non solo con i concittadini, ma anche
nei confronti dei non milanesi. Gli incontri seguono la linea, da tempo
utilizzata dal Teatro Franco Parenti, attenta ad attraversare la memoria di
Milano e riflettere sul concetto di identità. Negli ultimi anni, le
manifestazioni organizzate dal Teatro Franco Parenti sono state dedicate a Dino
Buzzati, Franco Fortini, Carlo Emilio Gadda, Giovanni Testori e Ottiero Ottieri.
L’Atelier di via Melone intende continuare questa linea di ricerca e proporsi
come osservatorio sui grandi temi della vita artistica, culturale e politica
della città. Gli incontri avranno inizio alle ore 18,00, un’ora
durante la quale, insieme ai pensieri, alle immagini e alle parole, verrà
servito un aperitivo speciale. Atelier di via Melone Via Melone 2 – angolo via
Brera Calendario Presso
L’Atelier di via Melone
(Via Melone 2 – angolo via Brera):
Martedì 12 dicembre,
ore 18,00 Indro Montanelli; Mercoledì 13 dicembre, ore 18,00 Emilio Tadini;
Giovedì 14 dicembre, ore 18,00 Giovanni D’Anzi ;Venerdì 15 dicembre, ore
18,00 Umberto Simonetta Informazioni
e prenotazioni Teatro Franco Parenti, tel.
02 599944700.
La
redazione
TEATRO SAN BABILA: "OH ROMEO" con Massimo Lopez dal 5 dicembre
Ephraim
Kishon, grande drammaturgo, giornalista, umorista e Premio Nobel per la
Letteratura, ha rivisitato il testo shakespeariano creando una straordinaria
farsa della storia d’amore di tra la candida Giulietta e il bel Romeo. Nel suo
testo, infatti, Giulietta si sveglia prima del previsto e impedisce a Romeo di
suicidarsi. Quindi i due innamorati hanno finalmente modo di ottenere quello che
il pubblico di tutto il mondo, in fondo, gli ha sempre augurato: una
straordinaria storia d’amore, e anche una vita normale. Diventano però una
coppia come le altre, con i problemi di vita quotidiana, la convivenza, la
figlia che cresce anche un po’ impertinente. E’ così che, dall’al di là,
interviene Lopez-Shakespeare, assolutamente determinato a ricondurre il proprio
capolavoro alla versione originale: la più grande, bella e triste storia
d’amore di tutti i tempi non può finire con un battibecco. Insomma, Giulietta
e Romeo, questa volta, devono davvero morire, o, almeno, mettersi in riga. Ma il
povero Shakespeare, per giunta corteggiato dalla figlia degli amanti, non
riuscirà a riportare la sua opera agli antichi lumi: Giulietta e Romeo ancora
una volta non moriranno, si faranno beffe di lui fingendo di avvelenarsi, ma
solo per togliersi dalle scatole l’ingombrante drammaturgo. Non lacrime
quindi, ma grandi risate. “Poiché non vi fu mai storia più triste di quella
di Giulietta e del suo Romeo”. Così Shakespeare conclude la sua Opera, ma non
è così in quest’intreccio incredibile, irresistibilmente comico e
paradossale, che scaturisce dalla mente di Ephraim Kishon. Il testo è infatti
una comica e paradossale “rivisitazione” delle note vicende di Romeo e
Giulietta. La vera tragedia, in
questa commedia, è caratterizzata dalla loro permanenza in vita ed il loro
matrimonio. Tutto assurge al paradosso ed al grottesco e quindi trascina
inevitabilmente lo spettatore alla risata, una risata forse dissacrante se si
pensa all’armoniosa e soave poesia che ha sempre permeato questa storia
d’amore. Ma di questi tempi tale dissacrazione si rivela estremamente
d’attualità in un mondo di single, disperati, soli, disturbati e nevrotici
umanoidi alla ricerca di una serenità ed un equilibrio che evidentemente non
appartengono a questo mondo. Ma vediamo in sintesi questa vicenda paradossale.
TEATRO MANZONI: "SE STASERA SONO QUI" con Loretta Goggi
Se
stasera sono qui è il nuovo spettacolo teatrale con il quale Loretta Goggi, a
più di un anno dalla sua ultima apparizione in scena, si ripresenta al
suo pubblico. Non è la solita Loretta Goggi quella che
vedremo on stage questa volta: dopo aver sperimentato i rigidi binari dei
musical e delle commedie brillanti con grande successo, questa volta la Goggi si
cimenterà a ruota libera, avrà un lungo a tu per tu con la platea, in un
susseguirsi originale e sorprendente dei vari canoni di intrattenimento, dal
racconto umoristico ad una canzone del suo repertorio, dalla satira di costume
al ballo a tema, dalla gag comica alle sue celeberrime imitazioni.
L’allestimento scenico è un incontro fra classico e moderno e prevede al suo
interno una collocazione per l’orchestra e spazio per lasciar agire un corpo
di ballo di 10 elementi. Il tutto darà modo a Loretta di sperimentare e
proporre nuove chiavi di comicità (come ad esempio interagire con un’altra
Loretta non Loretta) ma anche al pubblico di poter seguire la loro
”mattatrice” preferita in un contesto diverso dagli ultimi tradizionali
allestimenti. Regia di Gianni Brezza
Con Marina Malfatti, Simona Marchini, Maurizio Nuichetti dal 12 dicembre Lo spettacolo, tratto da uno dei romanzi italiani di maggior fascino, Sorelle Materassi di Aldo Palazzeschi, attraverso le vicende di due mature sorelle “ricamatrici in bianco” che avranno la loro quieta vita sconvolta dall’adozione di un giovane e affascinante nipote, nato da altra sorella, evidenzia il desiderio nascosto in tutti noi di rivivere la giovinezza ormai passata. E’ una bellissima storia d’amore, malinconica e gioiosa insieme, dove Teresa e Carolina, entrambe innamorate nascostamente del nipote Remo, si lasceranno dilapidare allegramente attraverso situazioni scoppiettanti che muovono al riso ma anche alla lacrima. Lo spirito beffardo di Palazzeschi diventa a tratti un gioco festoso, sempre di solida e carnosa ironia nel suo incedere tra canzoni salaci e travestimenti buffoneschi, e guida la vicenda verso un finale grottescamente radioso e di grande modernità che porta alla conquista dell’autonomia delle due donne, le quali non abbasseranno la testa di fronte ai problemi, ma testardamente riscatteranno la loro arte lavorativa di “ricamatrici in bianco”. Oggi le Materassi sarebbero manager di successo.
CAFE' ATLANTIQUE: "INFUSIONE", NUOVO MODO DI FARE POESIA
Momenti della serata "Infusione". Insieme alla Contessa Pinina Garavaglia alcuni poeti (Antonio Mento, Lara Ferrario,ecc.) hanno dato vita ad un'interessante serata ricca di contenuti culturali. Un nuovo interessante modo di fare cultura in una location atipica per queste manifestazioni
Milano - Cafe' Atlantique - 3 dicembre 2006 -
TEATRO NUOVO: " NOTTING HILL" con Anna Falchi
Questo Notting Hill è la
trasposizione teatrale dell'omonimo film del 1998 scritto da Richard Curtis ed
interpretato da Julia Roberts e Hugh Grant. All'epoca il film fu un clamoroso
successo di pubblico tanto da contendere il primato del box office a Guerre
stellari. Si tratta di una commedia romantica divertentissima nella quale Curtis,
autore anche di “4 matrimoni ed un funerale”, “Love Actually”, “Il
diario di Bridget Jones”, miscela sapientemente romanticismo, comicità,
sarcasmo e ironia in un affresco che risponde ad una domanda che tutti noi
almeno una volta ci siamo posti: cosa succederebbe se mi innamorassi di un
personaggio famoso? Qui la protagonista della storia è Anna Scott, la più
famosa attrice del mondo, la sua immagine è apparsa sulle copertine delle
riviste di tutto il mondo e quando fa un film o appare alla televisione tutti lo
sanno. Lui è William, il proprietario di una piccola libreria specializzata in
libri di viaggi, situata nel caratteristico quartiere inglese di Notting Hill.
E' un po' imbranato, gli affari non vanno bene, il suo coinquilino è un vero
tormento, i suoi amici sono pochi... beh, praticamente non è nessuno! Un
giorno, come in ogni fiaba che si rispetti, i destini di Anna e di William si
incrociano in un susseguirsi di equivoci, gag e amore. E loro due si
trovano di fronte alla fatidica domanda: "Possono due persone innamorarsi
mentre l'intero mondo li sta a guardare?"In questo spettacolo troviamo una
Anna Falchi che, reduce dal personalissimo successo ottenuto nella commedia “A
piedi nudi del parco”, affronta qui un personaggio dai due volti. Star di
assoluta grandezza in pubblico, alle prese con i fans e i giornalisti, e ragazza
dolce, capace di innamorarsi del ragazzo della porta accanto, in privato. E
questa sfida, che la Falchi ha raccolto con grande entusiasmo, ci restituisce
un’attrice capace tanto di animare momenti di divertimento quanto atmosfere di
dolcezza e di romanticismo. Altra caratteristica di questa messa in scena,
assolutamente non usuale per la prosa “tradizionale” sono oltre 10 cambi
scena inventati dallo scenografo Giancarlo Fuselli che rendono movimentata e
variegata la commedia, tratteggiando in forma ideale il londinese quartiere di
Notting Hill.
TEATRO PARENTI: " STO DIVENTANDO UN UOMO " di Claire Dowie
Tavolini con graziosi abat-jour accesi, al posto di una parte della platea, accolgono gli spettatori all’ingresso in sala; giovani sigaraie camminano con il loro vassoietto al collo; all’inizio, si proiettano spezzoni di film che, nella prima metà del secolo scorso, venivano proposti “ai clienti dei bordelli, per ingannare l’attesa”. Ed ecco che scorrono immagini un po’ osée mescolate a scenette di Stanlio e Ollio e di Charlot, ma si vedono anche la conturbante Marlene Dietrich con un affascinante Gary Cooper, e un divertente Jack Lemmon in “A qualcuno piace caldo”: denominatore comune il travestitismo, l’ambiguità sessuale, l’omosessualità. Gli spettatori vengono dunque immersi nell’atmosfera intrigante di una sorta di club privé o di cabaret un po’ particolare. La protagonista, Helen (la bella e brava Sara Bertelà) compare dunque sul palcoscenico in abiti neri succinti, con una vistosa parrucca bionda, cantando e ballando, ma ad un certo punto s’interrompe. E qui inizia il monologo che Claire Dowie, autrice quarantenne originaria di Birmingham, tra le voci più dissacranti e originali del teatro inglese contemporaneo, della stand-up comedy, ha scritto e interpretato (“H to He, I’m turning into a man”) come testo-denuncia della schizofrenia sociale e individuale legata ai problemi delle identità sessuali. La donna, omosessuale, annuncia di avere scoperto quella mattina, al risveglio, che una parte di lei sta assumendo connotati maschili: la mano destra si è ingrandita e le ha afferrato con forza il seno, per poi toccarla e masturbarla, il piede destro è passato dal 37 al 42 e si è coperto di orribili peli, la voce ha cambiato tono, non sa più neppure come urinare, se in piedi o seduta… Il ritratto dell’uomo che sta diventando suo malgrado si fa impietoso e provoca risate. Come nella metamorfosi in blatta del protagonista dell’opera di Kafka, cui si ispira la Dowie, via via Helen si trasforma, mettendo in luce con ironia i lati peggiori del sesso maschile, e le differenze nei gusti, nel linguaggio, negli approcci. Curiosa la riflessione sul genere maschile e femminile degli ortaggi: il pomodoro non è forse più femmina che maschio? E la carota, invece, non sembra più “maschile”? Anche gli spettatori seduti ai tavolini vengono coinvolti nel gioco. Ma è un gioco che nasconde un quesito più profondo: che cosa significa “maschile” e “femminile”? L’identità sessuale non potrebbe essere solo una convenzione, una sorta di mascheramento? Gli elementi per una metamorfosi nell’altro sesso non sono forse in ognuno di noi? E’ con queste domande, che non trovano una facile risposta, che Helen, nella sua tragicomica situazione, asimmetrica e priva di certezze, che la porta a nascondersi e a isolarsi, si congeda dal pubblico. Molti gli applausi. Claire Dowie vive e lavora a Londra; lesbica dichiarata, sposata con un regista gay, ha due figli. Il suo lavoro è presentato nell’allestimento di Andrée Ruth Shammah e fa parte del percorso teatrale “L’emozione della complessità. Capire il presente” iniziato con “Quale droga fa per me?”. Si replica fino al 20 dicembre alla sede temporanea del Teatro Parenti in via Cadolini. Per prenotare online: www.teatrofrancoparenti.com. Per prenotazioni: 02599944700
26 novembre Anna Busca
TEATRO STREHLER: "Assassinio nella cattedrale"
E’ arrivato
dal Teatro Biondo Stabile di Palermo al Teatro Strehler milanese, uno dei lavori
meno rappresentati in Italia ma più significativi di Thomas Stearns Eliot,
nella foto, (1888- 1965), Assassinio nella cattedrale. Il dramma,
ambientato in Inghilterra nel 1170, si esplicita con l’uccisione di Thomas
Becket, arcivescovo di Canterbury di ritorno dalla Francia dopo un esilio di
sette anni. Ex-cancelliere del re Enrico II, Becket, con un lungo passato
d’amicizia e di collaborazione con il sovrano, una volta nominato arcivescovo,
difenderà sino all’estremo sacrificio la causa della Chiesa contro il potere
temporale della corona. I quattro Tentatori, figure simboliche venute per
convincere l’arcivescovo a rinunciare ad una “morte annunciata”,
convertendosi alla volontà del re, sono elementi essenziali per comprendere il
significato profondamente spirituale della figura di Becket. Soprattutto
l’ultimo Tentatore, nella
rilevante messinscena di Pietro Carriglio – sua è anche l’ampia e imponente
scenografia- ha un ruolo decisivo per mostrarci la linea ferma di Becket
orientata alla scelta spirituale nella difesa
dei principi della Chiesa. Questa fermezza di valori sarà la causa
del suo martirio. Il testo di Eliot, nella splendida traduzione di
Giovanni Raboni, con tutte le sue sfaccettature ricche di significato
filosofico, è l’essenza stessa
di una rappresentazione che ha previsto la presenza di una schiera numerosissima
di attori:Giulio Brogi( nella foto con Cantone) nel ruolo principale dell’arcivescovo
Thomas Becket, Umberto Cantone in quello del quarto tentatore,
Eva Drammis, Anna Gualdo, Caterina Marcianò, nel coro, Alfonso Generoso,
Pierluigi Corallo, tra i cavalieri ecc. Pregnante l’intervento, nelle
parti laterali della scena, di sei musicisti - quattro saxofoni, un violoncello
e delle percussioni-timpani - che eseguendo le ottime composizioni di
Matteo D’Amico, cadenzano musicalmente i momenti teatrali. Il dramma di
stampo classico su modello greco o miltoniano, vede l’alternanza degli attori
maschili che rappresentano il clero o il mondo monarchico con un coro,
formato da attrici donne e due bambini, che vuole rappresentare il sentimento,
la coscienza e il disagio del popolo nello scontro tra monarchia e clero.
Ricordiamo che la prima rappresentazione di questo avvincente lavoro
avvenne nel 1935 nella sala capitolare della cattedrale di
Canterbury. Da vedere.
25 novembre Cesare Guzzardella
CAFE' ATLANTIQUE: " INFUSIONE "
Al Cafè Atlantique, nota
discoteca milanese, domenica 19 novembre, la Contessa Pinina Garavaglia ha presentato
un reading show battezzato”Infusione”. Lo spettacolo ha dato vita , grazie
alla presenza di un pool di poeti, tra cui la stessa Contessa, ad una serata
ricca di contenuti culturali alternativi all’intrattenimento e allo svago. Tra
i poeti presenti a questo primo appuntamento, un insolito Antonino Mento, che
nelle vesti di Casanova (vedi foto) ha dato il via alla performance con la
lettura di alcune poesie tratte dal suo libro “Quadri e Soqquadri”.
Persona alquanto eclettica, ricordiamo tra le altre, un cammeo nell’ultimo
film di Francesca Comencini “A casa nostra”, Antonino Mento considera la
poesia un mezzo attraverso cui l’uomo si ritrova. “Il compito del poeta è
quello di comunicare, trasmettere sensazioni, stati d’animo, ed è per questa
ragione che colui che scrive deve essere semplice e genuino perché solo in
questo modo riesce a comunicare in modo irreversibile qualcosa di assolutamente
unico, di suo”.
Milano - Cafè Atlantique - 19 novembre 2006 -
TEATRO CARCANO: " DANZA DI MORTE " di August Strindberg
Danza di morte, scritto nel 1900, è considerato dalla critica uno dei testi chiave per capire il teatro moderno. Scrive Tommaso Chiaretti “Non so se sia da considerare il capolavoro di August Strindberg. Certo è una delle sue opere più potenti, quella dove il cosiddetto naturalismo viene scagliato via per una visione assai agitata dell’intimo; è un’opera della confessione disperata e implacabile. Di qui nasce tanto teatro (e cinema) moderni: di qui viene il jeu de massacre, il delirio a due, il tema della coppia che si sbrana sotto l’occhio dello spettatore, di qui il teatro sadomasochistico del Novecento, di qui la sommessa genialità del Bergman di Scene da un matrimonio. Due coniugi di mezza età si torturano da venticinque anni nello spazio claustrofobico della casa borghese. Lui è un proletario che è riuscito a diventare capitano, ma non maggiore, un self-made man dimezzato; lei una ex attrice che ha sacrificato alle aspettative di una scalata sociale (che non c’è stata) una carriera artistica luminosa (che forse non ci sarebbe stata). La somma di due frustrazioni fa necessariamente una frustrazione al quadrato. Lo strindberghiano inferno coniugale non nasce dallo scontro di creature particolarmente diaboliche e perverse ma dalla convivenza di personaggi assai comuni, quasi banali. Naturalmente è l’arrivo di un terzo che fa esplodere le contraddizioni, che funziona come catalizzatore del conflitto latente. Senza tuttavia dimenticare la specifica ambiguità del testo, la dimensione ludica che sottende l’aggressività continua di marito e moglie … Roberto Alonge
Con Paolo Bonacelli, Patrizia Milani, Carlo Simoni. In scena dal 30 novembre al 10 dicembre.
TEATRO CARCANO: " LA TEMPESTA "
Spettacolo emozionante questa Tempesta shakespeariana, nell’allestimento e regia di Tato Russo che ne interpreta anche il ruolo principale, quello di Prospero. Non possiamo fare a meno di ricordare la rappresentazione de “La tempesta” nel 1978, al Piccolo, con la regia di Strehler, Tino Carraro protagonista e Giulia Lazzarini, sospesa a diversi metri di altezza, nella parte dello spirito Ariel. Anche allora la magia e l’incanto della commedia che Shakespeare scrisse a pochi anni dalla morte, nel 1611, avvolse il pubblico e lo stregò. Pur essendo molto diverse sia l’interpretazione che la scenografia – essenziale e ascetica la scena di Strehler, quasi barocca, in alcuni momenti, quella di Tato Russo, la seduzione sul pubblico del testo, che riecheggia metafore e simboli onirici, si è ripetuta, e gli applausi sono stati entusiastici. Shakespeare probabilmente si ispirò alla commedia dell’arte italiana, in cui compaiono intrecci simili: equivoci, persone credute morte che ricompaiono vive, innamorati ostacolati dal padre di lei a fin di bene, scene comiche con battibecchi tra marinai ubriaconi, propositi di vendetta che in realtà mascherano il desiderio di riconciliazione, che si attua in un lieto fine generale. Forse anche una tragedia reale, il naufragio a Bermuda di Sir George Somers, nel 1609, servì al drammaturgo come fonte d’ispirazione. Ma l’isola di Prospero e di sua figlia Miranda non è un’isola reale, è un luogo sospeso, popolato di elfi e spiriti, soggiogati dalle arti magiche dell’ex duca di Milano, Prospero appunto, tradito dal fratello Antonio e mandato da lui a morire in mare. Salvatosi con la figlioletta, utilizza tutti i libri di magia che ha con sé per impadronirsi dell’isola e attendere il momento in cui potrà vendicarsi. E sarà facile chiedere ad Ariel, spirito dell’aria, di scatenare una terribile tempesta per far affondare la nave che trasporta Antonio, insieme ad Alonso re di Napoli, con il figlio Ferdinando, al ritorno dalla Tunisia. Questi approderanno sull’isola e presto si renderanno conto di essere vittime di un incantesimo. Splendide le scene-balletto in cui eterei spiriti (Ariel è magnificamente sdoppiato, come un’immagine schizofrenica del pensiero) si muovono invisibili con grande leggerezza e soffiano, spingono, cantano, volano, si trasformano in sirene, confondono gli incauti naufraghi. Perfetto anche Calibano, essere mostruoso figlio della strega Sicorax, mezzo demone e mezzo bruto, divenuto schiavo di Prospero, quasi spirito della terra contrapposto ad Ariel. Calibano (il suo nome ricorda “cannibale”, potrebbe rievocare lo stereotipo del selvaggio del Nuovo Mondo) è comunque migliore e più dignitoso di Stefano e Trinculo, i marinai ubriachi che lo tormentano (geniale la scelta di farli parlare in dialetto napoletano). Gli effetti speciali - nebbie, luci, voci amplificate, musiche d’organo – sono sapientemente miscelati e accompagnano i personaggi nella loro storia, più complessa di come appare ad una lettura superficiale. Prospero-Shakespeare cela infatti, in una specie di testamento spirituale, il suo pensiero filosofico, che rimanda alla vanitas vanitatum et omnia vanitas, e insieme una feroce critica politica nei confronti delle monarchie dissolute della sua epoca, dell’ipocrisia dominante. E la giustizia arriva con l’espiazione delle colpe, con il pentimento, con l’amore puro e disinteressato. Miranda è il simbolo della perfezione, è la vergine purissima, il personaggio femminile più limpido di ogni opera di Shakespeare. Ariel riecheggia il nome biblico di Gerusalemme, e qui la simbologia della Tempesta si accosta al sacro. Ma “gli attori che abbiamo veduto erano tutti spiriti che ora si sono trasformati in aria, in sottile aria.” Tutto si dissolverà e non lascerà traccia alcuna. E una frase di Prospero al momento del congedo ricorda “La vita è sogno” di Calderon de la Barca: “Noi siamo della stessa sostanza di cui sono fatti i nostri sogni, e la nostra breve vita è circondata da un sogno”. Si replica fino al 26 novembre. ( A.B.)
LA SCOMPARSA DI FRANCIS GIROD
Il grande regista, attore e
produttore francese di cinema e teatro Francis Girod si è spento
improvvisamente nella notte tra il 18 ed il 19 novembre in un hotel di Bordeaux
a causa di un arresto cardiaco . Il soccorso è arrivato quando oramai era già
troppo tardi . Era in corso la realizzazione del film per
la televisione pubblica France 2 “Notable donc coupable” (sull'
“Affaire Allègre”) presso l'antica Facoltà di Medicina della città per
l'occasione trasformata in Palazzo di Giustizia che sotto la sua regia prevedeva
la partecipazione, tra gli altri , di Rachida Brakni, Charles Berling e Caroline
Proust . Nato il 9 febbraio 1944 a Semblançay (Indre – et - Loire) Francis
Girod è stato il realizzatore di celeberrimi films quali “Le Trio infernal”
(del 1974) con Romy Schneider e Michel Piccoli, “La banquière” (del 1980)
con Romy Schneider, Jean – Louis Trintignant, Jean – Claude Brialy e Claude
Brasseur (entrambi questi films avevano la colonna sonora di Ennio Morricone),
“Le bon plaisir” (del 1984) con Cathrine Deneuve, Michel Serrault, Jean –
Louis Trintignant, Hyppolite Girardot, Alexandra Stewart e Daniel Mesguisch (tra
gli altri) , “Descente aux enfers” (del 1986) con Sophie Marceau, Claude
Brasseur e Hippolyte Girardot ,”L'enfance de l'art (del 1988) con Clotilde de
Bayser ed André Dussolier,”Lacenaire” (del 1990) con Daniel Auteuil,
Jacques Weber, Maiwenn Le Besco, Rufus, Aurélien Recoing, Daniel Mesguisch ed
Isilde Le Besco (tra gli altri), “Contre
l'oubli” (del 1991) per i trenta anni di Amnesty International, “Délit
mineur” (del 1994) con Caroline Cellier, Claude Brasseur, Niels Arestrup
e Christopher Thompson (tra gli altri) , il film collettivo “Lumière
et compagnie” (del 1995), il memorabile “Passage à l'acte” (del 1996) con
Daniel Auteuil, Patrick Timsit, Anne Parillaud, Michèle Laroque e Marianne
Denicourt (tra gli altri), “Terminale” (del 1998), “Le misanthrope” (del
2000) per la televisione, “Mauvais genres” (del 2001) con , tra gli altri,
Richard Bohringer, Robinson Stévenin, Rebecca Potok e Micheline Presle,
prodotto da Humbert Balsan, “Le pays des enfants perdus” (del 2004) e “Un
ami parfait” , attualmente nelle sale in Francia , con nel cast Antoine de
Caunes, Carole Bouquet, Jean – Pierre Lorit, Martina Gedek, Claude Miller,
Marie - France Pisier, Mireille Rousset (tra gli altri), film prodotto da
Humbert Balsan (legato da una fraterna amicizia a Francis Girod) e portato
ugualmente a termine dopo il suo decesso avvenuto il 10 febbraio dello scorso
anno a Parigi . Francis Girod è stato anche giornalista al Nouvel Observateur e
all' ORTF , dal 1988 al 1989 è stato presidente della “Societé française
des réalisateurs de films”e dal 1991 al 1994 membro del consiglio
d'amministrazione della “Cinémathèque française” ed ultimamente più
volte in giuria al Festival di Cannes dove i suoi films sono stati lungamente
ricompensati nel corso della sua carriera . È stato decorato “Officier
de la Légion d'Honneur”, “Officier de l'Ordre National du Mérite” e
“Commandeur des Arts et des Lettres” . Il 27 novembre del
2002 è stato eletto all' “Académie des Beaux -
Arts” succedendo a Claude Autant – Lara e pronunciando un discorso in
suo omaggio . Nella stessa celebrazione il grande compositore francese Laurent
Petitgirard ha pronunciato un discorso in onore di Françis Girod ricordando nel
suo lungo percorso biografico ,che si è oggi improvvisamente e dolorosamente
arrestato, l'amicizia particolare ed il legame che lo univa a Ennio Morricone .
Il presidente del Festival di Cannes Gilles Jacob l'ha oggi ricordato come
“artiste ardemment engagé dans la lutte contre l'injustice sous toutes ses
formes , un artiste de tous les combats, emblématique d'une génération généreuse
et exigeante “ . Véronique Cayla, direttrice del “Centre National de la Cinémathographie”
ha ricordato che “Francis Girod a su construire une oeuvre humaniste
mais sans concession qui révèle la complexité humaine et la difficulté d'évoluer
dans un environnement imparfait et souvent injuste” . Ha poi aggiunto : “Je
garderai aussi le souvenir de son humour salvateur et
irresistible qui va désormais manquer cruellement à sa compagne Anne
Andreu, à sa famille et ses proches” . Francis Girod è stato per lungo tempo
professore della “classe caméra” presso lo storico “Conservatoire
National Supérieur d'Art Dramatique” (sito www.cnsad.fr
) formando numerosi professionisti del settore ed in un'intervista
televisiva del 1988 ha confessato,interrogato sulla questione, che il modo
migliore per ricordarlo dopo la sua morte sarebbe quello di porre all'entrata
della sua classe una piccola insegna “Salle Francis Girod” .
19 novembre 2006 Giacomo Di Vittorio
Mise en scène Giorgio Strehler Reprise Carlo Battistoni
Avec Giulia Lazzarini, F. Sangermano Décor E. Frigerio - Costumes L. Spinatelli
Musique Fiorenzo Carpi Gestuelle Marise Flach - Lumière G. Modica
Production
Piccolo Teatro di Milano Théâtre d’Europe
“Je me suis dit que la chose la plus terrible qui puisse arriver serait de n'être jamais autorisé à dormir, comme si juste au moment où on était en train de s'assoupir un grand “Dring” obligeait à rester éveillé ; vous vous enfoncez vivant dans le sol et dedans ça grouille, c'est plein de fourmis, et le soleil brille sans arrêt, jour et nuit, il n'y a pas un arbre […] il n'y a pas un pouce d'ombre, rien, que cette sonnerie qui vous réveille tout le temps, et tout ce que vous avez c'est deux ou trois bricoles pour vous regarder vivre. J'ai pensé qu'il n'y avait qu'une femme pour faire face à cette situation et sombrer en chantant.” Beckett s'adressant à Brenda Bruce, lors des répétitions de Oh les beaux jours à Londres. Le grand voyage de Giorni felici continue. Interprétée admirablement par Giulia Lazzarini. Pièce mythique pour une mise en scène immortelle - le spectacle a été créé en mai 1982 sur la scène du Piccolo Teatro de la “Via Rovello”, et une lecture “positive” de cette pièce si noire de Beckett. Winnie, dernière survivante d’une apocalypse en cours, à moitié enterrée dans un cratère qui se referme inexorablement, soliloque avec Willie, l’homme de sa vie, qui semble déjà mort malgré ses réapparitions épisodiques. Mais Winnie possède l’énergie de ceux qui vivent au milieu du chaos. Elle refuse l’engloutissement en exécutant les mille gestes de la vie quotidienne : maquillage, toilette, discours d’autosatisfaction. Par son babillage et sa coquetterie, elle se rassure et reste digne, comme ceux qui, atteints d’une maladie incurable, luttent contre la déchéance. C’est sa joie indestructible et sa volonté de vivre jusqu’au bout qui sont à la base de l’interprétation de la divine Giulia Lazzarini, à qui Strehler avait demandé de souligner cette force. Car pour lui, “lorsque dans Oh les beaux jours, la poésie crie d’une voix si forte, l’homme ne se nie pas ; au contraire, il s’affirme”. Lorsque Strehler mit en scène Giorni felici, j’assistais aux répétitions… pour observer Strehler travailler, le voir s’approprier le texte de cette façon si singulière, avec cette volonté absolue de faire le meilleur, cet attachement vraiment unique à la perfection. Je me souviens qu’une fo i s, j’ai vu Giorgio s’ i nte r ro m p re pour marcher vers Giulia et lui susurrer quelque chose à l’ore i l l e. Il lui avait dit, Giulia me le co nfia par la suite, que derrière ses épa u l es brillaient les étoiles qu’il avait inve nt é es pour elle, pour illuminer le ciel sombre de la nuit de Winnie : une note d’espoir. Pa rce que Strehler ne pouvait acce pter ce qui lui semblait être le négativisme absolu de Be c kett, et d’une certaine façon rien ne lui était dava ntage étra n g e r. […] Gio rg io mi sa bea u co up su r cet te volonté de résister, de survivre à tout prix, à co m m e n cer par sa re q u ê te adressée à l’actrice de parler ra p i d e m e nt pa rce que : “si tu pa r l es ra p i d e m e nt, lui disa i t-il, tu te sens viva nte, si tu ne pa r l es pas comme ça, tu meurs médiatement.” Carlo Battistoni
Theatre National de Nice: Spectacle en italien surtitré Salle Pierre Brasseur - 15 et 16 novembre.
PICCOLO TEATRO:
"Il nuovo CDA del Piccolo Teatro di Milano - Théatre d'Europe"
Oggi è stato eletto il nuovo CDA del Piccolo Teatro
di Milano – Théatre d'Europe per i prossimi quattro anni che vede alla sua
presidenza Claudio Risé , piscoterapeuta e scrittore . Accanto a lui i
consiglieri Pierluigi Crola, docente, Luca Doninelli, scrittore, Andrea Margheri,
senatore, Giuseppe Nanni, avvocato, Federica Olivares, editore ed Antonio
Pastore, ingegnere .
Milano, 9 novembre 2006 Giacomo Di Vittorio
LA SCOMPARSA DI JEAN-JACQUES SERVAN SCHREIBER
Nella notte tra il 6 ed il 7
novembre si è spento presso l'Hopital di Fécamp (Seine – Maritime) il grande
scrittore, giornalista e uomo politico francese Jean – Jacques Servan
Schreiber . Nato il 13 febbraio 1924 a Parigi, dopo aver terminato l'Ecole
Polytechnique subito dopo la Liberazione viene assunto al quotidiano “ Le
Monde ” ed all'età di soli 25 anni diviene già editorialista di politica
estera per lo stesso quotidiano. In seguito, a soli 29 anni, fonda con Françoise
Giroud, nel 1953, il giornale “L'Express” per il quale scriveranno grandi
scrittori, filosofi, intellettuali
ed uomini politici quali Albert Camus , Jean – Paul Sartre, André Malraux,
François Mauriac, Raymond Aron, Pierre Mendès, Gaston
Defferre e François Mitterand . Per lungo tempo consigliere di John
Kennedy, nel 1967 firma il celebre saggio “Le Défi americain” tradotto in
15 lingue e venduto a milioni di copie . Del 1980 è invece “Le Défi mondial”
scritto con la collaborazione del celebre giornalista d'inchiesta e grande
reporter francese Eric Laurent . E' stato sposato con la scrittrice Madeleine
Chapsal . Come ha annunciato suo figlio Franklin, il suo corpo sarà
inumato a Veulettes – sur – mer dove riposa già tutta la sua
famiglia .
7 novembre 2006 Giacomo Di Vittorio
Quest'anno si celebrano con numerose manifestazioni in tutta la Francia, in Germania ma anche in altri paesi europei i venticinque anni dalla scomparsa del grande cantautore, scrittore ed attore francese Georges Brassens (Sète, 22 ottobre 1921 – Saint – Gély – du – Fesc, Sète, 29 ottobre 1981). Figlio di un muratore francese e di Elvira Dagrosa (originaria di Napoli) nel 1940 si trasferisce a Parigi per lavorare come operaio nelle officine Renault . Nel 1943 viene costretto ai lavori forzati a Basdorf, in Germania, ed il primo pubblico delle sue canzoni sono i suoi compagni di lavoro incontrati in questa occasione . Nel 1946 , al termine della guerra, ritornato a Parigi, scrive (sotto diversi pseudonimi) per il quotidiano “Le Libertaire” . Il 9 marzo del 1952 debutta al Trois Baudets (seguito a poca distanza di tempo da Jacques Brel e Raymond Devos) . Nello stesso anno incide il suo primo 33 giri . Nel 1957 recita nel film “Porte des Lilas” di René Clair componendone allo stesso tempo la colonna sonora . Nel 1980 si ammala e nel novembre dello stesso anno viene operato per un cancro . Nell'estate del 1981 torna nella sua città natale ed il 29 ottobre del 1981 decede nel villaggio di Saint – Gély – du – Fesc . Quasi rispecchiando il destino narrato nella sua canzone “Supplique pour etre enterré sur la plage de Sète” viene sepolto non presso il cimitero marino di Sète (dove giace Paul Valéry) ma presso il cimitero du Py (il cimitero dei poveri) . Oltre ai suoi testi nelle sue canzoni troviamo poesie di Paul Verlaine, Louis Aragon , Victor Hugo e tanti altri . In Italia Fabrizio De André (che tuttavia non conobbe mai Brassens) interpretò molte sue canzoni in lingua italiana (la cui traduzione fu approvata dallo stesso Brassens che conosceva anche l'italiano essendo la sua seconda lingua) e lo stesso fece anche Nanni Svampa (seppure in dialetto milanese) . Nel 1976 Georges Brassens fu insignito del Premio Tenco . Si può anche visitare il sito www.georges-brassens.com . Tra le numerosissime sue canzoni vorremmo ricordare in particolare “Les copains d'abord” (del 1964)
Milano - 29 ottobre 2006 - Giacomo Di Vittorio
“L’Uomo dei sogni” di Claudio Forti è un thriller ambientato nel mondo della psichiatria. Un noto psichiatra, studioso di una rivoluzionaria teoria sull’origine dei sogni, incontra un misterioso individuo che gli assicura straordinarie rivelazioni a sostegno delle sue idee. Ma dal passato emergono strane coincidenze e il filo della memoria si lega a una irrefrenabile volontà di rivalsa. Zanetti, regista e attore dello spettacolo, fa del suo personaggio - e se vogliamo anche degli altri - un anti-eroe forte e fragile al tempo stesso: incapace di accettare il dramma che lo sconvolse otto anni prima e che ancora lo tiene perennemente in conflitto tra la fama professionale e il desiderio di realizzare una vendetta personale. L’intrigante evolversi della vicenda, ambientata in una atmosfera da Vienna anni’ 40, procede con le caratteristiche dello “psicodramma”. Quasi un giallo “mentale”, ma anche un caso clinico e umano dai risvolti inattesi, dove i sogni assumono una dimensione freudiana, con un gioco di incastri e finale a sorpresa.Il testo si colloca perfettamente nelle teorie psicoanalitiche di Moreno, con un legame diretto con il teatro greco per l’effetto catartico che risveglia nel pubblico. La scenografia di Rubertelli è singolare e incisiva. Le musiche sono del Maestro Stefano Fresi, la cui vena creativa, fondata su una forte cultura musicale, segna una scrittura melodica raffinata e dai colori mutevoli, aggiungendo valore emotivo alla messa in scena già di grande rilievo.
La celebre attrice Lucia Bosé
(Milano, 28 gennaio 1931), presidente del Museo de Los Angeles de Turegano de
Segovia (sito www.museoangeles.com),
ha annunciato la creazione di una Fondazione che porterà il suo nome (e la cui
sede sarà probabilmente interna al museo) finalizzata
al progetto della creazione di una Plaza de Toros (coperta) a Malaga,
città natale di Pablo Picasso, che il grande pittore spagnolo voleva realizzare
nel 1962 presso la Casa de Campo di Madrid ma che trovò l'opposizione del
regime franchista . Il progetto sarà affidato all'architetto di Malaga José
Manuel Garcia Perez come ha annunciato il sindaco di Malaga Francisco de la
Torre insieme ad altri responsabili della Consejeria de Cultura de la Junta de
Andalucia . Il progetto è già in corso e
viene seguito parallelamente per gli aspetti tecnici anche dalla Universidad
Politecnico di Madrid e dall'Università “La Sapienza” di Roma . La
struttura potrà ospitare anche concerti e spettacoli teatrali .
27
ottobre 2006
Giacomo Di Vittorio
“Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi”. L’ideologia politica di Giuseppe Tomasi di Lampedusa è racchiusa in questa celebre frase di Tancredi usata per delineare la situazione storica della Sicilia del 1860. Andrea Battistini ispirandosi liberamente alle lettere e agli appunti dell’autore de “Il Gattopardo”, scrive e firma la regia dell’ allestimento scenico “Il sogno del Principe di Salina: l’ultimo Gattopardo”, un testo ricco di spunti e suggestioni, dove prevalgono inquieti interrogativi di valore etico e morale. Una lettura che esalta l’attualità del termine gattopardismo, in una metafora che paragona l’immobilismo della Sicilia di allora all’Italia di oggi. La storia narra le vicende del casato nobiliare dei Salina, sospesa tra ricordo ed essere, alterna sprazzi di un passato folgorante a drammaticità borghese, profonde riflessioni sul tempo, specialmente interiore, alla realtà attraverso lo sguardo malinconico e fiero di Fabrizio Corbera, l’ultimo Gattopardo. Uomo dall’ animo complesso, caratterizzato da un profondo conflitto interiore e da una calma apparente, nella sua mente cela pensieri che sfuggono al mondo che lo circonda e lancinanti riflessioni sulla natura umana. Solo l’amato nipote Tancredi ne intuisce la natura travagliata, l’unico in cui l’uomo-gattopardo si vede riflesso mentre impotente assiste alla fine di un’epoca. Il bel Tancredi, entusiasta e scavezzacollo, convincerà Fabrizio ad acconsentire alle nozze con Angelica, la figlia del ricco e parvenu Don Calogero Sedara. Nei saloni della residenza estiva di Donnafugata, assisteremo alla parabola discendente dell’ esistenza, viaggio nel dubbio di un uomo, grande provocatore e sublime vittima, fino all’epilogo della sua vita. Tutto appare meravigliosamente fermo e sospeso in un affresco siciliano di tradizioni, sontuose feste, profumi e olezzi di un aristocrazia allo sbando.
TEATRO CARCANO: IL PICCOLO PRINCIPE dal 7 novembre
Il piccolo principe, che - ormai un piccolo cult - torna al Carcano per la sesta volta, ha debuttato nel 1998 e da allora ha percorso l’Italia con diverse centinaia di repliche, registrando ovunque il tutto esaurito. Lo spettacolo è tratto dal libro più famoso di Saint-Exupéry (1900-1944), una delle figure più rappresentative del Novecento: pilota civile e militare, uomo capace di grandi battaglie e di grandi solitudini, autore di libri dove il volo aereo è quasi sempre protagonista, ma mai in senso aneddotico o autocelebrativo, bensì come tramite di considerazioni molto profonde sull’animo umano, dettate da un uomo che s’è trovato spesso ai limiti delle condizioni estreme. La grande metafora del bambino che si presenta misteriosamente a un pilota col suo aereo in avaria nel Sahara e che, dopo una storia di amicizia con quello strano adulto, scompare “lassù” altrettanto misteriosamente, è nota a tutti. Lo spettacolo, secondo gli accordi presi con gli eredi dell’autore, si ispira fedelmente al testo e alle immagini del famoso libro, bestseller (dalla sua apparizione nel 1943) della letteratura per ragazzi, o meglio, della letteratura “per quegli adulti che un giorno furono ragazzi”, per parafrasare le celebri parole del suo autore. La parte del Pilota è interpretata da Italo Dall’Orto (cui si alternerà Riccardo Rombi), anche regista e adattatore del testo; la parte del piccolo protagonista è affidata a turno a bambini pieni di talento, che restituiscono al pubblico tutta l’ingenuità e il disincanto della creatura letteraria.
TEATRO
PICCOLO: 60° COMPLEANNO
In
occasione del sessantesimo anniversario del Piccolo Teatro di Milano – Teatro
d’Euopa, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha concesso
l’Alto Patronato alla Fondazione Ente autonomo Piccolo Teatro di Milano per
l’intera durata del mandato presidenziale. Il
Capo dello Stato ha concesso questo importante riconoscimento (sinora andato a
pochissime altre istituzioni nazionali, considerando la durata) per “l’alto
valore culturale dell’istituzione che si è da sempre proposta di offrire un
teatro d’arte per tutti, con repertori nazionali e internazionali di
eccellenza”.
PICCOLO TEATRO STUDIO :
“QUALE DROGA FA PER ME?”
E’ in scena al Teatro Studio di via Rivoli, fino al 15 ottobre, l’interessante monologo del quarantenne autore amburghese Kai Hensel, interpretato con sensibilità e passione dalla splendida Anna Galiena. Il titolo è intrigante come la prima parte della pièce, dove la protagonista, Hanna, casalinga malinconica e depressa, rivela al pubblico di aver avuto il coraggio di fare una scelta di vita: ha deciso di usare droghe, non per se stessa, ma “per gli altri”, per le persone che le sono care, in modo da essere una madre più affettuosa, una moglie più amorosa, una persona, in definitiva, più felice, anche se la felicità ottenuta è transitoria e fittizia. La droga come compensazione di carenze di mediatori chimici cerebrali, insomma: il monologo a tratti diventa addirittura una vera conferenza sugli stupefacenti, con tanto di diapositive proiettate sulla classificazione di tali sostanze in allucinogeni, ipnotici, euforizzanti etc.e sui loro effetti a livello di sinapsi tra neuroni. Il resoconto della protagonista sulle sue esperienze diventa surreale e lo spettatore viene trascinato nel mondo onirico e schizofrenico di Hanna. Tutto bene, dunque? La droga è una possibile soluzione ai problemi che incontriamo inevitabilmente nel nostro cammino, in una vita in cui tutto sembra essere già deciso dal destino di ognuno? Dobbiamo solo avere il coraggio di scegliere tra ecstasy, cocaina, eroina, speed, marijuana,variando il “menù” a seconda del nostro stato d’animo e riuscendo a mantenere il controllo delle nostre azioni, senza diventarne dipendenti? Quando il monologo ha ormai creato un po’ di sconcerto tra il pubblico, che tra una citazione da Seneca e l’altra, tra la lettura di dati sulla mortalità da tossicodipendenza (molto più bassa rispetto a quella da incidenti automobilistici) e l’analisi dei problemi economici dei Paesi produttori di coca, canapa e oppio, ha quasi la sensazione di stare ascoltando un vero e proprio panegirico della droga, ecco che il reale messaggio dell’autore comincia a emergere. Il personaggio di Hanna elenca gli effetti collaterali delle droghe e comincia una lenta dissoluzione, si svela come un essere perduto, debole e svuotato. La droga non risolve i problemi, ne crea semmai di nuovi. La droga è inutile, è un inganno terribile. E l’ultima immagine, la macabra fantasia di vedere i propri funerali - che sono anche i funerali di ogni spettatore - in una giornata di sole, con la bara circondata da amici e parenti, è il simbolo del nulla in cui si cade, inevitabilmente; un destino comune, che nessuna droga può annientare. La regia di Andrée Ruth Shammah coglie gli aspetti altamente drammatici del monologo e lo rende credibile e coinvolgente. Il lavoro fa parte di un ciclo di spettacoli che quest’anno il Teatro Franco Parenti porta in scena in diverse sale, dal titolo “L’emozione della complessità – Capire il presente”. Il prossimo lavoro sarà “Sto diventando un uomo” di Claire Dowie, centrato sull’angoscia di una donna che subisce una metamorfosi kafkiana, svegliandosi in un corpo maschile. La stessa autrice reciterà il suo testo in inglese (H to he- I’m turning into a man) al Parenti dal19 al 22 ottobre. (A.B.)
Ieri
il ministro francese della Cultura e della Comunicazione Renaud Donnedieu
de Vabres ha elevato la grande cantante ed attrice francese Sylvie Vartan al
titolo di “Officier dans l'Ordre national du Mérite”. Nota a livello
internazionale Sylvie Vartan , di origini bulgare ed armene, è nata a Iskretz
(Bulgaria) il 15 agosto 1944 .Ha segnato , insieme a numerosissimi altri
colleghi delle più varie nazionalità, la storia della canzone francese negli
anni Sessanta e Settanta (disponendo allo stesso tempo di una solida
preparazione sia scenica ,avendo seguito i corsi di danza di Jojo Smith, che
teatrale – attoriale) . Ha avuto grande successo anche negli Stati Uniti dove,
tra l'altro, nel 1982 si produsse grazie al sostegno ed all'intervento di Gene
Kelly . Ha svolto anche una carriera cinematografica a partire dagli anni
Sessanta facendo ultimamente una memorabile apparizione ne “L'Ange noir” di
Jean - Claude Brisseau (del 1994) accanto (tra gli altri) a Michel Piccoli e
Philippe Torreton . Del 2004 è il suo ultimo album pubblicato per i
festeggiamenti dei suoi sessanta anni dal semplice titolo “Sylvie” . Il 15
marzo del 2005 è stata nominata a Copenhagen ambasciatrice dell'OMS .
6
ottobre 2006
Giacomo Di Vittorio
TEATRO
MANZONI: INDOVINA CHI VIENE A CENA (dal
10 ottobre )
In
un’Italia multietnica tesa a riempire i vuoti di comprensione tra le
differenti culture oramai a stretto confronto, Gianfranco D’Angelo e Ivana
Monti, diretti da Patrick Rossi Gastaldi, portano in scena la
commedia che per eccellenza sviscera e analizza le problematiche di un
matrimonio misto, seppur tra inaspettate gags e inevitabili discussioni. Un
testo di quasi mezzo secolo questo “Indovina chi viene a cena?” di
William Arthur Rose che però per nulla ha messo in difficoltà
il suo adattatore Mario Scaletta il quale lasciando intatte
le tematiche, ha semplicemente “spolverato” il lessico adattandolo a tempi
più moderni. Tutti conoscono la commedia, divertente fiore all’occhiello
della bravissima coppia Katharine Hepburn e Spencer Tracy,
il cui dichiarato progressismo veniva messo a dura prova dall’annuncio
del fidanzamento della loro unica figlia con un medico di colore, allora
interpretato da Sidney Poitier: mentre il padre si oppone decisamente al
matrimonio e la madre si sforza di accettare la situazione, anche i genitori del
medico non approvano l’unione del figlio con una “bianca”. Per volere
della ragazza si ritroveranno tutti riuniti in una cena che non inizia sotto i
migliori auspici. Tra battute brillanti e qualche
contrasto, vi saranno lacerazioni e scontri prima dell’inevitabile
consenso alle nozze. Gianfranco
D’Angelo e Ivana Monti affronteranno i personaggi
di “Indovina chi viene a cena?” col peso ed al contempo con la
leggerezza che il testo impone, mostrandosi una coppia perfetta per giocare coi
sentimenti e le ironie nella più riuscita “commedia” sul tema del razzismo.
Al loro fianco Emanuela Trovato, nel ruolo della figlia, e Timothy
Martin, nel ruolo del fidanzato. Howard Ray e Mari Hubert
interpretano la coppia di consuoceri mentre Fatimata Dembele
è l’invadente governante di colore. Moderatore delle discussioni, complice
della razionalità, ma anche dell’amore Mario Scaletta, nel ruolo di
Padre Ryan. Significativo il ritorno di Patrick Rossi Gastaldi alla regia di un
testo teatrale autentico, assolutamente lontano dalle performances coreografiche
dei musicals degli ultimi anni, e che si avvale della vicinanza professionale di
Alessandro Chiti, per la scenografia, e di Grazia Pera, per i
costumi.
TEATRO CARCANO: LA BISBETICA DOMATA (dal 5 al 15 ottobre)
Tullio Solenghi,
conosciuto dai più come parte del famoso trio, accetta di interpretare il ruolo
di Petruccio in questa rilettura tutta la maschile della Bisbetica domata.
Shakespeare scrisse questo testo, per una compagnia di soli uomini, gli ´Uomini
di Lord Prembroke´, nella quale egli stesso recitava: erano i primi anni
novanta del ´500, ovvero l´inizio della sua carriera. Il titolo originale
inglese, The taming of the shrew, indica che il protagonista della storia non e´
la bisbetica Caterina, bensì Petrucchio, che non domina in Caterina soltanto
una donna bisbetica, ma tiene sotto controllo anche il femminile, quell´istanza
intima e spesso devastante, che anima l´essere umano a prescindere dal genere
sessuale. Regista: Matteo Tarasco Interprete: Tullio Solenghi F. Bonomo
TEATRO SAN BABILA: BERSAGLI DI VETRO ( dal 3 ottobre)
Il testo di Nini Salerno, delinea con molto brio una grottesca messa in scena di una virtuale serata che alterna atteggiamenti, discorsi, sguardi, momenti drammatici a situazioni comiche all’insegna dell’esasperazione. Per uscire dall’inghippo i tre attori metteranno a nudo la propria anima facendo esplodere tutte le contraddizioni ed espellendo i veleni che inquinano la problematica della coppia. Il risultato sarà un avvincente viaggio all’interno dei sentimenti. Poco importa se i tre, devastati nel corpo e nello spirito, si accaseranno nell’attesa di un finale che per un attimo può far prevedere il peggio. Tanto in amore c’è chi crede di capire e chi non capisce, ma la verità e che non c’è niente da capire. La tesi di Bersagli di vetro è infatti che in amore l’unico toccasana è il vuoto della mente.
TEATRO SAN BABILA: MILAN PER MAN (dal 19 settembre)
Non c’è un copione preciso per il nuovo debutto di Piero Mazzarella al Teatro San Babila di Milano: è una passeggiata nella cara vecchia e grande Milano, portati per mano dall’impareggiabile istrione meneghino, figlio d’arte con il vocione arrocchito dall’esperienza e le battute sempre argute. E’ così che, dopo i recenti successi, torna uno tra i più affezionati artisti del palcoscenico milanese di tradizione. Il suo “Milan per man” è in fondo dedicato prorio alla sua Milano, tra aneddoti, ricordi e poesia, come la foto di un’epoca che si ricorda molto bene e si vorrebbe sempre rivivere, toccata dal tempo ma così attuale. Non mancheranno quindi i tipici motti in dialetto, i giochi e gli ammiccamenti al pubblico, in un one man show che saprà entrare nel cuore della vecchia Milano e ravvivarne il bel ricordo, tra il dipanarsi di traiettorie umane e il raccontare di nuovi personaggi e vite. In questa passeggiata assieme, Mazzarella non mancherà di presentare anche i poeti che hanno fatto grande Milano: Bonvisin della Riva,Carlo Porta, Carlo Maria Maggi, Delio Tessa, Emilio De Marchi, Giovanni Barrella, Riccardo Galli e Corrado Cima: un percorso tutto milanese fra la comicità, la verità e un pizzico di sana nostalgia. Ovvero ciò che si dice nel teatro lirico “un po’ per celia, un po’ per morire”. Una serata tutta magica per inaugurare la nuova Stagione 2006-2007 del Teatro San Babila, per l’occasione elevato a rappresentare Milano! E proprio la Stagione 2006-2007, presentata da Mario Maramotti e Gennaro D’Avanzo, prosegue dopo questo appuntamento fuori abbonamento, con una carrellata di spettacoli ricca di personaggi noti tra cui ricordiamo Oppini, Zanetti, Lopez, Benvenuti, Tedeschi, Ferrari e Compagnia della Rancia.
IN MEMORIA DI HUMBERT BALSAN
Il sipario è sceso sulla
Mostra cinematografica di Venezia, i premi sono stati assegnati ed ogni giorno
che passa non riusciamo ancora a capire e comprendere come sia possibile che il
grande (in senso qualitativo) produttore (e attore) francese Humbert Balsan (Arcachon,
21 agosto 1954 – Parigi, 10 febbraio 2005) non sia più con noi . L'edizione
di quest'anno del Festival di
Cannes è stata a lui dedicata e lo
scorso 10 febbraio il Ministro francese della Cultura e della Comunicazione
Renaud Donnedieu de Vabres ha letto in pubblico un bellissimo discorso in sua
memoria alla Berlinale . Dobbiamo a
lui praticamente tutti i film del grande regista egiziano Youssef Chahine , da
“Adieu Bonaparte” (del 1985) con nel ruolo titolo un giovane Patrice Chéreau
(e Michel Piccoli in quello del generale Caffarelli), a “Alexandrie...New
York” del 2004 . “Intervento divino” di Elia Suleiman (del 2002),
distribuito con successo anche in Italia, è sicuramente ancora nella mente e
nel ricordo di molti e , in questo momento storico e politico, meriterebbe
almeno una proiezione speciale . Ma anche
“Silence...on tourne” , ad esempio,dello stesso Youssef Chahine, presentato
con successo alla Mostra di Venezia del 2001, che si avvale della carismatica
presenza della grande cantante tunisina Latifa, e che non è stato ancora
distribuito in Italia . Humbert Balsan era una persona vitale, luminosa,
generosa, piena di fascino,carisma ed energia ma anche semplice e diretta come
forse nessun altro produttore a livello internazionale . Spesso era lui stesso
che andava a cercare e scoprire giovani talenti come nel caso di Sandrine
Veysset (il cui indimenticabile film d'esordio “Y aura -t-il de la neige à
Noel” è stato acquistato dalla nostra RAI ).Indimenticabili le sue camice
azzurro intenso indossate allo stesso tempo con eleganza e noncuranza, il suo
deciso e fermo ma anche caloroso e comunicativo tono di voce, il cellulare quasi
sempre accesso con una risposta pronta ad ogni chiamata , e non poteva passare
inosservato (per le persone italofone) il fatto che appenna qualcuno gli si
rivolgesse in qualsiasi lingua e lui intuisse un accento italiano rispondesse
(sempre in italiano) : “ma io mi chiamo Umberto Balsano, non Humbert Balsan,
chiamatemi Umberto Balsano” . Simbolo di una particolare affezione e
conoscenza profonda del nostro Paese e della nostra cultura
e società testimoniata anche da una pittoresca ed indimenticabile (ma
non derisoria) apparizione di uno studente dell'Università Bocconi in uno dei
suoi film ma soprattutto, ultimamente, da Aldo Maccione che canta “La donna è
mobile” in “Travaux” di Brigitte Rouan (distribuito con grandissimo
successo in Italia) in una scena memorabile . Humbert Balsan amava anche la
musica detta colta o classica e
testimonianza ne è il fatto che fosse un mecenate e sostenitore del Festival di
Aix – en – Provence . Ma al proposito vorremmo dire di più : conosceva bene
la West – Eastern Divan Orchestra di Daniel Barenboim e quando la famiglia
Balsan ha visto il 21 agosto dello scorso anno (che era anche il giorno del suo
compleanno) in diretta televisiva sul canale franco – tedesco Arte il celebre
concerto di Ramallah, tenutosi nelle condizioni che sono note, ed a cui si era
arrivati faticosamente dopo tanti tentativi falliti,
un pensiero è corso subito nella mente di tutti : è come se Humbert
fosse ancora qui, questo è quello che voleva e per cui si è sempre battuto .
Amava anche le arti figurative ed in questo senso vorremmo ricordare il
bellissimo film “Rembrandt” del 1999 del pittore, artista e regista di
cinema parigino Charles Matton, con nel ruolo titolo un come sempre
indimenticabile Klaus Maria Brandauer che recita in lingua francese . Ma le
radici profonde di Humbert Balsan erano nella cultura e nell'area mediorientale
ed in Egitto dove , quando passeggiava lungo il Nilo con Youssef Chahine ( e
spesso anche da solo), ripeteva : le mie radici sono qui , è come se fossi nato
qui . Domani 11 settembre è la
ricorrenza di una data e di un evento che sia Youssef Chahine che Humbert Balsan
non avrebbero mai pensato cui si sarebbe potuti arrivare e con la loro opera si
sono sempre duramente battuti perchè
non si verificasse ed in seguito perchè
non potesse mai più ripetersi . Ma d'altra parte non si può non ripetere a
questo proposito la celebre frase del regista ungherese Béla Tarr (di cui
Humbert Balsan stava producendo il film “The man from London”, da Simenon,
che, se tutto andrà per il verso giusto, potrà ugualmente essere presentato al
Festival di Cannes del prossimo anno) che riassume anni ed anni di lotta di
Humbert Balsan per poter produrre quello che voleva produrre : “una censura
del mercato è anche ed equivale ad una censura politica” .
Milano - 10 settembre 2006 - Giacomo Di Vittorio
SCOMPARSO PIERRE VIDAL - NAQUET
Lo scorso 29 luglio si è
improvvisamente spento a causa di una fulminante emorragia cerebrale il grande
storico della Grecia antica Pierre Vidal – Naquet presso l'Hopital Saint –
Roch di Nizza (e non a Parigi come scritto da Luciano Canfora il 31 luglio sul
“Corriere della Sera” in un comunque bellissimo ricordo di questo grande
studioso) . Nato il 23 luglio 1930 a Parigi, entrambi i genitori (il padre era
l'avvocato dreyfusard Lucien Vidal – Naquet) furono arrestati il 15 maggio
1944 a Marsiglia e deportati ad Auschwitz senza fare più ritorno . Rimasto
orfano Pierre Vidal Naquet viene prima accolto in una comunità protestante nel
Sud della Francia per poi compiere i suoi studi a Parigi . Nel 1966 entra all'
Ecole des hautes études en sciences sociales di cui diventa direttore a partire
dal 1969 . A partire dall'aprile del 1957 con un testo sulla celebre rivista
Esprit ( fondata nel 1932 da Emmanuel Mounier ed Alexandre Marc, di cui il più
grande testimone vivente del suo pensiero è oggi Ferdinand Kinsky,
pubblicazione proibita durante il regime di Vichy) si batte ferocemente contro
la tortura durante la guerra d'Algeria , in seguito contro il negazionismo, e l'
8 febbraio del 1971 firma con Michel Foucault e Jean – Marie Domenach il
manifesto del “Groupe d'information sur les prisons” facendo ugualmente
parte del Comité Audin . Ha scritto in tutto ventotto libri (e numerosissimi
saggi brevi ed articoli, l'ultimo per il quotidiano francese “Libération”
il 27 luglio scorso contro l'intervento militare in Libano) tra i quali vorremmo
in particolare ricordare “Mythe et tragédie en Grèce ancienne” del 1972
(in collaborazione con Jean – Pierre Vernant),”Face
à la raison d' Etat . Un historien dans la guerre d'Algérie” del
1989, “Oedipe et ses mytes” del 2001 (sempre in collaborazione con Jean –
Pierre Vernant) ,“Le miroir brisé : tragédie athenienne et politique” del
2002 e “Réflexions sur le génocide”
del 2004 . Lascia la moglie Geneviève e tre figli . A tutta la famiglia
rivolgiamo le nostre più sentite condoglianze .
6 settembre 2006 Giacomo Di Vittorio
L'ULTIMA "GRANDE FUGA" DI GERARD OURY
La mattina del 24 luglio il
corpo di Gérard Oury è stato inumato al Cimitero di Montparnasse accanto a
Simone de Beauvoir e Jean – Paul Sartre . Alla cerimonia erano presenti, oltre
a una numerosissina folla di persone che si è presentata sin dalle primissime
ore del mattino, per quanto riguarda le figure istituzionali, il primo ministro
Dominique de Villepin (insieme alla consorte
Marie – Laure), l'attuale Ministro della Cultura e della Comunicazione
Renaud Donnedieu de Vabres insieme all'ex Ministro della Cultura e della
Comunicazione Jack Lang, per quanto riguarda la famiglia la moglie Michèle
Morgan, la figlia Danièle Thompson (con suo figlio Christopher Thompson) .
Erano ugualmente presenti gli attori Anouck Aimée, Richard Anconina, Michel
Boujenah, Jean – Claude Brialy,Gérard Jugnot, Valérie Lemercier, Sarah
Marshall, Chiara Mastroianni, Pierre Mondy, Philippe Torreton, Smain , i registi
Alexandre Arcady, Alain Corneau, Claude Lelouch, Tonie Marshall, Claude Pinoteau,Jean
– Marie Poiré, Nadine Trintignant. Erano inoltre presenti
la giornalista Claire Chazal, Jean – Francois Deniau (dell' Académie
Francaise) , lo scrittore Marek Halter, il produttore Pierre Lescure , Francois
Pinault, il grande scrittore, giornalista e sceneggiatore spagnolo (nonché, dal
1988 al 1991, Ministro della
Cultura in Spagna) Jorge Semprun , lo scrittore e regista (membro dell' Académie
des Beaux – Arts ) Pierre Schoendoerffer ed il produttore Alain Terzian .
25 luglio 2006 Giacomo Di Vittorio
LA SCOMPARSA DI GERARD OURY
Questa mattina si è spento
nella sua dimora di Saint – Tropez il grande attore, regista, sceneggiatore e
uomo di teatro francese Gérard Oury . Nato il 19 aprile 1919 a Parigi da una
giornalista di Paris Soir e dal violinista Serge Tannenbaum, Max – Gérard
Tannenbaum (il suo vero nome) dopo il Cours Simon entra al Conservatoire d'art
dramatique nel 1938 insieme a Bernard Blier ottenendo l'anno seguente il suo
primo ruolo alla Comédie Francaise nel “Britannicus” di Racine . Durante la
seconda guerra mondiale fugge con la sua compagna , l'attrice Jacqueline Roman,
prima a Montecarlo , dove nascerà nel gennaio del 1942 la figlia (oggi celebre
regista di cinema) Danièle Thompson, ed in seguito a Ginevra . Dopo la guerra
fa la sua prima apparizione sul grande schermo in “Antoine et Antoinette” di
Jacques Becker nel 1946 ma è nel 1958 che avviene una delle svolte principali
della sua esistenza con la collaborazione alla sceneggiatura di “Miroir à
deux faces” di André Cayatte sul cui set cinematografico incontra la celebre
attrice Michèle Morgan che sarà sino alla fine dei suoi giorni la sua fedele
compagna . Da quel momento diviene anche regista . Il suo più grande successo
rimarrà sempre “La grande vadrouille” ,del 1966, con André Bourvil e Louis
de Funès (alla cui scrittura della sceneggiatura collabora la figlia Danièle
Thompson) , record d'incassi storico del cinema francese e titolo che si è
tramandato saldamente nella memoria di generazione
in generazione . Nel 1961 aveva però già realizzato “Le crime ne paie
pas” con un cast stellare composto dalla stessa Michèle Morgan insieme a
Pierre Brasseur, Danielle Darrieux, Edwige Feullière, Annie Girardot e Philippe
Noiret . Del 1975 è invece l'altrettanto celebre e molto coraggioso per l'epoca
(tanto da procurare non pochi problemi al suo realizzatore) “Les aventures de
Rabbi Jacob” (ancora con Louis de Funès nel ruolo principale) in cui, seppure
sotto la forma dell'ironia e del divertimento, si voleva trattare di un
possibile dialogo tra la tradizione ebraica, il Cristianesimo e l'Islam . Nel
1977 è anche autore della pièce
teatrale “Arrete ton cinéma” . Del 1982 è invece “L'As des As” con
Jean – Paul Belmondo e Marie - France Pisier e del 1984 “La vengeance du
serpent a plumes” con Coluche e Maruschka Detmers . Più recentemente hanno
avuto un discreto successo “Fantome avec chauffeur” ,del 1996, con
Gérard Jugnot e Philippe Noiret, e “Le Schpountz”(del 1999), remake
del film di Marcel Pagnol (del 1938) , con Smain e Sabine Azéma . Grande
apprezzamento è stato espresso oggi per l'opera e la figura di Gérard Oury da
parte dell'ex Ministro della Cultura e della Comunicazione Jack Lang . Nel 1991
Gérard Oury ha ricevuto la “Légion d'honneur” da Francois Mitterand, nel
2001 “Le Trophée du Festival” a Cannes mentre nel marzo del 2000 è stato
eletto all' Académie des Beaux – Arts (succedendo a René Clément)
pronunciando un celebre e lungo discorso (salutato al suo termine da un caloroso
e fraterno abbraccio da parte di Jean – Paul Belmondo) in cui oltre a
ringraziare una per una tutte le persone che nella sua vita lo hanno aiutato a
diventare quello che è riuscito ad essere (con una particolare e determinata
sottolineatura per il ruolo che in questo senso hanno svolto tutte le figure
femminili che gli sono state d'indispensabile ed imprescindibile conforto ,
sostegno, aiuto, e spesso fonte di salvezza della sua stessa vita,
nonchè conditio sine qua non nel procedimento della navigazione
terrena), sottolineava al termine con viva decisione quanto ancora oggi molto
cinema francese (compreso ovviamente il suo) fosse l'erede di Labiche, Feydeau e
di un certo Jean – Baptiste Poquelin , detto Molière . Allo stesso tempo una
delle sue principali missioni è sempre stata quella (per dirla con le parole di
uno dei suoi attori feticcio, Louis de Funès) di “far ridere grandi e piccoli
in un mondo spesso troppo triste” . Le esequie si svolgeranno la mattina del
24 luglio al Cimitero di Montparnasse e la famiglia ha auspicato la presenza di
tutte le persone che vogliano salutare la memoria e la figura di Gérard Oury .
20 luglio 2006 - Giacomo Di Vittorio
LA SCOMPARSA DI JACQUES LANZMANN
Lo scorso 21 giugno si è spento a Parigi il celebre scrittore e paroliere francese Jacques Lanzmann (fratello del regista Claude Lanzmann). Nato il 4 maggio 1927 a Bois – Colombe (Hauts-de-Seine), dopo aver partecipato attivamente con il padre alla Resistenza , a partire dagli anni Cinquanta è minatore in Cile e poi pittore . Negli anni Sessanta è giornalista a “L'Express” e anche produttore e sceneggiatore per il cinema . Frequenta Jean – Paul Sartre e Simone de Beauvoir, oltre che l'amico- “nemico” Louis Aragon . E' anche romanziere e saggista di successo . Ma è nel campo della canzone che raggiunge la vera celebrità componendo a partire del 1966 i testi per le composizioni di Jacques Dutronc, Régine e Zizi Jeanmaire (tra gli altri) . Ed è lo stesso Jacques Dutronc che lo scorso 26 giugno ha accompagnato al cimitero del Père – Lachaise il feretro di Jacques Lanzmann, insieme ai suoi amici più intimi ed alla sua famiglia, intonando la canzone “Il est 5 heures, Paris s'éveille”. Erano ugualmente presenti alla cerimonia l'ex Ministro della Cultura e della Comunicazione Jack Lang , lo scrittore Philippe Labro, gli editori Olivier Orban e Laurent Laffont, l'agente Dominique Besnehard, i giornalisti Francois Siegel e Pierre Bénichou . Noi vorremmo invece ricordarlo con il testo del più solare ed ugualmente immortale “J'aime les filles” (sempre per Jacques Dutronc).
27 - giugno 2006 - Giacomo DI Vittorio
L'ASSOCIAZIONE STUDIO NOVECENTO PREMIATA A ROMA
Lo scorso 16 giugno al
Roma Teatro Festival (www.romateatrofestival.com)
l'Associazione Studio Novecento di Milano (www.studionovecento.com)
ha ricevuto il Premio Gemini d' Oro Migliori Scenografie per lo spettacolo “Il
grande nudo rosso” con la drammaturgia, le scenografie e la regia di Marco
Maria Pernich (presidente dell'Associazione Studio Novecento), l'assistenza alla
regia e le coreografie di Maddalena Giovannelli, le musiche di Carmine Cella e,
nei ruoli delle quattro attrici protagoniste, Carlotta Cossutta, Barbara Gallo,
Carlotta Meda e Silvia Soldatesca . Carlotta Cossutta ha ricevuto la nomination
per la migliore attrice .
20 giugno 2006 Giacomo Di Vittorio
SCOMPARSO RAYMOND DEVOS
Nella più completa
indifferenza e silenzio dei media italiani si è spento il 15 giugno 2006 presso
il suo domicilio di Saint – Rémy – Les – Chevreuse nelle Yvelines
(Francia) all'età di 83 anni il grande umorista e uomo di teatro di origine
belga Raymond Devos a causa dei postumi di un attacco cerebrale che lo aveva
colpito nel dicembre del 2005 . Nato a Mouscron in Belgio il 9 novembre 1922
Devos ,nella linea di Coluche, era uno dei più grandi sperimentatori e
giocolieri della lingua francese . A partire dal 1947 si forma con Tania
Balachova ed Henri Rollan al Théatre du Vieux - Colombier di Parigi ed in
seguito con il grande Jacques Fabbri . Ha lavorato con Boris Vian e Raymond
Queneau e tra i suoi modelli e riferimenti letteraio – filosofici si possono
annoverare Gaston Bachelard ed Alfred Jarry ma anche,in un altro settore,
Jacques Tati ed i Fratellini . Nel 2003
il Ministero Francese della Cultura e della Comunicazione ha creato in
suo onore il Prix Raymond Devos destinato a ricompensare il lavoro di tutte le
persone che contribuiscono a diffondere e promuovere la conoscenza della lingua
francese nel mondo.
I funerali avranno luogo il 19 giugno alle 14h30 nella Chiesa di Saint – Rémy
– Les Chevreuse . In sua memoria vorremmo riportare (seppure in traduzione) un
florilegio di suoi celebri aforismi : “Il riso è una cosa seria con la quale
non bisogna scherzare”, “Nel momento in cui si ride delle cose non sono più
pericolose”, “La ragione del più folle è sempre la migliore”, “Credo
all'immortalità ma temo di morire prima di conoscerla”.
16 giugno 2006 Giacomo Di Vittorio
TEATRO
ARCA: " LE RADICI IN OCLAP "
"Le radici in oclap", dal sapore minimalista e studiato su un processo di sottrazione della messa in scena, racconta e analizza una possibile generazione. La scenografia spoglia ha come perno centrale due attori che sono il motore della memoria di un gruppo di ragazzi, che tira le somme di un decennio, gli anni novanta, pieno di incertezze e di orizzonti di possibilità. La compagnia Impulsi, formatasi nel 2003 all'interno di "Dedalo Teatro", esordisce per la prima volta in totale autonomia, e si mette in gioco con un filo di ironia rintracciabile già nel titolo dell'opera: Le radici in oclap, dove oclap è palco scritto al contrario. Una spia linguistica che vuole informare, in primis, lo spettatore, e suggerire il ribaltamento del gioco e del patto che si deve creare tra il fruitore dell'azione e l'attore. Il tentativo finale è l'abbattimento della tanto amata quarta parete e la ricerca di una reale interazione tra tutti i partecipanti dell'evento.
Searata unica: giovedì 8 giugno 2006 ore 21 euro 10
PICCOLO TEATRO STUDIO:
" URLO " di Pippo Delbono
Pippo Delbono, ligure, classe 1959, ha portato anche a Milano il suo Urlo, spettacolo a tinte forti in un unico atto nel quale i protagonisti principali sono un’originale ed anomala compagnia di una trentina di attori. Pochi sono i professionisti, molti invece provengono da quel mondo che Delbono vuole rappresentare. Nei continui cambiamenti situazionali il linguaggio del corpo è preminente e i gesti e soprattutto le urla sono sempre in primo piano, come in primo piano sono gli interventi musicali preregistrati, inseriti a dovere nel contesto scenico e pre-scenico e proposti ad alto volume sonoro. L’Urlo vuole rappresentare metaforicamente il contrasto tra individuo e potere, potere sia delle istituzioni che degli individui stessi e viene proposto in situazioni estreme:l’urlo dei carcerati, l’urlo dei malati di mente, l’urlo del neonato, le urla di chi è condannato a subire ingiustizie e prevaricazioni. Le uniche parole dette sono di accompagnamento alle sequenze sceniche e vengono declamate dalla splendida voce di Umberto Orsini, da quella di Delbono e dal canto popolare di Giovanna Marini. I testi, spesso ossessivamente ripetuti, sono tratti da Ginsberg, Wilde e Shakespeare. Uno spettacolo particolarmente suggestivo che trova momenti di grande forza espressiva e che in alcune scene ricorda l’espressionismo tedesco, ma anche il mondo fantastico di Fellini. In scena fino al 31 maggio. Da vedere. 24 maggio C.G.
FESTIVAL
DELLA VALLE
D’ITRIA (Martina Franca,
20 luglio – 10 agosto)
Anche in questa edizione, la trentaduesima, il programma del Festival della Valle d’Itria, propone la messa in scena di tre opere liriche, tutte prime rappresentazioni in Italia in tempi moderni, di compositori italiani tra il Settecento e il Novecento. Tutte nuove le produzioni delle opere e dei concerti inseriti in cartellone. Sedici le sedi di spettacolo a Martna Franca e in cinque città pugliesi: Noci, San Marco in Lamis, Bitonto, Brindisi e Cerignola. Apertura con “ I giuochi d’Agrigento ” di Giovanni Paisiello. Per informazioni: www.festivaldellavalleditria.it .
Milano - Piccolo Teatro - 19 maggio 2006 - agostino guzzardella
Cesare Lievi è il regista
di “Tradimenti”, uno tra i più classici testi dell’inglese Harold Pinter
che viene riproposto al Piccolo Teatro Grassi di Milano
dal 16 al 28 maggio. In scena la prima volta nel 1978 al National Theatre
di Londra, “Betrayal” vede sul palcoscenico tre validi e avvincenti attori
quali, Laura Marinoni, Emma, Stefano Santospago, Jerry e Massimo
Popolizio, Robert (tutti nella foto). Il classico triangolo coniugale
viene rappresentato con un dialogo serrato tra i protagonisti rivelando una
crisi molto profonda nella coppia di coniugi
Emma-Robert che mostra una drammatica e paradossale situazione di tacita
accettazione-rassegnazione rispetto ai tradimenti che per entrambi si
protraggono da numerosi anni. In una situazione di generale degrado di valori,
sottolineati da una lucida e
paradossale ipocrisia –incredibile come possa sussistere un’amicizia
apparentemente solida tra i due rivali maschili -
entra in crisi anche il rapporto tra Emma e l’amante Jerry. Questi,
ritrovandosi dopo qualche anno, constateranno l’impossibilità di una
soluzione che possa ricostruire la relazione. La narrazione dei fatti avviene a
ritroso attraverso l’utilizzo di numerosi e brevi flash back intervallati da
inserzioni musicali legati al periodo musicale del Pop-Rock, dai Genesis della
fine anni ’70, ai Beatles degli anni’60, ma anche dalle musiche
di J.S.Bach. La scena finale, la migliore dell’atto unico, rivela come
il primo tradimento di Emma fosse avvenuto già il giorno delle nozze durante il
ricevimento – Jerry era stato il testimone al matrimonio dell’amico Robert-
in un momento in cui l’amante “brillo” aveva dichiarato il suo
amore per lei. Con l’inizio dell’amore, inizia anche la menzogna che
accompagnerà la coppia di coniugi per i non brevi anni di matrimonio. Uno
spettacolo interessante, ottimamente recitato, di cui si consiglia la visione.
Milano - 17 maggio 2006 - Cesare Guzzardella
TEATRO SAN BABILA: " EL FRADELL DE ME' FRADELL E SO FRADELL" con P. Mazzarella
Piero e Rino sono fratelli, tuttavia non si potrebbe immaginare nulla di più apparentemente distante e antitetico. Tanto Piero è ipocrita, cinico, irresponsabile e sostanzialmente fallito – è un presuntuoso attore di quarta categoria – quanto Rino è sincero, gentile, posato e con la solida posizione di commerciante di pelletteria. Ma l’amarezza e la negatività di fondo dei due, per quanto da entrambi ben dissimulata, sono comuni. E così, quando Piero in ambasce economiche letteralmente invade la casa di Rino, ha inizio un confronto di personalità esilarante quanto titanico: Rino lo accoglie a braccia (semi)aperte, il fratello per tutto ringraziamento, tenta invece di strappargli un’amicizia sentimentale. Piero e Rino, fratelli nella vita e nella scena, bandiscono ogni autobiografismo dalla piéce, anche se è inevitabile, calandosi totalmente nell’altro da sé, che i personaggi risultino specchi rovesciati e sdoppiati delle rispettive personalità. Il tutto condito con un divertente gioco delle parti in cui virtù e difetti dell’uno possano essere ascrivibili all’altro e viceversa, con un gioco concentrico infinito. La commedia, in dialetto meneghino proferito con l’ inimitabile vocione arrochito dalle nebbie padane, sta per compiere 20 anni di vita e ha superato le 500 rappresentazioni complessive in lombardia. E’ stata scritta da Silveri per esaudire il desiderio di uno stimato critico milanese che auspicava uno spettacolo in cui l’artista milanese potesse essere finalmente padrone assoluto del palcoscenico, azzerando in misura totale la dialettica “comico-spalla” a vantaggio di una intercambialità assoluta dei ruoli canonici. Il desiderio non poteva essere meglio esaudito che con “El fradell de me’ fradell e so fradell”. Una vera commedia a due, elaborata nella forma, che nel corso degli anni si è auto-riscritta ad ogni nuova rappresentazione e continua a plasmarsi seguendo le bizzarrie improvvisative e le traiettorie umanere dei suoi due impagabili protagonisti. dal 16 maggio all'11 giugno
TEATRO PARENTI :
“MI VOLEVA STREHLER” con Maurizio Micheli
Fino al 21 maggio al Teatro Parenti, nella sede provvisoria di via Cadolini, va in scena con la regia di Luca Sandri l’imperdibile e ormai quasi trentennale monologo scritto nel 1978, a quattro mani, da Umberto Simonetta e Maurizio Micheli, che ne è ancora lo straordinario e inimitabile interprete. Il pubblico ascolta divertito le angosciate e autoironiche riflessioni di un attore di uno squallido locale milanese, alla vigilia di un attesissimo provino con Lui, Giorgio Strehler, il mitico regista. Ed ecco che il frenetico ed esilarante susseguirsi di idee circa il modo di presentarsi all’appuntamento, il continuo cambiarsi d’abito, da Arlecchino a Re Lear-Babbo Natale, dalla calzamaglia nera alla mantella, non sono altro che scuse per parlare di teatro, addirittura di storia del teatro negli anni ’60-’70 - naturalmente i riferimenti ai lavori di Strehler sono tanti – e per cantare canzoni meneghine. L’attore finisce per apparire una sorta di camaleonte, che si adegua alle mode e alle situazioni e rischia di perdere la propria identità, in una recita continua, in una specie di vortice dove tutti i ruoli si sovrappongono e si confondono. E alla fine, l’amara sorpresa: al provino gli si chiede proprio quello che, nel teatrino di varietà dove lavora per tirare a campare, aborrisce, deve cioè cantare L’uselin de la comare con in testa un orrido cappello a forma di testa di uccello… E infatti, dietro le scenette comiche, fanno capolino proprio amarezze e frustrazioni di esperienze passate che si intuiscono vissute dallo stesso Micheli. Il cinquantanovenne attore, livornese, cresciuto a Bari, diplomato alla scuola del Piccolo Teatro, laureato in Lettere e Spettacolo a Bologna con Luigi Squarzina, ha lavorato negli anni ’70 a Milano, scrivendo e interpretando numerosi spettacoli di cabaret. Micheli stesso si considera troppo serio e impostato per essere considerato un comico e troppo disincantato, con un eccesso di senso dell’umorismo, per fare l’attore di prosa; dunque un titolo per la sua vita di attore potrebbe essere “Né carne né pesce”! Maurizio Micheli è anche scrittore, ha pubblicato monologhi, storie brevi cabarettistiche (Sciambagne!). Ricorda Umberto Simonetta, scomparso nel 1998, con rimpianto: grande, modernissimo, poco conosciuto, è stato autore di teatro, regista, impresario. Scrisse testi di canzoni per Giorgio Gaber (La ballata del Cerutti, per esempio), lavorò con Gino Bramieri, Tino Scotti, ideò il fortunato personaggio del clown Scaramacai, espresse la sua milanesità con intelligenza e ironia. Un libro da leggere per riscoprire Umberto Simonetta può essere il suo “Tirar mattina”, scritto nel 1963. info@teatrofrancoparenti.com www.teatrofrancoparenti.com
Milano - 12 maggio 2006 - Anna Busca
TEATRO MANZONI: " PROVA A FARMI RIDERE " con Pino Quartullo e Benedicta Boccoli
“Prova a Farmi Ridere” (Comic Potential) rappresenta una fra le più geniali creazioni di Alan Ayckbourn. La prima assoluta della divertente commedia risale al 1998 a Scarborough. L’incredibile successo ottenuto ha fatto di questa commedia un classico riproposto sempre con maggior successo al Lyric Theatre di Londra (1999) e nell’edizione americana al Manhattan Theatre Club (2000). Non è difficile prevedere che tra non molti anni tanti mestieri e professioni verranno tranquillamente affidati ad “androidi”… forse accadrà anche per gli attori… Un esercito di “attoidi” (macchine programmate per “recitare”) invaderanno gli schermi televisivi con l’unico scopo di produrre ascolti e denaro. “Prova a farmi ridere” è la storia di uno di questi attoidi, anzi di una attoide, a cui un guasto inspiegabile e miracoloso ha regalato il senso dell’umorismo e la capacità di ridere e di far ridere. Aiutata da un regista nostalgico e pensatore e da un giovane autore ingenuo e innamorato, la macchina anomala si staccherà dal gruppo dei suoi simili e avvierà un processo di umanizzazione che la porterà a vivere una vita vera. Regia di Maurizio Micheli. dal 9 maggio
TEATRO DELLA LUNA:
"SWETT CHARITY" con
Lorella Cuccarini (dal 5 al
28 maggio)
Arriva a Milano Sweet Charity, il musical con Lorella Cuccarini , con le coreografie di Luca Tommassini e la regia di Saverio Marconi, prodotto dalla Compagnia della Rancia. Musical romantico, emozionante e sexy scritto da Neil Simon nel 1966, è sempre rimasto legato allo stile di Bob Fosse che oltre l’ha diretto al cinema nel ’68. In quella occasione Charity era interpretata da Shirley MacLaine. Queta figura, ottimista, dolce e ingenua ha convinto Lorella Cuccarini a tornare in teatro dopo il grande successo di Grease.
Milano – Dimensione Danza - 3 maggio 2006 - agostino guzzardella
TEATRO MANZONI: "GIU DAL MONTE MORGAN" di Arthur Miller
"Giù dal Monte Morgan" è la storia dell'intraprendente bigamo Lyman Felt, destro nel business come negli affari di cuore, che vede schiantarsi la sua virtù di funambolo e la sua speranza di farla franca vita natural durante proprio sui tornanti del Monte Morgan. Tutta colpa della Porsche che non ha risposto ai comandi di Lyman e che, sbandando, tradirà il traditore. Al capezzale del businessman vengono infatti convocate le due mogli fino allora ignare della reciproca esistenza. Una è una cinquantenne "wasp" (bianca, anglosassone, protestante), fremente di passione sotto l'algida apparenza, l'altra è una giovane donna ebrea in carriera. L'incontro avrà conseguenze esplosive. Miller ha descritto questa sua opera come "un dramma veramente politico. E' il mio lavoro più anticonvenzionale e meno rassegnato. Ha a che fare con la politica dell'anima e non con quella dei picchetti, perchè questo è il mondo in cui viviamo oggi. Il dibattito che vi è contenuto riguarda infatti la possibilità stessa di un universo morale". E' ormai confermato dagli esperti che la libertà favorisce lo sviluppo economico di una società. La commedia di Arthur Miller ci conferma che la libertà di sposarsi con due donne, quando si è sinceramente e onestamente innamorati di tutte e due, favorisce la felicità di entrambe e delle relative famiglie. A un patto però: che nessuna delle due venga a sapere dell'esistenza dell'altra. Purtroppo il protagonista della commedia, a un certo punto, un decisamente infelice punto, vien meno a questo patto. Infatti a seguito di un banale incidente (cercato? casuale?) le due mogli si incontrano, anzi si scontrano, e allora addio felicità! Quella che era la situazione più appagante e appagata, diventa un inferno di invettive, increduli sbigottimenti, scoperte di retrodatate mostruosità. Il nostro autore mette a bella posta il suo onesto e bravo protagonista nella peggiore delle possibili situazioni per un onest'uomo, gran viaggiatore (da una all'altra moglie), per potersi scagliare, attraverso di lui, contro tutti i tabù di una società moralistica e puritana in nome della libertà di amare secondo la "legge naturale" dell'amore e del desiderio. Che come si sa non conosce limitazioni e confini. E l'argomento principe, il più semplice, tra i tanti diritti e doveri del cuore e della verità, è che quella "legge naturale" funziona, insomma farebbe felici tutti, se il diavolo, sempre lui, non ci mettesse la coda. Toccherà ricorrere a una specie di giudizio di Salomone per uscire da questo sofferto intreccio di esperienze, dove Miller naviga con grande umorismo e impavido cinismo, menando fendenti a destra e manca, in nome della libertà di vivere i propri sentimenti, senza limiti ma con onesta sincerità. note di regia
TEATRO CARCANO: "MISTERO BUFFO" di Dario Fo (dal 4 al 9 aprile)
Mario Pirovano si esibisce nello spettacolo più famoso di Dario Fo, uno straordinario impasto comico-drammatico ormai considerato un classico del ‘900. Le quattro giullarate che l’attore ci presenta sono tra le più appassionanti del Mistero buffo. La ricchezza del testo e le capacità istrioniche di Pirovano, che torna al Carcano dopo il grande successo di Johan Padan la scorsa stagione, riescono a trasportarci nella dimensione delle farse medievali, provocatorie e dissacranti, e nella comicità viva della Commedia dell’Arte. La fame dello Zanni racconta la storia di una fame atavica attraverso sproloqui e contorsioni da funambolo. La resurrezione di Lazzaro è la descrizione parodistica del miracolo più popolare del Nuovo Testamento, vissuto come grande happening del tempo.l primo miracolo di Gesù Bambino costituisce il poetico racconto tratto dai Vangeli Apocrifi: come il piccolo Jesus, che fa volare gli uccellini di argilla fatti dai compagni, reagisce alla prepotenza di chi glieli distrugge. Bonifacio VIII ci presenta il pontefice prima nella magnificenza della sua vestizione, poi nel suo incontro-scontro con Gesù. Classico anacronismo medievale, teso a sottolineare l’immensa differenza fra loro.
TEATRO PARENTI:
“L’AMANTE” DI PINTER
Harold Pinter ha 76 anni e da più di quaranta riceve premi, riconoscimenti e lauree honoris causa in tutto il mondo: l’ultimo, il più prestigioso, è il Premio Nobel per la Letteratura, assegnatogli nel 2005. L’autore londinese ha prodotto un gran numero di testi teatrali, che in alcuni casi ha anche recitato, film, lavori televisivi e radiofonici; neppure negli ultimi anni il suo impegno politico è venuto meno e ha tenuto graffianti discorsi alla House of Commons inglese contro la guerra in Iraq e l’appoggio dato da Blair agli americani. La commedia scelta dalla regista Andrée Ruth Shammah perché fosse rappresentata al teatro di via Cadolini è una breve e deliziosa pièce scritta da Pinter nel 1962 (The Lover) e presentata al pubblico per la prima volta l’anno dopo, insieme a “I nani” (The Dwarfs ). Lo spettatore resta inizialmente sbigottito nell’ascoltare il protagonista maschile, Richard, che si appresta ad uscire per recarsi al lavoro, chiedere con noncuranza alla moglie Sarah se nel pomeriggio riceverà a casa il suo amante. La risposta affermativa e allegra della giovane non lo scompone affatto: pare quindi che la coppia sia scandalosamente “aperta”, che un triangolo amoroso sia instaurato da tempo con la perversa complicità del marito tradito. Richard svela poi a Sarah di avere da anni incontri pomeridiani con una prostituta, che lo soddisfa sessualmente ma non potrà mai sostituirsi a lei come figura di donna. Il quadretto famigliare che si presenta è quindi squallido e immorale: un matrimonio che dura da dieci anni in precario equilibrio tra tradimenti regolari e finzioni borghesi. Ma quando arriva Max, l’amante di Sarah, il gioco erotico si rivela: Max è Richard, e Sarah la puttana. Solo così, recitando questi ruoli amorosi trasgressivi, riescono a mantenere il desiderio e ad amarsi con passione. Ma Max-Richard comunica alla donna di voler interrompere la relazione, per tornare dalla moglie, e se ne va, lasciandola interdetta e delusa. Invece è solo l’inizio di un nuovo gioco…Davvero perfetti Umberto Bellissimo e Margherita Di Rauso in questo “scherzo” teatrale che diverte e nel contempo fa pensare: è necessaria una sorta di “schizofrenia” di coppia per vivificare un rapporto coniugale che rischia di spegnersi nella monotonia della ripetitività? Richard e Sarah sono due sposi annoiati e indifferenti o due amanti appassionati? ( fino al 9 aprile, in alcune date anche due spettacoli, alle 19 e alle 21). Milano - 31 marzo 2006 (A.B.)
TEATRO MANZONI: MARGARITA E ILGALLO
Un testo inedito scritto da Edoardo Erba interpretato da Maria Amelia Monti e Gianfelice Imparato con la regia di Ugo Chiti.
Questa nuova commedia è una
prova di intelligenza e di abilità teatrale: usando lo stile della commedia
piccante del Cinquecento parla del rapporto fra i sessi in modo attuale e
incisivo coinvolgendo gli interpreti in una grande prova d’attore. A muovere i
fili della vicenda una strega capace di giocare con i più inconfessabili
desideri dei protagonisti. Ma al centro della storia c’è anche l’ambizione
di un artigiano fiorentino, disposto a tutto pur di divenire libraio di corte,
capace persino di offrire sua moglie come merce di scambio: una proposta
indecente del ‘500 che dà vita a imprevedibili equivoci. Sarà la scaltra
intelligenza popolare di Margarita, la serva di casa, a risolvere il complicato
intrigo facendo pagare direttamente al libraio il prezzo della sua ambizione.
TEATRO PARENTI:
UN’INDIMENTICABILE SERATA
Fino al 5 marzo è in scena al Parenti con la regia di Antonio Calenda la bravissima Piera degli Esposti, che dà vita all’ironia sottile e attualissima di Achille Campanile, scomparso nel 1977, in un riuscito collage di brani tratti da diversi lavori dell’autore, accompagnati da musica dal vivo, al pianoforte. Si comincia con la famosa riflessione filosofica sugli asparagi e l’immortalità dell’anima, per passare a una divertente dissertazione sulla lunghezza di certi baci tra innamorati, che nasconde in realtà pensieri tutt’altro che romantici. Anche il ricordo di Molière che amava leggere i suoi testi alle cuoche per ascoltare il parere di persone semplici suscita un commento canzonatorio e gustoso; e il dialogo inverosimile tra cameriere e clienti al tavolo basato sull’equivoco circa il significato di “naturale”, ora inteso come aggettivo dell’acqua minerale e poi come affermazione pari a “ovvio”, fa quasi perdere la testa allo spettatore, come il discorso sulla quercia del Tasso… In un carosello di parole, in un’alternanza continua tra grottesco e fulminea comicità, in una sorta di nascente teatro dell’assurdo, lo spettacolo si svolge tra le risate del pubblico, affascinato e mai annoiato. E l’ultima immagine è proprio l’ultima di ognuno di noi: attratta per tutta la vita dal letto, per chissà quale misterioso magnetismo, ecco che alla fine una persona vi giacerà cadavere, senza neppure il più piccolo pensiero, e avrà sul viso un ironico e ambiguo sorriso.
Milano - 5 marzo 2006 - (A.B.)
TEATRO CARCANO: SEI PERSONAGGI IN CERCA D'AUTORE (dal 14 al 26 febbraio)
Durante le prove di un testo teatrale irrompe sul palcoscenico un gruppo di sei misteriosi Personaggi, membri di un’unica, tormentata famiglia, che chiedono al capocomico e agli attori di rappresentare il loro dramma. L’autore che li ha creati rifiuta di farli vivere sulla scena, negando quell’immortalità che solo l’arte può dare alla vita. Ciascuno racconta frammenti di storie personali che insieme compongono una verità fatta di abbandoni, sofferenza, desideri di vendetta. Ma quando gli attori iniziano a recitare, i Personaggi non si riconoscono in una rappresentazione che sentono inadeguata, e invadono la scena, riappropriandosi dei ‘ruoli’, fino al tragico finale annunciato. L’idea che la verità del teatro sia l’unica possibile realtà, e una profonda sfiducia nei confronti delle convenzioni sociali sono il fulcro della trilogia pirandelliana del ‘teatro nel teatro’ a cui Sei personaggi in cerca d’autore appartiene, insieme a Questa sera si recita a soggetto e Ciascuno a suo modo. Attraverso una formula drammaturgica rivoluzionaria si abbattono i confini dello spazio teatrale, dissacrandolo e mescolandolo con l’urgenza del reale, in una rappresentazione lucida e tragica della perdita d’identità dell’uomo contemporaneo. E’ una messinscena ironica, a tratti esilarante, quella che che Carlo Cecchi dirige e interpreta nel ruolo del Regista. Senza alterare la struttura del testo, ma solo sfrondandolo e attribuendogli una serie di beffarde allusioni all’attualità teatrale, egli ne destruttura ferocemente il meccanismo privando di ogni credibilità il suo nucleo drammatico. Lo spettacolo, prodotto dal Teatro Stabile delle Marche, giunge al Teatro Carcano di Milano nella sua terza stagione di repliche, con 49 città visitate, 201 recite e oltre 140.000 spettatori.Accanto a Cecchi Paolo Graziosi (Il Padre), Sabina Vannucchi (La Madre), Antonia Truppo (La Figliastra), Francesco Ferreri (Il figlio), Joana Pupo (Il Giovinetto), Angelica Ippolito (Madama Pace), Riccardo Lupo (Assistente del Regista), Alessandro Baldinotti, Paolo Mannina, Rino Marino, Nadia Santos, Stefano Tosoni (Gli Attori). Regia di Carlo Cecchi
TEATRO SAN BABILA: MA
NON E’ UNA COSA SERIA (dal 7
febbraio con Paola Quattrini)
Rappresentata per la prima volta a Livorno nel 1918 “Ma non è una cosa seria” ètra le più felici espressioni di quell’umorismo leggero e del garbo raffinato che connota le prime commedie di Luigi Pirandello. La trama si basa sulla paradossale decisione del protagonista Memmo Speranza (Roberto Alpi), impenitente dongiovanni, di prendere moglie, ma solo per non correre il rischio di sposarsi. Contraendo un matrimonio apparente, espediente singolare che gli eviterà ulteriori rischi matrimoniali e relative complicazioni, vista la natura gaudente che lo porta a innamorarsi con estrema felicità nonché, altrettanto rapidamente, a stancarsi. La moglie per gioco prescelta è Gasparina (Paola Quattrini), sottomessa e convinta di non esercitare alcuna attrattiva.
TEATRO MANZONI: LIOLA' (dal 7 febbraio con Jannuzzo e Manuela Arcuri )
“Liolà”,
commedia d’ambiente siciliano, narra di un dongiovanni campagnolo, che con il
suo comportamento mette allegramente a soqquadro il microcosmo in cui vive. Egli
è immune dalla brama di benessere materiale che assilla la società
dell’epoca. Una società di tipo verghiano per gli interessi da cui è
dominata, nonché per la corale partecipazione agli avvenimenti. Tutta
pirandelliana è però la conclusione che balena con chiarezza: il trasgressore
delle regole è l’unico veramente buono e generoso, gli altri sono
interessati, egoisti e gretti. Tuzza, incinta di Liolà suggerisce allo Zio
Simone di attribuirsi la paternità del figlio che ha in grembo, mettendo così
a tacere le male lingue. In questo modo Tuzza pensa di assicurarsi l’avvenire
e di vendicarsi non solo di Liolà, ma anche di Mita che ha sposato il vecchio
benestante, creandosi una posizione alla quale lei stessa aspirava. Il piano è
ben congegnato, la povera Mita è malmenata e cacciata di casa dal marito. Liolà
la salva mettendola incinta, e il vecchio Zio Simone se la riprende in casa,
preferendo questa paternità a quella illegale procuratagli dalla Tuzza. Senza
rendersene conto un senso di giustizia lo spinge a ristabilire la situazione a
favore di chi era stata danneggiata ingiustamente, e contro chi ha usato la
malizia e la frode. Proprio in questa inconsapevole innocenza è la sua gioia di
vivere. “Liolà” è una delle commedie più amate da Pirandello che
affermava fosse, dopo “Il fu Mattia Pascal”, la cosa a cui teneva di più.
Al figlio Stefano racconta: “Il protagonista è un contadino poeta, ebbro di
sole, e tutta la commedia è piena di canti e di sole. E’ così gioconda, che
non pare opera mia”. Portare
in scena “Liolà” è stato un progetto a lungo accarezzato da Gianfranco
Jannuzzo che ora si concretizza al meglio con la preziosa collaborazione
registica di Gigi Proietti. Un’amicizia e un’intesa, quella tra i due
attori, che risale ai tempi della scuola di teatro diretta da Proietti dalla
quale l’attore siciliano proviene. Gianfranco Jannuzzo nei panni di Liolà
saprà mettere al servizio del personaggio la sua generosa verve e la sua
naturale esuberanza artistica. Accanto a lui Manuela Arcuri, attrice dal volto e
dal temperamento mediterranei, incarnerà
la moglie Mita.
TEATRO CARCANO:
IL DIARIO DI ANNA FRANK (dal 7 al 12 febbraio)
Un classico del teatro contemporaneo, rappresentato in tutto il mondo, una pagina di grande bellezza e poesia che celebra il valore della vita, messaggio positivo di fiducia e di speranza. Il lavoro degli interpreti porta in scena l’energia, la forza, la bellezza della giovanissima Anna Frank, la sua gioia per la vita che, come lei stessa ci ricorda, può e deve esistere anche nei momenti più duri.La regia muove i suoi passi dalla prospettiva in cui gli eventi sono vissuti e narrati da Anna: quei due anni di clandestinità, prima della deportazione nel campo di concentramento, sono descritti nelle sue pagine con trepidazione, ma ci accorgiamo subito che la sua vita non si ferma e non si rassegna alla condanna. Anna vive il timido approccio con l’amore, si scopre giorno dopo giorno un po’ più adulta, prova i mille aneliti dell’adolescenza senza che restrizioni, leggi razziali, guerra riescano ad impedirlo.Chi non conosce il contenuto del Diario resterà sorpreso, aspettandosi di assistere ad un’opera sulla deportazione degli Ebrei nei campi di sterminio: si troverà invece a vivere, insieme ai personaggi della commedia, una vicenda a tratti poetica e gaia che narra uno spaccato di vita quotidiana, bellissima e piena di poesia, ancor più struggente poiché ne conosciamo la tragica conclusione.
di Frances Goodrich e Albert Hackett, Carolina Levi nel ruolo di Anna Frank.
TEATRO PARENTI:
MONSIEUR IBRAHIM E I FIORI DEL CORANO
Fino al 29 gennaio è in
scena al Teatro Parenti di via Tertulliano uno dei lavori più interessanti del
quarantacinquenne belga Eric-Emmanuel Schmitt, lavoro che, come racconta lo
stesso autore, nacque da una piacevole conversazione con l'amico e commediografo
Bruno Abraham-Kremer, reduce da un affascinante viaggio in Turchia. Il testo si
sviluppa come una sorta di riflessione intima sulle proprie radici, sulla
saggezza degli anziani, sulla pacifica coabitazione di culture diverse, sul
profondo significato dell'Islam,
che l'islamismo in realtà finisce oggi per tradire. La piéce vede come
protagonista Mosè, un droghiere parigino che racconta la sua infanzia infelice,
negli anni '60, segnata dall'abbandono della madre, dalla grave depressione del
padre avvocato ed ebreo (che ebbe la famiglia distrutta nei campi di
concentramento nazisti e che finirà per suicidarsi), da esperienze sessuali
molto precoci con prostitute di strada: ma segnata, soprattutto, lui
dodicenne,da un incontro speciale, quello con Ibrahim, il negoziante
"arabo" di Rue Bleue. Sarà proprio quest'uomo, questo musulmano, a
diventare il padre spirituale del
piccolo ebreo Momo: lo salverà dalla sua terribile solitudine
insegnandogli a sorridere,
ad amare, a vivere serenamente, a lavorare e ad agire per raggiungere ciò che
si desidera, ad accettare infine la morte. E quando Momo-Mosè
aprirà il libro del Corano appartenuto a Monsieur Ibrahim e a lui
lasciato in eredità, vi troverà dei fiori secchi: perchè "la spiritualità
non consiste nel ripetere meccanicamente le frasi alla lettera, ma nel
percepirne il senso, nel comprenderne l'anima, le sfumature, le conseguenze...La
spiritualità vera non è che un miscuglio di obbedienza e libertà". E'
questa la spiegazione del misterioso titolo, data dallo stesso Schmitt. A
recitare il monologo, che alterna battute divertenti a momenti drammatici, il
bravo Mario Zucca.
Milano - 23 gennaio 2006 - (A.B.)
TEATRO CARCANO: "MORTE DI UN COMMESSO VIAGGIATORE" (dal 24 gen. con Eros Pagni)
Rappresentato per la prima volta nel 1949, con la regia di Elia Kazan e l’interpretazione di Lee J. Cobb, Morte di un commesso viaggiatore è un testo che ha ottenuto uno straordinario successo sui palcoscenici di tutto il mondo, dagli Stati Uniti alla Russia, da Israele alla Cina. Al centro del dramma sta la famiglia Loman. Willy è il tipico “self-made man” americano che, nonostante i numerosi fallimenti personali, ha cercato di inculcare nei figli Biff e Happy le sue idee positive sullo spirito d’iniziativa privata. Al suo fianco, la moglie Linda cerca con difficoltà di tenere unita la famiglia e di superare le quotidiane difficoltà di bilancio, che s’inaspriscono quando Willy viene licenziato. Sotto l’urgenza economica, la famiglia lentamente si sgretola e l’azione precipita verso la tragedia finale: Willy chiede un prestito all’amico Charley, ma per orgoglio rifiuta il posto che questi gli offre, cercando invano di non rivelare il proprio degrado esistenziale al figlio Biff, il quale però non crede più ai falsi ideali del padre, soprattutto da quando lo ha scoperto in flagrante adulterio. Strutturato in modo molto libero, con audaci flashback e improvvise incursioni nell’onirico, Morte di un commesso viaggiatore è un testo che conserva ancora oggi tutta l’attualità del suo discorso di fondo che mette in scena il crollo di un mondo costruito sull’illusione o sul primato dell’apparenza rispetto alla sostanza.
Giunge alla terza edizione il festival di Catania, proposta multiculturale e vitale. Si apre lunedì 16 gennaio con il concerto dei Klezmatics , ricco di un centinaio di proposte fra musica, cinema, arte e cultura, fino al mese di ottobre 2006.Un Festival che valorizza e promuove la cifra stilistica culturale autoctona del territorio catanese e della Sicilia , aprendosi alle “altre culture”. Per maggior informazioni visitare il sito www.etnafest.it .
Milano – 13 gennaio 2006 - agostino guzzardella
TEATRO MANZONI: UN' ORA E MEZZA DI RITARDO (con Stefania Sandrelli dal 10 gennaio)
Una
sera come tante altre, a Milano, una coppia di coniugi deve recarsi ad una
importante cena d’affari, ma Giuliana improvvisamente non se la sente più di
uscire di casa. Ha un bisogno
urgente di parlare ed è ben decisa
ad alleggerire il suo cuore. Allora
Vittorio le concede pazientemente cinque minuti, poi dieci… Ma non è
sufficiente: trenta anni di vita in comune valgono ben un’ora e mezza di
ritardo.Scritta
da Gérald Sibleyras e Jean Dell, con molto gusto e un linguaggio da commedia
brillante, questa intelligente e dolceamara satira di costume permette anche a
noi in Italia di scoprire il talento di due autori
internazionalmente riconosciuti, già premiati con il prestigioso Molière.
Nel rispetto assoluto dello stile che li
contraddistingue, Sibleyras e Dell infilano un’altra commedia spassosa,
elegante nella conduzione dei dialoghi e raffinata nella descrizione dei
personaggi. Paradosso e colpi di scena non si fanno attendere e danno vita a una
pièce sofisticata, terreno ideale per il confronto di due attori di rango. Lo
spettacolo segna il ritorno sulle tavole del palcoscenico di una grande attrice
molto amata dal pubblico come Stefania Sandrelli alla quale è stato assegnato
in questa stagione l’ambito riconoscimento del “Leone d’oro alla
carriera” alla Mostra internazionale del cinema di Venezia. Il ruolo del
marito è affidato a Luciano Virgilio, consumato attore di teatro impareggiabile
nel restituirci la complessità di un personaggio. La regia è curata da Piero
Maccarinelli, per il quale lo spettacolo è occasione per proseguire un percorso
sulla commedia contemporanea di intrattenimento iniziato con opere di Orton e
Manfridi e proseguito con Sterner, Mc Nally e Coburn. La trama è la seguente: Giuliana
e Vittorio sono una coppia felice: lui è un avvocato di grido, al servizio di
clientela danarosa, lei è una donna di classe, tre figli e una nipotina
arrivata da pochi giorni. Il cocktail di soldi, di successo e di unità
familiare dovrebbe essere la ricetta ideale per una vita perfetta. Una sera però,
proprio nel momento in cui la coppia è pronta per andare a cena da amici,
Giuliana si rifiuta di uscire di casa. Evidentemente il cocktail ha funzionato
troppo bene, oppure ha esaurito il suo effetto: Giuliana decide di aprirsi al
marito e di confessargli insicurezze e delusioni. Inizialmente la malinconia
viene attribuita alla recente promozione a nonna, ma l’illusione dura ben
poco: la conversazione dei coniugi è presto dirottata su argomenti inattesi, su
rivelazioni che li costringono a ritardare l’uscita di casa. È qui che
comincia un intenso scambio di battute dove il rapporto viene messo a dura
prova.
TEATRO NUOVO: “MAMBO Y SALSA…LA VOGLIA DI BALLARE” (dal 6 al 18 dic.)
E’ la storia di Norman ed Isabel un amore che finisce a causa dell’improvvisa passione per il ballo che sconvolge Isabel, che partirà e si trasferirà a Portorico attratta da questa isola tropicale, dalla sua musica e dal ritmo dei suoi abitanti. L’orchestra dal vivo, le voci di Michel Altieri e Mara Mazzei e le travolgenti salse con coreografie di Frassica e Alessandra Ferri garantiscono uno spettacolo da non perdere.
TEATRO PARENTI:
LA MARIA ZANELLA
Solo fino a domenica 11 sarà possibile ascoltare il monologo che Sergio Pierattini, autore teatrale nato a Sondrio nel ‘58, ha scritto per Maria Paiato, ex ragioniera di Rovigo, attrice quasi per caso: e quale attrice! Già segnalata e premiata dalla critica per alcune sue interpretazioni sia teatrali che cinematografiche, la Paiato riesce in un’ora a commuovere, a divertire, a impietosire, a far credere al pubblico di essere lei, sì, proprio lei, la Maria Zanella, che si dispera perché la sorella Luciana, dopo la morte della madre, l’ha convinta a vendere la casa del paese dove abitava da sempre. E lei non vuole tornare nell’istituto psichiatrico dove è stata ricoverata in passato, vuole andare in una stanza in affitto, vuole decidere della sua vita, lei che non ha mai potuto farlo, da quando, bambina di un anno, l’acqua nera del Po durante l’alluvione del ‘51 l’ha inghiottita e si è salvata per miracolo…Ma il Po l’ha segnata per sempre, come la riga nera sul muro della casa, che la sorella non riesce a scorgere e che lei invece vede benissimo. E sarà proprio sull’argine del Po che la sua storia infelice avrà una svolta tragica e senza ritorno. L’eccellente interpretazione di Maria Paiato è stata applaudita calorosamente nella sala del Franco Parenti, in via Cadolini. (A.B.)
CORRIEREBIT ENOGASTRONOMIA2006
LOCALI: IL VERDI
Grande serata al ristorante Il Verdi di piazza Montebelluno1 a Milano per festeggiare i 25 anni della nuova gestione. Piatti tipici milanesi e non accompagnati da musiche hanno allietato i numerosi ospiti intervenuti.
LOCALI:
DIXELAND CAFE’
Le suggestioni texane conquistano Milano Quelle che sperimenteranno tutti gli ospiti del Dixieland Café, un piccolo universo in perfetto stile vecchio west. Anzi, meglio dire grande, visto che di ben quattro sale si compone: due dedicate alla ristorazione e due all'aperitivo e all'American Bar.Il Dixieland Cafè, erede del famoso Dixieland appena chiuso in via Quadrio, è in viale Umbria 120. LA CUCINA DEL DIXIELAND Posateria raffinata, piatti dal taglio squadrato e presentazione creativa: al Dixieland Cafè la tradizione texana e messicana sposa il gusto per i sapori e le presentazioni tipiche occidentali. Ecco che allora nasce una cucina appetitosa e invitante, colorata ed equilibrata, sia negli ingredienti che negli accostamenti. Se infatti il punto di partenza sono le specialità texane, messicane e creole (sprattutto della Louisiana), in cui compaiono carne (manzo, pollo e maiale), granoturco, pomodori, peperoni, fagioli, riso, avocado e tortilla (celeberrima spianata sottile e tondeggiante fatta di acqua e farina di grano), il punto di arrivo sono prelibatezze delicate che non disdegnano qualche tocco fusion, italiano o orientaleggiante. Ne sono esempio gli involtini di pasta ripieni di texas chili. In accompagnamento alla cena o per l'aperitivo e il dopocena tutte le sere al Dixieland si possono ordinare ottimi cocktail, come la gettonatissima Margarita, buoni vini (in lista ce ne sono piemontesi, friulani, toscani, spagnoli, cileni, californiani, argentini e sudafricani) e sangria.
Milano - 13 dicembre2006 - Dixeland Cafè viale Umbria 120 - a.g.
I VINI DELLE DONNE: LE
818 MIGLIORI ETICHETTE VINICOLE TOSCANE
Evento nato nel 1989 a edizione biennale, è giunto alla settima edizione. I “vini delle donne”, ossia vini creati da enologhe e produttrici, sottolinea come, in Toscana, la presenza femminile nel settore enologico sia cresciuta in modo esponenziale. Enologhe, agronome, giornaliste, e produttrice sono vere e proprie le nuove, star del mondo del vino toscano, una vera rivoluzione che ha portato una ventata di grazia e creatività in un mondo, fino a poco tempo fa tutto maschile. Sono 818 i vini toscani che hanno superato, nel mese di ottobre a Siena, la severa Selezione 2006 e che diventeranno ambasciatori della regione Toscana nelle iniziative di promozione in tutto il mondo. Tra il 26 e il 28 novembre, sarà possibile degustare questi eccellenti vini presso l’Hotel Westin Palace a Milano. Il tour si sposterà a New York e poi a Mosca .
Milano - 24 novembre 2006 - HotelWestin Palace - a.g.
LIBRI:
IL
VIGNAIOLO MESTIERE D’ARTE
Il
Vignaiolo Mestiere d’Arte
tratta di uno dei più antichi e straordinari mestieri d’arte fatti, come
tutte le professioni legate alla terra, di attesa e duro lavoro, sacrificio e
soddisfazione, abilità e conoscenza sia delle tecniche tradizionali sia delle
nuove possibilità offerte dalla ricerca scientifica. Ma soprattutto di grande
passione.
Evento dedicato al vino , unico in Italia a promuovere la filosofia “Quality and Budget”, Winelove raccoglie anche alla sua terza edizione un grande successo. Ospiti, presso la prestigiosa sede del Circolo della Stampa di Milano, i sorprendenti vini bosniaci della Cantina Vukoje. I winerlovers hanno potuto approfondire la propria conoscenza sul vino attraverso esclusive degustazioni dedicate all’abbinamento tra vino e cioccolato. Particolarmente affollati i corsi di cucina. Per maggiori info: www.winelove.it .
Milano - Circolo della Stampa - 20 novembre 2006 -
In
occasione dell’incontro con i produttori di specialità enogastronomiche della
Maremma Toscana, tenutosi presso la sede del Touring Club, ha impressionato a
molti cultori del buon vino, la produzione vinicola di Enrico Corsi, titolare
dell’azienda agricola La Cura. L’azienda è situata nell’alta Maremma
Toscana sulla costa tirrenica tra Livorno e Grosseto. I vigneti sono tutti nel
comune di Massa Marittima. La collina su cui si trovano i vigneti dista 5 km dal
mare ad un
‘altitudine di 100 m s.l.m. Il suolo è ricco di sassi alberese, argilla e
calcaree. La punta di diamante della produzione è rappresentata dal vino “La
Cura 2000". Prodotto da una vigna vecchia, questo vino esprime i sapori e
le note caratteristiche del Sangiovese giunto alla perfetta maturazione. La
vendemmia tardiva, le lavorazioni artigianali di cantina portano ad avere un
carattere tutto particolare a questo vino che si sposa ad arrosti di selvaggina
, a carni rosse e formaggi stagionati.
Milano - Touring Club Italiano - 20 novembre 2006 - agostino guzzardella
ASTI D.O.C.G.:
LA DOLCEZZA NASCE DALLA TERRA
In occasione della presentazione della rivisitazione del logo e della campagna pubblicitaria per l’Italia è stato illustrato il sistema di attività che, con un investimento di circa 40 milioni di euro, mira a riconquistare nella mente dei consumatori la posizione che gli compete: un prodotto dolce e aromatico per natura, di grande tradizione e qualità che ha il previlegio di nascere in un territorio unico. L’Asti D.O.C.G. rappresenta uno dei simboli più efficaci dell’enologia italiana nel mondo La zona di produzione comprende 52 comuni piemontesi distribuiti nelle province di Alessandria, asti e Cuneo, per una superficie complessiva di 9.900 ettari. Le bottiglie vendute nel 2005 sono state circa 60 milioni. Per maggiori informazioni: www.astidocq.it .
Milano - Spazio Paolo Sarpi 8 - 15 novembre 2006 - a.g.
Presente già a Roma dal2000, Comptoir de France apre a Milano in Porta Romana sulla Piazza Medaglie d’oro. Propone una ricca scelta di vini, un ampio assortimento di formaggi freschi e stagionati, foiegras e tante altre prelibatezze. Dal 2007 diventerà anche un wine-bar dove godersi il famoso aperitivo milanese in versione transalpina. Anne e Vincent vi aspettano numerosi. Comptoir de France sarà presente online sul sito: www.comptoirdefrance.com
Milano - Comptoir de France - 9 novembre 2006- a.g.
Il 12 e il 13 novembre a Palazzo Mezzanotte la Milano del gusto si accenderà con Golosaria, rassegna enogastronomia del Club Papillon. Si inizierà con la “Colazione delle mille e una notte”, in omaggio ai saperi della grande pasticceria di Milano. Un’occasione per discutere di sana alimentazione e del legame con i prodotti del territorio. Golosaria rappresenta un momento di festa e di incontro con tanti personaggi. Saranno centinaia i prodotti in assaggio e una speciale Enoteca curata dal sommelier Fabio Scarpitti offrirà in degustazione i 100 migliori vini d’Italia selezioanti da Paolo Massobrio e Marco Gatti. L’ingresso alla rassegna Golosaria è ad inviti. I biglietti d’ingresso possono essere scaricati dal sito www.clubpapillon.it .
Milano - 8 novembre 2006 - a.g.
I Bei Tipi Saclà sono pomodori 100% italiani, sbucciati uno ad uno, lasciati interi e conditi con gli ingredienti tipici della tradizione mediterranea. La particolare lavorazione del prodotto, messa a punto dall’azienda grazie ad una innovativa tecnologia, consente di cogliere i pomodori nel momento della massima maturazione mantenendone intatta tutte le proprietà nutrizionali e garantendo un numero alto di licopene (sostanza preziosa per il nostro organismo essendo un eccellente antiossidante). I Bei Tipi sono ottimi come stuzzicanti antipasti, come gustosi contorni e adatti ad improvvisare nuovi piatti.
Milano - Spazio via Burlamacchi – 8 novembre 2006
GUIDE: IL GOLOSARIO 2007
Autore:Paolo Massobrio
Casa Editrice: Comunica
Pagine 10016
Prezzo: 23,50 euro
Con una filiazione che supera le mille pagine è stata presentata la nuova edizione della guida alle cose buone d’Italia firmata da Paolo Massobrio, fondatore e presidente del movimento dei consumatori Papillon. Il libro cult per gli appassionati di cibo e di vino giunge all’ottava edizione ancora più ricco di contenuti, con una veste grafica rinnovata e un software per il navigatore satellitare palmare da scaricare gratuitamente dal sito www.clubpapillon.it con i 1.200 indirizzi golosi da non perdere. Altra novità è l’indicazione, tra le oltre 2.000 cantine selezionate, di quelle che sono aperte al pubblico tutto l’anno o che offrono servizi aggiuntivi oltre alla vendita del vino.
Milano – Grattacielo Pirelli - 8 novembre 2006 -
Autori: Paolo Massobrio e Marco Gatti
Casa Editrice: Comunica
Pagine 358
Prezzo: 29 euro
Dal successo della prima, che somigliava ad un agile manuale, esce la seconda edizione di “ L’Ascolto del Vino”. Oltre agli aggiornamenti sulle tecniche di degustazione sono presenti immagini ricercate. Il libro si rivolge a tre filoni di lettori: l’appassionato che decide di farsi accompagnare alla scoperta del vino e comincia a leggere questo manuale; i tanti amici che in Italia, invitati dai Club di Papillon, svolgeranno dei corsi di introduzione al vino; gli studenti e gli insegnanti delle scuole alberghiere italiane.
Milano – Circolo della Stampa - 6 novembre 2006 -
PREMIO
" PIATTO D’AUTORE
Si è svolto, nell’esclusivo Hotel Principe di Savoia di Milano, la serata di gala della terza edizione del Premio Nazionale Giornalistico Piatto d’Autore. Ideato ed organizzato da CM Comunicazione questo premio gastronomico è dedicato ai giornalisti. L’evento si ripropone di promuovere il patrimonio agro alimentare e vinicolo italiano attraverso un percorso ideale tra le tradizioni, le ricette, i sapori e il territorio. Alla serata finale hanno partecipato 20 (in realtà 17) finalisti che si sono sfidati ai fornelli e i loro “piatti d’autore” sono stati valutati dagli chef Carcangiu, Valletta e Cervini. Il vincitore della serata, presentata da Maria Teresa Ruta, è risultato Renato Righi di Radio 1. Il primo classificato ha ricevuto la prestigiosa “Pentola d’Oro Baldassare Agnelli”.
Milano - Hotel Principe di Savoia - 24 ottobre 2006 - a.g.
Autore: Ira Meyer Curatore: Marcello Garolfalo
Casa Editrice: Disney Libri
Formato: 23 cm x 23 cm Pagine: 128 a colori
Prezzo: 18 euro
Ira Meyer, Chef internazionale, laureato al Culinari Institute di New York, il più amato di Hollywood e ambasciatore della cucina mediterranea negli Stati Uniti, è l’autore di “Piccoli Grandi Cuochi”, il primo libro di ricette edito da Disney . Libro interamente dedicato ai bambini dai 6 ai 10 anni. Le ricette ( 33 più una decina riguardanti le preparazioni di base: come cucinare pasta, riso, verdure, uova, ecc.) sono spiegate passo dopo passo, e sono sempre accompagnate da una fotografia a colori del risultato finale per aiutare il bambino. Il livello di difficoltà spazia dalle ricette che non richiedono neanche l’uso dei fornelli a quelle un po’ più elaborate ove è necessaria la presenza dei genitori.
Milano - The Walt Disney Company - 24 ottobre 2006 a.g.
PREMIO
INTERNAZIONALE EVA: CARLA
LATINI
Carla
Latini ritira, oggi, a Pamplona, in Spagna, il premio internazionale EVA
nella categoria “imprenditrice del cibo”, per il lavoro di
ricerca e promozione della pasta di qualità. Unica europea non spagnola ad
essere premiata dall’Associazione delle Donne Imprenditrici di Navarra (Asociación
de Mujeres Empresarias de Navarra) che sostiene l’iniziativa. Un
riconoscimento importante alla persona e all’azienda marchigiana che ha
seguito per il grano duro lo stesso percorso intrapreso dal vino, dimostrando
che la pasta non è una sola, ma offre un panorama di veri e propri cru. Prima
della cerimonia in cui Mikel Zebeiro, ideatore della manifestazione e
giornalista enogastronomico consegnerà il premio, si terranno due
degustazioni comparative di pasta a cui parteciperà un gruppo di settanta
giornalisti internazionale.
Spagna - Pamplona - 19 ottobre 2006 -
Autore : Vari collaboratori
Casa Editrice: Touring Club Italiano
Supervisione: Luigi Cremona
Pagine: 1030 Prezzo: 22 euro
E’ stata presentata dal presidente del Tci Roberto Ruozi, dal direttore generale del Tci Guido Venturini, dal a.d. di Ideal Standard Italia Massimo Bonotti e dal gastronomo Luigi Cremona la guida Touring Alberghi e Ristoranti 2007. La Guida 2007, ha delle novità di rilievo: l’indicazione di esercizi che praticano costi contenuti pur offrendo un’accoglienza e una cucina più che accettabile; l’introduzione del simbolo delle Bandiere Arancioni, marchio di qualità riservato alle località dell’entroterra; la segnalazione degli oltre 100 locali aderenti all’Unione Ristoranti Buon Ricordo. Inoltre conferma il continuo aggiornamento ed evoluzione. I numeri principali della Guida sono: 7.754 gli esercizi segnalati, 700 le “new entry” 2007, 4.544 tra alberghi, BB, locande, ecc., 3.210 i ristoranti, 115 i ristoranti a prezzo contenuto.
Milano - Touring Club Italiano - 17 ottobre 2006 agostino guzzardella
Autore: Graziana Canova Tura
Casa Editrice: Ponte alle Grazie
Collana: Il Lettore Goloso diretta da Allan Bay
Pagine.: 400 Prezzo: 18 euro
Nelle città di tutta l’Europa, i ristoranti giapponesi spopolano, ma sono poco gli occidentali che sono in grado di riprodurre nelle loro case i piatti della grande e antica tradizione gastronomica. Questo libro, riproposto in un nuova edizione aggiornata, è molto più di un manuale di cucina:è un vero e proprio affresco della cultura giapponese, a tavola e non solo. Immagini, storie, sapori, leggende, abitudini:un viaggio magico in un universo culinario che ha molto da raccontarci con la sua raffinatezza e la sua capacità di coniugare estetica e gusto, tradizione e innovazione. Un universo che noi occidentali conosciamo ancora troppo poco.
Milano - 12 ottobre 2006 - Zero Contemporary Food - redazione corrierebit
TOSCANERIA:
IL MEGLIO DELLA TOSCANA NEL CUORE DI MILANO
E’ stata inaugurata in via Giulio Romano 17, a due passi dal Duomo di Milano, un’importante centro di prodotti tipici toscani. Un vero punto di riferimento per chi ama questa regione meravigliosa, nota in tutto il mondo. Oltre ad ospitare prodotti enogastronomici come vini, grappe, piatti pronti, paste, farine, legumi, preparati al tartufo, funghi, salumi, formaggi, dolci, ecc. la Toscaneria-Tuscany Lifestyle offre ai visitatori articoli di ogni genere: abbigliamento e accessori maremmano e casentino, libri e guide d’arte, riproduzioni archeologiche d’arte etrusca, ceramiche artistiche, cosmesi naturale, sigari toscani, prodotti kosher e biologici. Conviene fare una visita al più presto in negozio e subito visitare il sito (ad oggi ancora in costruzione) www.toscaneria.com .
Milano – 14 ottobre 2006 – Toscaneria - a. g.
E’ stato completamente ristrutturato e si presenta come un dei locali più trandy della zona 4 di Milano. Stiamo parlando di Soho Cafè. Prodotti di ottima qualità a cominciare dai vini caratterizzano questo locale. Location giusta per un “dopo teatro” (è a due passi dal Parenti) o per un Happy Houer o per vedere magari in compagnia una partita di calcio.
Milano – 14 ottobre 2006 - Soho Cafè - via Tertulliano, 37 - a.g.
1° PREMIO BANCARELLA
DELLA CUCINA
La Fondazione Città del Libro e l’Accademia Italiana della Cucina organizzano il 1° Premio Bancarella della Cucina dal 20 al 22 Ottobre, nel cui ambito si svolgono la Fiera dei Libri di Enogastronomia e il Premio Giornalistico Baldassarre Molossi. Accanto alle bancarelle dei libri di cucina è previsto un fitto calendario di incontri, dibattiti, eventi culturali e spettacoli, che vedranno come protagonisti scrittori, giornalisti, personaggi del mondo della televisione. Un appuntamento importante che rappresenta l’evento dell’anno per eccellenza della letteratura enogastronomia. Domenica 22 al Teatro La Rosa si conoscerà il vincitore di questa prima edizione dopo lo spoglio delle 100 schede inviate dai votanti, 50 librai dell’Unione librai Pontremolesi e 50 Delegati dell’Accademia della Cucina.
L’Associazione nasce per promuovere e divulgare la cultura dei sapori e dei prodotti enogastronomici di qualità, non come fenomeno di moda, ma come tradizione culturale. L’Associazione si propone di fornire gli strumenti culturali e conoscitivi necessari ad un approccio critico a ciò che mangiamo e beviamo e di fornire ai produttori uno spazio e di metterli a contatto con i consumatori attraverso corsi di degustazioni, eventi e serate a tema. Per saper di più sull’attività dell’associazione conviene visitare il sito: www.associazionedeisapori.it .
Milano - Associazione dei Sapori - 18 settembre 2006 - agostino guzzardella
SOAVE VERSUS
Si è svolta a Soave tra il 2 e il 4 settembre la nuova edizione di Soave Versus, chrmesse del piacere e del gusto (www.soaveversus.com ). La manifestazione ha riunito le eccellenze del Soave (160 Soave in rappresentanza di 43 aziende). La manifestazione, molto seguita da un pubblico numeroso, competente e amante del buon bere, ha avuto come protagonisti i produttori che hanno saputo promuovere in modo molto convincente i loro gioielli. Il Soave rappresenta il comprensorio più importante e attivo nella produzione di vini bianchi originali italiani: 3500 le aziende viticole, 6500 gli ettari vitati, una produzione di 500.000 ettolitri ed una commercializzazione di 65.000.000 bottiglie. Per saperne di più conviene visitare il sito : www.ilsoave.com
Soave - 3 settembre 2006 - agostino guzzardella
IDENTITA’
GOLOSE: TERZA EDIZIONE
Identità Golose, il primo congresso italiano di cucina d’autore, ideato e curato dal giornalista e gastronomo Paolo Marchi, si avvia a compiere tre anni. Dal 28 al 31 gennaio 2007 a Milano, nella consueta sede di Palazzo Mezzanotte, la nuova edizione dell’evento gastronomico dove la creatività è posta al centro e dove i protagonisti assoluti della gola in Italia e all’estero, si incontrano per tenere delle vere e proprie relazioni sulle innovazioni più creative in cucina, frutto di lungo studio e tenace sperimentazione. Se la chiave tematica dell’edizione precedente è stato il dolce sarà il pesce il protagonista della terza edizione. La nuova edizione, avrà una “dolce” anticipazione a Squisito Dal 23 al 25 settembre la manifestazione enogastronomica realizzata dalla Comunità di San Patrignano, che ospiterà infatti “Identità Squisite”: sei grandi pasticceri terranno lezioni di pasticceria e dove verrà presentata alla stampa l’edizione 2007. Identità golose il prossimo anno avrà una formula ancora più articolata: nella sala grande di Palazzo Mezzanotte, sede storica di Identità Golose, tre giornate dove il pesce, sarà declinato dai grandi chef con parentesi dedicate al dolce e alle storie dei grandi cuochi. Nelle sale più piccole altrettanti approfondimenti su nuove tecnologie, il pesce crudo e pasticceria. Tra le novità di quest’anno, la Campania come regione ospite e una novità internazionale l’inserimento di una “regione internazionale” come ospite: la Scandinavia con le esperienze gastronomiche, i prodotti e i cuochi di Danimarca, Svezia e Norvegia. Fuori dal Palazzo si arricchirà anche il Fuori Congresso che oltre a coinvolgere ristoranti milanesi offrirà anche percorsi guidati per orientarsi al meglio della gastronomia nella città meneghina. Identità Golose è il primo congresso italiano di cucina d'autore, nato dalla volontà del giornalista Paolo Marchi di dare dignità assoluta alla figura del cuoco e di tutti coloro che attorno a lui contribuiscono a fare della cucina una realtà di estrema, ma non sempre compresa, grandezza. Identità Golose ha contribuito e contribuirà in futuro a definire l'identità della cucina italiana, anzi delle cucine italiane, mirando all'affermazione delle proprie originalità.
Il
Weekend della Degustazione ancora di scena a Milano e, per la seconda volta, a
Lugano.
Saranno più di 6.500mila gli
appassionati, i gourmet e gli operatori che prenderanno parte al doppio banco
d’assaggio dove saranno disponibili oltre 400 etichette proposte da 150
aziende.
La
decima edizione si terrà a Milano, nella oramai consolidata sede dello Spazio
Pelota, in Via Palermo 10, nel cuore di Brera.
L’evento – che nel novembre 2005 ha richiamato oltre 5.400
visitatori – si terrà giovedì 23,
venerdì 24 e sabato 25 novembre.
Oltre ai vini di una settantina di cantine, il decimo Wed ospiterà alcuni
produttori di distillati, salumi, formaggi e specialità agroalimentari. Non
solo: per la seconda volta al Wed si affianca il CHOCOWED,
una vetrina interamente dedicata a una quindicina di produttori di cioccolato di
qualità che aumenta l’appeal
dell’evento milanese. Ibiglietto di ingresso giornaliero (15 euro, 10 euro il
biglietto scontato) darà diritto a ricevere un bicchiere con il quale
avventurarsi tra le centinaia di vini che le aziende espositrici porranno in
libera degustazione e tra gli assaggi di cioccolato, praline, tavolette... non
mancherà la possibilità, come oramai consolidata tradizione, di
acquistare a prezzi vantaggiosi direttamente dai produttori.
Per opratori
e giornalisti: giovedì e venerdì dalle 15 alle 17. Per il pubblico giovedì
e venerdì dalle 18 alle 23 e sabato dalle 15 alle 23.
Ingresso 15 euro
CUOCHINPISTA: I VIP SI SFIDANO AI FORNELLI
A Montecapione si è tenuta la seconda edizione di Cuochinpista, una divertente gara tra vip che si sono sfidati ai fornelli a colpi di manicaretti della cucina tradizionale e locale. Evento di grande richiamo, ha coinvolto gran parte dei cittadini locali. Parecchie le persone arrivate anche da altre località per seguire i loro beniamini alle prese con questa simpatica prova culinaria. Lo scopo di Cuochinpista è stato anche quello di promuovere le realtà turistiche del territorio, presentando in modo originale e divertente tutte le risorse ed eccellenze di questa località montana: la bellezza del paesaggio, i prodotti tipici, le tradizioni enogastronomiche. Montecampione, è una moderna stazione di villeggiatura incastonata fra il Lago d’Iseo, i monti della Presolana e le Terme di Boario. Dotata di strutture moderne, eleganti ed efficienti, dotate di tutti i confort, costituisce, anche grazie al suo clima, un luogo ideale per passare vacanze sia nella stagione invernale che in quella estiva. Tornando alla gara, sono scesi “in pista” 5 vip affiancati da altrettanti chef in rappresentanza dei ristoranti di Montecampione. Una giuria di giornalisti, presieduta da Samantha Biale (nella foto), nota giornalista, esperta di nutrizione e benessere e conduttrice/moderatrice di programmi televisivi e convegni medici, ha giudicato i “piatti” cucinati dai vip. Vincitore della rassegna è risultato Augusto de Megni.
Montecampione (Brescia) - 15 luglio 2006 - agostino guzzardella
TERRA MADRE: INCONTRO MONDIALE TRA LE COMUNITA' DEL CIBO
Terra Madre, incontro mondiale tra le comunità del cibo, si svolge a Torino dal 26 al 30 ottobre 2006, ed è realizzato da Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, Cooperazione Italiana allo Sviluppo - Ministero Affari Esteri, Regione Piemonte, Città di Torino e Slow Food in collaborazione con Coldiretti Piemonte e Fondazione CRT. Terra Madre riunisce e mette a confronto produttori e operatori del settore agroalimentare mondiale rappresentativi di un modo diverso e più complesso di intendere il cibo di qualità: attento alle risorse ambientali, all’aspetto organolettico dei prodotti, alla dignità dei lavoratori e alla salute dei onsumatori. Saranno 1.500 le comunità di cibo provenienti dai cinque continenti, 5 000 contadini, allevatori, pescatori e produttori artigianali dell'agroalimentare, 1 000 i cuochi e 400 fra docenti e rappresentanti di università Nel 2006 il legame tra Salone del Gusto e Terra Madre si accentua, con la totale coincidenza temporale dei due eventi e la maggiore contiguità tra le rispettive sedi, Lingotto Fiere per il Salone del Gusto e i nuovi spazi dell'Oval per Terra Madre. I due eventi mantengono però la loro specificità: il Salone del Gusto si caratterizza sempre più come un momento di incontro diretto tra la produzione di qualità e i consumatori, mentre Terra Madre 2006 è il momento della relazione e dell’approfondimento tra le comunità del cibo. Terra Madre evoca il concetto di terra come madre e divinità, e introduce un nuovo attore nel campo della produzione alimentare, la comunità del cibo: una definizione coniata per riferirsi ad una filiera allargata, che comprende dai selezionatori di sementi e razze ai contadini, fino ai dettaglianti. Di tutte queste abilità e figure professionali ha bisogno il cibo di qualità per essere prodotto, distribuito e consumato, per essere risorsa economica, ambientale, sociale e culturale. Il futuro dell’agricoltura e del cibo è nelle mani di tante persone dalle diverse, ma concatenate, competenze: seed savers, cuochi, agricoltori, pescatori, raccoglitori di prodotti spontanei, allevatori, studiosi... tutti costoro sono stati rappresentati a Torino nel 2004 dai partecipanti di Terra Madre, provenienti da 130 Paesi. Terra Madre 2006 sottolinea l’eterogeneità dei saperi che concorrono al successo di un prodotto alimentare di piccola scala e di alta qualità, puntando l’attenzione sulle tre componenti delle comunità del cibo. Le conoscenze antiche dei produttori si accompagnano all’azione degli chef, i quali uniscono creatività e conoscenza di prodotti e territori. C’è poi la scienza ufficiale, la ricerca, che deve dialogare sempre di più con i saperi tradizionali, in un reciproco riconoscimento di valori e funzioni. L'edizione 2006 di Terra Madre, perciò, coinvolge un gran numero di cuochi e cuoche, oltre a una folta rappresentanza internazionale di ricercatori e docenti universitari, tutti impegnati in un dialogo costruttivo con le comunità del cibo.
Milano - Osteria del Treno - 5 giugno 2006 - agostino guzzardella
SALONE DEL GUSTO DI TORINO 26-30 ottobre 2006
Alla sua sesta edizione, è una manifestazione fieristica a cadenza biennale, organizzata da Slow Food, Regione Piemonte e, per la prima volta quest'anno, Città di Torino. Dal 1996 il Salone del Gusto è un appuntamento costante per chi vuole scoprire, conoscere e apprezzare il meraviglioso mondo dell’enogastronomia. Un crescente successo che ha portato all’attenzione del pubblico sapori e tradizioni, ma anche straordinari esempi di patrimonio storico-ambientale nel campo dell'alimentazione. Si tratta di un’esposizione dichiaratamente commerciale, che ha però la peculiarità di essere rivolta principalmente alle produzioni artigianali, a quelle su piccola scala e a quelle da salvaguardare; ha svolto perciò fin dagli esordi nei confronti del pubblico una inedita funzione educativa, fornendo ai consumatori-visitatori le chiavi di lettura per conoscere l'altra faccia del pianeta alimentazione e comprendere le caratteristiche e la storia di prodotti eccellenti ma poco conosciuti. Il Salone del Gusto è, nel campo delle fiere alimentari, la risposta all’omologazione determinata da un mercato globalizzato, penalizzante per la piccola produzione di qualità. E l’idea di preservare un intero patrimonio culturale e ambientale legato alla gastronomia, rivitalizzando le micro-economie locali, si è dimostrata negli anni vincente. Qualche numero per far capire la portata di questo evento che è diventato un appuntamento consolidato a livello internazionale: il Salone del Gusto 2004 si è chiuso con oltre 140.000 visitatori che hanno affollato durante cinque giorni i 50 000 metri quadrati di superficie occupata. 125 stand istituzionali, 600 espositori, 80 nazioni rappresentate, 270 bancarelle di Presìdi italiani ed esteri (prodotti tutelati da Slow Food come patrimonio di biodiversità da salvare), e ancora: spazi di ristorazione o assaggio dedicati alle cucine di diverse regioni del mondo, aule didattiche, esperienze guidate di educazione alimentare per scolaresche e adulti, laboratori del gusto, eventi e dimostrazioni con i più famosi chef internazionali, da Ferran Adrià a Kunio Tokuoka. Cinque giorni ogni due anni che gli eco-gastronomi (così a Slow Food piace definire chi è attento al piacere del gusto senza trascurare la sostenibilità ambientale e sociale del cibo) hanno ormai imparato a segnarsi sull'agenda come un appuntamento da non perdere. L'edizione 2006 è ancora più ricca di novità e offre un panorama internazionale degno della città delle Olimpiadi. Il Salone del Gusto "soffre" quest'anno di mancanza di spazi, tanto che, per salvaguardarne la vivibilità, si è dovuto rinunciare al 10% degli espositori del Mercato italiano ed estero già presenti nel 2004.
Milano
- Osteria del treno - 5 giugno 2006 - comunicato stampa
Si è conclusa, con una splendida serata di gala presso Villa Erba e con l’assegnazione del premio “Missoltino d’oro”, rappresentato da un’opera dello scultore Nicola Salvatore, la quattro giorni svoltasi a Cernobbio per salvaguardare e promuovere i sapori, i colori e le tradizioni del Lago di Como. A contendersi il primo posto della sfida culinaria sono stati cinque personaggi del mondo dello spettacolo e del giornalismo, ( Ezio Zermiani, Sandro Giacobbe, Romolo Nottaris, Jenniffer Pressmann, Natalie Kriz) affiancati da alcuni tra i più grandi chef (Ettore Bocchia, Martin Dalsass, Giancarlo Morelli, Norbert Niederkofler, Luciano Parolai, Claudio Sadler). L’intero ricavato della serata è stato devoluto all’Associazione Comocuore e alla Cooperativa Sociale Il Sorriso. Tutti i manicaretti preparati sono stati all'altezza della manifestazione, giunta alla terza edizione. Vincitore del premio è risultato il giornalista Ezio Zermiani, grande appassionato di cucina, affiancato da Norbert Niederkofler del Ristorante S. Hubertus San Cassiano con il piatto: "Guance di vitello stufate e terrina di patate arrostite" .
Cernobbio - Villa Erba - 4 giugno 2006 - agostino guzzardella
La Zona ha convinto milioni di persone nel mondo non solo facendole dimagrire ma migliorando anche il loro stato di forma fisica e di efficienza mentale. Inoltre le ultime ricerche hanno confermato che attraverso il controllo ormonale alla base della Zona è possibile combattere la causa di molte patologie. Barry Sears, laureato in biochimica, ricercatore del MIT spiega nel suo ultimo libro come costruirsi uno scudo protettivo per la salute attraverso un programma completo di regime alimentare integrato da olio di pesce ed attività fisica. In occasione della presentazione del libro, edito dalla Sperling & Kupfer, alla stampa.il biochimico americano ha partecipato all’incontro – dibattito, moderato dal giornalista Franco di Mare, insieme con autorevoli ricercatori italiani e stranieri, sul tema della prevenzione attraverso l’alimentazione, delle strategie contro le infiammazioni e delle strategie anti età e per il controllo del peso.
Milano – Hotel Four Seasons – 26 maggio 2006 - agostino guzzardella
CORRIEREBIT FOTOGRAFIA ARCHIVIO 2006
MOSTRE: HENRI CARTIER-BRESSON - DI CHI SI TRATTA?
Presso
lo Spazio Forma, Centro
Internazionale di Fotografia, il 29 novembre è stata inaugurata
la mostra Henri Cartier-Bresson: di chi
si tratta? L’antologia completa di un maestro, a cura di Robert Delpire e
prodotta dalla Fondation Henri
Cartier-Bresson.
Henri
Cartier-Bresson è stato spesso definito l’occhio del secolo: effettivamente,
nessuno come lui ha saputo condensare nella sua vita e negli anni di intensa
attività fotografica e artistica, un’osservazione sempre puntuale e profonda,
attenta e originale, sul mondo intorno a sé, i protagonisti, gli avvenimenti
principali ma anche i piccoli, apparentemente insignificanti ma densi di vita,
“attimi decisivi” che lui – e solo lui – riusciva a cogliere con la sua
macchina fotografica quando, come affermava, si riesce a “mettere sulla stessa
linea di mira il cuore, la mente e l’occhio”.
Il
patrimonio di immagini e di contenuti di Cartier-Bresson è enorme e la
Fondazione che porta il suo nome, insieme a Magnum Photos, ha messo a punto una
grande mostra retrospettiva realizzata quando l’autore era ancora in vita e
quindi sotto la sua diretta supervisione. Stampe originali, disegni, documenti e
testimonianze, film e ingrandimenti fotografici: il materiale espositivo
accompagna il visitatore a scoprire (o a riscoprire) l’importanza e la portata
della vita e dell’opera di un grande maestro del Novecento.
Questa
mostra rappresenta quindi un evento irrinunciabile e prezioso, con pochi e
pensati appuntamenti internazionali. Parigi, Amsterdam, Berlino e Londra sono le
uniche città dove questa mostra ha fatto tappa in Europa e ora arriva a Milano,
a Forma – Centro internazionale di Fotografia, per l’unica tappa italiana. Per
info: www.formafoto.it
CALENDARI: MAX 2007 - MADDALENA CORVAGLIA
Presentato il nuovo calendario Max. Protagonista dell'allegato al mensile diretto da Giuseppe Di Piazza è Maddalena Corvaglia. Fotagrafata da Giovanni Cozzi, l'ex Velina non ha tradito le attese. Si è esibita senza veli nelle spiagge esotiche di Santo Domingo tra scatti a colori, misti a immagini in bianco nero davvero mozzafiato . Un calendario da vedere, che fa concorrenza a quello della sua amica ed ex Velina Elisabetta Canalis che, proprio nel 2003 lo fece sempre per Max. Un calendario che ha fatto andare su tutte le furie il suo fidanzato Enzo Iacchetti. Tanto da essere lasciata.
Milano - Sala Buzzati Corriere della Sera - 30 novembre 2006 - mago g
Incarna tutto ciò che si può sognare in una una donna: un corpo da favola e una testa pensante. Victoria è nata nella terra di Babbo Natale ai confini del Circolo polare artico nel’74. Perfetta sciatrice, a 18 anni viene eletta Miss Svezia e finisce sulle pagine di Playboy. Modella, cantante (due dischi d’oro) a febbraio a Londra ha presentato la sua prima collezione di biancheria intima. Prossimamente girerà un film con Eugene Levy dal titolo Carry On London. Fotografata per il Calendario Maxim ‘07 da Angelo Gigli, Victoria indossa, si fa per dire, abiti ed accessori di Luisa Beccaria - Gianfranco Ferrè - Madame V - Pierre Mantoux- Fiona Swarovski-Wolford . Si consiglia di visitare il sito www.maxim.it . Il calendario è stato presentato nel locale milanese Hollywood alla presenza di numerosi giornalisti, fotografi e personaggi dello spettacolo. Nelle foto la Silvstedt con il D.E. di Maxim Andrea Monti.
Milano - Discoteca Hollywood – 9 novembre 2006 - mago g.
KIBOSH di Terry Richardson.
Un’autobiografia è, per
ogni autore, il libro più importante della propria carriera. Terry Richardson,
fotografo americano nato a New York negli anni sessanta, si è cimentato nella
propria biografia per immagini creando KIBOSH, un libro per pochi eletti
(tiratura 2000 copie), edito da Damiani e catalogo della mostra alla Galleria
Stragapedel/Perini di Via Filippetti 41 a Milano. Chi conosce Richardson sa che
è un fotografo estremo, dove il sesso, in parte esplicito, è sempre
rappresentato nelle sue immagini dai toni forti. Alcune campagne pubblicitarie
fatte da Terry per note “maison” di moda sono state ai limiti della censura.
Il suo stile fotografico non è ricercato nella tecnica, ma nella forma, crea
immagini in modo veloce ed esplicito, le modelle e i modelli non posano, vivono
le immagini che Terry rappresenta. Nella sua autobiografia tutto ciò è
amplificato e porta all’esaltazione del suo carisma, della sua presenza con la
fotocamera in pugno e lo sguardo birichino di chi vuole godersi le emozioni per
farle rivivere allo spettatore. Terry Richardson è figlio d’arte; il padre,
Bob Richardson, con Helmut Newton e Richard Avedon rivoluzionò la fotografia
glamour degli anni sessanta. Terry è, a suo modo, un rivoluzionario della
fotografia del ventunesimo secolo. KIBOSH sarà in visione sino al 19 ottobre
2006. Per info: www.stragapedeperini.it
e www.kiboshbook.com.
Armando Melocchi
28-09-2006
armando.melocchi@tin.it
SPORT ILLUSTRATED Le migliori immagini di 50 anni di sport.
Cogliere l’attimo fuggente, in ogni situazione improvvisa che si presenti, è il compimento dell’opera d’ogni bravo fotoreporter. Negli avvenimenti sportivi, in particolare, cogliere l’attimo fuggente significa sintetizzare in un solo scatto l’intera cronaca dell’evento. La rivista americana Sport Illustrated, grazie all’abilità dei suoi fotoreporter, da cinquant’anni documenta i momenti unici e irripetibili della storia sportiva mondiale. Sin dal 1954 i fotografi di Sport Illustrated hanno documentato partite mozzafiato, arrivi spettacolari, gesti atletici e ritratto atleti impegnati in ogni disciplina sportiva. La qualità delle immagini pubblicate ha fatto della rivista americana un punto di riferimento per il reportage sportivo mondiale. Un’ampia selezione di queste eccezionali fotografie è esposta in questi giorni alla Galleria Grazia Neri in Via Maroncelli a Milano, fino al 20 ottobre. La mostra, allestita con la collaborazione di Nikon, di Epson e dell’Agenzia Grazia Neri, rappresentante per l’Italia di Sports Illustrated, è accompagnata dal volume fotografico “The Best of Sports Illustrated” che raccoglie le migliori immagini degli ultimi cinquant’anni.
Per altre informazioni www.grazianeri.com.
Armando Melocchi 26-09-2006 armando.melocchi@tin.it
PHOTO&PHOTO 2006
Giunge alla quinta edizione il festival fotografico “Foto&Photo” di Cesano Maderno che, dal 23 settembre al 19 novembre 2006, trasforma la cittadina, alle porte di Milano, in un unico gran centro culturale dedicato all’arte della fotografia. Diversi eventi culturali, mostre, convegni e workshops sono distribuiti in varie sedi espositive, gallerie, bar e negozi sparsi per il paese. Sotto la sapiente direzione della curatrice, Enrica Viganò, il Festival ci presenta le mostre di una serie d’artisti d’alto profilo internazionale: a Palazzo Arese Borromeo sono ospitate le immagini di Ed Van Der Elsken (Long Live Me) e di Alberto Garcia Alix (Pura Vida); La Biblioteca Civica ospita Mimmo Jodice con il suo Teatro Silente; inoltre, in altre sedi, mostre di Pierpaolo Mittica, Hans Van der Meer, Emmanuel Mathez, Eric Klem e Katharina Mourati. All’Excelsior Cinema&Teatro una rassegna di fotografie di vari autori rende omaggio ad Alberto Sordi. Non meno importanti gli altri eventi della manifestazione come la proiezione del filmato “La Terra vista dal cielo” con le spettacolari fotografie aeree di Yann Arthus-Bertrand e l’incontro con Mimmo Jodice con la proiezione d’immagini dal titolo ”Professione Fotografo”. Maurizio Capobussi terrà il workshop “Fotografia Digitale: dal presente al futuro”, che si articolerà in tre serate. Il Comune di Cesano Maderno, Assessorato alla Cultura, il Sindaco Paolo Vaghi ed Enrica Viganò di ADMIRA, hanno veramente superato sé stessi nel preparare questa manifestazione che sempre più si pone ai vertici della fotografia a livello internazionale. Per il programma dettagliato degli eventi Vi rimandiamo al sito www.cesanofotoephoto.it.
Armando Melocchi 22-09-2006 armando.melocchi@tin.it
TIM LEHMACHER alla Galleria Amedeo Porro.
La Galleria Amedeo Porro, nella prestigiosa cornice di Palazzo Cicogna, in Corso Manforte 23 a Milano, presenta il lavoro fotografico dell’artista tedesco Tim Lehmacher, nato a Bonn nel 1971, formatosi all’Accademia di Anversa e diplomatosi presso l’International Center of Photography di New York. “PLI” and CASANOVA WORKS il titolo della mostra che rappresenta un viaggio di ricerca nei dettagli e nelle prospettive insolite delle sculture di Canova, riprese da una visuale capovolta, ovvero di spalle, per esaltarne la plasticità isolandole dal contesto circostante. L’inusuale visione da dietro, la mancanza fisionomica di un volto, obbliga lo spettatore a concentrarsi sulle forme armoniche dei corpi e sui particolari delle vesti. La dimensione delle immagini in bianco e nero e l’accurata tecnica del chiaroscuro esaltano la bellezza delle forme. L’artista stesso commenta: ” Generando la realtà in spazi apparentemente artificiali, isolando sfondi ed oggetti, intendo indurre lo spettatore a prestare attenzione ai dettagli sottili che potrebbero altrimenti essere ignorati. Sono questi particolari a fondersi in sculture misteriose di lontana bellezza.”
Accompagna la mostra il
catalogo edito da Amedeo Porro Arte Moderna e Contemporanea, l’esposizione
rimarrà aperta fino al 27 ottobre 2006.
Armando Melocchi 21-09-2006 armando.melocchi@tin.it
IL VENDITORE DI OMBRE Fotografo Silvio Carini.
Nell’immaginario collettivo, la riviera romagnola è rappresentata dalle spiagge ricoperte d’ombrelloni, bagnanti, bagnini, bellone, bambini e balocchi, musica Hip-Hop, creme abbronzanti, piadine e birra. Tutto questo da giugno a settembre…e poi?
Silvio Carini, fotografo in
Bellaria Igea Marina, ha colto con raffinata sensibilità l’aspetto metafisico
delle desolate spiagge romagnole nel periodo invernale. Il silenzio
dell’inverno è raffigurato in una visione ovattata dei litorali imbiancati di
neve, dove le cabine, le sdraio ripiegate, gli ingressi dei bagni, le altalene e
gli ombrelloni richiusi sono il magico complemento di uno spazio senza identità
e un’atmosfera senza confini. Il lavoro di Silvio è presentato in questi
giorni alla Galleria BelVedere onlus, associazione no profit per la promozione
della cultura fotografica, in Via Santa Maria della Valle 5 a Milano. La mostra,
con opere di gran formato che esaltano il grafismo e la metafisicità delle
immagini, rimarrà aperta sino al 15 ottobre 2006.
Armando Melocchi 21-09-2006 armando.melocchi@tin.it
LUCIO
TRA GLI ALTRI
Camminare a piedi nudi sulla sabbia, la musica soffusa e la voce sommessa che ha
contagiato più di una generazione, quella di Lucio Battisti, il tutto condito
da luci spettacolari e da splendide fotografie...chiamale, se vuoi, emozioni.
Sono emozioni forti che rivive lo spettatore della mostra “LUCIO TRA GLI
ALTRI”, una serie di immagini realizzate da Cesare Monti che illustrano un
periodo dei più floridi nel panorama musicale italiano del secolo scorso. Sono
i ritratti dei protagonisti di tante belle canzoni che hanno incantato più di
una generazione, oltre a Lucio Battisti, i “Dik Dik”, l’Equipe 84, De Andrè,
Ivano Fossati, Eugenio Finardi, Branduardi ma anche gruppi musicali meno noti
quali i “Flora” o i “Fauna e Cemento”, dove militava una giovane Gianna
Nannini, sono tutti ripresi in bianco e nero in pose originali e fuggenti.
Allestita alla Società Umanitaria di Via Daverio 7 a Milano, su un suggestivo
tappeto di sabbia, la mostra ci fa rivivere la magica atmosfera degli anni
sessanta e al quesito “ascolto la memoria chiedersi, ma ne sarà valsa la
pena?” rispondiamo: “Certamente e, grazie per quelle emozioni”.
Armando Melocchi armando.melocchi@tin.it
TIBET 2005 – TRADIZIONE E PRESENTE.
Nell’ambito delle
iniziative “Perché il Tibet Viva” e il “Tibet all’Umanitaria”, la
mostra fotografica “TIBET 2005 TRADIZIONE E PRESENTE” c’illustra un mondo
che potrebbe presto scomparire. I fotografi L.Gherardi-C.Valentini-S.Bruno hanno
documentato le tradizioni, i riti, i costumi e il magico ambiente sopravvissuto
all’invasione cinese, cominciata in Tibet sul finire degli anni ’50. La
nuova ferrovia, inaugurata all’inizio di quest’anno, che collega
direttamente la Cina con le più alte e remote regioni tibetane, sarà
l’inizio di una nuova colonizzazione che porterà 40 milioni di cinesi ad
occupare un territorio attualmente abitato da 6 milioni di tibetani. La cultura
e, soprattutto, la religione, già in passato osteggiata dall’egemonia cinese,
saranno ulteriormente oltraggiate e probabilmente, saranno distrutte. Il
Buddismo, la religione che è anche la principale caratteristica della cultura
tibetana, rappresenta, per la Cina, una minaccia al sentimento d’unità
nazionale e, quindi, i centri monastici e culturali del paese sono oggetto
d’intimidazioni mirate a stroncare e prevenire qualsiasi velleità religiosa e
separatista nei confronti dell’egemonia cinese. Le immagini fotografiche della
mostra allestita all’Umanitaria, in Via Daverio 7 a Milano, assieme ad una
raccolta di monili e oggetti rituali del Buddismo tibetano, ci aiutano a capire
quella cultura così lontana e così perseguitata.
Armando Malocchi armando.melocchi@tin.it
OLIVIER RICHON alla
Nepente Art Gallery.
La Nepente Art Gallery ci mostra fino al 4 novembre 2006 le enigmatiche immagini del fotografo svizzero Olivier Richon. Le fotografie di Olivier pongono lo spettatore nell’imbarazzante condizione di interpretare il significato di un opera d’arte, in realtà fine a se stessa, e quindi senza un’unica significante interpretazione. Richon stupisce l’osservatore un po’ come la scimmietta raffigurata nell’immagine “Imitatio Sapiens after Joseph Wright of Derby, Arkwrite Mills at Night”. Le immagini fotografiche di Olivier Richon sono spiccatamente pittoriche, ricalcano uno stile figurativo ottocentesco; con molto realismo sconcertano l’osservatore ponendogli quesiti senza risposta. Olivier Richon, nato a Losanna nel 1956, nel 1980 si laurea in arti visive e nel 1988 in filosofia; nel 1991 ha ricevuto l’ambito premio “Camera Austria Award” per la fotografia contemporanea. Le sue opere sono state esposte in alcune tra le più prestigiose Gallerie internazionali, tra le quali la Victoria & Albert Museum di Londra e il Museum of Moderd Art di Kyoto. Dal 1997 è a capo del dipartimento di fotografia del Royal College of Art di Londra.
Per info: www.nepente.com
Nepente Art Gallery Via volta 15 Milano.
Armando Malocchi
armando.melocchi@tin.it
TRACEY
MOFFATT:
Between
dreams and reality.
Allo SPAZIO OBERDAN, a Milano, fino al 1 ottobre 2006 in mostra un’antologica dell’artista e fotografa australiana TRACEY MOFFATT, nata a Brisbane nel 1960. Esposte 130 immagini che ci rivelano la narrazione profondamente autobiografica dell’autrice, di origini aborigene, ma cresciuta in una famiglia bianca cui era stata data in affido. L’ambiente in cui cresce, il mondo che la circonda e la cultura pop degli anni settanta influenzano la sua produzione artistica. Le “storie” che Tracey racconta con le sue immagini mostrano un mondo di segregazione e ghettizzazione, non solo razziale, ma anche sociale e sessuale. I suoi ricordi infantili fanno da sfondo alle immagini di grandi dimensioni, dai colori forti, dove la stessa Moffatt si ritrae recitando come in un copione cinematografico. Questa ambivalenza di sceneggiatrice-regista e attrice di se stessa è la vera forza delle immagini di Tracey, ambivalenza che culmina nell’ultima serie di fotografie intitolata “Under the Sign of Scorpio”. Tracey, supera se stessa e, in una serie di finzioni e travestimenti, rivaluta la condizione femminile attraverso la personificazione di grandi donne della storia e del cinema unite dal segno zodiacale sotto il quale sono nate: lo scorpione.
La retrospettiva presentata
a Milano è promossa dalla Provincia di Milano e dal Museo di Fotografia
Contemporanea.
28-06-2006 Armando Melocchi
armando.melocchi@tin.it
ANDREONI - FORTUGNO: NON SI FA TEMPO AD AVERE PAURA
Strutture
di raccordo per eccellenza, architetture costruite al solo scopo di consentire
il proprio attraversamento. Sono le gallerie stradali di Andreoni_Fortugno che
divengono luoghi di sosta in cui i fotografi posano il cavalletto e compongono
con precisione l’inquadratura sotto il panno nero, in un atto performativo che
li vede contrapporsi alle autovetture che, ad ogni passaggio, li costringono a
indietreggiare e ripetere ossessivamente i gesti preparatori di un rituale
antico di oltre centosessant’anni: individuare un punto esatto, sistemarvi il
treppiede, osservare l’immagine che si forma sul vetro smerigliato. Il
risultato sono immagini che costringono a fermarsi, a guardare, ad ascoltare.
Colori forti, saturi invadono questi antri - generalmente bui - e li
trasformano. Le luci al neon definiscono nuovi contorni, nuovi dettagli; creano
nuove suggestioni. Non più luoghi di transito, bensì luoghi di sosta in cui
l’osservatore è costretto per la prima volta a guardare. Tutto è
perfettamente a fuoco. I particolari più minuti sono riprodotti con nitidezza
cristallina: ogni cosa è spogliata del fisiologico velo d’indeterminatezza
che la protegge. Eppure si tratta di una perfezione che non appaga, che tiene
distanti. Non c’è calore; piuttosto un senso di vuoto e desolazione che è
una costante del vivere contemporaneo.
Forse
proprio perché luoghi di passaggio, le gallerie solo raramente sono state i
soggetti privilegiati della fotografia. Agli opposti estremi temporali
s’incontrano Nadar e Naoya Hatakeyama: il francese intorno al 1860, quando
primo fra tutti scese nel sottosuolo parigino svelando all’intera nazione il
suo ventre di condotti fognari e catacombe, mentre in tempi molto più recenti
il secondo si è calato, per un progetto simile, cinque metri al di sotto dei
marciapiedi di Tokyo, fra stretti cunicoli e acque maleodoranti. Le immagini di
A_F, tuttavia, sono le uniche ad essere state realizzate sfruttando
esclusivamente le condizioni luminose esistenti; i colori spesso eccessivi e i
dettagli clinicamente evidenti, danno l’impressione di trovarsi di fronte alla
raffigurazione di una realtà ricostruita e messa a punto in un secondo momento,
seppure nessuna manipolazione sia intervenuta né prima né dopo l’esposizione
della pellicola.
A
guardarle bene, soffermandosi, le gallerie stradali sono esattamente così, come
le fotografie di A_F le rappresentano: non solo passaggi, ma opere d’arte in
cui è evidente la somiglianza con i lavori di artisti contemporanei, come il Varese
Corridor di Dan Flavin e la sua sofisticata disposizione di oltre duecento
tubi al neon, il tunnel immaginato da James Turrell per il Museum of Fine Arts
di Houston, che riporta a un’atmosfera psichedelica e visionaria a metà fra
l’ambientazione di un videogame e l’imboccatura di un inferno o ancora le
scenografie fatte realizzare da Stanley Kubrick: gli stretti passaggi della
Discovery di 2001: Odissea nello spazio
e il celeberrimo corridoio di Shining.
A contraddistinguere e congiungere tutti i luoghi menzionati, indistintamente
carichi di un percettibile pathos mistico, sembrerebbe essere il silenzio, o
perlomeno una sua approssimazione. Qui questo non accade. Poiché il suono del
silenzio, all’interno di una galleria stradale senz’auto che
l’attraversino, è così: forte, da coprire completamente qualsiasi altro
rumore, coinvolgendo chiunque vi si trovi in un’intensa esperienza sonora
senza interruzioni né direzione. Le mute immagini di A_F agiscono
paradossalmente allo stesso modo: predispongono all’ascolto lo spettatore,
mettendolo in condizione di prestare un’insolita attenzione agli immancabili
rumori di fondo. “Non si fa in tempo ad avere paura”, recita l’ultimo
verso di una succinta rima di Gianni Rodari intitolata La
galleria: troppi sono gli incanti e le distrazioni lungo questi brevi
percorsi che conducono verso la luce o verso il buio.
TANGO: MOSTRA DI
BLINDER, BALDINI, NILSSON
Il
prossimo venerdì 9 di Giugno, le porte della vecchia Vineria di via X Giornate
si aprono per rivelare una nuova realtà culturale. Si chiama WAVE
Photogallery, una galleria di fotografia contemporanea che nasce da un'idea
di Enrica Bortolazzi e Renato Corsini. Dotata di due sale d'esposizione,
nell'interrato, appositamente ridisposto negli spazi e nuovamente ristrutturato,
ha una capienza totale che può ospitare in media dalle settanta alle ottanta
stampe. Le mostre in programma, che si avvalgono della prestigiosa
collaborazione della testata Zoom International, presenteranno tutte opere di
alto livello, lavori di autori di
valore internazionale. Ad aprire le danze, un tango. In una prima mostra
collettiva dal titolo Tango, sentimento o
ragione?, la complessità di questo ballo viene
immortalata dal lavoro di tre grandi artisti che, attraverso i loro
obiettivi, declinano le possibili percezioni che scaturiscono dall'osservazione.
Così, le immagini di ricerca dell'argentino Eduardo
Blidner, cariche di sensuale emotività, ci parlano della tradizione di un
dramma dei luoghi e dei ruoli; gli scatti di
scena di Lucia Baldini, a lungo
collaboratrice di Carla Fracci, ci fanno entrare in coreografie ipnotiche,
persuadendoci ad uno sguardo introspettivo; l'atemporalità degli enigmi danesi
di Morten Nilsson, i suoi
ballerini-manichini, echi di statue di cera, ci mostrano l'antitesi della carica
emotiva del tango, ricordandoci – nella
staticità – un movimento votato alla competitività agonistica.
All'inaugurazione della galleria saranno presenti Lucia Baldini – che mostrerà
anche il suo ultimo libro, Tangomalia
–, Morten Nilsson e Andrea Cabrera Alonso, modella e amica di Blidner, che
incarnando passione e bramosia, in modo del tutto romantico, e racchiudendo in sé
la storia dell'Argentina, con la melanconia di un passato troppo spesso
rinnegato, in un linguaggio nascosto di sentimenti viscerali, rappresenta il
lavoro per cui l'autore è più conosciuto, Tango
Argentina. WAVE Photogallery sarà molto di più di una galleria
fotografica: uno spazio espositivo
multisensoriale. Quindi, allestimenti di mostre fotografiche e non, di autori
consolidati nel mercato nazionale ed internazionale accanto a proposte di
giovani emergenti, ma anche eventi collaterali, ora in
progress, arricchiranno l'offerta di
un punto di scambio ed interazione culturale, attraverso workshop organizzati in
collaborazione con gli stessi artisti esponenti, corsi di fotografia,
istallazioni non solo video e performance non solo visuali. Della vecchia
Vineria, Wave Photogallery ha pensato bene di prendere in custodia la
fornitissima cantina, per proporre, da dietro il suo tradizionale bancone che
accoglie all'entrata, calici di etichette selezionate, per accompagnare nella
maniera più classica taglieri di affettati e formaggi, oltre al ricercato
piatto della serata – sempre diverso, per ogni giorno d'apertura. Infine, la
galleria avrà un angolo libri permanente, un bookshop fornito anche di
un'emeroteca specializzata e di un catalogo delle opere, dove appassionati,
neofiti e curiosi della fotografia troveranno pagine di sicuro interesse, sia in
vendita che in consultazione. Uno spazio che non mancherà di registrare nuove
presentazioni editoriali, alimentandosi di nuovi pezzi.
Vernissage, 9 Giugno ore 19,30 info www.luciabaldini.it
ISADORA DUNCAN – PINA BAUSCH Danza dell’anima, liberazione del corpo.
Armando Melocchi 18-05-2006 armando.melocchi@tin.it
COLORS OF THE EARTH di Sandro Santioli.
Armando Melocchi 15-05-2006 armando.melocchi@tin.it
FIGURA
UMANA – Fotografie di Giorgia Fiorio.
Armando Malocchi 08-05-2006 armando.melocchi@tin.it
WPP
2006 – IL MONDO RACCONTATO PER IMMAGINI.
La mostra, presentata dalla
Galleria Carla Sozzani e Grazia Neri, con il contributo di Canon e il
coordinamento di Elena Ceratti, rimarrà aperta fino al 28 maggio 2006.
Armando Melocchi 06-05-2006 armando.melocchi@tin.it
VIRNA
LISI
Allo spazio espositivo
“7.24X0.26 Gallery” di Pier Giuseppe Moroni è dedicata una mostra
fotografica su Virna Lisi. L’attrice italiana, al suo debutto nel 1956 con il
film ”Donna del giorno” di Francesco Maselli, si mise subito in luce per il
suo fascino e talento; seguì una prestigiosa carriera cinematografica alla
quale affiancò, successivamente, un’intensa attività teatrale. Diretta da
eccellenti registi quali Michelangelo Antonioni, Luigi Squarzina, Christian
Jacque e affiancata da attori del calibro di Alain Delon, Jack Lemmon, Toni
Curtis e Frank Sinatra, impose la sua bellezza e luminosa eleganza. Le immagini
esposte sono foto di scena che rappresentano un doveroso omaggio a un’attrice
italiana considerata una delle donne più belle apparse sullo schermo. La
mostra, in via S.Pietro All’Orto a Milano, rimarrà aperta fino al prossimo 23
giugno.
Armando Melocchi 05-05-2006 armando.melocchi@tin.it
LIFE
– I GRANDI FOTOGRAFI.
Era il 1936, quando Henry
Robinson Luce, con il motto: “Vedere la Vita, vedere il Mondo”, dava vita
alla rivista americana LIFE. All’epoca esistevano già altre riviste
illustrate, in America e in Europa, che narravano le vicende del Mondo, ma fu
LIFE a imporsi come la migliore dando una svolta alla fotografia giornalistica e
al reportage. Il grande formato e la qualità delle immagini, la valenza dei
fotografi e il coraggio nell’affrontare ed esporre anche temi sociali e
politici, diedero presto lustro e fama alla rivista e ai suoi fotografi. LIFE ha
raccontato per immagini i momenti più significativi, i più drammatici, gli
eventi sportivi, l’attualità e la cronaca del ventesimo secolo. LIFE era lo
specchio della vita. Di questo specchio, ovvero delle sue bellissime immagini,
possiamo ammirarne un’ampia rassegna allo spazio FORMA, Centro Internazionale
di Fotografia, in Piazza Tito Lucrezio Caro 1 a Milano. La mostra “LIFE I
GRANDI FOTOGRAFI” presenta un insieme di 150 fotografie tra le più celebri
realizzate dai fotografi e collaboratori della rivista americana. Possiamo
ammirare le pregevoli immagini di fotografi quali Alfred Eisenstaedt, Margaret
Burke-White, Robert Capa, W.Eugene Smith, Andreas Feininger, Gordon Parks e
molti altri. In mostra le immagini della grande depressione degli anni venti, il
secondo conflitto mondiale, i campi di concentramento, la ricostruzione, lo
spettacolo e i suoi divi, i ritratti dei personaggi più importanti del secolo
appena trascorso, il progresso scientifico e tecnologico, i conflitti del
Vietnam e della Corea. Nulla è sfuggito agli abili occhi dei reporters di LIFE.
Immagini memorabili raccolte anche in un volume pubblicato da Contrasto, che
rappresenta la più completa antologia sulla rivista americana mai pubblicata
fino ad ora. La mostra rimarrà aperta sino al
3 settembre 2006. Per info www.formafoto.it
Milano - 20 04 - 2006 Armando Melocchi
COINCIDENZEINVISIBILI Opere fotografiche di Marisa Chiodo alla Galleria Grazia Neri.
Marisa
Chiodo, milanese, art-director e fotografa, formatasi
al Liceo Artistico e quindi all’Accademia di Belle Arti di Brera, vanta un
curriculum di tutto rispetto avendo collaborato, come direttore artistico, alla
progettazione e realizzazione di numerose campagne pubblicitarie per grandi
aziende italiane e multinazionali. Dal 2000 una sua particolare ricerca
sull’elaborazione digitale delle immagini fotografiche le ha permesso di
reinventare luoghi, colori e situazioni in un percorso creativo moderno e
singolare. Nel 2004, durante un viaggio in treno, legge gli “Aforismi
di Zurau” di Franz Kafka, un’edizione tascabile comprata per
l’occasione di quel viaggio. Marisa resta colpita da quelle parole e le viene
naturale abbinarle mentalmente alle sue immagini fotografiche. “Perbacco, per
ogni giro di pensiero mi escono dal tiretto della memoria un bel numero di
immagini, di mie fotografie, di mie visioni”, pensò Marisa. Nasce così, dopo
alcuni mesi di lavoro, “COINCIDENZEINVISIBILI”,
una raccolta di “aforismi fotografici” dove l’immagine digitale è
abbinata al “verbo kafkiano” in una singolare armonia creativa. Il lavoro di
Marisa Chiodo lo possiamo ammirare fino al 21 Aprile 2006 alla Galleria
Grazia Neri, in Via Maroncelli 14 a Milano. La mostra, sponsorizzata da Canon,
ci offre anche l’occasione di vedere un video DVD musicale realizzato da Maria
Elena Mexia con le fotografie di Marisa Chiodo, un riuscito abbinamento di
immagini e musica che esaltano l’armonia estetica e la lettura delle “COINCIDENZEINVISIBILI”.
Milano - 20-03-2006 - Armando Melocchi armando.melocchi@tin.i
MAURO MAGRINI
luci in nero a cura di Roberto Mutti
Da Lunedì 6
febbraio presso la Galleria
Openmind a Milano, in Via Dante 12, è in corso la mostra fotografica di Mauro
Magrini, Luci in nero, a cura di Roberto Mutti. L’esposizione rimarrà aperta
fino al 3 marzo con i seguenti orari: lunedì ore 15.30-19; martedì-sabato ore
10-13; 15.30-19.
La mostra raccoglie
20 immagini del fotografo fiorentino, realizzate fra il 2001 e il 2005. Da
Napoli ad Amburgo, da Firenze a L’Avana, da Lucca a Melbourne, l’obiettivo
visita luoghi e spazi in un continuo alternarsi di luminosità abbacinanti e
oscurità penetranti. Emergono paesaggi urbani, strade, metropolitane,
sottopassi di stazioni, androni di palazzi, finestre illuminate nella notte,
scalinate, edifici in stato di abbandono. Poche le figure che popolano questi
luoghi, corpi che affiorano dal buio.
Galleria Openmind via Dante 12 Milano
SEX
& LANDSCAPES.
Il
testamento artistico e spirituale di Helmut Newton.
Un incidente
automobilistico, nel 2004 a Los Angeles, metteva la parola fine alla vita e alla
carriera del fotografo tedesco Helmut
Newton. Una fine tragica come lo fu per i divi più amati di Hollywood,
pensiamo a James Dean e a Marilyn Monroe, l’epilogo di una vita da divo di
successo, dove, nel caso di Newton, non era la persona ritratta ad esserlo, ma
il fotografo. Helmut Neustadter nacque a Berlino nel 1920 da una famiglia ebrea
costretta ad emigrare dalla Germania e, per evitare le persecuzioni Naziste,
cambiò il cognome in Newton. Helmut inizia la sua carriera fotografica a 16
anni, quando entra come apprendista nell’atelier della fotografa di moda Yva
(Elsa Simon). Inizia, nel dopoguerra, la sua inarrestabile carriera fotografando
personalità dello spettacolo, della cultura e dell’arte. Un grosso contributo
al suo successo lo danno le sue immagini erotiche, dove i nudi femminili sono
messi in scena in modo teatrale, ludico e spesso ironico. In breve tempo diviene
uno dei fotografi più richiesti e il suo stile di vita e le sue immagini lo
rendono sempre più partecipe dello “star system” internazionale. Ritrae le
più note attrici e modelle che “fanno la fila” per essere immortalate nei
suoi scatti, dove perdono ogni inibizione. Helmut Newton vive nel frattempo tra
Montecarlo e Los Angeles lavorando per le migliori riviste di moda quali Vogue,
Marie Claire ed Elle. Innumerevoli le mostre che lo vedono protagonista e i
libri che ne diffondono lo stile. Helmut Newton si definiva “fotografo
mercenario”, dedito solo alla fotografia commerciale e al solo servizio della
committenza, in realtà ha inventato un nuovo modo di fare fotografia di moda e
di costume, creando un genere, lo “stile Newton” appunto, che ha influenzato
tutta la fotografia glamour del secolo appena concluso. A poco più di un anno
dalla sua scomparsa il Comune di Milano
e Federico Motta Editore presentano,
nella cornice di Palazzo Reale in Piazza Duomo a Milano, la mostra “SEX
& LANDSCAPES” con 90 fotografie di Helmut Newton e un filmato girato
dalla moglie June Newton (Alice Springs). Il sontuoso allestimento, le pareti
nere e rosa shocking, le immagini di gran formato, i giochi di specchi e luci,
avvolgono lo spettatore immergendolo nel mondo di provocazione, gioco, mistero e
feticismo tipico di Newton. Le foto di paesaggi, cupi e angoscianti, esaltano,
per contrasto, il contenuto erotico delle altre immagini esposte. In una sala un
grande nudo alto tre metri si contrappone ad una parete di specchi che
coinvolgono lo spettatore che lo guarda. In quella sala si concentra l’essenza
della fotografia di Newton, il glamour e l’erotismo dentro il quale viviamo le
nostre angosce e sfoghiamo le nostre tensioni. Un vero testamento artistico e
spirituale di uno dei più grandi fotografi del secolo scorso. La mostra è
aperta al pubblico dal 25 febbraio al 4 giugno 2006, il catalogo è edito da
Federico Motta Editore.
24-2-2006 Armando Melocchi
armando.melocchi@tin.it
CARTA
STAMPATA: Thoni Thorimbert, trent’anni di fotografia per i giornali.
Alla Galleria Nepente, Via Volta 15 a Milano, è stato presentato il libro “Carta Stampata” del fotografo Thoni Thorimbert. “Carta stampata” vuole significare il mondo dell’editoria col quale Thorimbert collabora da trent’anni, quando, nel 1977, ha l’occasione di pubblicare sul mensile ABITARE un reportage sulla vita giovanile nei quartieri della periferia milanese. E’ il periodo post-sessantotto e Thoni, allora ventenne, inizia a fotografare l’ambiente e le persone che hanno animato le tensioni sociali dell’epoca. Mi sono rimaste impresse nella mente quelle immagini, i ritratti di ragazzi, Toni, Claudio e Marcello, ripresi nel loro quotidiano, nella propria casa, al bar e lungo squallide vie della periferia milanese cresciuta troppo in fretta per ospitare gli immigrati meridionali venuti a lavorare nelle fabbriche del nord. Quelle immagini, esposte anche nella mostra “L’Occhio di Milano” nel 1977 insieme a fotografie di maestri del reportage quali Tullio Farabola, Mario de Biasi, Ugo Mulas, Giorgio Lotti, Mario Carrieri, G.Berengo Gardin e altri, valsero a Thorimbert una borsa di studio dell’AFIP (Associazione Fotografi Italiani Professionisti) e furono il trampolino di lancio verso una brillante carriera. Dal 1980, iniziò a collaborare con riviste quali MAX, SETTE e AMICA affermandosi, non solo come ritrattista, ma anche come fotografo pubblicitario, di moda e di reportage sociale, con uno stile interpretativo originale. Negli anni novanta si afferma anche in campo internazionale e pubblica su riviste quali DETAILS, MADEMOISELLE, GQ, DAS MAGAZINE. Nel 1998 realizza un progetto per CHANEL dal titolo “Me stessa: la realizzazione del se” dove i ritratti di 14 donne danno vita a uno splendido libro. Thorimbert diventa direttore artistico delle campagne pubblicitarie di FRED PERRY e CIVIDINE oltre a collaborare con marchi prestigiosi come LEVI’S, WRANGLER, RAY-BAN, MARTINI, HEINEKEN, SMART, e DUCATI. Ultimamente le sue immagini sono pubblicate su IO DONNA, ROLLING STONE, STYLE MAGAZINE, MARIE CLAIRE e GQ. Il libro e la mostra fotografica alla Galleria Nepente sono un racconto per immagini di questo brillante percorso creativo che ha portato Thoni Thorimbert ad essere considerato uno dei più grandi e apprezzati fotografi nel mondo.
“CARTA STAMPATA” in mostra dal 23 febbraio al 1 aprile 2006 alla Nepente Art Gallery, via Volta 15 a Milano www.nepente.com.
22-2-2006 Armando Melocchi armando.melocchi@tin.it
I '70, GLI ANNI CHE
CAMBIARONO L’ITALIA.
Alla presenza dell'autore,
Luca Pollini, e di Max Venegoni(Radio 105), Michele Lupi (Rolling Stone),
Alberto Abruzzese, Beppe Severgnini (scrittore, Corriere della Sera) e l'editore
Francesco Bevivino, è stato presentato il libro "I 70, Gli anni che
cambiarono l'Italia". Il libro è una rassegna sulle
"rivoluzioni" nella cultura, nella musica, nell'arte, nel costume e,
naturalmente, nella politica che, negli anni dal '68 al 1979, hanno cambiato
l'Italia e il Mondo. Max Venegoni ha ricordato come sono nate le prime radio
libere, Lupi ha parlato della rivoluzione musicale di quegli anni rivissuta dai
giovani d'oggi che hanno scoperto, nei "revival", i complessi di
quegli anni. Beppe Severgnini, con il suo affascinante linguaggio, ha ricordato
il costume giovanile e i cambiamenti nei gusti dei giovani. Per i quarantenni e
cinquantenni d’oggi sono degli splendidi ricordi e la consapevolezza che, nel
bene e nel male, hanno vissuto i migliori anni della loro vita in un fantastico
periodo di cambiamenti. Per i giovani d’oggi, il libro è un almanacco da
sfogliare per capire da dove sono nati la moda, la musica e l'arte attuali.
Milano - 21 febbraio 2006 - Armando Melocchi.
MARCO
VISMARA: RITRATTI DI DELHI... FORME, ATTIMI, SGUARDI
La galleria Open Mind di Via Dante 12, ospiterà dal 6 al 31 marzo 2006 la mostra fotografica Ritratti di Delhi… forme, attimi, sguardi di Marco Vismara, un inusuale omaggio al volto sfuggente della capitale dell’India contemporanea. Marco Vismara, fotografo ma soprattutto percorritore per lunghi anni dei più nascosti sentieri del sub continente indiano, ci introduce ad un percorso visivo emozionale alla scoperta di Delhi, una città colta nella sua quotidianità più squisitamente reale, soprattutto lontano dal mito su cui l’immaginario occidentale è solito adagiarla. Volti, atmosfere e scorci di vita si alternano in un gioco di continui rimandi, dove l’occhio del fotografo si affianca allo sguardo del viaggiatore riconoscente nei confronti di una città ospitale che da anni lo accoglie tra un viaggio e l’altro. Luogo, tempo e azione sospesi nella semplicità dello scatto familiare ci offrono una Delhi nuova, approdo sereno, casa ideale, crocevia di mezzi ed emozioni. Architetture e persone, inanellate in penetranti contrasti di luce ed ombra, si lasciano raccontare senza timore di perdere la loro magia svelando il proprio universo più intimo. Una città vista, vissuta dall’occhio sensibile di un fotografo che ci regala il ritratto eccezionale della normalità. Le fotografie sono in vendita
Come
fa? Non mi riferisco alla sua arte, né alla sua capacità. Entrambe sono al di
là di ogni dubbio straordinarie, magnifiche, misteriose, uniche, ma non proprio
al di là della mia comprensione. Davanti alle sue immagini posso stupirmi,
restare a bocca aperta,
struggermi o essere sbalordito, ma come fotografie fanno comunque parte del
nostro universo contemporaneo. Per
quanto le possiamo ammirare, siamo sempre in grado di “comprenderle”: la
bellezza delle donne davanti all’obiettivo di Peter dopo tutto ci è nota. Le
abbiamo viste e adorate tutte quante in molti altri contesti, con un altro
trucco, acconciature differenti, in altri abiti. Non è questo. Quando domando
sul serio come “fa”, perché davvero non ci arrivo, non voglio sapere come
solleva la macchina, come inquadra quel che vede o come e quando fa scattare
l’otturatore.Non sono catturato dalla sua messinscena, né dalla luce,
dall’ambientazione o dalla composizione. La cosa che davvero non capisco è
un’altra. Come potete vedere chiaramente, è stato difficile anche solo
individuarla. Il mondo della fotografia di moda è ammaliante,
seducente,talvolta scioccante, talvolta tocca i nostri sogni e i nostri desideri
più nascosti. Ma alla sua superficie scintillante ci siamo abituati. Dopotutto,
ricopre l’intero pianeta. Non si può aprire una rivista senza trovarsela
davanti Non puoi girare in nessuna città senza vedere come ci illumina dai
manifesti, o dalle vetrine delle boutique.Solo che le fotografie di Peter
Lindbergh sono totalmente diverse. Sfidano tutte le leggi di gravità di questo
mondo. Ridefiniscono lo stesso mondo che raffigurano. Come fa?
Sto cercando di affrontare il fenomeno in modo ingenuo, vale a dire senza
pregiudizi, e perdonatemi se ci vorrà qualche deviazione. Scopro le cose mentre
le scrivo...Queste donne a cui scatta fotografie, che si chiamino “modelle”,
“dee” o “regine”, non rivelano mai loro stesse quasi per definizione.
SONO TENUTE a restare distanti da noi per essere come sono. Conoscerle
personalmente, per esempio, sarebbe una delusione, addirittura un sacrilegio.
Sarebbe come guardare le loro foto di famiglia. (E in effetti, a volte, in
qualche orribile compagnia o sulle pagine rosa le vediamo derubate della loro
aura, e stiamo male per loro, come se fossimo complici del ladro che le ha
fotografate, che le ha “puntate” nel vero senso della parola.)
Eppure nelle fotografie di Peter Lindbergh Vediamo queste donne
straordinarie in tutta la loro gloria senza i loro travestimenti, senza la
“facciata”: che emergono dalla superficie luccicante In effetti si stanno
RIVELANDO in modo totale, solo che questo non le smitizza, non le fa sembrare
nude o indifese, anzi! Ed è
proprio questo il mistero assoluto, l’aspetto fantascientifico dell’opera di
Peter, l’utopia totale, secondo me: Trasforma quelle dee
in esseri umani, senza
privarle per nulla della loro aura! Entrambi gli aspetti di tale contraddizione
addirittura si amplificano, con uno che rende più credibile l’altro, malgrado
tutto, malgrado tutte le leggi vigenti non solo nella moda, ma nella vita
pubblica in generale. Molto semplicemente, Lindbergh sfida le leggi del MITO.
Forse ora la mia domanda iniziale non sembra più tanto astrusa: “Come fa?”
Ancora non ho una risposta, ma tutt’a un tratto mi viene il sospetto
di aver scorto un aspetto del suo segreto senza riconoscerlo: ho visto il
suo sorriso. Dite che per un fotografo non è un gran segreto? Avete torto. Il
sorriso di Peter sprigiona dall’interno, da una fonte quieta lontana da ogni
agitazione che si possa associare alla “fotografia” o, ancor di più, alla
“moda”. Guardi i suoi occhi cordiali e quasi inizi a capire il modo in cui
questo sguardo pacato e sereno riuscirà a penetrare e trasformare qualunque
cosa si trovi davanti. Un diverso spirito dietro a questi occhi potenti userebbe
la loro forza per spogliare i
suoi soggetti e per “sezionarli,” per così dire (Altri
fotografi lo fanno, e io sono ben lungi dal condannarli per questo. Dico solo
che raggiungono l’effetto opposto a quello di Peter.) Fatemi aggiungere
un’altra idea: esiste uno splendido film di François Truffaut intitolato L’uomo
che amava le donne In questo film si capisce che esiste una rara tribù di
uomini – e a loro non può che andare tutta la mia stima – che si comportano
in maniera totalmente diversa nei riguardi delle donne rispetto
a noialtri. Sono forti ma indifesi, sono teneri ma senza cercare di far colpo
per questo, sono onesti, poiché non hanno al tra scelta, sono affettuosi ma per
nulla possessivi. In un certo senso, almeno da quel che ricordo del film di
Truffaut, sono una specie di
tribù di monaci. E dunque le donne non sono la loro religione. Si protebbero
definire così: Non sono né intimiditi, né intimidiscono. Attenzione: nella
fotografia Questo non è affatto ovvio. Nella maggior parte dei casi, i soggetti
della fotografia sono intimiditi (anche se sono supermodelle), e i fotografi
sono emotivi, o addirittura impressionati, anche se sono superuomini. E poi:
l’assenza di intimidazione reciproca è una cosa rara tra uomini e donne,
punto. Per puro caso, un membro della tribù
è un fotografo.Peter Lindbergh. (Se adesso ci fosse qualcuno che potesse
spiegarmi il suo soprannome: “Il Sultano”. Questo potrebbe restare un
mistero per sempre...) Quindi in virtù di queste deviazioni Ho individuato
almeno qualche brandello di risposta al mio interrogativo iniziale su come
faccia: con una quantità pressoché inimmaginabile di “non impressionabilità”
(si potrebbe definire una specie di stoicismo) e con quella qualità unica che
io elogio più di qualunque altra cosa, anche se ormai è fuori moda: la
GENTILEZZA. Signore e Signori: Ecco un uomo davvero gentile. Quindi la risposta
alla mia domanda è, molto semplicemente, che, alla fine, l’anima di un
fotografo si MANIFESTA in ogni sua immagine. Ecco come fa.
Glielo lascia FARE.
GALLERIA GRAZIA NERI: " LA SCENA DELL'IMMAGINE "
I SETTANTA ANNI DELL' ISRAEL PHILHARMONIC ORCHESTRA
L'Israel Philharmonic Orchestra fu fondata nel 1936 dal celebre violinista polacco Bronislaw Hubermann (di cui nel 2007 ricorreranno i sessanta anni dalla sua scomparsa)sotto il nome di Palestine Symphony Orchestra. Il concerto inaugurale fu diretto da Arturo Toscanini il 26 dicembre 1936 con un programma che prevedeva la Seconda Sinfonia di Johannes Brahms preceduta dall'ouverture dall' “Oberon” di Carl Maria von Weber . Per celebrare l'anniversario il 26 dicembre scorso la stessa Orchestra è stata diretta dal suo attuale direttore principale Zubin Metha in un concerto presso il Mann Auditorium di Tel – Aviv trasmesso in diretta dal canale televisivo franco – tedesco Arte . Ricordiamo che tra i direttori principali dell'Orchestra del passato vi fu anche il celebre Bernardino Molinari e che l'attuale direttore principale ospite è il sommo Antonio Pappano . Il programma di rara intensità e perfettamente adatto alle potenzialità ed al suono unico della grande orchestra israeliana prevedeva senza soluzione di continuità (e con una diretta televisiva che non si è fermata per alcun spot pubblicitario e nemmeno per una breve o ridotta edizione del telegiornale) il celebre Primo Concerto per violino ed orchestra di Max Bruch con solista un vero fuori classe quale Pinchas Zukerman che ha dato insieme all'Orchestra il meglio di sé stesso senza il minimo cedimento durante la sua formidabile prestazione, “La Valse” di Maurice Ravel sviscerata in tutte le sue uniche peculiarità dinamiche ed agogiche oltrechè timbriche , sino ad arrivare al mastodontico Primo Concerto per pianoforte ed orchestra di Johannes Brahms con al piano nientemeno che Daniel Barenboim il quale ha dominato da cima a fondo con perfetta tecnica oltrechè, come è consueto nelle sue esecuzioni, con grandissima musicalità, l'impervia ed ardua partitura . Il numerosissimo, caloroso e disciplinato pubblico che affollava il vasto Auditorium ha decretato un vero trionfo a tutti gli artisti al termine dell'esecuzione . Il serio interrogativo che ci poniamo è il motivo per cui i media italiani abbiano completamente ignorato un simile evento ed invece il nostro rinnovato stupore è derivato anche dalla perfezione assoluta della diretta televisiva (nonostante fuori della sala imperversasse un violento uragano) che si inserisce in un palinsesto unico a livello europeo quale quello della celebre emittente franco-tedesca (che è visionabile in tutta Europa ed anche al di fuori) . Per ulteriori informazioni si può visitare il sito : www.arte-tv.com
27 dicembre 2006 Giacomo Di Vittorio
A CINQUANT'ANNI DALLA SCOMPARSA DI ROBERT WALSER
Esattamente cinquanta anni fa' si spegneva il grande scrittore e poeta svizzero Robert Walser (Biel /Bienne, 15 aprile 1878 – Herisau, 25 dicembre 1956) . Nato in una famiglia di otto fratelli crebbe a Biel / Bienne dove frequentò la scuola elementare e le scuole superiori che però dovette abbandonare prima dell'esame finale dato che la sua famiglia non era in grado di poter sostenere i suoi studi . Sin da bambino mostrò grande interesse e fu spettatore di spettacoli teatrali nutrendo il sogno di diventare un attore . La sua pièce preferita era “Die Rauber” di Friedrich Schiller . Inizialmente lavorò presso la Kantonalbank di Berna poi a Zurigo quale impiegato. Nel 1905 si trasferì a Berlino dove scrisse i suoi romanzi più celebri : “Geschwister Tanner”, “Der Gehulfe” e “Jakob von Gunten” ricevendo il riconoscimento e l'ammirazione di Robert Musil, Elias Canetti e Walter Benjamin . Hermann Hesse fu il primo a recensire nel 1917 “Poetenleben” e Franz Kafka fu ugualmente un suo fervente ammiratore spesso leggendo ad alta voce davanti ad amici il racconto “Die Gebirgshallen”. Dal 1913 si ristabilisce a Biel legandosi alla stiratrice Frieda Mermet con la quale nacque una lunga amicizia testimoniata da una corrispondenza quasi trentennale . Dal 1921 si traferì a Berna per lavorare come impiegato scrivendo contemporaneamente “Der Rauber” .Nel 1929 entrò nella clinica Waldau di Berna . Nel 1933 fu trasferito nel sanatorio di Herisau nell 'Appenzello Esterno cessando definitivamente di scrivere . Nel 1936 Carl Seelig lo andò a trovare per la prima volta iniziando delle conversazioni passeggiando che poi saranno pubblicate in un libro con il titolo di “Passeggiate con Robert Walser” . Robert Walser si spense la notte di Natale del 1956 a Herisau in seguito ad una passeggiata solitaria in un sentiero innevato . Oggi il Ministro delle Finanze della Confederazione Elvetica Hans – Rudolf Merz, nato ad Herisau il 10 novembre 1942, per celebrare la ricorrenza ha compiuto insieme ad una folta e partecipe delegazione una passeggiata sul luogo del decesso del grande scrittore e poeta Robert Walser . La sua opera è quasi integralmente disponibile in lingua italiana presso la casa editrice Adelphi .
25 dicembre 2006 Giacomo Di Vittorio
FESTE DI NATALE: SKY ITALIA
Festa grande per Sky Italia. Per festeggiare l'arrivo del Natale, si è riunito gran parte dell'organigramma di Sky. Un megabuffet e le musiche di Ronnie Jones hanno accompagnato la simpatica notte presso i locali East End Studios. In questa occasione l'AD Tom Mockridge (nella foto) ha tenuto a precisare che: " Gli abbonati Sky sono oltre quattro milioni, ciò significa che più di 12 milioni di italiani hanno accesso a Sky nelle loro case, inoltre va considerato che anche tante altre persone vedono Sky nei bar o in altri luoghi pubblici." Attualmente Sky si colloca al terzo posto delle pay tv in Europa.
Milano
- East End Studios - 20 dicembre 2006 - a.g.
FESTE DI NATALE: CLUB PINETA al Principe di Savoia
Serata "da urlo" presso l’Hotel Principe di Savoia di Milano per festeggiare il locale Club Pineta di Milano Marittima. Erano presenti alla cena di gala molti vip, alcuni dei quali frequentatori abituali della discoteca più in della riviera romagnola. Ne citiamo alcuni: Sua Altezza Emanuele Filiberto, Barbara Berlusconi, Valeria Marini, Alba Parietti, Vittorio Sgarbi, i calciatori Inzaghi, Vieri, Costacurta accompagnato dalla moglie Martina Colombari. Presente alla festa pure il noto imprenditore piacentino Danilo Solari. Dopo la cena la serata è proseguita fino a tarda notte con balli e musiche.Tutti gli ospiti hanno ricevuto in omaggio diversi regali, offerti dai numerosi sponsor.
Milano - Hotel Principe di Savoia -18 dicembre 2006 -
NAPOLI:
Boom di adesioni per la prima Winter School
Andrea Geremicca (Presidente Fondazione Mezzogiorno Europa): Il successo della
scuola è il chiaro segnale di quanto sia sentito nei giovani il bisogno
di una nuova classe dirigente. E' stato un vero un boom di adesioni quello
riscontrato per la prima Winter School di formazione politica "Una
nuova classe politica per il Mezzogiorno", organizzata dalla Fondazione
Mezzogiorno Europa (www.mezzogiornoeuropa.it
), il think tank che raccoglie l'eredità politico culturale e il
bagaglio di esperienze e competenze del "Centro Mezzogiorno Europa"
fondato nel 1999 dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e presieduto
oggi da Andrea Geremicca. Alla scuola di formazione, che si svolgerà a
Napoli nelle sale dell'Hotel San Germano da domani 15 dicembre e domenica 17,
parteciperanno più di centocinquanta persone tra dirigenti politici,
amministratori, imprenditori, lobbisti e studenti universitari,
provenienti non solo dall'Europa, ma anche dai paesi africani come il Marocco ed
il Congo, selezionate, tra le quasi quattrocento domande ricevute,
attraverso una valutazione per titoli. La Winter School sarà una scuola di
formazione politica che coinvolgerà i partecipanti in una esperienza di analisi
e formazione sui problemi del Mezzogiorno e del Mediterraneo, con la
partecipazione
di esponenti di Governo, di deputati europei, di docenti universitari e
dei funzionari italiani che lavorano nelle istituzioni comunitarie. "Il
boom di adesioni che abbiamo riscontrato- dichiara il Presidente della
Fondazione Mezzogiorno Europa Andrea Geremicca - è il chiaro segnale di quanto
sia sentito nei giovani il bisogno di una nuova classe dirigente. Per assolvere
ad un ruolo di stimolo, analisi, proposta sulle principali questioni che
attengono al futuro del Mezzogiorno nella cornice comunitaria e
mediterranea, la Fondazione Mezzogiorno Europa si è data come priorità
l'obiettivo di contribuire alla formazione di una nuova classe dirigente
intellettuale, politica e amministrativa dal profilo europeista e
meridionalista." La scuola, strutturata in workshop, analizzerà i modelli
di integrazione, innovazione e sviluppo utili ad aumentare la competitività
e a rilanciare le nuove politiche per il Mezzogiorno nel quadro strategico
euromediterraneo. A discuterne con i cento cinquanta partecipanti alla scuola
saranno alcuni dei protagonisti delle istituzioni nel corso della tre giorni,
tra gli altri, è prevista la partecipazione dei parlamentari: Alfonso Andria,
Gianni Pittella e Pasqualina Napoletano; del Presidente della Regione Campania
Antonio Bassolino, del Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico F.
Bubbico, del Presidente della Commissione Affari Esteri della Camera dei
Deputati Ranieri, del Presidente della Commissione Attività Produttive della
Camera dei Deputati Daniele Capezzone, del Ministro all'Innovazione e alla
Funzione Pubblica Nicolais e del Direttore generale dell'ABI G. Zadra.
INFUSIONE
“Una poesia al giorno leva il medico di torno” seguendo questa massima, domenica 10 dicembre si è svolto l’ennesimo appuntamento dell’Infusione nel privè “saletta blù” del Cafè Atlantique con la contessa Pinina Garavaglia, alcuni poeti e un pubblico non solo di appassionati ma anche di personaggi del mondo dello spettacolo Enrico Beruschi e Xena, della musica Laura Bono, della moda Massimo Crivelli e Buba e della cultura la poetessa Serena Siniscalco e la contessa Francesca Caetani Lovatelli. Il reading show fatto di poesia e musica diventa infusione di pensieri ed emozioni attraverso le performance inedite dei poeti protagonisti ( Lara Ferrario, Larissa Fentanes, Leopoldo Ulivieri, e dell’eclettico Antonino Mento ospite, anche quest’anno, il 7 dicembre, all’inaugurazione del Teatro alla Scala con Aida) Ho sempre considerato la poesia non come qualcosa da creare, spiega Antonino Mento, ma qualcosa in cui si traduceva una esperienza di vita e di conseguenza ogni poesia contenuta nel mio libro “Quadri e Soqquadri”, non è un mondo a sé , ma rappresenta un momento di un processo evolutivo che termina con la poesia “Lolus” nomignolo con il quale da bambino veniva chiamato Papa Giovanni Paolo II. Il compito dell’artista è quello di comunicare , trasmettere sensazioni, stati d’animo è questo in sintesi ciò che vuol essere Infusione “un vivace esperimento culturale in un momento di svago in controtendenza alla banalità”.
PRIMA DELLA SCALA: UN KOLOSSAL DI NOME AIDA
Con tredici minuti di applausi si è conclusa la "Prima della Scala".Ad aprire la stagione scaligera è stata l'opera Aida di Giuseppe Verdi nella versione di Franco Zeffirelli e diretta da Riccardo Chailly. Una vera ovazione ha accompagnato le diverse uscite del regista sul palcoscenico.Già da alcuni critici definita l'Aida delle Aide, con 350 comparse e un allestimento costato oltre 2 milioni di euro,questa nuova versione formato Hollywood è destinata a rimanere nella storia del teatro milanese. Tutto esaurito per le prossime dieci repliche. Franco Zeffirelli,molto soddisfatto della serata ha dichiarato "Dobbiamo essere molto fieri . Questa serata porta l'opera in primo piano, cerchiamo di fare della Scala la capitale mondiale dell'opera". Presente alla Scala il Presidente del Consiglio Romano Prodi che ha seguito lo spettacolo dal palco reale insieme alla moglie Flavia e alla cancelliera tedesca Angela Merkel, accompagnata dal marito. Prodi a fine spettacolo ha commentato così: "Se si dovesse cercare la perfezione, questa Aida è la perfezione".E'' stata una "Prima" anche ricca di presenze del mondo della politica, della finanza e dello spettacolo. Ne ricordiamo alcuni: i politici Prodi, Merkel, Rutelli, Letizia Moratti, Roberto Formigoni, Filippo Penati, Mario Monti, Gianni de Michelis,Gianni Letta, Vittorio Sgarbi; i finanzieri De Benedetti, Giovanni Barzoli,Catania, Francesco Micheli, Benito Benedini, Perini, Emma Marciagaglia;gli intellettuali Umberto Eco, Alberto Arbasino, Stefano Zecchi; gli sportivi Figo e Materazzi;i personaggi dello spettacolo Valentina Cortese, Valeria Marini, Lucio Dalla, Massimo Ranieri.E molti altri: Umberto Veronesi, Inge Feltrinelli,Forattini, Petruccioli, Cesare Rimini, Lina Sotis, Milly Moratti, Donatella Javarone, Maria Sole Brivio Sforza, il principe Giovannelli, Sandro Mayer, gli stilisti Lorenzo Riva, Donatella Versace, l'attricie Fanny Ardant il cuoco Vissani, ecc. Il consueto Dopo Scala si è svolto nella Sala delle Cariatidi a Palazzo Reale, con una cena per circa cinquecento fortunati.
Milano - Teatro alla Scala - 7 dicembre 2006 - a.g.
NAPOLI: PRIMA WINTER SCHOOL
Prenderà il via il 15 dicembre la prima Winter School di formazione politica "Una nuova classe politica per il Mezzogiorno" organizzata dalla Fondazione Mezzogiorno Europa, il think tank che raccoglie l'eredità politico culturale e il bagaglio di esperienze e competenze del "Centro Mezzogiorno Europa" fondato nel 1999 dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. La Winter School, che si concluderà il 17 dicembre e si svolgerà a Napoli nelle sale dell'Hotel San Germano, sarà una scuola di formazione politica che coinvolgerà studenti universitari, dirigenti politici, amministratori in una esperienza di analisi e formazione sui problemi del Mezzogiorno, con la partecipazione di esponenti di Governo, di deputati europei, di docenti universitari e dei funzionari italiani che lavorano nelle istituzioni comunitarie. "Per assolvere ad un ruolo di stimolo, analisi, proposta - dichiara il Presidente della Fondazione Mezzogiorno Europa Andrea Geremicca - sulle principali questioni che attengono al futuro del Mezzogiorno nella cornice comunitaria e mediterranea, la Fondazione Mezzogiorno Europa si è data come priorità l'obiettivo di contribuire alla formazione di una nuova classe dirigente intellettuale, politica e amministrativa dal profilo europeista e meridionalista. Questo, anche attraverso una scuola di formazione politica, che coinvolgerà studenti universitari, ricercatori, dirigenti politici, amministratori, giovani imprenditori, per scambiare esperienze, punti di vista, competenze, con la partecipazione di esponenti di Governo, di esperti, di personalità accademiche, di rappresentanti del mondo economico politico e istituzionale." La scuola, strutturata in workshop, analizzerà i modelli di integrazione, innovazione e sviluppo utili ad aumentare la competitività e a rilanciare le nuove politiche per il Mezzogiorno nel quadro strategico euromediterraneo. A discuterne con i cento cinquanta partecipanti alla scuola saranno alcuni dei protagonisti delle istituzioni nel corso della tre giorni, tra gli altri, è prevista la partecipazione degli eurodeputati: Alfonso Andria, Gianni Pittella, Pasqualina Napoletano e Nicola Zingaretti; del Presidente della Regione Campania Antonio Bassolino, del Ministro per lo sviluppo economico Pier Luigi Bersani, del Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico Filippo Bubbico, del Presidente della Commissione Affari Esteri della Camera dei Deputati Umberto Ranieri, del Presidente della Commissione Attività Produttive della Camera dei Deputati Daniele Capezzone e del Ministro all'Innovazione e alla Funzione Pubblica Luigi Nicolais e del Direttore generale dell'ABI Giuseppe Zadra. Per informazioni: www.mezzogiornoeuropa.it
NIZZA: PREMIO LUCIANA FALOTICO 2006
La Camera di Commercio Italiana di Nizza rinnova, per il settimo anno consecutivo, la consegna del Premio “Luciana Falotico”.
Lunedì 4 dicembre alle ore 10.30 nel Salon Baie des Anges dello storico Hotel Negresco a Nizza sotto il Patrocino del Ministero degli Affari Esteri, Ludovico Ortona, Ambasciatore d’Italia in Francia, rimetterà l’ambito trofeo in oro e argento offerto dal Centro stampa Offset di Imperia. La scelta della commissione si è orientata sulla tesi di laurea di Carmine Baglivo che ha realizzato uno studio intitolato: “Le nuove frontiere del Made in Italy. Cina: minaccia o opportunita?”
Quest’anno, nel corso della mattinata, Nicola Caprioni, Presidente della Camera di Commercio Italiana e Albert Marouani, Président de l’Université de Nice Sophia Antipolis, firmeranno una importante convenzione quadro di partenariato tra le due strutture con lo scopo di rinsaldare i rapporti fra mondo accademico e realtà imprenditoriale. Per ulteriori informazioni: www.cciaa.org .
CAFE' ATLANTIQUE READING SHOW: TUTTE LE DOMENICHE POESIA E MUSICA
L’eccentrica Contessa Pinina Garavaglia, da sempre animatrice delle notti milanesi, domenica 3 dicembre inaugura, il privè “salotto blu” all’interno della discoteca Cafè Atlantique (Viale Umbria, 42) con lo spettacolo dell’ “Infusione” ormai giunto al suo terzo appuntamento con un pubblico attento e selezionato. L’idea della serata è nata dall’esigenza di dare dei contenuti alternativi e culturali all’intrattenimento e allo svago: alcuni poeti declameranno le loro poesie su basi musicali, da loro scelte in simbiosi con i propri versi, dando vita ad una vera e propria performance. Anche questa volta il poeta Antonino Mento darà vita alla performance con la lettura di alcune poesie tratte dal suo libro “Quadri e Soqquadri” edito dalla casa editrice Aletti e in vendita presso la libreria “Feltrinelli” di Piazza Duomo. La poesia è importante, spiega Antonino Mento, perché rappresenta una forma, la più rudimentale di scrittura, un mezzo attraverso cui l’uomo si ritrova con le sue radici, i suoi fondamenti.
Lo show avrà inizio intorno alle ore 20,00 nel corso dell’happy hour del Cafè Atlantique.
TEATRO ALLA SCALA: PRIMA DELLA PRIMA
Il cartellone della stagione d’opera 2006-2007 sarà seguito totalmente dagli incontri di “Prima delle prime” che si terranno nel Ridotto dei palchi con la stretta collaborazione della Scala e degli Amici della Scala. Un programma di dodici serate reso possibile dal mecenatismo di Banca Mediolanum. Il 29 novembre alle ore 18 nel Ridotto dei palchi è l’appuntamento della serata di “Prima delle prime” dedicata all’Aida, l’opera con cui si inaugura la nuova stagione il 7 dicembre. Aida sarà diretta da Riccardo Chailly e avrà la regia di Franco Zeffirelli che torna con questo nuovo allestimento alla Scala. Per “Prima delle prime” ne parleranno per noi con Angelo Foletto: Pier Angelo Carozzi, antichista, professore di storia delle religioni nell’Università di Verona; Giorgio Pestelli, professore di storia della musica nell’Università di Torino; Silvano Piccardi e Adele Pellegatta, leggeranno brani del libretto.
Ingresso libero fino a esaurimento dei posti. in collaborazione con Mediolanum. La serata viene trasmessa da Mediolanum Channel, canale 803 di SKY, mercoledì 27 dicembre ore 21.45
Il palinsesto è a disposizione sul sito: www.mediolanumchannel.tv
Tutte le domeniche in esclusiva a Milano al Cafè Atlantique reading show: poesia ritmica e musica
Dopo il grande successo riscosso domenica 26 novembre ritorna lo spettacolo dell’Infusione: un reading show di versi originale ed eccentrico ideato dalla Contessa Pinina Garavaglia e nato nel suo famoso salotto milanese. L’idea della serata nasce dall’esigenza di dare dei contenuti alternativi e culturali all’intrattenimento e allo svago in controtendenza alla banalità. Durante l’Infusione il poeta Antonino Mento declamerà alcune poesie tratte dal suo libro “Quadri e Soqquadri” edito dalla casa editrice Aletti e in vendita presso la libreria “Feltrinelli” di Piazza Duomo, su basi musicali scelte in simbiosi con i propri versi dando vita ad una vera e propria performance. Le tematiche delle mie poesie, spiega Antonino Mento, prediligono l’evocazione, la realtà vive attraverso i ricordi: il linguaggio poetico si esplica attraverso un’infusione di immagini e suoni che evocano sentimenti, stati d’animo.
Lo show si svolgerà all’interno dell’happy hour del Cafè Atlantique che inizierà alle 19,30.
Lunedì 20 novembre 2006 Kofi Annan ha preso congedo dal personale dell' ONU a Ginevra in occasione della sua ultima visita come segretario generale delle Nazioni Unite . La Fondation pour Genève gli ha conferito il suo Prix 2006 . Il Presidente della Confederazione Elvetica Moritz Leuenberger prendendo la parola ha affermato : " Kofi Annan est un visage qui respire l'humanité et qui symbolise la simplicité et la modestie et cette simplicité a décidé les Suisses à adhérer à l' ONU en 2002 . A la tete de l' ONU depuis le 1er janvier 1997, Kofi Annan a exprimé son profond attachement à Genève depuis l ' époque de ses études à l' Institut des Hautes études internationales (HEI) et le début de sa carrière à l'Organisation mondiale de la Santé (OMS)" . Ivan Pictet, presidente della Fondation Genève Place Financière, ha fatto l'elogio dell ' ami, du diplomate et de l'Africain sottolineando in particolare il suo apporto alla creazione del Conseil des droits de l'homme a Ginevra . Ha aggiunto : "Vous etes un sécretaire général d'une nouvelle espèce, non seulement par vos qualités de médiation et de conduite, mais aussi par votre capacité de déchiffrer le sens des événements avant d'agir et aucun des vos prédecesseurs a eu affaire à un monde aussi rude, un monde aussi profondément divisé" . Kofi Annan da parte sua ha dichiarato : " C'est ici que mon épouse Nane et moi nous sommes rencontrés . C'est dire si les liens qui m'attachent à votre ville sont nombreux et forts . Nulle autre ville au monde n'abrite autant d'organisations et d'institutions internationales, le dernier venu dans ce cercle prestigieux étant le Conseil des droits de l'homme . Genève incarne, à bien des égards, ce que défendent les Nations Unies : un carrefour de tolérance, de paix et de démocratie, où se rencontrent les langues, les religions et les cultures ; la societé civile, le secteur privé et le secteur public ; bref les hommes dans toute leur diversité" . Tra le numerose autorità presenti anche il Sindaco di Ginevra André Hediger . Per ulteriori informazioni si può visitare il sito www.fondationpourgeneve.ch
20 novembre 2006 Giacomo Di Vittorio
LIBRI: Diffidate degli Angeli
Autore: Giacomo Wannenes
Edizioni Erga, Genova
“Diffidate degli Angeli” è il noir-verità di Giacomo Wannenes pubblicato da Erga Edizioni nella nuova collana “Le Storie Nere dell'Antiquario”, 320 pagine che si leggono d'un fiato. Il traffico d’arte si intreccia con una complicata ma scorrevole vicenda dove si affacciano non solo il serial-killer, ma anche terroristi internazionali, un gruppo di studenti e intellettuali, giornalisti disonesti e, naturalmente una pletora di falsari, antiquari, restauratori e lacché in combutta per truffare clienti creduloni. Non mancano però i “buoni” come alcuni critici che pagano duramente la loro onestà professionale. Una storia in cui s’intrecciano omicidi e terrorismo internazionale, ma che mette soprattutto sotto accusa falsari e truffatori nel mondo dell'arte e dell'antiquariato. L'autore sa bene come si costruisce una storia mozzafiato, ricca di riferimenti reali. Il suo primo romanzo Vanity Art (pubblicato in Francia nel 2000 con lo pseudonimo di Salvatore Walker, Ramsay Editore) è stato definito libro choc da testate prestigiose come Libération, Le Monde, Le Figaro, Le Canard Enchainé, Paris Match, The Times, Herald Tribune, ed ha messo sottosopra per mesi il mondo dell'arte e dell'antiquariato, denunciando - attraverso una ben congegnata storia gialla - le frodi di restauratori, antiquari e case d'aste. Wannenes conosce bene quello che dice, non è uno scrittore qualunque: 74 anni, genovese, ha pubblicato diverse importanti monografie sull'arte tradotte in francese e in inglese, ma quel che più conta è che - nato in una famiglia di antiquari - ha fatto il restauratore, l'antiquario, ha vissuto tra Italia e Francia dove fin da giovanissimo ha frequentato le più importanti Mostre d'Arte internazionali.
SEGOLENE ROYAL CANDIDATA ALL'ELYSEE
Come annunciato oggi da Stéphane Le Foll, direttore del cabinet di François Hollande, Ségolène Royal ha riportato la vittoria al primo turno delle primarie del Partito socialista francese con oltre il 60 % dei suffragi su scala nazionale . Interessanti anche i risultati regionali con , in particolare, l'oltre 70 % nelle Bouches du Rhone ed il pieno appoggio e la soddisfazione del presidente del Conseil Général Jean – Noel Guerini, di Michel Vauzelle, presidente della regione Provence – Alpes – Cote d'Azur e di Patrick Mennucci , vice presidente del Conseil Général . Il tasso di partecipazione al voto dei militanti socialisti è stato storico andando oltre l' 80 % . Ieri Ségolène Royal ai giornalisti che le chiedevano “Cosa vuole cambiare ?” l'eletta del Partito socialista alle presidenziali del 2007 rispondeva : “Cosa voglio cambiare ? La politica “.
17 novembre 2006 Giacomo Di Vittorio
POESIA RITMICA E MUSICA: 19 NOVEMBRE - CAFE’ ATLANTIQUE READING SHOW
All’interno dell’insolita cornice di una discoteca il Cafè Atlantique viale Umbria,42,domenica 19 novembre prenderà il via lo spettacolo dell’Infusione: un reading show di versi originale ed eccentrico ideato dalla Contessa Pinina Garavaglia e nato nel suo famoso salotto milanese. L’idea della serata nasce dall’esigenza di dare dei contenuti alternativi e culturali all’intrattenimento e allo svago, coinvolgendo personalità della cultura, dell’arte e delle istituzioni, per portarli a riscoprire, l’essenza pura, la magia che l’arte emana attraverso le sue forme. Lo spettacolo dell’Infusione (dal latino infundere “versare dentro”) tirerà fuori dai nostri corpi la nostra anima e ciò che abbiamo dentro, liberando i pensieri e le emozioni attraverso un inedito, dinamico e divertente show, a cui daranno vita i poeti presenti, nel declamare alcune delle loro poesie su basi musicali scelte, perché in simbiosi con i propri versi. Tanti i momenti suggestivi: spetterà ad Antonino Mento, il compito di dare il via alla performance, con la lettura di 5 poesie tratte dal suo libro “Quadri e Soqquadri”, edito dalla casa editrice Aletti, e in vendita presso la libreria “Feltrinelli” di Piazza Duomo a Milano, sarà poi la volta della poesia sinuosa di Larissa Fentanes, a cui seguirà quella vorticosa di Leopoldo Ulivieri e per finire la poesia neo-epica di Pinina Garavaglia in un crescendo sempre più coinvolgente. La poesia sia essa sentimentale o vorticosa deve essere considerata come una specie di scienza infusa, un talento innato, non studiato, che sgorga come un dono dello Spirito Santo”, è questo in sintesi ciò che sarà lo show, “un vivace esperimento culturale in un momento di svago in controtendenza alla banalità”.
Per comunicazioni cell.339/7831430
Antonio Mento
LE DONNE SI PROFUMANO TROPPO di Letizia Gianmoena Monti
Autore: Letizia Gianmoena Monti
Edizioni: Carte Scoperte
Prezzo: 14.50 euro
Un caleidoscopio di figure femminili, ancora una volta, in questo secondo romanzo breve dell’Autrice, che segue l’originale e piacevole “Ricette per vivere e sopravvivere”. Di primo acchito sembra che il protagonista sia un uomo, il Direttore, di cui però non viene mai detto il nome (solo l’iniziale, C., verrà alla fine rivelata): attorno a lui ruotano molteplici amanti, sedotte paradossalmente proprio dalla sua palesata indifferenza verso la donna, che cerca solo per bisogno fisiologico, e verso l’amore, di cui in realtà ha paura. Ma il Direttore non è al centro di nulla. Non stima le donne e neppure se stesso; l’ordine maniacale nella sequenza dei pasti settimanali o nella disposizione dei suoi oggetti rivela un’insicurezza patologica, la sua frenesia sessuale non è altro che il paravento di un’abulica, perenne insoddisfazione. E’ il Direttore di un teatro, “il più antico della città”, e forse è questa la chiave di lettura: il mondo stesso è un teatro, dove uomini e donne sono per lo più attori mediocri e nevrotiche attrici di una commedia tragicomica, in cui C. recita frettolosamente la sua parte, per poi limitarsi ad esserne gelido spettatore. Tra le donne, le vere protagoniste della storia, spiccano Lucia, detta Ciotola, signora della buona borghesia “felicemente” sposata, e Daniela, ex moglie molto tradita. Saranno le loro vicende e i loro sentimenti, intrecciati agli altri personaggi, in particolare i reciproci figli, a creare la trama, ricca di momenti di riflessione alternati a quadretti boccacceschi. Il linguaggio, accattivante, si fa schietto e quasi crudo nella descrizione di nudità non sempre fresche e di rapidi amplessi. Il Direttore afferma che le donne si profumano troppo sia all’inizio che alla fine del romanzo, come se nessuna donna dovesse lasciare una traccia di sé, neppure olfattiva. Ma il suo destino è invecchiare nella solitudine, nel silenzio e nel buio di un teatro vuoto, con un vago odore di muffa intorno. E alle donne che l’hanno incontrato “…rimane qualche livido, ma la vita deve continuare”. Da leggere e da regalare accompagnandolo, con un pizzico d’ironia, ad una boccetta di profumo dalle note agrumate.
Milano, novembre 2006 Anna Busca
PIETRO ICHINO E LA " DIABOLICA" SEGOLENE ROYAL
Pietro Ichino in un editoriale comparso oggi sulla prima pagina del “Corriere della Sera” dal titolo “Ségolène senza tabù” ritorna nel giro di due giorni (dopo che ieri Massimo Nava era intervenuto sullo stesso quotidiano e sullo stesso argomento) sulla falsa questione del video pirata comparsosu Internet (di cui si parla da venerdì 10 novembre) in cui Ségolène Royal afferma in una riunione ristretta di partito tenutasi il 21 gennaio scorso ad Angers ( e ripresa a sua insaputa) che servono idee rivoluzionarie per riformare la pubblica istruzione e che gli isegnanti delle scuole secondarie dovrebbero lavorare 35 ore settimanali e non 17 . Subito dopo aggiunge : “non lo dirò troppo forte perchè non voglio finire impalata dai sindacati” ma con la necessaria successiva precisazione che “è assurdo che molti professori nel loro tempo libero diano lezioni private attraverso società quotate in borsa e che non assicurino piuttosto un sostegno individuale gratuito”. Ora , sin da venerdì 10 novembre quando il caso è “scoppiato” Ségolène Royal ha una sola volta affermato, senza poi ritornare più sulla questione, che lei non vuole nemmeno entrare nel merito di questa polemica perchè il solo farlo la discrediterebbe agli occhi dell'opinione pubblica . In Francia è stata pienamente creduta nelle sue oneste e reali intenzioni (nonostante ci sia comunque chi si domandi da quale ala dello stesso Partito socialista francese possa essere stato fatto far saltare fuori questo video pirata ), il caso è stato archiviato ed oggi ci si preoccupa con molta inquietudine piuttosto del fatto che Jean – Marie Le Pen sia ritornato prepotentemente in scena a galvanizzare le sue truppe e soprattutto che attualmente il 17 % dell'opinione pubblica francese auspica una sua presenza al secondo turno delle presidenziali del 2007 (mentre nel 2002 aveva ottenuto il 6 % a termine della campagna) . Ora che cosa scrive invece Pietro Ichino oggi sulla prima (e poi seconda) pagina del “Corriere della Sera” ? Testualmente : “forse , in realtà, la diffusione su Internet di quel suo intervento privato non è affatto lo sgambetto di un avversario ma una mossa raffinata e diabolica della stessa Royal” affermazione che, oltrechè falsa (come lo prova il fatto che il video sia stato ripreso a sua insaputa), in Francia sarebbe catalogata come un rumore da corridoio da non prendere assolutamente in considerazione e soprattutto in nessun caso degno di essere riportato sui media . Ora noi ci domandiamo piuttosto come una persona che avanza una simile ipotesi, alla luce del reale dibattito e dei reali problemi in questione, possa insegnare diritto del lavoro da quindici anni in una delle più prestigiose Università milanesi ed essere da lungo tempo editorialista del principale quotidiano italiano e ricco di grande storia quale è appunto il “Corriere della Sera” .
12 novembre 2006 Giacomo Di Vittorio
Magdi Allam a Milano parla della sfida
della diversità
Il “Centro Culturale di Milano” organizza mercoledì 15 novembre 2006 ore 21,00 presso la Sala di via S. Antonio, 5 - Milano l’incontro a sfida della diversità: educazione e identità alla prova” con Magdi Allam in occasione della pubblicazione del libro Io amo l’Italia ma gli italiani la amano? L’ampia problematica dell’integrazione e dell’incontro-scontro tra culture che anima il dibattito in Europa e in Italia trova negli interventi e nei libri del vicedirettore del Corriere della Sera quegli elementi che la rendono un punto cruciale per la coscienza di noi stessi, non rinunciataria, e per la crescita della società. Per questo il “Centro Culturale di Milano”, in occasione del recente libro Io amo l’Italia, ed. Mondadori, intende offrire alla cittadinanza una riflessione sui temi dell’educazione e dell’identità, per scoprire sia la radice di quel disamore ai valori e radici della nostra società sia come ritrovarli nell’incontro con chiunque. Milano “alla prova”, di se stessa, della propria storia, in un dialogo diretto con il giornalista e scrittore. Un confronto sull’esperienza e sulla necessità dell’educazione di noi stessi e degli altri, alla verifica di parole, a volte astratte o dottrinali, come tolleranza, convivenza.
SOCIETA' LIBERA: UNA RIFORMA NECESSARIA
L’abolizione degli ordini professionali rappresenta un’ottima chance, tanto più apprezzata nell’attuale congiuntura economica, per liberalizzare e rendere più efficienti una serie di attività oggi riservate e protette da interessi corporativi. L’apertura al mercato e alla concorrenza avrebbe, infatti, un benefico effetto sul versante della crescita e dell’efficienza economica. Ancor oggi una serie di professioni sono arroccate sulla difesa ad oltranza degli interessi di categoria e rifiutano aprioristicamente ogni intervento legislativo che miri a ripristinare la concorrenza e che sia diretto a stimolare energie per il futuro del Paese. Gli ordini professionali rappresentano, nei fatti, un tappo che frappone ostacoli burocratici e odiosi balzelli al libero esercizio dell’attività. In alcuni casi (si pensi ai giornalisti) la limitazione dell’esercizio dell’attività ai soggetti abilitati appare non solo inutile, ma addirittura arbitraria (poiché contrastante con la libertà di manifestazione del pensiero: art. 21 Cost.). Lo sviluppo e la crescita di nuove generazioni di professionisti risulta impedita, o rallentata, a causa di divieti o di limitazioni eccessive. Quando si è provato a scuotere l’immobilismo in cui versano alcune categorie (si pensi agli avvocati o ai farmacisti), le novità legislative sono state rifiutate energicamente. La stessa abolizione del divieto di farsi pubblicità è stata non solo osteggiata dalla categoria (avvocati che reclamano l’esclusiva sulla propria clientela), ma rischia di essere aggirata o, peggio, boicottata con nuove e insidiose regole deontologiche. La pubblicità, invece, se utilizzata nei limiti nel decoro professionale, rappresenta un eccezionale mezzo di penetrazione dei mercati (anche sovranazionali). Gli stessi cittadini corrono il rischio di essere doppiamente penalizzati: sul piano della concorrenza, perché un mercato inefficiente significa costi più alti per poter accedere al servizio e rende difficile reperire alternative valide; sul piano dei rapporti col professionista, poiché quest’ultimo è sempre favorito, sia quando ha ragione e trova nell’ordine una sicura protezione sia quando ha causato un danno al proprio assistito.Attraverso la soppressione degli ordini si dovranno assicurare le condizioni necessarie per portare i professionisti italiani a competere con i loro colleghi europei. Le corporazioni potranno essere sostituite da nuove organizzazioni spontanee aventi natura non obbligatoria (associazioni chiamate, in questo caso, a certificare in modo rigoroso la qualità e la preparazione degli iscritti). Nella foto il presidente di Societa' Libera Ferruccio De Bortoli
9 NOVEMBRE 1989-9 NOVEMBRE 2006: MOBILITAZIONE EUROPEA PER L'ANNIVERSARIO DELLA CADUTA DEL MURO DI BERLINO
Gioventù Federalista Europea-Giovani dell'Italia dei Valori: L'Europa diventi un attore di pace in grado di abbattere i muri eretti nel mondo Il 9 novembre 1989 segna per l'Europa una svolta: la caduta del muro di Berlino, che per quasi trent'anni era stato il simbolo della divisione, della guerra fredda, dell'apparente inconciliabilità tra l'Est e l'Ovest. L'Europa risponde a questa sfida storica trovando una rinnovata spinta all'unione; mettendo insieme la monetae rilanciando l'unificazione del continente che porterà la Comunità ad essere formata prima da 15, oggi da 25, domani da 27 stati. Un futuro di pace e di unità si fa sempre più nitido agli occhi degli europei. L'Unione europea, eppure, se da un lato apre, dall'altro chiude. Assistiamo, infatti, ad un aumento dei costi per l'ottenimento dei visti consolari, necessari a viaggiare in l'Europa per lavoro, per studio e per turismo. L'ottenimento di un visto, operazione di per sé già lunga e complessa, viene ancora più aggravata dall'aumento dei diritti di emissione. La Gioventù Federalista Europea, membro degli Young European Federalists - JEF - ed i Giovani dell'Italia dei Valori, membro della European Liberal Youth - LYMEC - partecipano con azioni pubbliche alla mobilitazione europea contro i visti, organizzata dalla JEF e dal LYMEC, per ribadire che in una vera Unione è indispensabile la reale libertà di circolazione delle persone. L'Europa deve essere un esempio di pace e di democrazia, tanto più in questo difficile periodo di tensioni globali. I visti creano divisioni umilianti quanto quelle delle stesse frontiere. Se l'unificazione del continente è stata la risposta alla caduta del Muro di Berlino oggi l'Europa è chiamata a dare un'altra risposta strategica alla nuova situazione mondiale dopo l'11 settembre 2001. L'Europa deve proiettare la propria influenza all'esterno, diventando un vero attore di pace in grado di abbattere i numerosi e i nuovi "muri di Berlino", a partire da quello tra Israele e Palestina. Per affrontare questa nuova sfida l'Europa deve darsi una Costituzione federale. La Costituzione europea, eventualmente migliorata, dovrà entrare in vigore anche senza l'unanimità delle ratifiche e dopo un referendum europeo per dare ai cittadini l'ultima parola sul futuro della loro Europa.
Gioventù Federalista Europea - Giovani dell'Italia dei Valori
MILANO CITTA' RICCA E GLOBALE MA FALSA E SPORCA
Secondo una ricerca condotta dalla Camera di Commercio di Milano in collaborazione con l'Unione Commercianti e con lo IULM , e resa pubblica dal quotidiano “La Repubblica” di oggi, la città di Milano viene promossa dalla stampa estera solo con il 6 e mezzo . Ancora peggio se si entra nei dettagli : secondo la stampa francese , tedesca ed inglese Milano è una città “esperta” (con voto 8,9), ricca (con voto 8,8), globale (con voto 8,3) e bella (con voto 8) ma sporca (con voto 3,1) e falsa (con voto 3) . In Francia un terzo degli articoli riguardanti Milano è inserito nelle pagine di cronaca, in Inghilterra in quelle di moda, in Germania in quelle di economia . Protagonisti stilisti, artisti ed imprenditori più di politici e calciatori . Questi dati sono stati raccolti principalmente sulla base delle cifre fornite dagli inviati dei principali organi di stampa internazionali . Lo stesso Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano, riconosce quindi che la città Milano deve compiere “un salto di qualità che richiede l'impegno di tutto il sistema” . Speriamo dunque per l'avvenire di una città ottimamente collocata dal punto di vista geografico (non a caso si chiamava “Mediolanum”) e dalle grandi potenzialità, ma soprattutto, ovviamente, per le persone delle più varie nazionalità che la abitano e che continueranno ad abitarla, che queste non siano solo parole e buoni intenti destinati a cadere nel vuoto .
Milano, 7 novembre 2006 Giacomo Di Vittorio
1956 - 1936 DUE ANNIVERSARI
Ieri circa 50.000 persone hanno manifestato pacificamente nelle strade di Budapest per ricordare l'anniversario esatto , il 4 novembre 1956, dell'entrata dei 2000 carri dell'armata rossa nel Paese che in breve tempo attuarono la feroce repressione dell'insurrezione iniziata il 23 ottobre . Uno dei più esatti e lapidari giudizi di quell'evento è stato dato dal grande compositore ungherese Gyorgy Ligeti (che lo visse in prima persona) : “eravamo degli ostaggi in mano di terroristi” . Il migliore giudizio sulla guerra di Spagna lo potrebbe invece sicuramente dare il grande scrittore, giornalista e sceneggiatore spagnolo Jorge Semprun (Madrid, 10 dicembre 1923), nonché Ministro della Cultura in Spagna dal 1988 al 1991, ma anche, ad esempio, sulla Primavera di Praga del 1968 essendo stato nel 1969 lo sceneggiatore del celebre ed indimenticabile film “L'aveu” di Constantin Costa – Gavras, sempre che i media europei (ed in particolare quelli italiani) gli diano finalmente la possibilità di esprimersi .
5 novembre 2006 Giacomo Di Vittorio
TIRITITRAN DI SYLVIE PAZ
La cantante francese di flamenco Sylvie Paz , nata a Marsiglia da da genitori spagnoli emigrati in Algeria e nipote di repubblicani spagnoli antifranchisti, dopo un lungo apprendistato con il grande Camaron de la Isla , firma il suo primo album solo “Tirititran” (sito www.sylviepaz.com) che presenterà questa sera in anteprima a Ginevra (www.epicentre.ch) per poi affrontare un lunga tournée . Raffinato miscuglio di flamenco e groove, nelle intenzioni dell'artista , che si esibisce con membri della sua numerosissima famiglia , questo album vuole anche essere un inno alla pace (nel Mediterraneo e nel mondo) , dato che il suo nome di famiglia è appunto paz .
4 novembre 2006 Giacomo Di Vittorio
ALBERT CAMUS SULL'INSURREZIONE DI BUDAPEST DEL 56
Dato che sui fatti di Ungheria continua a regnare nei media italiani la più completa confusione e na totale disinformazione vorremmo riportare in merito parte di un discorso che Albert Camus (il quale non era né un uomo politico né uno storico ,filosofo o intellettuale di partito ma solo un uomo che fortunatamente pensava con la sua testa, anche se il suo pensiero viene ancora oggi strumentalizzato e fatto proprio dalle più varie correnti politiche e non tanto che sembra che persino il presidente degli Stati Uniti George W. Bush abbia cominciato a leggerlo) pronunciò il 15 marzo 1957 alla Salle Wagram di Parigi : “ Il sangue ungherese si è rivelato troppo prezioso all'Europa ed alla libertà perchè noi non ne siamo avari sino alla più piccola goccia . Ma non sono di coloro che pensano che possa esservi un arrangiamento ,sia pur provvisorio, con un regime di terrore che ha il diritto di chiamarsi socialista come il boia dell'Inquisizione aveva il diritto di chamarsi cristiano (...) . Si tratta di uno Stato controrivoluzionario . Come si può definire in un altro modo un regime che obbliga il padre a denunciare il figlio , il figlio a chiedere il supremo castigo per il padre , la moglie a testimoniare contro il marito e che ha posto la delazione all'altezza della virtù ? I tank stranieri, la polizia , le giovani di vent'anni impiccate, i consigli di operai assassinati ed imprigionati, la campagna di menzogne, i campi , la censura, i giudici arrestati, i criminali che legiferano e la forca ancora e sempre, è questo il socialismo, la grande festa della libertà e della giustizia ? No, noi abbiamo conosciuto, conosciamo questo : sono i riti sanguinosi e monotoni della religione totalitaria ! Il socialismo ungherese è oggi in prigione o in esilio . Nei palazzi dello Stato , armati sino ai denti, errano i tiranni mediocri dell'assolutismo, impauriti dalla parola stessa di libertà, inferociti dalla parola di libertà (...) . Lo stesso popolo ha preso la parola ed ha parlato a Berlino, in Cecoslovacchia, a Poznan ed in ultimo a Budapest . Ed in questa città, contemporaneamente al popolo, gli intellettuali si sono strappati il bavaglio . Ed entrambi, ad una sola voce, hanno detto che non si camminava in avanti ma che si indietreggiava, che si era ucciso per niente, deportato per niente, asservito per niente e che ormai per essere sicuri di avanzare sulla buona strada era necessario dare a tutti la verità e la libertà . Così al primo grido dell'insurrezione in Budapest libera , chilometri di falsi ragionamenti e di belle dottrine ingannatrici di scienziati e di povere filosofie sono stati ridotti in polvere . E la verità nuda, così troppo tempo oltraggiata, è apparsa agli occhi di tutti . Dei padroni sprezzanti, che ignoravano persino di insultare la classe operaia, ci avevano assicurato che il popolo facilmente faceva a meno della libertà se soltanto gli si dava del pane . E lo stesso popolo rispondeva loro improvvisamente che non aveva neppure il pane, ma anche supponendo che ne avesse avuto, esso vorrebbe ancora qualcos'altro. Perchè non è un professore sapiente ma un fabbro di Budapest che scriveva : “Io voglio che mi si consideri come un adulto che vuole e sa pensare . Io voglio poter dire il mio pensiero senza aver niente da temere e voglio che mi si ascolti anche” . Quanto agli intellettuali, ai quali era stato predicato ed urlato che non vi era altra verità che quella che serviva agli obbiettivi della causa, ecco il giuramento che essi prestavano sulla tomba dei loro compagni assassinati per la suddetta causa : “Mai più, neppure sotto la minaccia e la tortura, né per un amore mal compreso della causa, dalle nostre bocche non uscirà altro che la verità” (Tibor Meray sulla tomba di Rajik) . Dopo questo la causa è chaira : questo popolo massacrato è nostro . L'Ungheria sarà oggi per noi ciò che fu la Spagna venti anni fa . Le sottili sfumature, gli artifici di parole, e le considerazioni sapienti con le quali si cerca ancora di mascherare la verità non ci interessano . La concorrenza tra Rakosi e Kadar con la quale vogliono intrattenerci non ha importanza . Sono tutti e due della stessa razza . Differiscono soltanto per i loro titoli di gloria di caccia e se quelli di Rakosi sono più sanguinanti non lo saranno per molto tempo . In ogni caso o che sia l'uccisore o il perseguitato persecutore, non cambia niente alla libertà dell'Ungheria . Mi dispiace a questo proposito di dover fare ancora da Cassandra e di deludere le nuove speranze di certi colleghi infaticabili, ma non c'è evoluzione possibile in una società totalitaria . Il terrore non evolve , se non verso il peggio, la forca non si liberalizza , la ghigliottina non è tollerante . In nessuna parte del mondo si è visto un partito o un uomo che , disponendo del potere assoluto, non ne abbia fatto un uso assoluto. Ciò che definisce la società totalitaria di destra o di sinistra è innanzitutto il partito unico ed il partito unico non ha nessuna ragione di autodistruggersi . E' per questo che la sola società che deve conservare la nostra simpatia sia critica che operante è quella in cui vige la pluralità dei partiti . Essa sola permette di denunciare l'ingiustizia ed il delitto, quindi di correggerli . Essa sola oggi permette di denunciare la tortura , l'ignobile tortura, abominevole tanto in Algeria quanto a Budapest . Le tare dell'Occidente sono innumerevoli , i suoi delitti ed i suoi errori sono reali . Ma, infine, non dimentichiamo che noi siamo i soli detentori di quel potere di perfezionamento e d'emancipazione che risiede nel libero pensiero . Non dimentichiamo che mentre la società totalitaria , coi suoi stessi principi, obbliga l'amico a denunciare l'amico, la società dell'Occidente, nonostante i suoi errori, produce sempre quella razza di uomini che conservano l'onore di vivere, voglio dire la razza di coloro che tendono la mano allo stesso nemico per salvarlo dal dolore o dalla morte . Quando il ministro Chepilov, proveniente da Parigi, osa scrivere che “l'arte occidentale è destinata a squartare l'anima umana ed a formare dei massacratori di ogni specie” è tempo di rispondergli che i nostri artisti ed i nostri scrittori, almeno essi, non hanno mai massacrato nessuno e che hanno abbastanza generosità per non accusare la teoria del realismo socialista dei massacri coperti o ordinati da Chepilov e da coloro che gli assomigliano . La verità è che c'è posto per tutti , tra di noi, anche per il male, ed anche per gli scrittori di Chepilov, ma anche per l'onore, per la via libera del desiderio, per l'avventura dell'intelligenza . Mentre non c'è posto per niente nella cultura staliniana, se non per i sermoni di patronato, la vita grigia e il catechismo della propaganda . A coloro che potevano ancora dubitarne gli scrittori ungheresi glie l' hanno gridato recentemente, prima di manifestare la loro scelta definitiva perchè preferiscono tacere oggi piuttosto che mentire per ordine . Non ci sarà facile essere degni di tanto sacrificio . Ma dobbiamo cercare di esserlo in un'Europa infine unita, dimenticando le nostre querele, facendo giustizia dei nostri stessi errori, moltiplicando le nostre creazioni e la nostra solidarietà . A coloro, infine, che hanno voluto umiliarci e farci credere che la storia poteva giustificare il terrore, rispondiamo con la nostra vera fede, quella che noi condividiamo, ora lo sappiamo, con gli scrittori ungheresi, polacchi ed anche, sì, con gli scrittori russi, imbavagliati essi pure . La nostra fede è che c'è , in cammino nel mondo, parallelamente alla forza della costrizione e della morte che oscura la storia, una forza di persuasione e di vita che si chiama cultura e che si costruisce nello stesso tempo con la creazione libera ed il lavoro libero . Il nostro compito quotidiano, la nostra lunga vocazione è di accrescere con il nostro lavoro questa cultura e non di toglierle qualcosa, sia pure provvisoriamente . Ma il nostro dovere più fiero è di difendere personalmente , e sino in fondo, contro la forza della costrizione e della morte, da qualunque parte venga, la libertà di questa cultura, cioè la libertà del lavoro e della creazione . Gli operai e gli intellettuali ungheresi ai quali oggi siamo vicini con tanto impotente dolore, hanno compreso questo e ce l' hanno fatto meglio comprendere . Ecco perchè se il loro dolore è il nostro anche la loro speranza ci appartiene . Nonostante la loro miseria , il loro esilio, le loro catene, ci hanno lasciato un'eredità regale che noi dobbiamo meritare : la libertà, che non hanno scelta, ma che in un sol giorno ci hanno resa ! “
1 novembre 2006 Giacomo Di Vittorio
IL 56 UNGHERESE IN ITALIA
A cinquant'anni dall'insurrezione di Budapest , malgrado qualche documentario televisivo (ma di scarso e scadente contenuto) sia stato trasmesso da alcune reti nazionali pubbliche e private in questi giorni, la situazione è questa : il principale saggio di uno studioso italiano su quegli avvenimenti, giunto alla sua terza edizione, ovvero “Ungheria 1956 . La rivoluzione calunniata” di Federigo Argentieri (Marsilio 2006) è esaurito presso il suo editore e non più disponibile in libreria mentre presso numerose agenzie di viaggi vengono esposti giganteschi pannelli con immagini della città di Budapest ed annesso il sito www.turismoungherese.it che contiene informazioni senza alcuna ombra di dubbio molto utili ma certo non quelle del saggio sopracitato . Per quanto riguarda poi la catastrofica situazione della politica interna del Paese (ma che come ben sappiamo riguarda direttamente l'Europa e con in primo piano anche l'Italia) è ormai caduta una completa ed assoluta omertà .
28 ottobre 2006 Giacomo Di Vittorio
IL CINQUANTESIMO ANNIVERSARIO DELL'INSURREZIONE DI BUDAPEST
Lunedì 23 ottobre si svolgeranno ufficialmente le celebrazioni del cinquantesimo anniversario dell'insurrezione di Budapest repressa nel sangue dai carri dell'armata rossa . L'attuale primo ministro ungherese Ferenc Gyurcsany (che vive tuttora nella villa donata dal regime sovietico alla famiglia della sua consorte Klara Dobrev) riceverà le delegazioni dei capi di stato di 54 paesi , il presidente della Commissione europea José Manuel Barroso , il segretario generale della NATO Jaap de Hoop Scheffer ed il re Juan Carlos di Spagna . Viktor Orban ha già annunciato che non parteciperà alle celebrazioni e sono in molti a Budapest che già da tempo hanno protestato ed espresso il loro fermo disaccordo sul fatto che sarà l'attuale primo ministro ungherese Gyurcsany a presiedere le celebrazioni, primo ministro che iniziò la sua carriera nella gioventù comunista del KISZ (Kommunista Ifjusagi Szovetseg) di cui fu vicepresidente della sezione di Pest dal 1984 al 1988 diventando nel 1989 presidente del comitato centrale del KISZ per l'università , funzioni che ovviamente caddero dopo il 1989 , e che soprattutto dopo essere stato eletto il 29 settembre 2004 dal Parlamento Ungherese in seguito ad una campagna elettorale basata su menzogne (per sua stessa ammissione) non si è dimesso nonostante la nuova e parallela insurrezione popolare che si è scatenata dallo scorso 18 settembre e che continua ancora oggi nella quasi più totale indifferenza dei media e delle più prestigiose istituzioni europee che invece, al contrario, appoggiano nonostante tutto il suo mandato . L'insurrezione di Budapest iniziò il 23 ottobre 1956 : durante dieci giorni studenti, intellettuali ed operai presero in mano la gestione del Paese . Il 3 e 4 novembre 2000 carri e 150.000 uomini invadono il Paese e schiacciano nel sangue l'insurrezione a Budapest con un bilancio di 2800 morti e 20.000 feriti da parte ungherese e 700 morti e 1600 feriti dalla parte sovietica . Il 10 novembre l'insurrezione è completamente domata . Scioperi, manifestazioni e rivolte continuarono sino al gennaio del 1957 . 200.000 ungheresi furono costretti a emigrare, 225 ungheresi, tra cui Imre Nagy (il 16 giugno del 1958), accusati di aver partecipato all'insurrezione furono in seguito eliminati . Come ha dichiarato mirabilmente il grande sociologo e filosofo francese Edgar Morin “c'était l'armée du peuple qui écrasait le peuple” .
21 ottobre 2006 Giacomo Di Vittorio
Si è svolto presso l’Auditorium di Assolombarda a Milano un interessante convegno promosso dai giovani imprenditori milanesi dal titolo “Il brand crea valore”. La provocazione “oggi il brand è tutto” traduce in sintesi il modo di pensare del management delle aziende branded che devono affrontare nuove sfide gestionali e la crescente complessità dei mercati. Al centro della discussione è stato l’analisi del brand come fondamentale asset aziendale in grado di creare valore, nonché gli strumenti e investimenti necessari per costruirlo. Hanno partecipato poi al dibattito, moderato da Sergio Luciano, Direttore di Economy, molti giovani industriali, ricordiamo tra gli altri: Giulia Ligresti (Premafin Finanziaria), Matteo Lunelli (Cantine Ferrari), Matteo Marzotto (Valentino), Matteo di Montezemolo (Poltrona Frau), Gianluca Rana (Pastificio Rana).
Milano – Assolombarda - 17 ottobre 2006 - agostino guzzardella
Titolo: Brand Italiani - Sviluppo e finanziamento
Autori: Dall’occhio, Dell’Acqua, Etro, Ligresti, Rovetta
Casa Editrice: Egea
Prefazione: Alessandro Spada
Viene analizzato il ruolo del brand come asset strategico e vengono esaminatele criticità associate allo sviluppo e al consolidamento di un brand in ottica di creazione di valore, soffermandosi sugli aspetti legato alla valutazione e al monitoraggio del valore del brand in chiave economica e finanziaria per fornire una sorta di vademecum all’imprenditore che voglia dar vita ad una nuova iniziativa economica imperniata sul brand. Brand Italiani si avvale dell’ausilio di una vasta e approfondita indagine empirica sulle performance economico-finanziarie di un campione di aziende branded dei settori del “Made in Italy”.
Milano – Assolombarda – 17 ottobre 2006 - a..g.
DICHIARAZIONI DI MARTIN HIRSCH
Oggi in occasione della “Journée mondiale du refus de la misère” (sito www.oct17.org ) Martin Hirsch, direttore generale dell' “Agence Française de la Sécurité Sanitaire et des Aliments” (sito www.afssa.fr ) dal 1999 e presidente di Emmaus France (www.emmaus-france.org ) ha rilasciato le seguenti dichiarazioni all'emittente radifonica francese Europe 1 : “La France a un problème, c'est qu'elle dérive . La pauvreté augmente, les dépenses sociales augmentent, les déficits sociaux augmentent et l'éxaspération sociale augmente chez les riches comme chez les pauvres . On a reussi à réduire assez considérablement la pauvreté chez les plus de 60 ans, mais cela a masqué l'augmentation de la pauvreté et des processus d'exclusion chez les jeunes et chez les actifs .insi certaines personnes qui vont remettre un pied dans le travail, vont perdre un certain nombres d'aides, un certain nombre de soutiens et d'accompagnements . La première chose c'est de faire en sorte que quand on reprend du travail on soit sur de gagner de l'argent . La deuxième chose c'est que quand on a le travail que la societé vous offre, on puisse etre sur de franchir le seuil de pauvreté . La troisième chose c'est que l'on aide les entreprises à ce qu'elles puissent embaucher des gens en difficulté sans pour autant avoir des couts de du travail prohibitifs” . Martin Hirsch ha appena curato con l'avvocato Denis Chemla l'inchiesta collettiva uscita ieri presso l'editore francese Dalloz ( sito www.dalloz.fr ) dal titolo “Code des droits contre l'exclusion” .
17 ottobre 2006 Giacomo Di Vittorio
CHARANGO - NUOVO ALBUM DI YANNICK NOAH
In occasione dell'uscita del suo nuovo album “Charango” il prossimo 16 ottobre il celebre ex tennista e cantante francese Yannick Noah (sito www.yannicknoah.com ) ha rilasciato oggi le seguenti dichiarazioni al quotidiano francese “Le Parisien” : “Nicolas Sarkozy ne voit pas la vie comme moi, lui il est copain avec les riches, il s'occupe des riches et des autres il s'en fout . Je ne suis pas un courtisan, je suis libre” . Ed a proposito di un suo eventuale lancio in politica : “J'aime bien ma liberté . Il faut trop de compromis pour arriver là – haut” . Nato a Sedan il 18 maggio 1960 da padre camerunese e madre francese, Yannick Noah dopo la sua carriera sportiva decide di dedicarsi alla canzone sin dal 1990 con il successo di “Saga Africa” . E' nota la sua attività nel volontariato , in particolare nelle associazioni “Fete le mur” (sito www.fetelemur.com) e “Enfants de la terre” (www.enfantsdelaterre.net ) . Nel dicembre del 2005 aveva suscitato sorpresa la sua dichiarazione categorica : “Si Sarkozy passe , je me casse” rettificata oggi allo stesso quotidiano “Le Parisien” nella cui intervista ha dichiarato di avere intenzione di restare in Francia anche se alle elezioni presidenziali del 2007 risulterà vincitore Nicolas Sarkozy . Sua la frase : “Nous ne sommes ni des dieux ni des pourris, juste des etres humains” . Yannick Noah è stato nei suoi lunghi soggiorni in Africa anche consulente psicologico della squadra nazionale di calcio del Camerun ed in Francia della tennista Amélie Mauresmo . Dopo “Saga Africa” del 1990 ha pubblicato nove album e “Charango” è il decimo .
13 ottobre 2006 Giacomo Di Vittorio
IN DIFESA DI MILAN KUNDERA
Come riportato oggi dal “Corriere della Sera” i critici letterari americani sferrano inaspettatamente un attaco contro Milan Kundera che avrebbe improvvisamente perso l'ispirazione ,d'altra parte in Repubblica Ceca ci si lamenterebbe della non esistenza di traduzioni in ceco dei romanzi e saggi scritti da Milan Kundera in francese dopo “L'Immortalità” del 1990 e la controversia è arrivata con grande scalpore anche sui media ed i mezzi di comunicazione francesi . A tutto ciò vorremmo rispondere in modo articolato per ogni punto : in occasione dell'inaugurazione dell' “Institut francais de Prague” (sito www.ifp.cz o www.france.cz ),dove Milan Kundera apprese sin da giovanissimo la lingua francese e dove insegnò anche il celebre filosofo Vladimir Jankelevitch, il 9 dicembre 1993 alla presenza di François Mitterand e Vaclav Havel, Milan Kundera scrisse per il quotidiano francese “Le Monde” un testo riportato poi su uno dei celebri “Cahiers de la Stepanska” (che ricordando l'evento riportava anche testi e testimonianze di altri scrittori ed intellettuali cechi che scrivono in francese, come ad esempio Vera Linhartova, e di scrittori ed intellettuali francesi o franco – cechi residenti a Praga o tra Praga e Parigi che scrivono e parlano nelle due lingue)dal titolo “La francophobie ça existe” in cui parlando della totale ignoranza negli Stati Uniti (anche negli ambiti universitari e letterari) di quello che Milan Kundera aveva realmente scritto, fatto e svolto in Francia a partire dal 1975 e soprattutto del fatto che a livello mondiale i suoi libri (in lingua ceca e francese) fossero tradotti praticamente all' 80 o 90 per cento a partire da traduzioni inglesi o americane, scriveva testualmente : “La francophobie ça existe . C'est la médiocrité planetaire voulant se venger de la suprématie culturelle française qui a duré des siècles . Ou bien, peut – etre, est – ce, au – delà de notre continent , une forme de rejet de l'Europe” . Per quanto riguarda la situzione in Repubblica Ceca a nostro avviso il vero scandalo è che ormai da lunghissimo tempo a Praga e praticamente su quasi tutto il territorio ceco sia impossibile trovare nelle librerie le edizioni originali dei romanzi e saggi scritti in ceco a partire dall' “Immortalità” del 1990 ed andando indietro nel tempo sino alle origini, quasi tutti pubblicati dall' editore Atlantis di Brno ( sito www.volny.cz/atlantis/) , la città natale di Milan Kundera , e che quindi per i cechi (o qualsiasi altra persona di altra nazionalità) che abitano a Praga (e non solo) oggi sia praticamente impossibile o perlomeno avventuroso poter leggere i romanzi ed i saggi di Milan Kundera scritti in ceco mentre in tutte le vetrine di quasi tutte le librerie di Praga ormai furoreggiano ed imperversano ben esposte in primo piano appunto le suddette traduzioni americane o inglesi e le stesse edizioni originali dei romanzi e saggi scritti in lingua francese sono invece praticamente nascoste in qualche anfratto in pochissime copie solo nelle più grandi librerie del centro storico (o per essere più precisi e sinceri solo intorno a Piazza San Venceslao) . Per quanto riguarda la polemica in Francia vorremmo invece riportare il finale del testo – articolo sopracitato dello stesso Milan Kundera : “L'arrogance francophobe m'offense personellement, comme m'offensait l'arrogance des grands à l'égard du petit pays d'où je viens . Qu' on me pardonne d'etre sentimental . Quand j'ai fini, en 1971, “La valse aux adieux”, j'étais profondément persuadé d'avoir mis un point final à ma carrière littéraire . C 'était l'occupation russe, la période la plus dure de ma vie . Jamais je n'oublierai que seuls les Français me soutenaient alors . Claude Gallimard venait voir régulièrement son écrivain praguois qui ne voulait plus écrire . Dans ma boite, pendant des années , je ne trouvais que des lettres d'amis français . C'est grace à leur pression affectueuse et opiniatre que je me suis enfin décidé à émigrer . En France j'ai éprouvé l'inoubliable sensation de renaitre . Après une pause de six ans, timidement, je suis revenu à la littérature . Ma femme , alors, me répétait : “La France c'est ton deuxième pays natal” . Per quanto riguarda l'intera polemica nel suo insieme non si può che consigliare a tutte le persone coinvolte, per chi non l'avesse già fatto , di rileggere le memorabili pagine dedicate nell' “Immortalità” da Milan Kundera al concetto di “imagologia” . In questo senso l'unico mezzo di informazione che ancora oggi cerca di fare (seppure in modo molto limitato, ma non per sua colpa) un po' di chiarezza in tutta la questione è l'emittente “Radio Praha” (sito www.radio.cz ) . Vorremmo infine rivolgere oggi un pensiero al fatto che domani sarà assegnato il Premio Nobel per la letteratura 2006 e che , anche se quasi sicuramente non verrà assegnato a Milan Kundera (che è nella lista dei candidati) , lui stesso sicuramente non ne sente affatto il bisogno (e in questo senso rimandiamo ancora alle pagine dell' “Immortalità” sopracitate) ma per i suoi lettori questo premio l'ha gia vinto più volte nella sua carriera di scrittore .
11 ottobre 2006 Giacomo Di Vittorio
L'ASSASSINIO DI ANNA POLITKOVSKAIA
La celebre giornalista indipendente Anna Politkovskaia è stata uccisa oggi alle 16h30 nel palazzo in cui viveva a Mosca con quattro colpi partiti da una pistola Makarov ,ritrovata sul luogo del delitto . Il corpo è stato scoperto da persone accorse al momento degli spari nell'ascensore dello stabile ed un giovane vestito di nero è stato visto allontanarsi subito dopo da alcuni testimoni . La notizia è stata confermata dall'agenzia di stampa russa Interfax , da Dmitri Muratov, direttore del giornale indipendente russo “Novaya Gazeta” ,per il quale Anna Politkovskaia lavorava da anni, e dal primo procuratore aggiunto Viacheslav Raskinski . Nata a New York nel 1958 da due diplomatici ucraini in servizio all' ONU, Anna Politkovskaia, dopo una laurea in scienze delle comunicazioni ottenuta a Mosca, entra nel giornalismo a partire dal 1980 e dopo il 1989 passa alla stampa indipendente essendo tra i fondatori, nel 1991, del quotidiano e poi settimanale “Obshaia Gazeta” . Nell'ottobre del 2002 , a rischio della propria vita, negozia il sequestro di ostaggi avvenuto nel Teatro della Dubrovka a Mosca (conclusosi tragicamente) . Al settembre del 2004, subito dopo la strage di Beslan, mentre si stava recando sul luogo per un reportage, risale un fallito tentativo di avvelenamento . Il primo paese europeo che ha accolto le sue inchieste (sia televisive , che giornalistiche che sotto forma di documento) è stata la Francia con reportages in prima serata diffusi sul principale canale televisivo pubblico France 2 e la pubblicazione (traducendo dal russo o dall'inglese) dei suoi libri, nell'ordine : “Voyage en enfer : journal de Tchétchénie” (2000, Editions Robert Laffont), “Tchéchénie, le déshonneur russe” (2003, Buchet – Chastel, tradotto in italiano nello stesso anno da Fandango, sito www.fandango.it ), “La Russie selon Poutine” (2005, Buchet – Chastel , tradotto nello stesso anno in italiano da Adelphi) . Entrambi questi due ultimi libri in Francia sono diventati due livres de poche Gallimard . Infine prorpio nel settembre di quest'anno sempre l'editore francese Buchet – Chastel ha pubblicato “Douloureuse Russie : journal d'une femme en colère” . Anna Politkovskaia era di casa anche al Conseil de l'Europe . Lascia due figli . Nel febbraio del 2003 il lavoro di Anna Politkovskaia è stato ricompensato dal Premio Giornalismo e Democrazia conferitogli a Copenhagen dall' OSCE (Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa, sito www.osce.org ) . Purtroppo questo tragico ma non inaspettato evento non è il primo a Mosca . Il 9 luglio del 2004 il giornalista russo Paul Klebnikov, responsabile della versione russa del magazine americano Forbes, è stato assassinato a Mosca anche lui con quattro colpi di pistola dopo la pubblicazione della lista degli uomini più ricchi in Russia ed altre compromettenti rivelazioni sui rapporti tra le istituzioni governative russe e la guerra in Cecenia .
7 ottobre 2006
Giacomo
Di Vittorio
HASBRO :
NATALE 2006 - LE NOVITA' PER I BAMBINI
Per questo Natale 2006 Babbo Natale andrà a fare shopping da Hasbro. Linee di prodotto dedicate alle femminucce, ai maschietti e ai più piccini con tante novità e tanti giocattoli cult che, non passano mai di moda e, anzi, fanno ritornare bambini anche le mamme ed i papà. “La collezione di giocattoli per il Natale 2006 è pensata non solo per soddisfare la voglia di giocare dei bambini ma per creare occasioni di gioco con gli adulti” – commenta Stella Meo, responsabile marketing di Hasbro Italy – “Gli adulti possono e hanno un ruolo nei giochi dei loro figli, divertendosi insieme. I giocattoli quindi diventano un pretesto educativo, e grazie alla sempre maggiore interattività siamo sicuri che anche gli adulti troveranno tante occasioni per divertirsi”. La linea Toys Girl presenta il suo prodotto di punta Baby Eva, la bambola interattiva che sembra vera. Ci sono le immancabili principesse di My Little Pony con pony elettronici Girellina Primi Passi, Dolce Risveglio e i pony classici più fashion come i Glitter e i Breeze. La grande famiglia dei FurReal Friends continua ad ingrandirsi. Ciliegina sulla torta per Natale 2006 di questa linea di peluches elettronici è Zuccherino mio dolce pony, che è disponibile in edizione limitata e sembra vero per le dimensioni quasi a grandezza naturale e le sue funzioni tecnologiche. Ci sono, ancora, Principessa regina delle coccole, dolce gattina bianca e soffice, ed Josè il mio amico scimpanzè, simpaticissimo con quella sua espressione che intenerisce anche gli adulti rimasti un po’ bambini. Immancabile è Furby, l’amico emototronico. La linea Toys Boys presenta Action Man Atom, l’eroe metropolitano in tre versioni differenti, Hybridon Attack, Nitrobyke e Axel 3 in 1 con Exogear. Per i prodotti Micro Machines c’è il classico rinnovato: il Camper Super City Van, un’intera città su quattro ruote, e la Centrale Operativa Carabinieri per giocare con tutti i veicoli che sono in dotazione all’Arma. Per la prima infanzia c’è Playskool con la linea Together Time dell’area “Esplorando i miei sensi” per i bambini dai tre mesi in su. I prodotti novità di questa linea sono la Capannina delle Meraviglie e Rosino Ragnetto Canterino. Per la linea Busy Basic, appartenente all’area “Scoprendo e Sperimentando” ci sono la Fontana Magicaria e l’Elefantino Sonaglio. Infine, c’è Mr Potato Safari: una corpo di patata maxi, alto ben 40 cm, che contiene tantissimi accessori e altri quattro corpi di patata per formare un’intera famiglia Mr Potato. comunicato stampa
Milano - ottobre 2006 - redazione-corrierebit
LEOPOLD SEDAR SENGHOR A CENTO ANNI DALLA NASCITA
Quest'anno l'Assemblée nationale celebra ufficialmente il centenario della nascita del padre della francofonia Léopold Sédar Senghor dichiarando il 2006 “Année Senghor” . Léopold Sédar Senghor nacque il 9 ottobre 1906 a Joal, piccola città a sud di Dakar . Svolge i suoi studi inizialmente presso la missione cattolica di Ngasobil poi all' Ecole laique di Dakar per in seguito approdare dal 1928 a Parigi al Lycée Louis – le – Grand ed infine alla Sorbona . Dal 1935 incomincia la sua carriera di insegnante a Tours seguendo allo stesso tempo i corsi di linguistica all' Ecole pratique des Hautes Etudes e all' Institut d'ethnologie di Parigi .Durante la seconda guerra mondiale è fatto prigioniero nel 1940 entrando poi a combattere attivamente nella Resistenza . Nel 1946, al termine della guerra, diventa deputato in Senegal occupando in seguito importanti funzioni ed incarichi presso il Conseil de l'Europe, l'Unesco e le Nazioni Unite . Tra il 1955 ed il 1956 è Secrétaire d'Etat nel cabinet di Edgar Faure e nel 1959 Ministro – consigliere del governo francese . In Senegal invece diventa sindaco di Thiès nel 1956 ed il 5 settembre 1960 viene eletto primo presidente della République du Senegal (creando lui stesso allo stesso tempo l'inno nazionale senegalese), mantenendo la carica sino al 1980 . Il 22 marzo 1967 sfugge ad un tentativo di attentato . A partire dal 1980 sarà succeduto da Abdou Diouf, attuale Sécretaire général de la Francophonie .Nel 1982 fonda l' “Association France et pays en voie de développement” ed il 2 giugno 1983 è eletto all'Académie française (primo africano a ricevere questo titolo) . Nel 1978 riceve il Premio Cino Del Duca . L'Université internationale de langue française d'Alexandrie, inaugurata nel 1990, porta il suo nome . Il suo decesso avviene il 20 dicembre 2001 a Verson (Normandia) . Léopold Sédar Senghor è stato anche un raffinato poeta e scrittore . Il suo secondo nome Sedar significa “che non può essere umiliato” mentre il suo nome di famiglia Senghor deriva dal portoghese “senhor”. Nella sua “Elégie des saudades” scrive : “J'écoute au fond de moi le chant à voix d'ombre des saudades. / Est – ce la voix ancienne, la goutte de sang portugais qui remonte du fond des ages ?/ Mon nom qui remonte à sa source ? / Goutte de sang ou bien senhor, le sobriquet qu'un capitaine donna autrefois à un brave laptot ?” . Le celebrazioni del centenario della sua nascita già cominciate nel corso dell'anno si sono svolte e proseguiranno da Dakar a Parigi , da Alexandrie a Ginevra, da Bucarest (dove tra il 28 ed il 29 settembre scorsi si è tenuto con grande successo l'undicesimo “Sommet de la Francophonie”) a Verson . Per ulteriori informazioni si può visitare il sito www.senghor.francophonie.org/
5 ottobre 2006 Giacomo Di Vittorio
IL DISCORSO DI SEGOLENE ROYAL A LENS
Oggi puntualmente alcuni quotidiani nazionali sono ritornati violentemente alla carica contro Ségolène Royal sulla scorta di rivelazioni sulla sua vita privata (spesso triviali) e di alcuni suoi famigliari da un lato e dall'altro parlando addirittura di “americanizzazione” e “berlusconismo” ella sua campagna elettorale . A queste persone, ma soprattutto ai dirigenti ,elettori e sostenitori dei nostri partiti nazionali di tutti gli schieramenti consigliamo da un lato di leggere attentamente i punti principali del programma politico di Ségolène Royal che è stato diffuso ormai da settimane dalle principali agenzie di stampa europee e dall'altro consigliamo vivamente (per chi conoscesse la lingua francese) di ascoltare e visionare il memorabile e storico (in tutti i sensi) discorso (sia per quanto riguarda il contenuto che la forma) pronunciato a Lens da Ségolène Royal il 16 settembre scorso davanti ai membri ed ai militanti del Partito socialista francese (trasmesso in diretta da “La Chaine Parlementaire”, sito www.lcpan.fr udibile e visionabile attualmente sul sito www.segolene2007.canalblog.com/.
2 ottobre 2006
Giacomo Di Vittorio
SEGOLENE ROYAL IN VISITA IN SENEGAL
A partire da lunedì 25 settembre Ségolène Royal sarà per tre giorni in visita ufficiale in Senegal incontrandosi con il presidente senegalese Abdoulaye Wade per discutere di cooperazione allo sviluppo . Nel frattempo, nel giorno del suo compleanno (con nascita a Dakar), rivolgiamo a Ségolène Royal i nostri migliori auguri di buon lavoro .
22 settembre 2006 Giacomo Di Vittorio
GIOVANI SOCIALISTI EUROPEI: SEGOLENE ROYAL E’ UN’OTTIMA CANDIDATA
Ségolène Royal è assolutamente candidabile per la Francia, le polemiche dei giovani socialisti francesi corrono il rischio di essere strumentali." Questo il commento del Presidente dei Giovani Socialisti Europei Giacomo Filibeck, a margine della conferenza stampa di chiusura della visita italiana della Royal svoltasi questa mattina all'Hotel Nazionale. La Royal, infatti, e' a Roma, dopo aver partecipato ieri a Pesaro alla festa dell'Unita', dove ha incontrato tra gli altri il presidente del Consiglio Romano Prodi, il ministro degli Esteri Massimo D'Alema ed il segretario dei Ds Piero Fassino. Filebeck, che con i Giovani Socialisti Francesi (MJS) già si e' confrontato durante il dibattito sul Referendum sulla Costituzione Europea difendendo il si contro il loro no, considera dannose le polemiche legate alle interviste del Presidente dei Giovani Socialisti Francesi Razzye Hammadi che ha dichiarato ieri a Le Monde che appoggerà alle elezioni François Hollande, segretario del Partito e compagno della Royal. Dall'Universitè d'Etè de la Rochelle (la scuola estiva dei giovani socialisti francesi svoltasi ad agosto) in poi i giovani socialisti francesi criticano fortemente la Royal, prestando però il fianco ai suoi oppositori interni ed esterni che con marcati atteggiamenti maschilisti desiderano minare la legittimità della sua candidatura all'Eliseo. Ora, una donna con il curriculum della Royal, che si è diplomata all'ENA,è stata deputata, più volte ministro, collaboratrice di Mitterand, e che è stata capace di strappare alla destra francese la difficile regione di Poitou-Charentes dovrebbe comunque essere trattata con lo stesso rispetto dovuto ad un qualsiasi altro candidato uomo e non accusata, solo in virtù della sua apparenza candidabile solo ad un concorso di bellezza come pensa Laurent Fabius. E' dunque assurdo assistere a posizionamenti precostituiti contro di lei all'interno del partito socialista francese. Mi auguro che si permetta nei giorni che seguiranno un sereno confronto tra le idee e le personalità dei candidati e si lascino gli iscritti al partito socialista francese decidere attraverso le primarie chi saprà meglio guidare la sinistra francese alla conquista dell'Eliseo per affrontare poi sfide nazionali e internazionali come il rilancio della Costituzione Europea."
Roma - 12 settembre 2006 - comunicato stampa
PREMIO GIORNALISTICO ENZO BALDONI
A Palazzo Isimbardi, sede della Provincia di Milano, si è svolta la cerimonia di premiazione della seconda edizione del Premio Giornalistico Enzo Baldoni La giuria presieduta da Antonio Calabrò ha conferito il primo premio all’agenzia Prospekt per vari servizi fotografici. Il Premio sezione stampa e agenzia di stampa è stato assegnato a Lorenzo Cremonesi del Corriere della Sera, il Premio sezione Tv e Radio è andato ai giornalisti Vendemmiati, Canotti e Cancellari per un documentario sugli ammalati di lebbra in India; il Premio sezione Internet è stato conferito per servizio “Il buleh dagli occhi di ghiaccio” di Luca Galassi. Alla cerimonia di premiazione, condotta da Benedetta Corbi e Toni Capuozzo, il presidente della provincia Filippo Penati ha dichiarato fra l’altro: “ La cerimonia di oggi vuole essere un modo per ricordare l’impegno di un uomo coraggioso, Baldoni, che ha perso la vita per raccontare e dare voce a popoli che soffrono conflitti in terre lontane ma anche il modo di commemorare tutte le vittime degli atti di terrorismo che hanno sconvolto il mondo in questi anni ”.
Milano - Palazzo Isimbardi - 11 settembre 2006 - agostino guzzardella
SI E' SPENTO IL GRANDE STORICO JACQUES OZOUF
Lo scorso 29 luglio si è spento a Limogne – en – Quercy (Lot) lo storico francese Jacques Ozouf . Nato l' 8 settembre 1928 a Alençon in una famiglia di insegnanti laici e repubblicani studia in seguito alla Sorbona incontrando François Furet, Emmanuel Le Roy Ladurie e Denis Richet con i quali fonderà la storica rivista “Les Annales” . Contemporaneamente e nello stesso luogo incontra la sua futura consorte , Mona Sahier, giovane studentessa in filosofia trasferitasi dalla Bretagna a Parigi che diventerà a sua volta una celebre storica con il nome di Mona Ozouf . Dopo l'agrégation d'histoire ottenuta nel 1954 Jacques Ozouf aderisce al Partito comunista francese abbandonandolo nel 1956 subito dopo i fatti d'Ungheria . Entra all' Ecole des hautes études en sciences sociales nel 1971 scrivendo anche per la rivista Esprit . Nel 1973 firma una celebre inchiesta “Nous, les maitres d'école” sugli istitutori repubblicani prima del 1914 e sul loro ruolo fondamentale nel processo di creazione e formazione nonché di veri e propri artefici delle radici della République . Nel 1977 conduce con Francois Furet un'altra celebre inchiesta dal titolo “Lire et écrire : l'alphabétisation des français de Calvin a Jules Ferry “ . Nel 1992 scrive con la moglie Mona Ozouf “La République des instituteurs” diventato subito un vero bestseller . Jacques Ozouf è stato anche uno specialista in statistica elettorale . Ricordiamo infine che Mona Ozouf, la quale continuerà a difendere e testimoniare il lavoro di Jacques Ozouf, ha curato con François Furet il celebre “Dictionnaire critique de la Révolution française” del 1988 la cui lettura (per chi non l'avesse già effettuata) sarebbe vivamente consigliabile sia agli elettori che agli uomini politici di tutti gli schieramenti in vista delle elezioni presidenziali del 2007.
Milano - 7 settembre 2006 - Giacomo Di Vittorio
CONSIDERAZIONI SUL DISCORSO DEL MINISTRO FRANCESE SARKOZY
Ieri su due principali quotidiani nazionali è stato riportato trionfalmente il discorso di campagna presidenziale di Nicolas Sarkozy, attuale ministro degli interni francese e presidente dell'UMP, tenuto a Marsiglia domenica 3 settembre davanti ai giovani sostenitori del suo partito . Su un punto siamo completamente d'accordo : il movimento del 68 in Francia (come in altri paesi) è completamente fallito ma in quanto ha mantenuto i disequilibri di poteri e privilegi come sempre rimasti mal distribuiti (per quanto riguarda invece i diritti conquistati non si può ovviamente che dare ragione a Daniel Cohn – Bendit) . In più non poteva ovviamente che fallire in quanto partito dall'alto e tendente appunto in realtà a volere mantenere la richiesta di questi stessi privilegi. Per quanto riguarda la Francia però il problema è in realtà ben più grave in quanto la tanto mitizzata Rivoluzione Francese è sfociata da un lato nel terrore di Robespierre e dall'altro l'aristocrazia è stata restaurata in modo molto più temibile ed indelebile dall'imperialismo napoleonico prima ed in seguito da una borghesia che resta una delle più elitarie ed appunto aristocratiche d'Europa (con particolare riferimento però a Parigi che, come sosteneva già Alexis de Tocqueville nel suo memorabile “L'Ancien Régime et la Révolution” del 1856, è oggi come ieri la fase terminale del vero e proprio cancro costituito dal centralismo assolutista della capitale francese) . E questo è il problema principale : il potere delle élites (principalmente in seno ai partiti, che si tratti dell'UMP ,del PS o di un altro partito, ma che poi si estende a tutta la società) che è anche il cuore di un saggio - inchiesta della mia amica giornalista parigina Stéphanie Marteau (di soli 26 anni e già con alle spalle numerose pubblicazioni ed inchieste nei più vari campi e discipline), che comparirà in autunno dall'editore Albin Michel (del quale invece sui due suddetti quotidiani si pubblicizza un banale libro di gossip), lei sì una delle possibili garanzie giovanili per l'avvenire della République . D'altra parte se Ségolène Royal saprà veramente mantenere le sue promesse il suo programma avrà poco di regale (restando in questo senso solo il suo aspetto fisico) ed élitario e forse si potrebbe veramente assistere ad una svolta epocale in seno alla storia della tanto amata (ed allo stesso tempo talvolta tanto detestata), in Europa e al di fuori del continente, République Française . Ma in questo senso tutte le riserve sono ovviamente ancora una volta d'obbligo .
Milano - 5 settembre 2006 - Giacomo Di Vittorio
A
CONFERENZA SUL LIBANO A ROMA
Medio Oriente: Gioventù Federalista Europea: ha ragione il Presidente Napolitano:
la Conferenza sul Libano è un'occasione unica per l'Europa: dove non c'è
l'Europa c'è la guerra. Il movimento giovanile dell'Mfe, fondato dal
padre dell'Europa Altiero Spinelli, in una lettera aperta inviata al
Presidente Napolitano dopo il suo messaggio ai partecipanti alla
conferenza internazionale per il Libano chiede un'azione immediata dell'Unione
europea Roma, 26 luglio 2006. "Crediamo che questa sia l'occasione
perchè l'Europa assuma le proprie responsabilità di fronte le sofferenze
dei popoli del Medio Oriente. Se la Costituzione europea fosse in vigore oggi
l'Unione potrebbe avere molti nuovi strumenti per affrontar questa crisi. Si
pensi al ministro degli Esteri europeo, alle maggiori possibilità
per i paesi che vogliono la Difesa comune, di partecipare ad operazioni di
peace-keeping e di istituire un corpo volontario europeo di aiuto
umanitario. Per questo chiediamo che il progetto di Costituzione possa entrare
in vigore, eventualmente migliorato, anche senza l'unanimità delle
ratifiche". E' questo uno dei messaggi più forti della lettera aperta
scritta dalla Gioventù Federalista Europea al Presidente della
Repubblica Giorgio Napolitano e ai rappresentati diplomatici
partecipanti alla conferenza internazionale per il Libano in corso
oggi a Roma. Ed è stato proprio Napolitano in un messaggio inviato
questa mattina alla Presidenza della conferenza a dichiarare "Questo e' un
banco di prova fondamentale per l'Europa che intende dare risposte
adeguate a chi sollecita un ruolo di primo piano in Medio Oriente.
E' altresi' una prova della volonta' degli Stati Uniti e dell'Unione
europea di agire insieme per il perseguimento di obiettivi
comuni". E non è un caso che la Gioventù Federalista Europea abbia
scritto a Napolitano. Infatti era stato proprio il Capo dello Stato
a Ventotene, nella sua prima visita ufficiale fuori Roma il 21
maggio nel discorso che celebrava il ventesimo anniversario della
scomparsa di Altiero Spinelli, a dichiarare che "per rilanciare
l'idea di Europa c'è bisogno dell'impulso dei giovani, il cui
sentire europeo si è fatto naturale e profondo, e nell'avanguardia
della Gioventù Federalista Europea, la molla più forte".
"Siamo indignati per quello che accade. Le immagini che giungono dal
Libano, dai territori palestinesi e dalle città israeliane ricordano come siano
sempre civili inermi le principali vittime di un conflitto" -
dichiara Samuele Pii, presidente della Gioventù Federalista Europea.
"Nello spirito del messaggio del Presidente Napolitano condividiamo gli
obiettivi di una tregua immediata, di aiuti umanitari e di una forza
militare di interposizione a guida europea e delle Nazioni Unite.
Tuttavia, per una pace duratura è necessario che vi sia un potere capace
di impedire la guerra. Israeliani e palestinesi da soli non
riescono, solo un'azione comune di Europa e Stati Uniti può portare la
pace" - continua Massimo Contri, segretario GFE - "L'esempio
dell'integrazione europea insegna che la convivenza tra i nemici del
passato è possibile. Israeliani e palestinesi possono essere i
francesi e tedeschi del Medio Oriente.". "Anche noi non vogliamo
essere spettatori silenziosi" - ribadisce Pii rivolgendosi in chiusura al
presidente Napolitano - "chi oggi ha il potere di decidere
affronti scelte coraggiose affinchè l'Europa possa essere ricordata
per la sua azione pacificatrice e non per la sua inerzia. Altrimenti
saranno gli eventi a ricordare che dove non c'è l'Europa c'è la
guerra".
Comunicato Stampa
La Gioventù Federalista Europea
Lettera aperta al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e alla
Presidenza della Conferenza Internazionale per il Libano
"Dove non c'è l'Europa c'è la guerra" Signor Presidente, la
Gioventù Federalista Europea esprime indignazione per la nuova guerra in
Medio Oriente. Le immagini che giungono dal Libano, dai territori
palestinesi e dalle città israeliane ricordano come siano sempre
civili inermi le principali vittime di un conflitto. Attendiamo con
speranza l'esito della Conferenza Internazionale per il Libano che
oggi si svolge a Roma. Nello spirito del Suo messaggio alla
Presidenza della Conferenza sosteniamo gli obiettivi di una tregua
immediata, di aiuti umanitari e di una forza militare di
interposizione a guida europea e delle Nazioni Unite. Tuttavia, per una
pace duratura non possiamo dimenticare quanto sia indispensabile un
potere reale capace di impedire in futuro la possibilità della
guerra. Né gli israeliani né i palestinesi da soli hanno questo potere.
Neanche gli Stati Uniti hanno la legittimità per proporre una
soluzione pacifica, visto quanto è accaduto e sta accadendo in
Iraq. E' ormai tempo che l'Unione europea si assuma le proprie responsabilità.
L'Unione europea e gli Stati Uniti, insieme, possono portare alla
pace israeliani e palestinesi. La storia dell'integrazione europea
insegna come sia possibile la convivenza tra i nemici del passato.
Francesi e tedeschi hanno combattuto tre terribili guerre in meno di
un secolo, poi Francia e Germania sono diventate il motore
dell'unificazione del nostro continente. Perché non immaginare
qualcosa di simile in Medio Oriente? Con palestinesi ed israeliani
protagonisti di una graduale e vasta integrazione regionale su basi
democratiche e federali? Per noi sono stati il carbone e l'acciaio,
per loro potrebbe essere l'acqua la preziosa risorsa da gestire in
comune. La sicurezza di Israele passa attraverso il riconoscimento di uno
Stato di Palestina.Quest'ultimo può essere accettato solo se tutte le
fazioni palestinesi riconoscono il diritto ad esistere dello Stato
ebraico. Fino a quando, da ambo le parti, vi sarà la pretesa
unilaterale di sovranità assoluta non vi sarà alcuna integrazione tra
i due popoli che continueranno ad ignorarsi come esseri umani e a
vedersi come nemici. E' quanto mai urgente l'azione esterna di
un'Europa forte ed unita a favore di un piano di pace. La
Costituzione europea, se fosse approvata, consentirebbe all'Unione
di utilizzare nuovi strumenti per incrementare la sua azione in
politica estera. Infatti prevede, ad esempio, l'istituzione di un
ministro degli Esteri europeo, maggiori possibilità per i paesi che hanno la
volontà di avanzare in materia di difesa e di partecipare ad operazioni di
peace-keeping, la creazione di un corpo volontario europeo di
giovani per l'aiuto umanitario. Crediamo per questo che la
Costituzione europea sia una tappa fondamentale al fine di rafforzare il
potere europeo d'impedire la guerra e, ancora una volta, auspichiamo
che possa entrare in vigore, eventualmente migliorata, anche senza
l'unanimità delle ratifiche. Signor Presidente, anche noi, giovani
federalisti, non vogliamo essere "spettatori silenziosi"
di quanto sta accadendo in Medio Oriente. Non vogliamo abituarci a
vecchi e nuovi conflitti. A chi oggi ha il potere di prendere
un'iniziativa chiediamo di non indugiare a sostenere scelte
coraggiose affinché l'Italia e l'Unione europea possano essere fra
i maggiori artefici della pace tra israeliani e palestinesi,
contribuendo alla lotta al terrorismo e a risolvere le tensioni
internazionali presenti nell'area. Altrimenti saranno gli eventi a
ricordare che dove non c'è l'Europa c'è la guerra.
Roma -26 luglio 2006 -
Samuele Pii Presidente GFE
- Massimo Contri Segretario GFE
IL MATRIMONIO DI DANIEL AUTEUIL
Il grande attore francese di teatro e cinema Daniel Auteuil (nato ad Algeri il 24 gennaio 1950) si é sposato per la terza volta (la prima con l'attrice Emmanuelle Béart divorziando poi nel 1992 e la seconda subito dopo con Marianne Denicourt) il 22 luglio a Porto Vecchio (in Corsica) con l'artista Aude Ambroggi originaria di Bonifacio. Testimone della cerimonia era il cantante Dave ed erano ugualmente presenti l'attore, sceneggiatore e produttore Christian Clavier , l'attore e regista Dany Boon, il cantante Maxime Le Forestier e l'attore e umorista Elie Semoun . Daniel Auteuil (quando gli impegni professionali glielo permettono) risiede ormai da diversi anni in Corsica .
23 luglio 2006
Giacomo Di Vittorio
BARENBOIM A MILANO CON L’ORCHESTRA
“DEL DIALOGO”
L’1 settembre la Scala riaprirà le porte del Teatro nel segno del dialogo in Medio Oriente. Il primo appuntamento dopo la chiusura d’agosto è infatti con Daniel Barenboim e la sua West-Eastern Divan Orchestra, formazione composta da giovani musicisti israeliani, palestinesi e del bacino mediorientale. Non si tratterà solo di un concerto serale, ma di una lunga giornata che di questa orchestra “del dialogo” racconterà la storia, con la proiezione di un film nel Ridotto dei palchi, aperto al pubblico, e un più ristretto incontro, in sala, con una platea di giovani.
La mattina di venerdì 1 nel Ridotto dei Palchi alle ore 11.30 incontreranno la stampa il Sindaco Letizia Moratti, il Maestro Daniel Barenboim, il Sovrintendente Stéphane Lissner. Saranno presenti i rappresentanti di Progetto Italia e di ATM, sostenitori dell’evento, e del Cipmo, Centro Italiano Pace in Medio Oriente.
L'IMPOSSIBILE E' PIU' PRATICABILE DEL DIFFICILE a cura di Enrico Girardi
In occasione del concerto che la West-Eastern Divan Orchestra diretta da Daniel Barenboim terrà a Milano venerdì 1 settembre, il Teatro alla Scala ha organizzato la proiezione di un video-documentario sulla nascita e sulla storia di questa particolare formazione sinfonica nonché sulle ragioni politico-sociali che ne hanno determinato la genesi. Il video, introdotto e commentato dal critico musicale Enrico Girardi, sarà proiettato con sottotitoli in italiano nel foyer del Teatro alla Scala il 1 settembre alle ore 16, a ingresso libero. Questa proiezione trae materia da due filmati già disponibili sul mercato. Il primo è il film di Paul Smaczny Knowledge Is The Beginning, un ampio repertorio di immagini che documentano l’origine, lo sviluppo e le ragion d’essere di questa iniziativa, fortemente voluta da Daniel Barenboim insieme con il filosofo americano-palestinese Edward Said. Il secondo è il documentario sul concerto che la West-Eastern Divan Orchestra tenne l’estate scorsa a Ramallah, in Palestina, mentre era in corso il ritiro delle truppe israeliane dalla Striscia di Gaza: un’impresa straordinaria per i giovani professori dell’orchestra, provenienti da diversi Paesi dell’area mediorientale. Si è trattato di un vero e proprio avvenimento storico, reso possibile dall’intervento diplomatico del governo spagnolo, dalla collaborazione delle autorità israeliane e palestinesi e soprattutto dal coraggio dei ragazzi di Barenboim, i quali hanno commentato l’evento come la dimostrazione che ciò che si ritiene impossibile a realizzarsi a volte è più praticabile di ciò che si ritiene semplicemente difficile.
ARTE E POESIA: INFERNI E PARADISI DELL’ARTE
Dal 18 al 28 luglio 2006, il Centro Culturale di Milano è l’ospite d’eccezione di ‘Milano-Ottagono’, con quattro appuntamenti della rassegna “Inferni e paradisi dell’arte. Arte tra biografia e poesia”. Fil rouge degli incontri, l’inedito intreccio di immagini e parole proposto da critici e storici dell’arte, poeti e attori di teatro, nell’interpretazione e comprensione di alcuni protagonisti del passato e del presente artistico italiano, da Michelangelo a Paul Cézanne, da Amedeo Modigliani ai creativi contemporanei. Nell’alternanza di proiezioni di immagini, interventi e letture teatrali, la parola scritta - sotto forma di verso, carteggio o appunto – e la voce drammatica – nell’interpretazione degli attori - affianca l’elemento pittorico-scultoreo, restituendo lo spessore umano e la vicenda personale di questi grandi maestri nella complessità della loro straordinaria esperienza artistica. PROGRAMMA:
Martedì 18 luglio 2006, ore 21, 00: “Modì, classico e maledetto”. Un racconto e letture Con Beatrice Buscaroli, storica dell’arte, Davide Rondoni, poeta e scrittore.
Venerdì 21 luglio 2006, ore 21,00: “L’ora prossima dell’arte”. Artisti italiani contemporanei e dintorni. A cura di Marina Modana. Letture di Valentina Bufano, Valentino Ronchi, Valerio Grutt da “Subway – Poeti italiani underground” (ed. Il Saggiatore)
Martedì 25 luglio 2006, ore 21,00. “Vedere tra luce e terra”. Appunti e letture per Cézanne (a cento anni dalla scomparsa) Con Beatrice Buscaroli, storica dell’arte, Davide Rondoni, poeta e scrittore.
Venerdì 28 luglio, ore 21,00. “Non son più mio”. La voce ed il gesto di Michelangelo Con Davide Brullo, poeta e giornalista.
LS SCOMPARSA DI RENAUD LEVY
Il 24 giugno scorso il Console Generale di Francia a Milano Renaud Lévy si è tolto la vita con un colpo di pistola alla tempia nella sede del Consolato a Milano di Via della Moscova 12. Accantonando i motivi personali e privati che lo hanno spinto in parte a questo gesto estremo vorremmo evidenziare delle circostanze e fatti di cui siamo stati diretti testimoni in tre anni di frequentazione ed amicizia di una persona di grande sensibilità ed intelligenza . Renaud Lévy concepiva la sua missione con grande impegno e serietà non mancando allo stesso tempo di avere un contatto diretto e profondo con la vita culturale e sociale milanese . La sua partecipazione agli eventi o manifestazioni cui decideva di aderire era sempre di grande discrezione e riservatezza equivalenti alla sua immagine anche fisica, alla sua gestualità di grande misura , ai modi di porgersi verso l'altro e alla stessa intonazione vocale che , lo abbiamo sempre pensato ma non avremmo mai immaginato di dirlo in una simile occasione, non potevano non far pensare, per chi lo ha conosciuto od avuto un contatto oltre che con il suoi libri anche con la sua personalità fisica e morale , alla figura del grande scrittore francese internazionalmente noto ed in Italia ancora praticamente sconosciuto (nonostante le sue origini e la sua travagliata e tormentata biografia e vissuto a volte quasi tragici ma sicuramente di grande rispetto ed esemplarità per come ha saputo affrontarli) Patrick Modiano . Quello che è certo (per sua stessa intima ammissione) è che Renaud Lévy a Milano non aveva avuto la possibilità di stabilire contatti e rapporti umani (soprattutto a causa della mancanza di occasioni che potessero farli nascere e non per la mancanza nella città della possibilità degli stessi) nonchè di godere di una dimensione culturale, ambientale e sociale che invece aveva potuto trovare nelle sue precedenti missioni ed incarichi in particolare in Indonesia, in Svezia e nel Laos . L'ultima volta che ci siamo incontrati è avvenuto qualche giorno prima del tragico ed assolutamente inaspettato evento, in una sala cinematografica semideserta in cui si proettava un film in lingua originale con i sottotitoli e , in genere pur discutendo sia prima che dopo le manifestazioni cui ci capitava di partecipare insieme, quel giorno ci aveva colpito la sua insistenza (sempre pacata e gentile ma questa volta quasi turbata da un presentimento) con cui aveva domandato che ci sedessimo al suo fianco durante la proiezione del film mentre abitualmente prendevamo posti separati solo per disporre di una maggiore concentrazione e non influenzarci a vicenda con eventuali reciproci commenti prima del termine della proiezione . Tutto questo speriamo che possa fare riflettere le persone che vivono a Milano ma soprattutto quelle che sono state appena chiamate a governare la città . Noi purtroppo non abbiamo più altre parole per ricordare una persona ed una figura straordinaria il cui vuoto manifestatosi in modo così tragico, inaspettato ed assolutamente inimmaginabile non potrà mai più in nessun modo essere colmato.
Milano - 14 luglio 2006
-
Giacomo Di Vittorio
I PICCOLI IMPRENDITORI "CREDONO" NELLA PUBBLICITA' ONLINE
In forte aumento la pubblicità su Internet. Secondo le previsioni di AssoComunicazione il 2006 segnerà un aumento di circa il 50% rispetto il 2005 . Alcuni settori come giocattoli e articoli scolastici hanno aumentato gli investimenti su Internet del 120%. Sono soprattutto le piccole e medie imprese che fanno pubblicità sul web attraverso banner e pop up. In Italia i nargonauti hanno raggiunto la soglia dei 16 milioni.
Valsola S.p.A.gnia nata nel ’90
dall’idea di Lorenzo Sassoli de Bianchi di sfruttare le elevate proprieta’
nutrizioni della soia, ha reso noti i termini dell’Offerta Globale di azioni,
finalizzata alla quotazione della Società sul Mercato Espandi, organizzato e
gestito dalla Borsa Italiana. Saranno complessivamente offerte 1.252.857 di
azioni.ordinarie. l’Offerta Pubblica avrà inizio il 5 luglio e terminerà
l’11 luglio. Il lotto minimo di sottoscrizione è di 400 azioni. Il prezzo
massimo sarà di 5.45 euro per azione.
Milano - Hotel Four Seasons - 4 luglio
2006 - agostino guzzardella
MESSAGGIO DI NAPOLITANO ALLA COMUNITA' EBRAICA ITALIANA
Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha inviato il seguente messaggio a Claudio Morpurgo, presidente dell'Unione delle Comunità ebraiche italiane (Ucei, sito http://www.ucei.it/ ) in occasione del loro congresso quadriennale : “La Comunità ebraica è parte integrante della Comunità nazionale italiana, alla quale continua ad offrire il prezioso patrimonio di valori propri della sua ricca e nobile tradizione di fede e di sapienza . Gli ebrei italiani hanno scritto pagine preziose della nostra storia contribuendo a radicare nella coscienza comune la pratica del confronto, del dialogo e dell'integrazione, valori solennemente riconosciuti dalla Costituzione repubblicana . Viviamo in una società aperta, multietnica e multireligiosa che deve essere capace di armonizzare al suo interno le molteplici ispirazioni culturali e tutte le diversità per contrastare ogni forma rinascente di discriminazione, di intolleranza e di integralismo” . Il Presidente Napolitano è oggi a Genova mentre per domani è prevista la visita a Milano costellata di numerosi ed importanti appuntamenti ed incontri istituzionali .
Milano - 2 luglio 2006 - Giacomo Di Vittorio
LINES,
marca leader del mercato italiano delle protezioni igieniche femminili, ha
ideato l’Osservatorio sul mondo femminile con l’obiettivo di interpretare e
supportare il ruolo della donna nella società, rafforzando l’impegno della
marca nella conoscenza e comprensione dell’universo femminile. La prima
tematica analizzata dall’Osservatorio è relativa al rapporto della donna con
il lavoro per verificarne la distintività di approccio. La ricerca
condotta dall’istituto Ipsos ha intervistato un campione rappresentativo della
popolazione italiana in età lavorativa di 1000 donne e 500 uomini tra i 18 e i
70 anni. E’ stata condotta inoltre un’analisi desk sullo scenario lavorativo
italiano ed europeo. In
Italia negli ultimi dieci anni l’occupazione femminile è cresciuta del 19%
contro la media europea del 15%. Tuttavia, il tasso di occupazione femminile
(45,1%) rimane lontano dalla media europea (56%). Anche
se l’aumento dell’occupazione femminile ha comportato una crescente
qualificazione professionale, la maggiore disponibilità di occasioni di lavoro
ad alta qualificazione non è stata sufficiente a rispondere alla ancor più
rapida crescita di donne di istruzione elevata. Permane, infatti, in Italia il
cosiddetto “soffitto di cristallo” che limita l’accesso delle donne a
posizioni di responsabilità nonostante esse stesse, e soprattutto gli uomini,
riconoscano la tipizzazione al femminile dello stile di approccio al
lavoro. Un quadro di grandi potenzialità che trovano di contro ancora barriere
in termini di carriera e ruoli: solo il 37% delle donne con occupazione ha un
capo donna; solo il 15% degli uomini ha un capo donna (Fonte Ipsos). La
ricerca ha evidenziato come le donne, nell’esercitare le responsabilità
connesse al ruolo ricoperto, abbiano modalità differenti di approccio al lavoro
rispetto agli uomini. La donna, infatti, ha arricchito e rielaborato un modello
lavorativo tipicamente maschile con aspetti che sono invece propri dell’essere
donna. Fra le capacità più rilevanti: lavorare con gli altri valorizzando
l'apporto di ognuno, ascolto e dialogo, capacità di sostenere e incoraggiare
gli altri.
Milano - Park Hyatt - 21 giugno 2006 -
agostino guzzardella
TV: L'OSCURAMENTO DEL PRIMO CANALE SVIZZERO ITALIANO
Da oggi con leggero anticipo rispetto alla data prevista il primo canale della TSI (Televisione della Svizzera Italiana), sito http://www.rtsi.ch/ , è stato oscurato via etere . L'annuncio era stato già dato molti mesi or sono e da alcune settimane scorreva 24 ore su 24 sullo schermo del video . A Milano ed in tutta la Lombardia (ma non solo) moltissime erano le persone che vedevano l'unico canale di lingua italiana (situato all'estero) che valesse veramente la pena di essere guardato per il suo stile di grande pacatezza e raffinatezza, l'essenzialità e l'esemplarità dei telegiornali (con un' informazione rapida, precisa e completa , come in quasi tutti i telegiornali europei) non interrotti da spot pubblicitari e completamente esenti da informazione scandalistica - spazzatura a grande effetto da cui i telespettatori italiani sono bombardati da praticamente quasi tutte le reti nazionali giorno e notte con gli effetti che si possono facilmente immaginare e che sono sotto gli occhi di tutti, i programmi di reale informazione ed approfondimento in prima serata , trasmissioni interamente dedicate alla musica detta “classica” o “colta” e molto altro ancora . I nostri più grandi intellettuali e personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo (a livello nazionale e non solo milanese) venivano ospitati da decenni su questa rete televisiva in programmi non gridati, pacati,studiati e preparati con grande cura e precisione . Nessuno ha mosso un dito né tra le nostre realtà culturali coinvolte, né tra gli stessi personaggi ospitati , nè a livello dei media e della comunicazione, né tra le cariche istituzionali e diplomatiche Milano - 21 giugno 2006 - Giacomo Di Vittorio
Per presentare il volume “I Grandi Manager Italiani” di Bertone-Paolini-Rivolta, è stata organizzata una tavola rotonda dal titolo “L’Italia dell’impresa come gestirla e come rilanciarla” a cui hanno partecipato personaggi della finanza come Mario Moretti Polegato, Corrado Passera, Umberto Paolucci. L’Italia, a differenza di altri paesi, non dispone di una storiografia economica con un repertorio completo e aggiornato dei suoi imprenditori e dei suoi top manager. Questa mancanza di “storie di uomini d’impresa” costituisce una lacuna culturale da colmare poiché la storia dell’impresa italiana è la storia di quegli italiani che hanno contribuito a costruire, in sessant’anni di Repubblica, un sistema industriale che ha collocato l’Italia tra i dieci Paesi più ricchi del mondo. I Grandi Manager Italiani prodotto da Editori PerlaFinanza ha cercato di colmare questa lacuna.
Milano – Palazzo Mezzanotte – 21 giugno 2006
I lavori dell’Assemblea di Assolombarda sono
stati aperti dagli interventi del
neosindaco di Milano Letizia Moratti, da Presidente della Provincia Penati e dal
Governatore della Lombardia Formigoni. Presenti nella sede di via Pantano
numerose cariche istituzionali e molti rappresentanti
dell’imprenditoria Nazionale, a cominciare dal Presidente di Confindustria
Luca Cordero di Montezemolo. Nella sua relazione la “padrona di casa ”Diana
Bracco, Presidente di Assolombarda, ha tenuto a precisare che: “L’Italia
deve puntare sulle aree che possono vincere la competizione con le regioni più
forti d’Europa. Per questo rivendichiamo con forza la centralità di Milano e
della Lombardia per lo sviluppo dell’intero Paese. Milano è la vera scommessa
vincente per l’Italia. Un’area che concorre per oltre il 10% al Pil
italiano, impiega il7,6% dell’occupazione, diploma il13% dei laureati,
realizza il 13% delle esportazioni, cuore di una regione che a sua volta compete
alla pari con le altre regioni forti d’Europa. Al Paese chiediamo di credere
in Milano. Allo Stato chiediamo di investire su Milano. Noi imprenditori saremo
fermi in questa richiesta. Dobbiamo rivendicare con forza la centralità di
Milano e della Lombardia per l’intero Paese”.
Milamo - Sede Assolombarda -19 giugno 2006 -
agostino guzzardella
IN MEMORIA DI ENZO SICILIANO
Con molta amarezza abbiamo appreso oggi del decesso di Enzo Siciliano, nato a Roma il 27 maggio 1934 . I quotidiani ed i mezzi d'informazione daranno domani sicuramente ampio spazio al ricordo di una figura cruciale della nostra vita culturale nazionale . Noi vorremmo tuttavia soffermarci su un particolare momento della sua carriera e del suo impegno a favore della diffusione della cultura nel Paese in tutte le sue forme , ovvero il periodo di presidenza della RAI dal 1996 al 1998 . Dopo avere svolto un'attività anche di critico musicale sulla nostra televisione pubblica nazionale (ma relegata ad orari impensabili) in questo periodo Enzo Siciliano ebbe il coraggio di avventurarsi (con successo) in un'operazione del tutto naturale ed ovvia quale la trasmissione di una prima della Scala , il “Macbeth” di Giuseppe Verdi con la regia di Graham Vick che riscosse grande successo di pubblico e di critica, sulla nostra televisione pubblica nazionale in prima serata . Dopo di lui nessuno ripeté “l'ardua impresa” . L' “Idomeneo” di Wolfgang Amadeus Mozart, con la regia di Luc Bondy, che ha aperto la stagione in corso del Teatro alla Scala il 7 dicembre 2005 è stata trasmessa dal canale franco – tedesco Arte la sera del 24 dicembre 2005 (la notte di Natale) acquistando i diritti detenuti da Rai Trade e venduti nel mondo . Noi invece non abbiamo visto lo spettacolo per il semplice e ripetuto motivo del pregiudizio del rischio di un'audience troppo bassa . Riteniamo che questo pregiudizio sia assurdo e debba ormai tramontare ed il farlo scomparire definitivamente sarebbe il migliore omaggio alla memoria di Enzo Siciliano nonché al potenziale pubblico realmente esistente sul nostro territorio nazionale .
9 giugno 2006 Giacomo Di Vittorio
Prenderà il via alle ore 9 di lunedì 12 giugno per terminare alle ore 13.30 di martedì 20 giugno l’Offerta Pubblica di Vendita e Sottoscrizione che, insieme al Collocamento Istituzionale rivolto agli Investitori Professionali in Italia ed Istituzionali all’estero, porterà “api” – anonima petroli italiana S.p.A., primario operatore in Italia nella raffinazione e commercializzazione di prodotti petroliferi e attivo anche nella produzione e vendita di energia elettrica, alla quotazione delle proprie azioni ordinarie sul Mercato Telematico Azionario di Borsa Italiana S.p:A. L’Offerta Globale riguarderà complessivamente 54 milioni di azioni ordinarie della società, circa il 31,6% del capitale sociale. Con oltre 70 anni di storia, “api” fondata da Ferdinando Peretti , è uno dei principali players nel settore della raffinazione e commercializzazione dei prodotti petroliferi, prelevantemente sul mercato italiano, e attivo anche nella produzione di energia elettrica. Il Gruppo è costituito da 30 società con circa 1.000 dipendenti nel 2005 ha acquisito IP
Milano - Hotel Principe di Savoia - 9 giugno 2006 - agostino guzzardella
UN RICORDO PER CLEMENTINA CANTONI
Un ricordo per Clementina Cantoni, rilasciata il 9 giugno dello scorso anno dopo 24 giorni di prigionia, un ricordo per la sua calma imperturbabile, la sua discrezione e la sua eleganza anche nei momenti successivi al sequestro, il suo mettersi al riparo dal quotidiano bombardamento mediatico insieme alla sua famiglia e da qualsiasi strumentalizzazione politica del suo rapimento, ancora oggi uno dei migliori biglietti da visita per la città di Milano non solo a livello nazionale ma anche e soprattutto internazionale, la testimonianza vivente che esiste anche un'altra Milano diversa da quella “tradizionale” : berlusconiana – bocconiana , fierista – affarista, tele – cellulare dipendente (che in particolare fa un cattivo e nocivo uso di quest'ultimo mezzo di comunicazione in realtà di grande utilità come non c'è bisogno di precisare) ed a volte anche, come ha scritto Riccardo Chiaberge qualche giorno fa' sul “Sole 24 Ore”, coniando un termine che dovrà fare molto riflettere, “bankabbestia” oltre che , in alcuni suoi settori ,anarco cafonalista e punkabbestia . Un ricordo anche per il bellissimo discorso che l'ex prefetto Bruno Ferrante tenne il 2 giugno sperando in una sua immediata liberazione, che poi avvenne a distanza di qualche giorno, davanti non alla Milano “che conta” (come si usa dire con un termine orribile ed i cui parametri sono assolutamente indefinibili) ma alla Milano che vale, che ha un valore ed un ruolo realmente attivo e costruttivo nella città .Un ricordo per una persona ed una figura che sicuramente non scomparirà dalla memoria di molti milanesi, degli italiani e di numerosissimi cittadini delle più varie nazionalità all'estero per i quali Clementina Cantoni costituisce un raro esempio di vita, di stile e di concepire il proprio impegno politico e civile .
Milano - 9 giugno 2006 - Giacomo Di Vittorio
LA
MAISON DE LA PAIX a GINEVRA
HEI, l'Institut universitaire des hautes études internationales (sito http://www.hei.unige.ch/) di Ginevra e l'IUED, l'Institut universitaire d'études du développement (sito http://www.iued.ch/ , si fonderanno nel 2008 dando luogo in un limite di tempo massimo stabilito per il 2012 alla “Maison de la Paix”, ha indicato ieri Jean – Marc Crevoisier . I due istituti così riuniti formeranno la “Fondation pour les hautes études internationales et du développement” il cui presidente sarà Roger de Weck, attuale direttore di HEI, ed ex direttore del “Tages Anzeiger” e di “Die Zeit” . HEI , creato nel 1927,che conta attualmente 1100 studenti provenienti da tutto il mondo, ha formato numerose cariche istituzionali ed uomini politici degli angoli più disparati e remoti del pianeta , tra cui anche l'attuale Ministro degli Esteri della Confederazione Elvetica Micheline Calmy – Rey . Nel frattempo rivolgiamo i migliori auguri di buon lavoro ad André Hediger , nuovo sindaco di Ginevra , che ha assunto ufficialmente le funzioni il 1 giugno .
3 giugno 2006 Giacomo Di Vittorio
FESTA DELLA REPUBBLICA
Roma
2 giugno 2006. "Nel corteo di questa mattina la numerosa presenza dei corpi
di aiuto umanitario rappresenta il futuro delle forze armate
italiane ed europee, un ruolo nel mondo sempre più civile che
militare." E' questo il commento del presidente della Gioventù
Federalista Europea Samuele Pii in occasione della parata del 2 giugno svoltasi questa mattina per la Festa della Repubblica.
"Sosteniamo la proposta di un servizio civile europeo perché i giovani
italiani ed europei possano conoscere attraverso l'impegno e
l'esperienza il significato dei valori sui quali si fonda la
Repubblica italiana e l'Unione europea." - continua Massimo Contri,
segretario della Gioventù Federalista Europea - "Siamo convinti che, come
il presidente emerito Carlo Azeglio Ciampi,
anche il presidente della
Repubblica Giorgio Napolitano sia un sostenitore
dell'idea sulla quale le
forze politiche italiane ed europee si dovranno presto confrontare".
Ed è stato, proprio, il presidente Napolitano a Ventotene, in occasione
del ventesimo anniversario della scomparsa di Altiero Spinelli, a sostenere la necessità di dare un nuovo impulso
per rilanciare l'idea d'Europa, dichiarando che "questo impulso può
trovare nei giovani, il cui sentire europeo si è fatto naturale e
profondo, e nell'avanguardia della Gioventù Federalista Europea, la
molla più forte". E proprio a Ventotene, luogo simbolo del federalismo
europeo, l'Istituto di studi
federalisti "Altiero Spinelli" ogni anno, dal 1981, organizza un
seminario di formazione, al quale partecipano più di duecento giovani
provenienti dall'Italia e dal resto d'Europa. La
prossima edizione si svolgerà dal 3 all'8 settembre La Gioventù
Federalista Europea. La GFE è la sezione giovanile del Movimento Federalista
Europeo. Il Movimento è stato
fondato a Milano il 27-28 agosto 1943 da un gruppo di antifascisti raccolti
intorno ad Altiero Spinelli. I principi sulla
base dei quali esso è nato sono contenuti nel Manifesto di Ventotene,
elaborato nel 1941 dallo stesso Spinelli, con la collaborazione di
Ernesto Rossi e Eugenio Colorni.
E'
consigliabile visitare il bel sito su Altiero Spinelli: http://www.altierospinelli.org/
. e quello sulla Gioventù Federalista Europea: www.mfe.it/gfe
.
2 giugno 2006
Presso il Trussardi Alla Scala Cafè sono stati celebrati i marchi più cool del mercato italiano. In tale occasione è stata presentata la prima edizione italiana del volume CoolBrands ideato e realizzato da Superbrands, gruppo inglese presente dal 1994 in 55 Paesi del mondo. Il volume sarà allegato al magazine Rolling Stone (numero di luglio). Il gruppo Superbrands è presente in Italia dal 2003 e mette a disposizione il know-how del suo network per valorizzare la conoscenza e l’informazione dei marchi più importanti presenti sul territorio nazionale.
Milano – Trussardi Alla Scala Cafè – 30 maggio 2006 - agostino guzzardella
A seguito della presentazione alla stampa degli occhiali “Emanuele
Filiberto” prodotti da Salmoiraghi & Vigano, si è svolto, presso
l’Acquario Civico di Milano, un evento regale. Alla presenza del Principe e di
molte personalità del mondo della cultura, dello spettacolo, del giornalismo e
della società, l’Acquario è stato il teatro dove si è svolto uno spettacolo
unico nel suo genere. Apparizioni che sembravano magiche, fantastiche e che ci
hanno portato in un sogno che è
anche gioco, e dove ogni cosa è lieve, volatile arabesque: la notte, la luna, i
paesaggi, l’acqua. Tutto questo accompagnato da musica, danze e poesia in una
serata di primavera passata nell’Acquario ben ristrutturato e nel giardino ben
illuminato.
Milano - Acquario Civico - 25 maggio 2006 - agostino guzzardella
ITALIA 1 : FESTIVALBAR 2006
Giunto alla 43/ma edizione, quest’anno il Festivalbar scende in campo con un attacco a tre punte formato da: Mago Forest, Ilary Blasi e Cristina Chiabotto per una conduzione all’insegna della freschezza e del divertimento. Martedì 6 e 13 giugno 2006, alle ore 21.00 su Italia 1, da Piazza Del Plebiscito a Napoli, prende il via la kermesse musicale dell’estate con due serate dedicate al Galà di apertura del Festivalbar 2006. Foltissimo il cast di stelle italiane e internazionali che si alterneranno sul palco durante i 10 appuntamenti che Italia 1 trasmetterà nel corso dell’estate. A Napoli, dove il Festivalbar è già stato ospite nel 1996, 1997, 2000 e 2002 sono attesi, tra gli altri: Ligabue, Gianna Nannini, Ivano Fossati, Carmen Consoli e Samuele Bersani. Andrea Salvetti, organizzatore dell’evento, anche quest’anno si è assicurato la presenza di molti fuori classe del panorama musicale che ritroveremo nelle ormai famosissime compilation, la rossa e la blu, del Festivalbar. Dopo Napoli, il Festivalbar si sposterà nelle piazze di Trieste e Chieti per concludersi, come da tradizione, all’Arena di Verona, per la finalissima del 4 e 5 settembre, trasmessa in diretta, su Italia1. Anche quest’anno i telespettatori potranno curiosare nel back stage, misurare l’emozione dei cantanti, scoprire aneddoti divertenti su quel che succede dietro al palco, grazie all’ “Anteprima Festivalbar”, condotta da Massimiliano Varrese, in onda da martedì 13 giugno 2006, alle ore 13.40, su Italia1.
Milano - Hotel Sheraton Diana Majestic - 25 maggio 2006
Alpine Awareness (Sensibilizzazione Alpina) è un progetto europeo finanziato che ha come obiettivo primo di promuovere la sensibilizzazione verso la mobilità “dolce” e di creare una coscienza attiva nei confronti del trasporto “sostenibile”, cioè meno inquinante, permuoversi nell’arco alpino e raggiungere le zone turistiche. I quattro paesi coinvolti, Austria, Francia, Germania e Italia da anni sono impegnati nella realizzazione di progetti destinati all’adozione di strumenti in grado di preservare dall’inquinamento le zone di montagna dell’arco alpino. Il trasporto “soft” può avvenire collettivamente, ma anche in bicicletta o a piedi. Si ottiene così un nuovo modo di vivere nelle Alpi, coinvolgendo attivamente i giovani, addetti al settore trasporti e turismo e opinione pubblica. All’incontro tenutosi a Milano, al quale sono intervenuti vari sostenitori del Progetto ( tra gli altri: Luciano Messori docente di Macroeconomia, Luigino Tonus capofila del progetto, Veronika Holzer Ministero dell’Agricoltura e dell’Ambiente della Repubblica Austriaca) seguiranno quelli di Parigi il 13 giugno e di Monaco il 13 luglio. Per maggiori informazioni: http://www.alpineawareness.net/ .
Milano - Touring Club Italiano - 24 maggio 2006 - agostino guzzardella
VITA IN ANTEPRIMA
Sei ragazzi, Georgia, Marco, Monica, Riccardo, Stefano e Valeria, dal 19 al 25 maggio sono i protagonisti del primo “reality” milanese. Nello spazio delle vetrine di “ANTEPRIMA”, in Piazza Bacone, stanno vivendo la loro esperienza 24 ore su 24 sotto gli occhi dei passanti e delle telecamere di CLIC TV SKY 885. Dovranno superare prove di arte culinaria e partecipare a gare di abilità, si possono contattare e votare tramite il sito http://www.vitainanteprima.it/. Un originale trovata per introdurre l’inaugurazione che si terra giovedì 25 alle ore 19,30, quando tutto il pubblico sarà invitato a festeggiare con i ragazzi.
Milano - 22 maggio 2006 - Armando Melocchi
SEGNALAZIONE MOSTRA
Presso lo Studio Righini l’8 giugno si inaugurerà la mostra “Retrospettiva 1985/2006” dell’artista Alfredo Brescia. Per informazioni: Studio Righini via Pergolesi 22 tel. 3408914746
Riapre il bellissimo giardino del bar foyer dello storico Hotel Diana Majestic di Milano. E’ stata ufficialmente inaugurata una nuova stagione del giardino a distanza di un mese dal restlying del bar interno, reso ancora più elegante dai colori caldi del nero e del blu notte intervallati dai toni argentei, in accordo con le tendenze più glam e trendy del momento. Posto ideale per passare ore liete e per degustare un dinner, un lunch, un brunch o un semplice aperitivo. Milano - Hotel Diana Mjestic - 18 maggio 2006 - agostino guzzardella
Dal 6 al 9 giugno 2007 si svolgerà, presso fieramilano Rho, una nuova rassegna internazionale rivolta alle imprese, agli operatori professionali e alla comunità medico-scientifica e sanitaria. La manifestazione ha l’ambizione di far diventare Milano, in quei giorni, capitale europea della salute e sanità. Milano CheckUp - Medical Science Expo, questo il titolo della rassegna, costituirà un’occasione unica di aggiornamento scientifico e tecnologico, grazie a un’esposizione completa e articolata delle più avanzate tecnologie, delle soluzioni e dei prodotti disponibili per il comparto medico-sanitario. Milano CheckUp si articolerà in due momenti fondamentali: uno fieristico e uno congressuale. Per realizzare la manifestazione sono stati istituiti un Comitato Scientifico presieduto dal Premio Nobel per la Medicina 2001 Paul Nurse, un Comitato di Programma presieduto dal Prof. Umberto Veronesi e un Comitato d’Indirizzo presieduto dal Dott. Roberto Conforti. Per informazioni: http://www.milanocheckup.it/ .
Milano - Circolo della Stampa - 16 maggio 2006 agostino guzzardella
Anche quest’anno si rinnova l’appuntamento estivo all’Idroscalo. Presentato il nuovo e ricco programma di “Idroscalo in Festa 2006”, rassegna di eventi che animerà l’estate dei cittadini della Provincia di Milano. Focus della stagione estiva 2006 saranno i concerti esclusivi organizzati nella grande struttura dell’Arena. Gli spettatori della Villetta - Jardin au bord du lac - potranno intrattenersi con un’offerta musicale più sofisticata. Il programma prevede anche numerosi spettacoli di cabaret con alcuni comici della compagnia di Zelig Circuì. Raggiungere l’Idroscalo sarà facile.Una navetta lo collegherà con l’aeroporto di Linate. Il servizio sarà gratuito come gratuita sarà tutta la rassegna di spettacoli.
Milano - Palazzo della Provincia – 15 maggio 2006 - agostino guzzardella
MIWINE 2006
Dal 12 al 14 giugno 2006 a fieramilano, avrà luogo MiWine, salone del vino e dei distillati, destinato agli operatori del settore. MiWine coinvolge i produttori vitivinicoli e tutti i soggetti che partecipano alla filiera della distribuzione della comunicazione del buon bere, come distributori, ristoratori, gestori di bar ed enoteche, buyer, opinion leader e stampa. L’obiettivo di MiWine è quello di portare i vini italiani a contatto con i mercati internazionali, e contemporaneamente permettere ai buyer e agli stessi produttori nazionali di conoscere meglio i mercati, i prodotti e l’offerta estera.
Milano - Regione Lombardia - 15 maggio 2006 - agostino guzzardella
Il Movimento Turismo del Vino Lombardo ha organizzato la manifestazione Cantine Aperte 2006. Circa ottanta cantine lombarde, situate dove si producono vini di qualità, potranno essere visitate dagli enonauti il 28 maggio fino a tarda sera. Alla manifestazione parteciperanno anche cinque cantine della Liguria e oltre trenta del Canton Ticino. Per visitare tutte le cantine, poichè ovviamente non è possibile farlo in una sola giornata, si rinnova quest'anno l'appuntamento di Cantine Aperte in Anteprima. Le Anteprime non sono solo occasioni per avere utili suggerimenti sui vini degustati ma anche per ricevere una bussola per orientarsi nel percorso per le cantine. Informazioni sulle Anteprime di Cantine Aperte si possono avere al numero telefonico 3290209509.
Milano - Ristorante Gref - 15 maggio 2006 -
In occasione della Festa della Mamma, Milano ha ospitato la “D-day Run – La Corsa delle Donne”, originale avvenimento all’insegna dello sport, della salute, del benessere e della solidarietà. Svoltasi nel cuore di Milano con partenza ed arrivo in Piazza Duomo. Alla gara agonistica di 10 km hanno partecipato atlete di caratura nazionale ed è stata vinta da Silvia Sommaggio. Alla corsa non agonistica di 5 km hanno partecipato donne di ogni età e capacità: mamme, nonne, figlie e nipotine. Prima al traguardo, con un tempo di tutto rispetto ( 20’21”), è arrivata Giulia , ragazza di diciassette anni di Monza studentessa al liceo classico. Per avere altre informazioni digitate: http://www.dday.it/
Milano - 14 maggio 2006 - agostino guzzardella
In occasione dell’open day abbiamo fatto visita alla Palestra GetFit di via Meda a Milano, ultima nata della galassia GetFit. Distribuita su un’area vasta e luminosa, la palestra è dotata delle più moderne attrezzature (Tecnogym dell’ultima generazione) per il wellness e il fitness. Colpisce il termarium, dotato di sauna, bagno turco, sala relax e un’immensa vasca idromassaggi. Molto bella anche la piscina. Curati pure gli spogliatoi. Armadi più che armadietti per riporre i propri vestiti, adatti anche alle persone che si presentano in palestra con abiti non casual; docce e accessori curati nei minimi particolari perfettamente tenuti in ordine. Centro benessere adatto per tutte le età, consigliamo vivamente di visitarlo. Per saperne di più conviene cliccare : http://www.getfit.it/
Milano - 10 maggio 2006 - agostino guzzardella
CALCIO: “IL CALCIATORE D’ORO”
Dopo dieci anni torna, per un’iniziativa del settimanale “Mondo Calcio”, il più vecchio e blasonato trofeo nazionale “Il Calciatore d’Oro”. Istituito nel 1964 con lo scopo di mettere in evidenza il migliore giovane calciatore che si è distinto per stile, correttezza sportiva e rendimento. Il miglior giovane del campionato 2005-2006 di serie A e serie B verrà eletto da una giuria composta da 150 giornalisti sportivi. Per collegare i dieci anni, in cui non si è fatta alcuna valutazione, con l’odierna edizione, l’Associazione Noi del Calciatore d’Oro, ha deciso di scegliere tre rappresentanti del calcio che si sono distinti nel decennio trascorso. Essi sono: Inzaghi, Zambrotta e Zanetti. L’albo d’oro è ricco di grandi nomi: Mazzola, Facchetti, Causio, Tardelli, Paolo Rossi, Beppe Baresi, Maldini, Del Piero, ecc. La serata di presentazione del premio, è stata allietata dalla presenza di molti dei giornalisti sportivi di testate nazionali e da un ottimo rinfresco di specialità della Vallecamonica presso il noto locale milanese The Club.
Milano – The Club – 2 maggio 2006 agostino guzzardella
Giovedì 4 marzo torna Mike Bongiorno con un nuovo grande quiz in prima serata su Retequattro, “Il Migliore”. Il re della tv si cimenterà nuovamente con gli adulti: insegnanti, medici, ingegneri, piloti, giornalisti, parroci. Il quiz è tratto da un format inglese intitolato “Britain’s Brainiest” il quale ha avuto record di ascolti. Retequattro spera di eguagliare gli ascolti mettendo in campo il capo indiscusso dei presentatori italiani di quiz, l’ottantaduenne inossidabile Mike. Le selezioni dei concorrenti sono aperte a tutti i professionisti delle categorie sopra elencate; chi volesse partecipare si colleghi al sito: http://www.castingmediaset.it/ .
Milano - Sala Conferenze Stampa Mediaset - 2 maggio 2006 - agostino guzzardella
SI E' SPENTO PAUL SPIEGEL
Mentre i nostri giornali e telegiornali nazionali, tra il 25 aprile ed il 1° maggio, erano pieni di inutili e futili polemiche preelettorali che non hanno altro effetto (come nel caso della ridicola,confusa ed agguerrita campagna elettorale che ha preceduto il 9 aprile) di confondere solamente ancor più gli indecisi e di non portare ai seggi elettorali le persone che hanno deciso di non votare (causa dei risultati elettorali nazionali, e della battaglia che ne è seguita, che ancora una volta ci hanno esposto al ridicolo di fronte all'opinione pubblica internazionale, se non ci fossero stati gli italiani residenti all'estero dotati di senso civico a salvarci), nemmeno qualche riga è stata riservata al triste decesso ,dopo una lunga lotta contro la leucemia, il 30 aprile a Dusseldorf, di Paul Spiegel , Presidente del Consiglio Centrale degli Ebrei in Germania . Nato il 31 dicembre 1937 a Warendorf fugge dopo due anni con la famiglia in Belgio e poi negli Stati Uniti per ritornare nella sua città natale dopo la liberazione ed il ricongiungimento con il padre Hugo, deportato a Dachau e sopravvissuto . Dal 1960 è giornalista e corrispondente per diversi quotidiani e giornali europei ed internazionali, dal 1986 è anche agente artistico e la sua nomina a Presidente del Consiglio Centrale degli Ebrei in Germania risale al 2000 . Incarico che ha svolto sino a poco tempo fà con grande forza e coerenza : europeista convinto, fervente propugnatore del dialogo tra le culture e le religioni (ed ottimo interlocutore e mediatore con il Vaticano) era anche un'amante e sostenitore delle arti , della cultura , del cinema e della musica , perfettamente conscio dell'importanza che queste discipline avessero per la formazione di una società civile e tollerante ed anche dopo l'investitura del suo delicato ed impegnativo incarico non ha mai abbandonato le sue altre attività che formavano così la figura di una personalità complessa e poliedrica . A lui va il nostro modesto omaggio ed il più affettuoso ricordo .
1° Maggio 2006 Giacomo Di Vittorio
Empio Malara, architetto ed esperto urbanista, è autore di questo bel libro edito da Skira, i cui testi sono curati da Marina Mojana. Con questo saggio Malara dà un prezioso contributo per le opere civili lungo l’Adda. Concentra la sua attenzione su l’dentità di due centri attraversati dal fiume lombardo: Canonica e Vaprio d’Adda appartenenti alle province di Bergamo e Milano attraverso le opere di Leonardo da Vinci, Vanvitelli e Bellotto. Ricco di fotografie, 74 a colori e 113 in bianco/nero, il libro descrive un viaggio che inizia prima del Cinquecento con la ricostruzione di un porto fluviale sul fiume Adda, che ora non c’è più. Tra il Cinquecento e l’Ottocento il porto di Canonica e Vaprio d’Adda fu frequentato da numerosi artisti e non ne esiste altro al mondo che abbia avuto la fortuna di essere stato così abilmente rappresentato.
Milano – Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia – 14 aprile 2006 - Anna Bagnoli
Curzio Maltese è nato 46 anni fa a Milano ed è cresciuto a Sesto San Giovanni, l’ex Stalingrado d’Italia. Da ragazzo, dopo un periodo tra fabbrica e radio libere, scopre una decisa preferenza per il giornalismo. Cronista a La Notte, poi alla Gazzetta dello Sport, dal 1986 inviato a La Stampa e dal 1995 editorialista a la Repubblica, ha scritto di cronaca giudiziaria, sport, pubblicità, spettacolo, politica. Poi ha capito che erano diventati una cosa sola. Il suo libro Come ti sei ridotto è un pamphlet che mette a fuoco la decadenza civile, politica, economica e culturale dell’Italia. I servi contenti e la televisione padronale. L’antropologia dell’italiano medio. Il delirio dell’arroganza e l’esilio dell’intelligenza. I guasti di un regime non ancora finito e le potenzialità per superarlo. E’ un tentativo di rispondere alle due domande che l’autore si è sentito più spesso rivolgere in centinaia d’incontri con studenti dei licei e delle università: com’è stato possibile il berlusconismo? Come si può uscirne? Un piccolo manuale di sopravvivenza per le nuove generazioni, quelle destinate a pagare il conto dell’avventura. Quello che occorre è un nuovo dopoguerra, l’avvento di una classe dirigente di trentenni in tutti i settori, dalla politica all’economia, dalla televisione al giornalismo, il ritorno dei valori che hanno fatto grande l’Italia negli anni ’50 e ’60, la coesione, una politica e un’economia della bellezza. Una ricostruzione che passa attraverso il rovesciamento di tutti i luoghi comuni sdoganati dalla destra nel decennio della restaurazione e subiti o approvati dalla sinistra: su giustizia, televisione, scuola, fascismo e anti fascismo, immigrazione e concetto stesso di modernità. E che può realizzarsi soltanto ora, nello slancio di un possibile ma non garantito dopo Berlusconi, oppure mai più.
STRAMILANO: SEMPRE PIU’ GRANDE LA STRACCITADINA MILANESE
Grande successo di partecipanti, oltre 50.000, più di 3.500 concorrenti alla mezza maratona agonistica. Ecco i numeri principali per la stracittadina milanese. Vincitore della gara amatori è stato il venticinquenne Paul Kimayo Kimugul, secondo arrivato lo tanzaniano Martin Sulle e terzo il campione olimpico Stefano Baldini. Il tempo del primo arrivato è stato 1.00.49, a pochi secondi dal recordmen Paul Tergat. La Stramilano si conferma così una corsa molto veloce. Nel campo femminile ha vinto l’ungherese Aniko Kalovics con u tempo di 1.10.55 seconda e terza le italiane rispettivamente Patrizia Tisi e Ivana Iozzia. Kimugul si allena per la squadra Cover Sportiva Mapei quando è in Italia vive a Domodossola. Nelle gare a cui ha partecipato nella mezza maratona è sempre arrivato primo o piazzato.
Milano - Arena Civica - 2 aprile 2006 - agostino guzzardella
A cento anni dalla sua fondazione, è stato
ristrutturato l’Acquario Civico
di Milano di viale Gadio. La missione dell’Istituto Tethys, organizzazione
non-profit, è quella di comprendere lo stato di conservazione dei cetacei e di
impedire il loro declino attraverso una corretta gestione dell’ambiente in cui
vivono. La ristrutturazione dell’edificio è durata circa tre anni. Tutto è
stato rinnovato e rimodernato: dalla pavimentazione alle vasche dei pesci dalla
sala-convegni alla terrazza. Molte iniziative ed eventi sono in programmazione
già dai prossimi giorni.Per sapere tutto sul “nuovo acquario milanese”
e sulla fondazione Tethys conviene visitare i bei siti: http://www.acquariocivico.mi.it/
e http://www.tethis.org/ .
Milano - Acquario Civico - 1 aprile 2006 -
agostino guzzardella
I Mondiali FIFA 2006 di Germania sono ormai alle porte. L’agenzia 1861 United ha organizzato un piano di comunicazione che prevede 4 film con protagonisti d’eccezione: Fabio Cannavaro, Kakà, Luca Toni e Francesco Totti. Spot divertenti in cui i campioni del calcio sono protagonisti in situazioni a loro inconsuete. Gli spot saranno programmati in alta rotazione sulle grandi reti nazionali dal 2 aprile.
Milano- via Varese 12 - 31 marzo 2006 -agostino guzzardella
Dal 27 marzo fino alla conclusione, prevista l’11 giugno, Ficarra e Picone sono nuovamente impegnati a “Striscia la Notizia”, dando vita al quinto cambio stagionale per il Tg satirico di Antonio Ricci. Una stagione, quella 2005-2006, che sta registrando numeri record, è il programma più visto della giornata su tutte le reti tv più di 70 volte, pari a oltre il 30% di share. A Ezio Greggio è stato assegnato il premio “Personaggio maschile dell’anno”.
Milano - via Paleocopa 3 - 25 marzo 2006 agostino guzzardella
E’ in programmazione dal 20 al 23 ottobre presso la Fiera di Pero-Rho la prima edizione del Wellness World Exhibition, grande manifestazione sul benessere e viver sano. Organizzata da Expocts è l’appuntamento ideale per un settore in costante crescita, quello delle attrezzature, dei prodotti, dei servizi e delle tecnologie legate al benessere. W.W.E. nasce come un grande momento di confronto per quanti operano, a diversi livelli, nel campo del benessere in senso generale. Destinata agli operatori del settori ma aperta anche al grande pubblico.
Milano - Spazio Noy - 30 marzo 2006 agostino guzzardella
YACHT CLUB COSTA SMERALDA
Da aprile a settembre si svolgeranno una serie
di manifestazioni che non solo confermano
il grande impegno dello YCCS ma rappresentano, l’alto valore agonistico e
spettacolare, un appuntamento irrinunciabile da parte dei team più prestigiosi
del mondo della vela
internazionale. Il calendario velico si apriràcon la seconda edizione della
Rolex Capri Sailing Week dal 27 aprile al 1 maggio. Al Circolo della Stampa di
Milano, in occasione dell’annuale conferenza stampa di presentazione della
stagione velica, Gianfranco Alberini, Commodoro dello YCCS ha detto: “ Mi pare
di poter affermare, con un certo orgoglio, che il calendario delle nostre
manifestazioni rappresenta ancora una volta, il risultato finale dell’impegno
e dello sforzo organizzativo che il nostro club persegue da anni, per far
regatare in Sardegna e nel Mediterraneo i migliori equipaggi del panorama velico
internazionale. Sono certo che anche per il 2006 le nostre regate attireranno
tanti armatori e velisti, soprattutto in vista della prossima edizione di Coppa
America.” Per avere il calendario
completo delle regate organizzate dallo YCCS nel 2006 conviene visitare il sito http://www.yccs.it/
Milano - Circolo della Stampa - 22 marzo 2006
- agostino guzzardella
CROCE ROSSA: UN' IMPORTANTE ISTITUZIONE
Non possiamo che essere grati alle istituzioni benefiche, pacifiche e apolitiche che operano sul nostro territorio e che cercano con il loro importantissimo aiuto di venire in soccorso alle persone in difficoltà . Tra queste bisogna sicuramente annoverare la Croce Rossa il cui Comitato Internazionale (sito http://www.icrc.org/) fu fondato nel 1875 da Henry Dunant (Ginevra , 8 maggio 1828 – Heiden ,10 ottobre 1910), Premio Nobel per la pace nel 1901, insieme ai tre medici Louis Appia, Théodore Maunoir , Gustave Moynier ed al generale Henry Dufour dopo avere il 22 agosto 1864 (data che compare ancora oggi sul logo dell’istituzione) fatto firmare ai principali paesi europei la prima Convenzione di Ginevra che garantiva la neutralità, la pacificità, l’apoliticità dell’istituzione e l’imparzialità dei soccorsi apportati ai feriti e malati qualunque sia il loro paese di appartenenza , politica o religione (e malgrado questo nell’ultimo conflitto in Irak i soldati americani hanno a più riprese sparato sulle ambulanze della Croce Rossa costringendola ad un rapidissimo, immediato ed imprevisto ritiro) . Vorremo segnalare che la Télévision de la Suisse Romande ha appena diffuso un film di Dominique Othenin – Girard dal titolo “Henry Dunant, du rouge sur la croix” (con un prestigioso cast d’attori) che è una coproduzione di cinque paesi europei : Francia, Svizzera, Austria, Repubblica Ceca ed Algeria ed i cui diritti per la trasmissione sulle reti nazionali pubbliche sono stati acquistati già da tempo dalle televisioni dei seguenti Paesi : Australia, Austria, Belgio, Bulgaria, Estonia , Finlandia, Germania (Arte),Grecia, Islanda, Lituania, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia ,Slovacchia, Slovenia, Spagna, Ungheria . E l’Italia non figura nella lista . Vorremmo ancora ricordare che lo scorso 23 febbraio Cornelio Sommaruga (Roma, 1932),dal 1987 al 1999 Presidente del Comitato Internazionale della Croce Rossa ed attualmente presidente del “Centre International de Déminage Humanitaire” di Ginevra (sito : http://www.gichd.ch/) è passato nella più completa indifferenza dei media al Consolato Svizzero di Milano per la presentazione di un libro autobiografico di conversazioni con Juerg Bischoff dal titolo “La diplomazia al servizio dell’umanità” (appena pubblicato dall’editore di Lugano ADV Publishing House, sito : http://www.adv-publishing.ch/) nella cui prefazione Kofi Annan ,Segretario generale delle Nazioni Unite, scrive : “Cornelio Sommaruga era ed è tuttora un propugnatore appassionato dell’imparzialità, dell’indipendenza e della neutralità del Comitato Internazionale della Croce Rossa, nonché dei principi fondamentali dell’azione umanitaria . Ha diretto il CICR con abnegazione e fedeltà ai principi in un’epoca di grandi sfide, dove la popolazione civile ha rappresentato spesso nei conflitti il primo e più vulnerabile bersaglio . Negli anni della sua presidenza lui ed io abbiamo operato in un rapporto di stretta collaborazione; Sommaruga ha dato un contributo importante all’integrazione e al vicendevole rafforzamento delle nostre attività . Successivamente ha prestato la sua valida opera in diversi contesti, anche per le Nazioni Unite” .
Milano - 21 marzo 2006 - Giacomo Di Vittorio
SPECIAL OLYMPICS ITALIA: ADOTTA UN CAMPIONE
La campagna si propone di raccogliere fondi al fine di coprire il costo del soggiorno degli Atleti, che fanno parte di una Delegazione Special Olympics, agli European Youth Games in programma a Roma dal 30 settembre al 5 ottobre 2006. Il più grande appuntamento interamente dedicato alle persone con disabilità intellettiva che il nostro Paese abbia mai ospitato. L’Evento coinvolgerà 1.400 Atleti dai 12 ai 21 anni provenienti da 57 Paesi Europei e Eurasiatici. Le attività sportive consentono agli Atleti di migliorare la qualità della vita, mettendoli in condizione di raggiungere il massimo dell’autonomia possibile: donare a Special Olympics significa realizzare il sogno di un Atleta Speciale. Presso il grande Store Armani è stato presentato lo spot degli Special Olympics Italia. Testimonial il giocatore brasiliano Kaka. Presenti all’incontro stampa numerosi personaggi dello sport, ricordiamo il padrone di casa Giorgio Armani, Adriano Galliani, Roberta Armani, Kaka (nella foto) in compagnia della sua deliziosa moglie e numerosi Atleti Speciali. Per saperne di più: http://www.specialolympics.it/ .
Milano – Store Armani -16 marzo 2006 agostino guzzardella
MSN.IT: SPECIALE MONDIALI CON GIGI BUFFON
Il portiere della nazionale azzurra, insieme alle più famose stelle del calcio internazionale quali Ronaldihno, Owen, Davids , svela attraverso il proprio blog anticipazioni e commenti in diretta sulle più importanti sfide calcistiche da qui alla Coppa del Mondo 2006. Collegandosi su MSN.it all’indirizzo http://mondiali.itmsn.com/ avremo una prospettiva unica e particolare sull’evento principale del mondo del calcio il tutto inforcito di curiosità, anticipazioni e contenuti esclusivi sui più importanti appuntamenti che ci separano dall’inizio del fischio ufficiale.
Milano - Ristorante Noy - 14 marzo 2006 agostino guzzardella
MOSTRA DEL LIBRO ANTICO
Si è svolta al Palazzo della Permanente la XVII edizione della Mostra del Libro Antico. Moltissimi i bibliofili, gli appassionati o i semplici curiosi che hanno visitato la mostra di libri in copia unica, manoscritti e incunaboli, atlanti, antichi libri di cucina, offerti da una folta rappresentanza di antiquari provenienti da tutto il mondo. Molti testi hanno richiamato l’attenzione degli appassionati bibliofili. Tra i tomi più apprezzati segnaliamo la rarissima seconda edizione degli “Elementi” di Euclide, stampata a Vicenza nel 1491 e in perfette condizioni; ancor più rara l’èditio princeps dell’”Opera omnia” di Aristotele stampata in greco a Venezia il 1495. Una panoramica completa della rassegna la si può esaminare nel sito web: http://www.mostradellibroantico.it/
Milano - Palazzo della Permanente - 12 marzo 2006 - agostino guzzardella
NUOVO RISTORANTE: SHUN – Feelin’sushi
Un nuovo ristorante giapponese fa capolino a Milano. Si tratta di Shun. Shun, in italiano stagione, un concetto che in Giappone è elemento chiave della cultura di questo Paese. Un concetto che abbraccia le fasi del ciclo vitale umano, la stagione dei sentimenti e delle emozioni, il ciclo del lavoro della terra. Tutto questo si riflette nello spazio interno al locale diviso in quattro aree ben distinte. Il soppalco, delimitato da vetri scuri ci riporta alla stagione dei sentimenti e dell’amore; l’area privata, luogo ideale per chi ricerca riservatezza e tranquillità; l’area tatami e i tavoli all’occidentale al piano terra per le situazioni conviviali e di gruppo e infine il bancone con gli sgabelli alti, luogo di passaggio per chi attende l’aprirsi di una nuova stagione.
Milano - Ristorante Shun viale Tunisia 6 -7 marzo 2006 - agostino guzzardella
LAUREUS FOUNDATION ITALIA
Lo sport come medicina per l’emarginazione, l’handicap e i problemi sociali è l’idea alla base della Fondazione Laureus Sport for Good Italia. La sua missione è quella di raccogliere le sfide sociali più urgenti con particolare attenzione ai minori mediante l’influenza della pratica sportiva. La fondazione italiana si inserisce nella rete di dieci analoghe organizzazioni facenti capo a Laureus Sport for Good di Londra, operanti in 21 Paesi su circa 40 progetti che interessano oltre 130.000 persone. Laureus Italia ha avviato la sua attività benefica non profit con l’avvio di due progetti sportivi: la sponsorizzazione del Campionato Italiano di Hockey su sedie a rotelle elettriche e il progetto Sportivo Laureus Martinitt. Per avere maggiori informazioni: http://www.laureus.it/ .
Milano - Circolo della Stampa -10 marzo 2006 -
Trecento Rolex da polso della collezione Guido Mondani sono in esposizione all’Hotel Principe di Savoia. Questi orologi verranno battuti all’asta il primo aprile e il 13 maggio a Ginevra presso il Mandarin Oriental Hotel du Rhone, dalla casa d’aste svizzera Antiquorum. Antiquorum, specializzata in orologi preziosi, ha sede anche a Milano. I prezzi di questi capolavori vanno da 8.000 a 25.000 euro. Per saperne di più: http://www.antiquorum.com/ . Milano - 1° marzo 2006 - Hotel principe di Savoia - agostino guzzardella
LA CROCE ROSSA: UNA POTENZA UMANITARIA
La presentazione a Milano del libro intervista Jürg Bischoff a colloquio con Cornelio Sommaruga. La diplomazia al servizio dell’umanità offre l’opportunità di approfondire problematiche legate alle azioni umanitarie e alle loro ripercussioni soprattutto sulle popolazioni civili. Questi temi di grande attualità saranno dibattuti da esperti di politica internazionale e umanitaria. L’evento promosso e organizzato dal Consolato generale di Svizzera e l’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale (ISPI), in collaborazione con la Società Svizzera di Milano, si svolgerà giovedì 23 febbraio 2006 alle ore 18:30 presso il Centro Svizzero di Via Palestro 2 a Milano. Negli anni trascorsi in qualità di Presidente del Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR), Cornelio Sommaruga è stato conosciuto come l’appassionato difensore dell’umanità e del diritto internazionale. Per dodici anni ha diretto la più importante organizzazione umanitaria indipendente, in difesa dei deboli e in aiuto dei coinvolti nelle guerre del mondo. Sotto la sua direzione, il CICR ha svolto straordinarie operazioni umanitarie in America Latina, in Medio Oriente, nell’Africa Orientale e nei Balcani. Oggi sono i conflitti in Irak, in Afghanistan o nel Darfur (Sudan), le nuove sfide dell’azione umanitaria. Le parti in conflitto spesso non sono disposte a rinviare i propri fini politici e militari a favore di riflessioni umanitarie. I governi e i partiti cercano di indirizzare l’azione umanitaria a vantaggio della propria politica. L’imparzialità della Croce Rossa viene messa in dubbio, poiché considerata prodotto del mondo occidentale. Gli attacchi ai collaboratori e alle istituzioni delle Organizzazioni umanitarie ostacolano o rendono impossibili sempre più frequentemente l’aiuto diretto. I mezzi finanziari per gli interventi sono assenti o il loro impiego non segue sempre logiche umanitarie. In che modo è possibile affrontare tali sfide? Quali strategie in merito hanno sviluppato il CICR e il movimento della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa? Di quale sostegno necessita la Croce Rossa da parte dell’opinione pubblica, dei media e dei governi europei? La presentazione del libro di Cornelio Sommaruga a Milano offre lo spunto per discutere su tali interrogativi. Interverranno, oltre a Cornelio Sommaruga, già Presidente del CICR e Segretario di Stato; Boris Biancheri, Presidente dell’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale (ISPI); Sergio Romano, editorialista Corriere della Sera; Jürg Bischoff, redattore estero Neue Zürcher Zeitung e autore del libro-intervista e David Vogelsanger, Console generale di Svizzera. Per informazioni: Consolato generale di Svizzera a Milano: Sonia.Anania@eda.admin.ch
TIGULLIO : PALESTRA A CIELO APERTO
L’Azienda
di Promozione Turistica Tigullio presenta alla BIT le attrattiva del proprio
territorio e le novità per la nuova stagione. L’argomento di BIT 2006 per il
Tigullio è lo sport. Tutto il territorio si presta alla pratica sportiva. Il
mare, punto di attrazione fondamentale non significa solamente balneazione ma dà
lo spunto per svolgervi attività diportistiche. I numerosi impianti sportivi
della costa, qual il Golf di Rapallo, i campi da tennis, le piscine e le
attrezzature volte alla pratica di tutti gli sport, si collegano
all’entroterra attraverso percorsi di ogni genere per la pratica del ciclismo,
motociclismo, mountain bike, ecc.
Milano - Circolo della Stampa - 17 febbraio 2006 - agostino guzzardella
BIT E BUSINESS INTERNAZIONALE
L’attrattiva di Bit – Borsa Internazionale del Turismo sugli Operatori di tutto il mondo cresce anche per la 26a edizione, che si terrà a fieramilanocity da sabato 18 a martedì 21 febbraio 2006: tra i nuovi Espositori registrati, il 30% sono internazionali. Paesi con spazi raddoppiati, new entry e ritorni in grande stile caratterizzano la sezione The World, sopra l’area Tourism Collection, dove sarà presente il meglio dell’offerta internazionale nel segmento, dai tour operator alle catene alberghiere, dai vettori alle società di servizi. Tra le tendenze di quest’anno, forte la presenza di realtà turistiche medio-piccole che puntano all’internazionalizzazione, scegliendo Bit per fare business: questo è il risultato di una strategia di crescita che fa della manifestazione uno strumento operativo per tutti gli operatori professionali, in linea con il ruolo di Bit quale punto di riferimento per l’industria turistica e motore di sviluppo per il sistema paese.
BIT FORJOB A BIT 2006
Secondo l'Unione Europea il turismo è il comparto con più occasioni di lavoro: da oggi al 2010 creerà nella UE tra i 2,2 e i 3,3 milioni di posti di lavoro, in aggiunta ai 9 attuali, con una crescita annuale dell'1-1,5%. E già nel 2006 potrebbe rappresentare il 9% dell'occupazione UE. In Italia, secondo i dati del Ciset - Università Ca’ Foscari di Venezia riferiti al 2003, abbiamo 1,6 milioni di occupati diretti e 2,4 milioni totali, comprendendo anche l’indotto. Ma i margini di crescita, nonostante il settore non viva uno dei momenti più positivi della sua storia, sono considerati ampi. Bit foJob dedicherà particolare attenzione al settore incoming, che vanta trend di crescita importanti. “La separazione tra formazione scolastica e accademica da un lato e mondo del lavoro dall’altro” secondo il Prof. Giorgio Castoldi, direttore didattico di Bit forJob “caratterizza da sempre il settore turistico. Bit forJob nasce allo scopo di far incontrare tre “attori”: coloro che cercano lavoro, le aziende che lo offrono e le Università e le Scuole che erogano formazione turistica, a tutti i livelli. Il tutto arricchito da un programma di seminari e convegni che non ha eguali in Italia”.
Milano - 15 febbraio 2005 - agostino guzzardella
RIMINIWELLNESS : GRANDE FIERA DELL’ATTIVITA’ FISICA E DEL BENESSERE
A Rimini Fiera dal 18 al 21 maggio in un’area di 150.000 mq si daranno appuntamento oltre 200 aziende. 100.000 mila i visitatori attesi. Riminiwellness presenterà l’evoluzione del settore, indirizzato sempre di più verso una concezione di armonia fra movimento e salute, tra benessere fisico e mentale, tra attività fisica e sport. Non solo fitness ma anche nutrizione ed estetica, moda turismo e design. Inoltre, attenzione agli aspetti medicali del benessere, prevenzione e riabilitazione. Una speciale arena ospiterà “Nextagame”, la presentazione dal vivo di spettacolari sport di nuova concezione, e verrà presentato “L’annuario dei nextgames” che illustrerà i 100 sport più cool del momento. Per avere più informazioni sulla manifestazione basta collegarsi al sito: http://www.rimini-wellness.com/
Milano - 8 febbraio 2006 - agostino guzzardella
eBay.it COMPIE CINQUE ANNI
Online dal 2001 eBay.it è cresciuto talmente da diventare il numero uno nell’ecommerce italiano. Ogni mese oltre 6 milioni e 200 mila visitatori unici in Italia passano da eBay, il che si traduce in più di 1 miliardo di pagine viste. Fondata nel ’95, eBay è il mercato online più grande del mondo. Conta 181 milioni di utenti registrati nel mondo. Più di 724.000 persone negli USA e migliaia nel resto del mondo vivono integralmente dai proventi delle loro vendite su eBay. E’ presente in 33 mercati internazionali. Quest’asta online fa muovere tantissimi soldi, solo nel quarto trimestre del 2005 sono stati venduti oggetti per un totale di 12 miliardi di dollari. Una curiosità: l’oggetto più costoso venduto su eBay è stato un jet privato, che ha raggiunto la cifra di 4.9 milioni di dollari.
Milano - Spazio Savona 56 - 5 febbraio 2006 agostino guzzardella
Identità Golose è una concezione ma anche un luogo fisico dove, per il secondo anno consecutivo, i migliori chef del mondo, saliranno sul palco per tenere delle vere e proprie relazioni sulle innovazioni più creative in cucina, frutto di lungo studio e tenace sperimentazione. Il Congresso si terrà a Milano a palazzo Mezzanotte dal 29 gennaio al 1° febbraio. Ideatore e curatore di questo eccezionale evento è il giornalista e critico gastronomico Paolo Marchi. Per tre giorni le migliori menti golose del mondo saliranno sul palco per tenere delle vere e proprie lezioni di haute cousine.
Milano - Hotel Diana - 28 gennaio 2006 - agostino guzzardella
MELATONINA DIET: La Melatonina è la sostanza naturalmente presente nell’organismo, prodotta dalla ghiandola pineale. E’ utilizzata per regolare i bioritmi corporei come il ciclo sonno veglia ed ha proprietà antiossidanti. Il prodotto melatonina Diet è indicato in tutte le condizioni fisiologiche di aumentato fabbisogno di melatonina. Favorisce il corretto ripristino del sonno e possiede proprietà antiossidanti ed antinvecchiamento.: la vitamina B6 e il Triptofano.
GAS CONTROL: E’ un integratore biologico dal potere carminativo,ovvero è in grado di favorire l’equilibrio dell’intestino ed assorbire i gas prodotti da anomale fermentazioni intestinali. Grazie alla sua speciale formula allevia fisiologicamente il senso di gonfiore riducendo l’aerofagia e la tensione addominale,restituendo una pancia piatta.
CELL PROTECTION: Contiene principi attivi naturali che combinano un’azione drenante e antiossidante, con la massima efficace sugli in estetismi della cellulite: la Lespedeza Capitata svolge azione drenante,il Crocus Sativus dall’azione antiossidante, il Fucus favorisce la termogenesi, l’ippocastano favorisce il ripristino del microcircolo capillare.
Milano - Hotel Park Hiatt - 24 gennaio 2006
AUSTRALIA: SITO ITALIANO DEDICATO AI GIOVANI
Tourism Australia lancia la versione italiana del sito relativo al visto vacanza-lavoro in Australia http://www.lavoro.australia.com/ . rivolto ai giovani di età compresa tra i i 18 e i 30 anni, il sito riporta tutte le novità relative al programma Working Holiday maker, tra cui l’emissione di un secondo visto vacanza-lavoro per chi ha intrapreso un lavoro stagionale in una regione australiana per un minimo di tre mesi. Per avere informazioni ciccare: http://www.australia.com/ .
Milano - 20 gennaio 2006 - agostino guzzardella
MACEF 2006
Macef, Salone Internazionale della casa (tavola e cucina, decorazione, tessile, accessori, bigiotteria, regalo e complementi d’arredo), è dal 1964 uno dei più vasti e interessanti momenti di promozione e di business per i settori nei quali opera. Nel totale delle due edizioni (Gennaio e Settembre), lo spazio espositivo occupato è di circa 300 mila metri quadrati netti (170.000 a Gennaio e 120.000 a Settembre), con circa 6 mila espositori e oltre 130 mila visitatori. A visitare la manifestazione sono soprattutto gli operatori della distribuzione (grossisti, buyer, grande distribuzione e dettaglio), insieme con architetti, interior designer, arredatori e giornalisti. Il Macef rappresenta un momento di forte interazione tra tutti i protagonisti del settore, un’occasione per seguire da vicino le novità del mercato e comprendere in anticipo quali saranno le evoluzioni della domanda. Per questo Macef è sempre pronto a cogliere i nuovi dettami del design e lo fa attraverso una serie di importanti iniziative.
LIBRI: " QUADRI E SOQQUADRI "
Il giorno 13 gennaio 2006 si è tenuto nella prestigiosa sala “Radetzky” di Palazzo Cusani ( circolo ufficiali) di Milano la conferenza stampa per la presentazione del libro di poesie “Quadri e Soqquadri” di Antonino Mento, edito dalla casa editrice Aletti. Il libro racconta di un viaggio introspettivo, caratterizzato da chiari e scuri, pieni e vuoti di cui è caratterizzata la quotidianità.Ogni poesia, contenuta nella raccolta, non è un mondo a sé, ma rappresenta un momento di un processo evolutivo, che termina con un messaggio nella poesia “Lolus” nomignolo con il quale da bambino veniva chiamato Papa Giovanni Paolo II. Lolus non è comunque il punto di arrivo, ma una tappa necessaria per verificare nuove possibilità di essere che prendono forma da un’intimo desiderio di voler veicolare il sentire dell’autore in una cultura(quella inglese) decisamente diversa dalla nostra: in un sottile gioco di ordine e disordine: quadri e soqquadri. Il linguaggio poetico si esplica con le sensazioni che prendono forma attraverso immagini riportate in ben 36 disegni ispirati alle poesie e realizzate da Christophe Mourey, esposte durante la conferenza stampa nei salottini di Palazzo Cusani. Le parole dunque non sono solo parole, ma stati d’animo, moods, che diventano persino materia attraverso una eslusiva collezione di medaglie in oro, argento e bronzo ispirati alla poesia “Lolus” e realizzata dalla “Morpier “-orafi fiorentini. La poesia diventa dunque dapprima immagine, medaglia, e poi attraverso le diverse chiave di lettura, momento di recitazione, prosa ed infine canzone in un crescendo emotivo sempre più incalzante grazie soprattutto alla bravura e spontaneità degli interpreti: Marina Castelnuovo, Maurice Agosti, Marco Eugenio Brusutti, Simona Cattaneo ed Emma Bosso.Il momento recitativo è stato supportato da brani di musica classica.Tutto questo è Quadri e Soqquadri. Alla serata erano presenti direttori di importanti testate giornalistiche, scrittori-poeti, “media” e personaggi del mondo dello spettacolo e della cultura E’ stata data notizia dell’evento nel corso del Telegiornale delle ore 18,40 sull’emittente Telenova con interviste fatte ad Andrea G. Pinketts, al colonnello Giovanni Frasca direttore di Palazzo Cusani, alla contessa Pinna Garavaglia e all’autore del libro Antonino Mento.Il libro, vincitore del premio “ Poetici Orizzonti” edizione 2005, è in vendita presso la libreria “Feltrinelli” di Piazza Duomo a Milano. Alla realizzazione del libro hanno collaborato la signora Giula Perrella che ha curato le traduzioni in lingua inglese delle poesie, il signor Christophe Mourey che ha ideato sia le immagini di copertina sia le immagini all’interno del libro e lo scrittore Andrea G. Pinketts che ne ha scritto la prefazione. Nella foto l'autore del libro Antonino Mento
Milano - 15 gennaio 2006 -
Giunge alla terza edizione il festival di Catania, proposta multiculturale e vitale. Si apre lunedì 16 gennaio con il concerto dei Klezmatics , ricco di un centinaio di proposte fra musica, cinema, arte e cultura, fino al mese di ottobre 2006.Un Festival che valorizza e promuove la cifra stilistica culturale autoctona del territorio catanese e della Sicilia , aprendosi alle “altre culture”. Per maggior informazioni visitare il sito http://www.etnafest.it/ .
Milano – 13 gennaio 2006 - agostino guzzardella
WHY?
TENDENCY: QUANDO
LA MODA COMUNICA VALORI
Questa linea nasce dall’idea di due amici che si chiedono “il perché di ogni cosa”. L’idea è quello di comunicare in un modo nuovo, e perché no attraverso la moda, i temi tra i più importanti della nostra società. Why? Tendency ha scelto di dare visibilità al problema delle così dette “stragi del sabato sera”,un male che colpisce soprattutto i più giovani. La t-shirt Why? Tendency “ mi muovo sempre nei limiti “ dedicata ai limiti di velocità, vuole essere un omaggio a tutti coloro che hanno perso un amico, un loro caro, un conoscente. Per saperne di più: www.whytendency.it
Milano - My Bali - 23 dicembre 2006 - a.g.
Gioielli dal design unico, capaci di comunicare le emozioni della maison catturando la sensibilità di chi guarda e li indossa.
Cesare Paciotti Jewels propone tre collezioni – due di gioielli e una di piccola pelletteria – dalle differenti personalità, finalmente lavorate con lutilizzo di materiali preziosi e ricercati.
Tre sono le linee Cesare Paciotti Jewels, distribuite nelle boutique monomarca Cesare Paciotti e nelle migliori gioiellerie d’Italia: “Cesare Paciotti Jewels”, sintesi perfetta del design innovativo e dello stile autentico; “Paciotti 4US Jewels”linea di gioielli per chi amai toni più informali e “Small Leather” è la linea interamente dedicata alla piccola pelletteria e scrittoio.
Milano - 14 dicembre 2006 - via Montenapoleone 8 - a.g.
NUOVO SPAZIO PER L'AGENZIA OUTLINE
La
nuova sede Outline di Curzio Belloni si trova in Ripa
di Porta Ticinese 7, in
un antico edificio che si affaccia sul Naviglio.
Lo
spazio, un tempo occupato da una tipografia,
ha una superficie
di circa 250 mq. distribuiti al
primo piano del corpo basso dell’edificio, costruito nel cortile
interno con accesso e scala privati.
L’intervento
di ristrutturazione recente,
progettato da Qualife ( studio di
architettura che si occupa della riqualificazione e dello studio di immagine dei
luoghi di lavoro) ha ridisegnato la distribuzione interna dello spazio ,
suddiviso ora in due zone: una più operativa nella quale trovano spazio gli
uffici e i piccoli depositi, ed una
espositiva che ha
mantenuto la caratteristica di open space della vecchia tipografia.
Unici
segni contemporanei : Il bel pannello di fronte
all’ingresso, disegnato da Anna Ferro
per Qualife che riporta il
marchio Outline associandolo ad una delicata e flessuosa figura femminile che
rappresenta il mondo della moda.
I
colori neutri dell’ambiente e degli arredi : il grigio del pavimento, il
bianco degli arredi dei serramenti e delle pareti e
il nero della parete di fondo sono voluti per creare uno sfondo ideale
per i coloratissimi prodotti esposti.
Un
ambiente solare e luminoso dove
accogliere e facilitare il lavoro delle redazioni nella scelta dei capi e degli
oggetti da pubblicare, un ambiente caldo e confortevole per chi ci lavora
quotidianamente, un ambiente neutro e pulito
dove ogni azienda può trovare spazio
per la promozione dei propri
prodotti.
Milano - 6 dicembre 2006 - Ambrogio Montanati
MODAPRIMA:
SALONE INTERNAZIONALE DI MODA
Dal
26 al 28 novembre va in scena il 61esimo appuntamento con ModaPrima, il salone
internazionale delle collezioni moda e accessori dedicato alla distribuzione
organizzata, al gran dettaglio, alle catene di negozi, agli importatori e ai
grossisti. Un evento organizzato da pitti Immagine a fieramilanocity, negli
spazi del MIC,Milano Convention Centre di via Gattamelata 5, che rappresenterà
in anteprima assoluta le tendenze per l’a/i
2007-2008 e i flash delle collezioni p/e 2007. ModaPrima si delinea come
selezionato appuntamento di respiro internazionale. Saranno presenti 71 aziende
per un totale di oltre 200 collezioni. Per info: www.modaprima.it
.
TESTONI : PER UN NATALE DE LUXE
Presenta
due Limited Editino pensate per il Natale 2006
BALLERINA
F 616045
Romantica
e preziosa la ballerina in chevreau color oro, arricchita dalla nappina in
punta..
FRANCESINA
IN VERNICE M 11585
Elegante
e grintosa è la proposta di a.testoni per la sera.Francesina in vernice nera
impreziosita dal motivo a spirale e dalla bucatura sul puntale realizzata a mano
Giuseppe
Stefanel interverrà alla conferenza stampa, che avrà luogo al Boscocaffè alle
18.30, nei magazzini Gum sulla Piazza Rossa, per celebrare l’importante evento
sfilata che vede sbarcare il marchio Stefanel sul mercato moscovita. I magazzini
Gum sono la prestigiosa cornice che ospita il primo negozio Stefanel-Russia,
inaugurato lo scorso settembre, e che, alle 21.30 di oggi, vedrà sfilare in
passerella i capi della collezione Primavera Estate 2007. La donna bambina
Stefanel nei suoi abiti da bambola, con tutto il nomadismo contemporaneo, dai
leggings anni ’80 al fascino degli anni ’20 passando per la couture anni
’50, che caratterizza la collezione Primavera Estate, sfilerà sotto i
riflettori del nuovo negozio. Vernice, lurex, vinile un’esplosione di colori
che riempirà le vetrine dei magazzini Gum, affiancando i grandi nomi della moda
italiana e internazionale, confermando Stefanel nel panorama del made in Italy.
Alla serata sarà presente l’ambasciatore italiano, Vittorio Claudio Surdo, e
i grandi nomi del mondo della moda e della stampa moscovita.
La Burberry Icons Collection, creata in occasione del 150° anniversario, ha ispirato la Collezione Burberry Eyewear autunno/inverno 2006.
Beige, rosso scuro e nero sono i colori scelti per evidenziare i dettagli: motivo a quadri, effetto trapuntato, logo equestre e fibbia con anello a staffa.
Tratti caratteristici della collezione di questa stagione, sono le forme avvolgenti e le moderne variazioni sullo stile Aviator. Forme classiche sono comunque inserite nella collezione e presentate, oltre che nei colori tradizionali, anche nei colori moda della stagione. Si va dal bianco al viola, dal marrone al verde oliva, senza tralasciare il classico tartaruga.
Forme moderne e design della collezione sole vengono riproposte.
Possiamo concludere affermando che la collezione Burberry Eyewear è estremamente varia, sia nei colori che nelle strutture, con aste dal design moderno e arricchite da dettagli iconici.
Milano - via Bigli 2 -15 novembre 2006 Paola Luchetti
Presented
by the Italian Trade Commission- Grimaldi Giardina traveled to Los
Angeles to present his Spring 2007 USA debut collection during
Mercedes Benz fashionweek at Smashbox Studios. Giardina was guided by Antonio
Grimaldi and Sylvio Giardina when they worked together at "Gattinoni".They both shared
the same ideas of style true to the customs and Southern Italian culture and in
1998 they introduced the first Grimaldi Giardina line to Rom's haute couture
fashion week. In 2001 the line was received in Paris' "Chambre
Syndicale de la Couture" Most recently the designers have focused on
to create three different ready-to-wear lines.The most popular for the
consumer is satin gowns,lace jackets and black chiffon or tulle
dresses short or long.
USA
– California - Los Angeles
by Karen Ostlund
LIDIA
CARDINALE: SPRING '07 – DEBUT FASHIONSHOW IN USA
Italian Trade Commission presented Lidia Cardinale debut USA fashionshow at the Mercedes-Benz fashionweek at Smashbox Studios this fall. Lidia Cardinale has been in the fashion industry for more than 20 years and her first self -titled fashionline appeared in Milan in 1985. Her line includes haute couture dresses in aqua,emerald or champagne-all in silk chiffon with sequin embroidered inlay as well embroidered waist trim or vest.She is also wellknow in Arabia, China and Russia for her classic long and short lace wedding gowns and pret-a-porter styles. Her collection represent a woman who is eccentric and beautiful and who desire to get noticed.
USA - California - Los Angeles by Karen Ostlund
SALVATORE FERRAGAMO: " WALK OF STYLE AWARD "
The
whole Ferragamo family flew from Florence,Italy to accept the Rodeo Drive's
" Walk Of Style Award" right before the Los Angeles fashionweek
started.The plaque was unveiled at the Ferragamo store at 357 North Rodeo
Drive. Salvatore Ferragamo legendary Italian shomaker who died in 1960 at the
age of 62 had three sons and three daughters with his wife Wanda. All three
sons were present at the ceremony:Massimo Ferragamo(in charge of the USA
business) with wife Tiara Ferragamo,grandson James Ferragamo(merchandise
manager) with wife Louise and Ferruccio Ferragamo(CEO) with English wife Mandy.
The awards ceremony concluded with a Ferragamo fashionshow of Spring 2007
outside his store and a performance of Grammy award winner Kanye West. Giorgio
Armani received the Rodeo Drive's Walk of Style Award in 2003,Tom Ford in 2004,Herb
Ritts and Mario Testino in 2005.
USA - California - Hollywood Photo/print by Karen Ostlund
O’NEILL
: STILE SULLA CRESTA DELL’ONDA
Milano - 26 ottobre 2006 - a.g.
ETRO : UOMO PRIMAVERA / ESTATE
ETRO punta verso "l' Isola che non c'è", metafora di uno sfuggente approdo esistenziale, seguendo una mappa letteraria sulla quale sono impressi alcuni punti di riferimento. ETRO sceglie l'eroe Ulisse, con il suo vagar per mare contro il favore degli dei, che lo allontanano dalla via maestra. la moda è la materializzazione di un'idea, che prende corpo e forma lentamente. E' un concetto che cambia seguendo l'ago sentimentale di una bussola tradizionale, lungo la direzione di quella nuova tradizione che non teme tempeste magnetiche. E che, al contrario, tiene la barra del timone dello stile sempre al centro.
Milano - Emporio ETRO - 26 ottobre 2006 - a.g.
NAUTICA : SPRING SUMMER 2007
I punti cardine della collezione Sportswear Nautica vengono reinterpretati, con l’obiettivo di un rinnovamento nel mercato dello Sportswear e uno sviluppo ulteriore di novità di stagione in stagione. Una collezione di 16 pezzi unici e originali, dedicata agli amanti dello sportswear più ricercato, con l’obiettivo dello sviluppo di un prodotto Nautica autentico. I capi sono realizzati rivisitando i classici knitwear, giacche e pants con l’aggiunta di inserti di tessuto tecnico di paracaduti, ritagli di vecchie borse marinare e numerose rifiniture particolari, quali stemmi, applicazioni e disegni dipinti sulla stoffa.
Milano - Emporio Nautica - 26 ottobre 2006 - a.g.
ETRO: COLLEZIONE DONNA P/E 2007
Protagonista: una donna che vive la moda come un riassunto di mille emozioni ma non sceglie la facile via di itinerari retro-spettivi. Vagabonda tra le epoche è protesa in uno slancio avvenirista. Come l’androide Roy Batty di Blade Runner ha “nostalgia di futuro” e considera il vestire come una possibile e piacevole via di fuga dalla retorica del gusto codificato, scontato.
BEAT AND BIT GENERATION. Sbocciano corolle di fiori in “patchwork-pattern” che uniscono il figurativismo occidentale a quello orientale dei grafismi dei kimoni nipponici che insieme dialogano con graphic design modulari.
FUTURE SOUVENIR. Esplosione universale di tutti i colori del mondo e continuamente interrotti dal nero, che a sua volta incornicia, delimita, perimetra. Semplicità sofisticata, distillata dalla sapienza di un armonia che non ha bisogno di sovraesposizioni.
PSYCHEDELI COUTURE. Silhouette allungate e fluide oppure brevi, svelte, mercuriali frutto di una ricerca sul concetto della divisa da collegiale, tra cartoon e sartoria. Costruzioni “tailored” anche per le proposte da sera che evocano reminiscenze di fiabe. Il ricamo assume una funzione precisa a metà tra un tatuaggio tribale e una fioritura di botanica immaginifica.
NEXTWOMAN. Il ritorno del gilet in versione “SpaceAge” con chiusura a pressione rigido. Lini spalmati e metallizzati oro per il nuovo gessato.
Milano - Emporio ETRO - 26 ottobre 2006 - Paola Luchetti
Le due principali caratteristiche della nuova collezione spring summer 07di 55DSL sono un ritorno ad un fit asciutto nei pantaloni e un look pulito, ottenuto grazie a tagli classici accesi da dettagli che rendono i capi più sportivi o più fashion. I materiali e i trattamenti utilizzati per questa stagione prendono ispirazione dal tema marino della collezione. Il trattamento più innovativo è applicato sul cotone militare che risulta invecchiato con un effetto consumato e imbastito. La collezione uomo si è evoluta da diversi punti di vista, il più significativo dei quali è sicuramente lo spostamento verso una silhouette più asciutta, specie nell’outwear, i cui pantaloni creano un aggressivo look pulito a taglio basso. Un forte sporty military look, pulito e con pochi dettagli, dona un sapore ‘uniforme’ a pantaloni e giacche. Queste ultime propongono un fit estremamente confortevole. Le camicie hanno tagli e tessuti classici, ai quali vengono applicati dettagli e stampe in puro stile 55DSL.
La parte femminile della collezione è caratterizzata dall’uso di tessuti sottili e trasparenti che cadono morbidamente sul corpo sottolineando la silhouette. Sono dedicati ad una donna molto femminile ma che comunque non si prende troppo sul serio. I pantaloni sono particolari, dal super sexi short di popeline leggero al classico bermuda di cotone per arrivare al jeans smilzo in row denim.
Le giacche sono proposte in differenti materiali, come la morbida pelle lavata, il cotone e il nylon spalmato. Il classico blazer è stato reinterpretato in una versione più corta e sexy, senza però perdere il suo appeal classico.
Una gonna a ruota da ballerina è proposta in tessuti di diverso peso mentre gli abiti sono sexy e molto nudi, per essere indossati in spiaggia o come maxi top sui jeans.
Milano - 21 ottobre 2006 - Paola Luchetti
NORTH
SAILS: COLLEZIONE P/E 2007
North Sails donna estate 2007 presenta una collezione dallo stile nautico interpretato nella versione più fashion, dedicato alla donna “sportswear-chic” che frequenta gli Yacht Club più esclusivi.
Tre le linee d’ispirazione, dedicate a temi diversi: Day Sailor, Code O e Best Of.
Day Sailor – E' la nautica interpretata nella sua versione più chic e raffinata: qui la donna marinaresca di classe e frequenta gli Yacht club più prestigiosi come Portofino e Capri.
Code O – E’ la parte della collezione che presenta capi meno rigorosi, ma non per questo meno femminili. Le t-shirt e le maglie sono impreziosite da scritte tono su tono con piccoli tocchi d’argento, luccichii strass e perline.
Best Of – E' la linea che interpreta in chiave moderna i capi storici. Un’attenzione particolare merita le linea mare che propone costumi in lycra di massimo comfort. Coordinati anche gli accessori come i teli da mare in morbida spugna per presentarsi chic anche in spiaggia.
Milano - 20 ottobre 2006 - Paola Luchetti
La nuova collezione mare Triumph, con le sue mille sfaccettature, è assolutamente fashion e alla moda. La nuova linea composta da bikini ed interi sa soddisfare qualsiasi gusto e comprende nuovissimi concetti. Una collezione che garantisce un look perfetto in ogni occasione. Tagli originali e tessuti innovativi rendono questa linea un vero e proprio must per ogni guardaroba estivo! Un’altra grande novità Triumph è il concetto Tricks-it che rende possibile creare svariati look differenti con la parte alta e bassa del bikini, ottenendo una varietà di modelli diversi. La prossima estate l’eleganza e il divertimento sono garantite grazie alla nuova collezione mare Triumph. Sguardi d’ammirazione non mancheranno ovunque voi siate.
Milano -
18 ottobre 2006 -
Paola Luchetti
THE
NORTH FACE: THE FLIGHT SERIES
ENDURENCE COLLECTION
Per la primavera 2007, Flight Series di The North Face raggiunge l’apice dell’innovazione tecnologia con le collezioni The North Face Flight Series Endurance Collection.
Questa collezione offre il massimo della tecnicità a chi ama confrontarsi con le lunghe distanze. Una linea specificatamente studiata per garantire l’evaporazione dell’umidità e il controllo della temperatura, ma che offre al contempo leggerezza, protezione e resistenza. Studiati appositamente per soddisfare le esigenze degli appassionati di sport estremi e adatti a qualsiasi condizione climatica e a qualsiasi terreno, i capi di abbigliamento, le calzature e l’attrezzatura di questa collezione ampliano l’offerta della scelta per chi si cimenta sulle lunghe distanze.
Per atleti abituati a percorrere molti chilometri in una sola uscita, ogni singolo aspetto dell’attrezzatura deve essere attentamente valutato: vestibilità, tessuto, comfort, leggerezza e protezione: I prodotti The North Face Flight Series Endurance sono strumenti di precisione al servizio dell’ultramaratoneta moderno che continua a sfidare i limiti del possibile.
Milano - 16 ottobre 2006 - Paola Luchetti
INDIAN ROSE: Primavera – Estate 2007
Teatro della collezione una piazza infuocata dal sole messicano con colori contrastanti che vanno dall’ocra della terra alle case bianchissime, coi loro portali bruniti.
Le camicie sono evanescenti, in crepe di seta o pepeline di cotone, le bluse in jersey leggero, i pantaloni e le gonne in tela aerea ma compatta. Il voile e il jersey di cotone sono nel patchwork di abiti e camicine mentre il jeans è destrutturato, trattato sino a diventare morbidissimo, adatto ad abbinamenti insoliti con tele rigate e delicate. Il rosso cupo e sanguigno evoca la passione ed è il colore guida per l’etnico-folk. Ricami e grafismi sono gli ornamenti di questi abiti di fiesta che sovrappongono il rosso al nero, i colori desertici come i gialli, il ruggine, il sabbia al doppio blu.
Milano - 14 ottobre 2006 - Paola Luchetti
La collezione “Alama de Tango” si ispira alla sensualità. Il ritmo dedicato ed elegante del tango si riflette alla perfezione nelle creazioni
I volants e le frangie, sono presenti anche in questa stagione. Vestiti dalle gonne in voile si mescolano a profonde scollature e generosi decoltée. Il gioco dei volumi si combina in un perfetto dinamismo con squisiti incastri, donando una romantica aria nostalgica a questa collezione.
Pois, e le righe sono protagoniste in gran parte delle sue creazioni. Seta, tulle e stampe elaborate creano una sensazione di sofisticata vaporosità alla figura. D’altra parte la seduzione e uno dei temi fondamentali che vestono la donna il prossimo anno. Preziosi vestiti dai colori tradizionalmente femminili per donare un’aura di attraente sensualità. Le spalle sono protagoniste di questa stagione in vestiti importanti nei quali predominano scollature pronunciate che permettono di mostrare il lato più sensuale di colei che li indossa.
Milano - 12 ottobre 2006 - Paola Luchetti
Per festeggiare il decimo anniversario di tommy e tommy girl, Tommy Hilfiger Toiletries presenta due interpretazioni nuove e moderne delle fragranze originali: tommy 10 e tommy girl 10.
TOMMY 10: IL VIAGGIO AMERICANO PER LUI
Il concetto di intraprendere
un viaggio coast to coast e la speranza, il senso di libertà e le occasioni che
ad un simile sono abbinate, sono un rito americano di trasformazione personale.
Tommy cattura lo spirito di un viaggio sconosciuto e l’eccitazione emotiva di
chi è sul punto di fare una grande scoperta, l’emozione dell’indipendenza
appena conquistata e l’ardente desiderio di esplorare. “L’eau
de cologne” tommy 10 esprime il nuovo tipo di mascolinità che piace
all’uomo contemporaneo. E’ moderna e sexi, con un’aura di sicura sensualità
e spirito imperturbabile.
Nota di ottimismo: umida pioggia di Seattle, Ananas Hawaiano, Fresca erba del Kentucky e aspro mirtillo rosso di Cape Cod.
Nota di Libertà: Violetta dell’Illinois, Abete Rosso delle Montagne Rocciose e inebriante Fiore di Cactus Saguaro dell’Arizona.
Nota di Sicurezza: legni che la corrente marina ha spinto sino a Long Island e dell’Acero Rosso del Vermont e Pioppo Nero del Wyoming.
TOMMY GIRL 10: IL VIAGGIO AMERICANO PER LEI
Tommy girl 10, racchiude l’emozione e l’attesa di un viaggio senza confini. “il bouquet contiene note agrumate dai toni succosi e, quando mischiate con il cuore floreale della fragranza, danno vita ad una lussuosa sensazione di benessere. Tommy girl 10 è la versione sensuale voluttuosa di tommy girl. Questo profumo offre una prima immediata,impressione di freschezza.
Nota di Euforia: aspro mirtillo di Nantucket,pera Marion, dolce mandarino Pixie e pompelmo Indian River dal gusto penetrante e pungente.
Nota di Sogno: magnolia del Mississippi, caprifoglio della California e ninfea della Virginia.
Nota di Benessere: panna del Vermont, caramelle di burro e zucchero e betulla bianca delle Montagne Rocciose.
Milano - 10 ottobre
2006 - Paola Luchetti
Per la prossima primavera/estate Kipling presenta due nuove linee:
HIP- Una gamma completa di borse, dedicata ad un pubblico giovane e sempre in linea con le ultime tendenze moda. Lo styling prevede una leggera laminatura del famoso materiale “crinale nylon”,arricchito da dettagli lucenti con logo KIPLING. L’immancabile scimmietta, che per l’occasione si veste di metallo e diventa una sorta di Monkey Robot.
CLUB- La pelle entra nel mondo KIPLING. Ispirata da una donna dal gusto semplice ed essenziale, ma sempre alla moda ed attenta al dettaglio sofisticati. La nuova linea Club prevede 10 modelli di borse con inserti in pelle su nylon leggero in pelle.
Due nuove linee quindi, per completare la vasta gamma di proposte KIPLING,… ma gli orizzonti KIPLING si espandono dando così nuove “prospettive” anche alle linee più affermate:
LINEA BASIC - LINEA IF
Oggi più che mai le 2 linee si combinano fra loro, dando vita ad originali set essendo proposte nelle medesime nuances.
LINEA VINTAGE - Un viaggio attraverso l’ambiente, la terra e la natura sono d’ispirazione per la linea VINTAGE. Bustine, tracolle, borse e borsoni, accessori comodi e resistenti sempre realizzati nell’immancabile crinale nylon.
LINEA DENIM - La speciale lavorazione impiegata per questa linea , permette di ottenere la perfetta apparenza del Denim. Inalterati i plus di KIPLING quali la qualità, la funzionalità e la resistenza anche in una linea decisamente al passato con la moda. Caratteristica della linea DENIM è la catenina con charms a forma di chiave e di scimmia da poter staccare per essere usata anche come bracciale.
Milano – 5 ottobre 2006 - Paola Luchetti
F by FERRAGAMO
Settembre 2006: data di nascita per la nuova fragranza della Ferragamo Parfums (azienda fondata nel 2001 per gestire le attività del marchio nel settore della profumeria).
F by Ferravamo non è solo l’iniziale della brand, ma diventa un simbolo dell’universo Ferragamo . Innegabile è il richiamo alla firma del fondatore per ricordare le origini, ma con una forte tensione verso il futuro. Le scarpe (core business della Ferravamo) hanno ispirato l’ideatore della bottiglia. La zeppa,oggi attualissima, famosissima invenzione di Salvatore Ferragamo, è stata riprodotta nel tappo. La borsa della bottiglia ricorda l’arco del piede, le due finiture metalliche richiamano i lacci di un sandalo da sera. Data l’importanza strategica del nuovo profumo femminile, il lancio verrà accompagnato da una forte campagna media e tv.
Milano - 2 ottobre 2006 - Paola Luchetti
LUCIANO BARBERA: p/e 2007
La primavera-estate Luciano Barbera Donna 2007 ha una grande ispirazione: l’eleganza della natura. Lo stile Luciano Barbera è un elogio del pretty shape visto attraverso una rivisitazione dell’eleganza anglosassone. La collezione si distingue per la silhouette pulita, la vestibilità gentile e anatomica degli abiti, che esaltano un concetto caro a Luciano Barbera: quello di sport couture. Un binomio pensato per clienti dal passato internazionale e dal gusto raffinato, che amano capi da indossare con naturalezza al lavoro come nel weekend, in business lunch o nella tenuta di campagna. Il tutto nel segno di una qualità assoluta, patrimonio del Made in Italy e da sempre fiore all’occhiello di Luciano Barbera, che si rivela anche nella scelta accurata dei tessuti, soffici al tatto, sofisticati nella texture, naturalmente chic.
Milano – 30 settembre 2006 - Paola Luchetti
E’nata la collezione “Le Cristalline by FWS”, una scintillante linea di scarpe e sandali infradito ornati da gioielli, creati da Fiona Winter Swarovski. Le calzature sono realizzate e distribuite da Le Silla. Il feeling tra le due creatrici, Fiona e Monica Ciabattini,creative director di Le Silla, è stato immediato.
Un
salto nella WestCoast come paracaduta tra le colline di Hollywood, Santa Monica,
Beverly Hills ed un “jack pot” a Las Vegas. E’ l’eronia in divisa army e
mini abiti di rete come parte di un
fotogramma dinamico alla Newton, nei colori bianco, sabbia.Materiali leggeri
giocano un contrasto di tessuti naturali ma metallizzati,laccati, lucidati.
BALDININI
Aperte
in punta, arricciate, sofisticate, delicate. Sono di scena le Ballerine firmate
Baldinini riedizione di un cliché e di uno stile di vita si ritoccano forme,
rifiniture, fondi, tutti all’insegna dell’ iperlavorazione. Tutte le scarpe
bassissime sono molto elaborate: linee pulite, effetto opaco contro il lucidato,
oro e argento come un make up prezioso sulla pelle. Per l’uomo mocassini
nappati mat e in vernice. Fondi morbidi a sacchetto, punte quadrate, fibbie,
morsetti. Total white, sabbia, naturali. Per maggior info: www.baldinini.it
.
LE SILLA
Ritorna la moda ispirata alle creazioni di Barbara Hularichi e ritorna Biba in versione “luxury”. Uno stile british, girlish, femminile ma un po’ trasandato e molto giovane. Le Silla reinterpreta lo stile delle famose “platform shoes” degli anni ’60 e ’70 con grosse zeppe e voluminosi fondi monoblocco che danno grandi dimensioni al piede. La natura è la principale fonte d’ispirazione per stampe ed accessori. Una femminilità romantica dal mood Art Nuveau caratterizza tanta parte della collezione.
Milano - 29 settembre 2006 - redazione corrierebit
Una collezione dal gusto mediterraneo, che vanta una gamma colori ricca sfumature e richiami vacanzieri, che spazia dal blue navy al carta zucchero, dal beige al testa di moro, tale da rendere l’uomo testoni impeccabile e riconoscibile in ogni occasione. Il binomio eleganza-comodità è il leitmotiv di tutta la collezione P/E ’07 che si declina nella contaminazione tra innovazione stilistica e consolidate costruzioni artigianali, caratteristica lavorazione dell’azienda, sinonimo di confort e leggerezza.
Milano - 27 settembre 2006 -
La moda diventa la grande protagonista della produzione a firma Bric’s. Propone per la prossima stagione estiva collezioni ideate per una donna in linea con questo stile, una donna che unisce al gusto classico e ricercato uno spirito moderno ed informale. Diverse le linee prodotte. Per una maggior informazione conviene visitare il sito: www.brics.it
Milano - Store Galleria Vittorio Emanuele - 27 settembre 2006 - agostino guzzardella
E’ libera e le piace viaggiare la donna per l’estate 2007 a cui pensa Cesare Paciotti. Tacchi alti, ma resi portabili da plateaux e anche i tacchi a spillo sono presentati con punte meno affilate e taglienti. Molti sono i mix di tessuto e materiali diversi: dalla seta lucida ai lini opachi, vernici con plastica trasparente, pelli e camosci. La collezione si presenta più leggera, trasparente e rinnovata. Una curiosità: Bruce Willis è il nuovo testimonial delle collezioni Cesare Paciotti Jewels.
Milano – via Sant’Andrea 8 - 26 settembre 2006 - agostino guzzardella
Per la primavera 2007, Elie Talari s’ispira all’eleganza intramontabile di Babe Paley, evocando un senso di sofisticazione ed eleganza moderna. La raffinatezza della collezione è testimoniata dai tessuti delicati: dalla seta leggerissima al lino elegante. I colori della collezione ricordano un giardino in fiore ed i toni neutrali sono fusi con la lavanda, lilla e porpora. Per info: www.elietahari.com .
Milano - Spazio Bigli - 27 settembre 2006 - agostino guzzardella
LORO PIANA: UNA DONNA SPORTIVA, ELEGANTE, ROMANTICA
Il pret à porter di Loro Piana è fresco, sobrio, ricco di dettagli, abbinato a nuovi accessori: borse, scarpe, stole. Protagonisti della stagione, oltre all’irrinunciabile cashmere, ai lini, ai cotoni e al pregiato Plongè Crespè, sono il Windmate, la speciale microfibra leggera e ingualcibile abbinata al cashmere usata per i prodotti dedicati al tempo libero, e la seta, utilizzata per i capi femminili, elganti e formali. Tra le proposte più femminili ed eleganti, gli abiti, realizzati in tessuti leggeri, estivi sono il must della prossima stagione. Per info: www.loropiana.it .
Milano – via Bigli 22 – 26 settembre 2006 – agostino guzzardella
COLOMBO BORGOSESIA
La collezione del Lanificio Colombosi ispira ad un concetto di donna che non rinuncia alla sua femminilità e che presta attenzione anche ai particolari ispirati alle antiche tradizioni. Il cashmere è il principale protagonista e viene usato in leggerissimo double per giacche e spolverini. Moderni i bomberini con profili a contrasto in cashmere ad effetto pile. Fanno parte anche della collezione abiti freschi,ispirati al modello bon-ton anni ’50.
SERGIO ROSSI
Nuova prestigiosa sede per le sfilate milanesi. Almeno per i prossimi cinque anni, il cuore della moda italiana pulserà nel nuovo centro in via Gattamelata 5. Nella nuova location saranno presenti nuove quattro sale-sfilate dai nomi che richiamano il “quadrilatero d’oro”: Montenapoleone, Manzoni, Spiga, Borgospesso. Sale belle e capienti con 450-1200 posti a sedere. Il Cavalier Mario Borselli, Presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana, ha dichiarato: “ si tratta di un evento storico per il nostro comparto industriale che avrà a disposizione una sede all’avanguardia adeguata ad accompagnare il suo futuro sviluppo. La nuova location ha già riscosso grande entusiasmo, richiamando l’attenzione delle grandi firme che hanno confermato la loro presenza”.
Milano - 26 settembre 2006 - Milano Fashion Center - agostino guzzardella
VALERIA MARINI
La soubrette, da qualche
tempo anche stilista, ha apertole collezioni milanesi. Ha presentato non Solo
intimo ma anche abiti copricostume e abiti molto sexi dotati di manette, catene,
borchie. Per la collezione primavera/estate si è ispirata alla Barbarella anni
’60.
Tante curve e decolleté. Vestiti per donne che non si fanno problemi ad avere qualche chilo di troppo. In sala infatti, come testimonial, era presente Antonella Clerici. Elena Mirò pensa sempre di più alle donne reali, non a caso la taglia più venduta in Italia è la 44 parecchie anche le 46.
Milano - 23 settembre 2006 -
Cristina Ferrari designer di Fisico, è stata la prima stilista a trasformare i costumi da bagno in beach couture. Ha continuato con questa filosofia tanto da aver trasformato la collezione da spiaggia in un completo guardaroba. Non solo parei ma anche accappatoi-kimono, foulard in vita, prendisole e kaftani elegantissimi che possono sostituire abiti da sera.
Milano – 24 settembre 2006
- agostino
guzzardella
IL PREMIO CHI è CHI AD
ALBERTA FERRETTI
IL CHI E’ CHI ha inaugurato la settimana della moda di Milano. La giuria del premio presieduta da Vera Montanari, direttrice di Marie Claire e Mario Borselli, Presidente della Camera nazionale della Moda, ha assegnato il premio alla carriera ad Alberta Ferretti come stilista ed imprenditrice che meglio rappresenta negli anni Duemila, attraverso le sue collezioni, nella vita privata e in quella lavorativa, tutti gli aspetti della femminilità.
Milano – Four Seasons – 22 settembre 2006 - agostino guzzardella
Le borse Divo Diva sono gioielli da custodire con minuziosa cura; giocano con nuance e accostamenti, con pelli pregiate e particolari di grande qualità, ma la tecnica di lavorazione è assolutamente classica. Divo Diva si presenta oggi al mercato come un nuovo modo di vivere la vita. Prodotti dal design esclusivo, ricercati e di grande personalità con un unico obiettivo: soddisfare i desideri. Per saperne di più consultare il sito: www.divodiva.com .
Milano - 21 settembre 2006 - agostino guzzardella
Sarà il dèfilè di Elena
Mirò ad aprire la kermesse di Milano Moda Donna
in programmazione dal 23 al 30 settembre presso la nuova location
“Milano Fashion Center” in via Gattamelata 5. Il calendario presenta una
vastissima presenza sia di grandi griffe internazionali sia di proposte che
vanno più in auge e rappresentano il Made in Italy. I numeri di Milano Moda
Donna P/E 06/07 sono: 221
collezioni, 99 sfilate per 98 marchi, 123 presentazioni. Oltre 15.000 operatori
arriveranno nel capoluogo lombardo, più di 2.000 i media accreditati. I marchi
che sfileranno per la prima volta a Milano sono: Ab Soul, Miss Bikini, Pin Up,
Stars, Shirt Passion e Sonia Fortuna.
Milano - 20 settembre 2006 - Camera di Commercio di Milano -
Un viaggio attraverso le mode per la nuova collezione Stefanel Primavera/Estate. Un look contemporaneo che gioca con i codici stilistici ricorrenti nella storia del fashion. Alla couture anni ’50 s’ispirano capi semi-sartoriali sdrammatizzati e resi casual da elementi military e combat. Il fascino degli anni ’20 rivive nello jacquard effetto damier, dove i colori neutri si mescolano ad oro e argento. Le forme fluide della maglieria, realizzata in lino e cotone/seta, disegnano silhouette a piramide rovesciata alternate a modelli impero per la sera.
Milano - 20 settembre 2006 - redazione corrierebit
Lanciato il progetto “Life Style” per diventare punto di riferimento per lo stile nel mondo dell’accessorio. In concomitanza è stato avviato il rilancio del marchio per avere una visibilità sempre più internazionale. A questo scopo è stato progettato il nuovo logo Breil Milano.
Milano - La Posteria - 14 settembre 2006 - agostino guzzardella
PUMA
CREATE WOMAN e MAN
Profumo sexy, dinamico all’aroma di pompelmo rosa, mela e fragola selvatica il nuovo profumo di Puma riesce a risvegliare i sensi. Le note di cuore inebriano con un’essenza floreale di fresia, mughetto e boccioli esotici dello Sri Lanka. Il fondo è dominato da un’essenza di muschio, ambra e legno di sandalo e si chiude con una vellutata sfumatura alla vaniglia. Molto interessante anche la nuova fragranza maschile, un’energica esplosione di freschezza, dalle note agrumate di ananas, pompelmo e bergamotto della Calabria. Per saperne di più visitate il sito www.puma-fragrances.com .
Milano - 13 settembre 2006 - agostino guzzardella
CoSTUME NATIONAL: INTENSE PARFUM Limited edition
INTENSE PARFUM è il nuovo profumo che si aggiunge alla trilogia SCENT creata da Ennio Capasa designer di CoSTUME NATIONAL, in collaborazione con Laurent Bruyère. Il profumo diventa l’oggetto dei desideri, evoca atmosfere orientali, paesaggi lussureggianti, l’eterno mistero della femminilità e delle sue forme. Irresistibile fin dal primo incontro esordisce con le note di testa di uno dei più nobili ingredienti della profumeria, l'ambra. Nel cuore della fragranza gli accordi più femminili e delicati del fiore d’ibisco madreperlato per finire poi con le note di fondo fresche e pure del tè al gelsomino. Un jus fiorito e inebriante che evoca al tempo stesso audacia e innocenza, una magia di essenze sofisticate e senza tempo.Semplice e sorprendente è la confezione che è a sua volta una piccola opera d’arte creata da Ennio Capasa, una forma preziosa di vetro, morbida ed intrigante che si tinge di rosso lacca, il colore della passione, creando un effetto sensuale di forme e sensazioni che seduce come un segreto sussurrato. Il flacone racchiuso in un elegantissimo cofanetto, svela un nuovo misterioso segreto: il portachiavi Geisha. Ispirato alle tradizioni millenarie delle donne giapponesi, realizzato con materiali ricercati come il corno e la resina, è il cadeau che insieme all’originalità del design della scatola, alla forma ed al colore del flacone, rende Intense Parfum una limited edition da collezionare. Intense Parfum limited edition sarà disponibile da metà Ottobre presso i migliori rivenditori nazionali ed internazionali.
Milano - 6 settembre 2006 - agostino guzzardella
THE
BODY SHOP FIRMA UN NUOVO LOOK
The Body Shop introduce la nuova collezione autunnale New Sleek Chic Collection e presenta tutta la nuova linea Make-up. Una collezione moderna e contemporanea in cui le linee glamour e fashion si uniscono alla texture naturale che la rendono sofisticata. Il contrasto tra colori forti tenui, rendono tutta la collezione una sorpresa continua, che si unisce ad un packaging nuovo, sofisticato ed elegante. Questa linea autunnale trasforma le guance in colori freschi come la pesca, grazie ai fantastici Cheek Blush, che lasciano un colorito naturale. Gli occhi, con l’Eye Color Trios, si tingono di colori forti e scuri. Le labbra, diventano brillanti e lucide grazie ai rossetti Sheer Lip. I prodotti saranno in vendita esclusivamente nei 39 negozi The Body Shop in Italia.
Milano - 21 giugno 2006 - agostino guzzardella
Bulgari ha presentato due nuove fragranze femminili: Voile de Jasmin e Rose Essentielle e la nuova fragranza maschile Pour Homme Soir.
Paradigma di insuperabile carisma, la donna dell’universo Bulgari, si racconta attraverso queste tre fragranze. Incanta e sorprende. Simbolo di un mondo prezioso e sofisticato,non rinuncia ad esercitare il fascino innato della sua personalità.
Naturalmente elegante , l’uomo a cui è dedicata la collezione maschile, si distingue per la sua spiccata interiorità. Il segreto del suo fascino è uno stile discreto ma deciso ed un’inattesa sensualità. Nuovo volto della campagna pubblicitaria per la fragranza Pour Femme Si tratta della modella Kate Moss. Creata nel ’94, Por Femme diventa immediatamente un grande classico. Oggi Bulgari celebra il suo spirito senza tempo attraverso il nuovo design della confezione e una straordinaria campagna pubblicitaria che sarà on air a partire da agosto in tutto il mondo.
Milano - Magazzini dei Tessuti - 20 giugno 2006 - agostino guzzardella
INTIMISSIMI compie 10 anni e
per un’occasione tanto speciale ha deciso di presentare l’esclusiva COLLEZIONE
VINTAGE: una vera e propria limited editinon dei capi lingerie che hanno
segnato le tappe fondamentali di un decennio. Dalla linea in tulle nero con
dettagli in paillettes dorate a disegnare delicate farfalle, si passa alla serie
di capi in fantasie a pois nelle tonalità del nero impreziosita da raffinati
laccetti in raso rosso. Massima eleganza, invece, con la linea in microfibra
nera. Infine, a completare la collezione, INTIMISSIMI propone la seducente linea
in tulle nero trasparente resa unica da romantici cuori applicati su top,
reggiseno e slip.
Tra ispirazioni retrò e mix di fantasie contemporanee, ecco la nuova collezione A/I ’06-’07.
L’AUDACIA è una delle tendenze principali. Il classico stile british viene mescolato ad un eccentrico mélang di tonalità e tessuti dal sapore folkloristico, come nella linea caratterizzata da stampe di cravatte in stile regimental che vivacizzano slip, reggiseno e culotte.
NEOROMANTIC è la tendenza più austera e misteriosa. Abbina tessuti effetto seta a tulle e a pizzi ricamati in un’atmosfera da “mille e una notte” proponendo corsetti che sono un tripudio di pizzi, decorazioni e passamaneria.
LUXURY è la tendenza al lusso e all’eleganza. La seta si impreziosisce di delicati profili in pizzo. Applicazioni ricercate si alternano a ricami dorati e in lurex accendendo di riflessi reggiseni, slip e top dai tagli eleganti ed estremamente chic.
INTIMISSIMI presenta inoltre la collezione di maglieria dallo stile retrò con “canotte della nonna” in lana e seta da indossare anche come intimo. E ancora maglie dai tagli geometrici e lineari arricchite da particolari di tendenza e per finire, i top in velluto e raso in perfetto gusto romantico - barocco.
Milano - 15 giugno 2006 - Paola Luchetti
Nella collezione A/I 2006 –2007 Parah è riuscita a soddisfare le esigenze di vestibilità della clientela femminile. Tutti i capi sono ricchi di preziosi dettagli e giochi di trasparenze per enfatizzare la silhouette. La collezione si sviluppa in 6 serie.
Serie Glamour. Capi in raso monoelastico jacquard, con stampa di ispirazione provenzale, pratici e confortevoli per un’ottima vestibilità. La corsetteria è impreziosita da pizzi crochet che sottolineano il carattere di seduzione e femminilità.
Serie Magical Rose. Altro contenuto di seduzione per i capi di questa serie. Il pizzo lavorato su tulle regala un effetto di trasparenza e giochi di luce.
Serie High Seduction. Combinazione di sensualità e sex appeal dal tono aggressivo. I capi per valorizzare la sillhouette osano accostamenti di colori intriganti.
Serie Old England. Una serie di capi di ispirazione retrò con fiori stampati che sembrano provenire dalle porcellane del 1800. Le linee e i tagli in eleganti dettagli di puro artigianato.
Serie First. Sexy e glamour con un pizzico di eccentricità in un mix di colori e materiali perfetti per creare completi da indossare in ogni occasione.
Serie Arabesque. Capi ideali per una donna giovane, dinamica, fresca e spiritosa pronta a cogliere i nuovi stili.
Dettagli colorati, tagli confortevoli e tessuti pratici. La lingerie per la notte completa la gamma.
Serie Artic. Capi pensati per una donna che ama vivere la giornata con leggerezza
Serie Pop. Capi in lycra-cotone, con stampa multicolor impreziosita da microcristalli.
Serie Chantilly. Protagonista assoluto è il pizzo che abbinato alla microfibra rende i capi di questa serie leggeri, confortevoli e romantici.
Serie Lulù. Il tulle elasticizzato è abbinato al pizzo che impreziosisce il decolleté e le sgambature di tuteti i capi della serie.
Serie Barbie. Un tocco “retrò” per capi realizzati in pizzico con stampa millefiori per capi dal sapore romantico
Serie
Easy Dream. Ideale
per donne moderne sempre attente alle ultime tendenze. I capi sono realizzati in
microfibra senza cuciture e si adattano perfettamente alle forme del corpo.
Milano - 8 giugno 2006 - Paola Luchetti
Una nuova avventura, la stagione della donna Napapijri. Il suo abbigliamento è pratico, confortevole, senza mai rinunciare alla femminilità. Come una viaggiatrice nomade, indossa skidoo, parka e montgomery. I piumini sono sempre a tinte forti, leggerissimi e caldi. I pantaloni propongono tutte le soluzioni in linea con la filosofia Napapijri, sempre trattati per assumere un aspetto “used”, slavati e over-dyed. Tra le novità il trend del check: camicie e pantaloni. Sulla neve la donna di Napapijri libera la propria creatività: i capi sportivi amano le interpretazioni bicolori, senza rinunciare alle caratteristiche tecniche che li rendono funzionali e performanti anche nelle prestazioni estreme. Il tocco etnico di questa stagione è affidato alla pelle. I montoni sono “vissuti”, rifiniti da frange e ricami. Per il tricot, con i suoi pull avvolgenti e caldissimi,sono stati usati filati super morbidi. La maglieria si tinge di una certa ispirazione vintage, il fit è confortevole. Una serie di T-shirt scandiscono la stagione, le felpe assumono un aspetto “used”. La parte più di tendenza della collezione Napapijri Donna gioca con materiali alleggeriti e con contrasti inattesi.
Milano - 6 giugno 2006 - Paola Luchetti
La maglia è il filo conduttore di tutta la collezione , fino al punto di diventare protagonista di un vero e proprio total look: abiti, maxicardigan e cappotti di maglia. Le maglie più basiche si allungano sul fianco fino a diventare veri e propri maxi pull. Filati e Lavorazioni. L’aspetto è quello della leggerezza. La natura è pura lana merinos 100%. Altro filato molto sviluppato è il cachemire. Infine il materiale nuovo delle collezioni è l’alpaca, realizzata in maniera innovativa, molto sottile e con morbidezza più dolce e nuova. La lavorazione prevede uno sviluppo ad altissima tecnologia, ma è l’artigianato, per quanto riguarda le finezze iper sottili a rendere i capi così unici. Tutta la collezione è imperniata sulla ricerca di questa alta qualità che ritroviamo su tutte le sue realizzazioni.
Milano - 5 giugno 2006 - Paola Luchetti
Ricami a cordonetto
ton-sur-ton si disegnano come un body-painting su capi in tulle pregiati e
ricercati. Modelli classici arricchiti da mini carioca per esaltare le forme e
stupendi bustier. Vestaglie leggere e calde come piumini realizzate in
“super-kid mohair”, giacche da camera in lana misto a mohair dalle finiture
in passamaneria e fiori per un dolce e caldo confort. Per un’eleganza regale,
la pelliccia in marmotta finlandese arricchisce tre modelli di vestaglie, corta,
media e lunga in tessuto lambs-wool. Verde Veronica seduce con il suo balconcino
abbinato ad un prezioso perizoma a balza alta sui fianchi e ad un’elegante
guepiere che si trasforma in corpetto da portare in tutte le occasioni. I
bustier continuano a stupire e richiamano i classici bustini indossati dalle
dame dell’800. Per una raffinatezza senza limiti la lingerie sfoggia
pizzi goffrati misti alla lana elasticizzata che sfrutta le trasparenze del
pizzo per creare effetti seducenti. Abiti stringati, pantaloni in pizzo e
vestaglie si distinguono tra cascate di Swarovski per rendersi protagonisti di
questa collezione. Verde Veronica disegna candidi volti di angeli per cardigan
lunghi, giacche e pantaloni in lana leggera, traendo ispirazione dalle grandi
opere dei pittori del passato. Grande novità per la serie liscia, un marchio
con un’elegante V di Swarovski disegnata su una rosa sarà la giusta
“identificazione” di questi capi.
Milano - 4 giugno 2006 - Paola Luchetti
Il prossimo autunno –inverno sarà una stagione di forti contrasti. Contrasti che abbracciano temi e periodi, luoghi e genti. Contrasti che nel Basic sposano la purezza del denim 5tasche, a T-shirt sovraccariche di grafiche elaborate. Contrasti che nel progetto Evoluzione rimette in discussione il jeans classico e sperimenta nuove elaborazioni fatte di accessori e dettagli. Contrasti che toccano l’apice nel Fashion, ispirato alle strade dell’Est, ai colori e alle materie dei territori centro-asiatici con tre declinazioni. Traditional-etnico. I tipici grafismi Bukara, i preziosi ricami Suzani, i bottoni di matrice tibetan-birmana e i ciondoli di origine turca sono gli elementi distintivi dell’etnico più tradizionale. Militare. Ci si ispira ai fieri Ussari per far uso di fusciacche e maglie incrociate e fascianti. Applicazioni e grafiche citano la foglia d’acanto, tipica delle divise militari. Romantico. Come indica “il titolo”, questa è senza dubbio la parte di cuore della collezione dove si respirano atmosfere coloniali e vittoriane. Ricchi i tessuti, iperdecorati, impreziositi da pizzi e nervature.
Milano - 3 giugno 2006 - Paola Luchetti
Pioggia, neve, ghiaccio: sotto qualunque aspetto si presenti il prossimo inverno, la collezione The North Face autunno 2006 è studiata per offrire la massima protezione contro le intemperie e la massima libertà di movimento, senza mai sacrificare la performance. Giacche e pantaloni per gli sport invernali, caldi capi sovrapponibili, attrezzatura e calzature: una gamma completa di prodotti caratterizzati da caratteristiche tecniche innovative, materiali impermeabili e traspiranti, tessuti elastici in grado di eliminare l’umidità e garantire confort e libertà di movimento. La collezione donna comprende:
1 – Women’s Carina racket è una giacca per sport invernali, impermeabile traspirante, in Gore-Tex a due strati, con caldo imbottitura in PrimaLoft. Sulla manica della giacca è inserito il riflettore antivalanga RECCO che permette alle squadre di soccorso di individuare rapidamente, in caso di necessità, chi la indossa.
2 – Women’s Charlie TriClimate Jacket offre una versatilità tre-in-uno e rappresenta la scelta più intelligente in caso di tempo variabile. Con il sistema TriClimate il guscio esterno e il rivestimento interno vengono uniti mediante un sistema di automatici per permettere di unire le due parti della giacca con estrema facilità e rapidità.
3 – Altamente traspirante ed elasticizzata, Women’s Fall Line Jacket è realizzata in HyVent a due strati. Sulla manica della giacca è inserito il reflettore di soccorso antivalanga RECCO.
4 – Women’s Destiny Down Jacket è studiata per garantire calore e protezione contro il freddo. E’ la giacca ideale per rimanere al caldo durante un’intera giornata sulle piste innevate.
5 – Women’s Stretch HighlanderPant è un pantalone impermeabile e traspirante, tradizionale, più stretto sull’intera lunghezza del pantalone e non compromette la libertà di movimento. Realizzato in HyVent a due strati, questo pantalone imbottito è provvisto di riflettore di soccorso antivalanga Recco.
6 – Women’s Thermastretch Zip. Per questa stagione The North Face presenta il nuovo tessuto a compressione Therma Stretch: un tessuto più caldo, ideale per lo sci e il cross-training, discipline in cui ottenere il massimo dalle prestazioni muscolari nei climi freddi è essenziale. Gli indumenti asciugano rapidamente e a contato con la pelle accelerano l’eliminazione dell’umidità dal corpo.
7 – Nei climi umidi e freddi accessori invernali essenziali come i guanti non devono essere trascurati. Women’s Dilithium Glove è un guanto in tessuto HyVent, impermeabile e traspirante, con pulisci occhiali integrato.
8 – Women’s Greenland
Zip è uno scarponcino doposci impermeabile e imbottito, studiato
per mantenere il piede caldo e asciutto anche in condizioni di massimo
freddo e umidità. La suola esterna in gomma TNF Winter Grip è perfetta per le
superfici innevate.
Milano - 2 giugno 2006 - Paola Luchetti
TENNIS. Sport tennis
Performance si propone di coniugare l’elevato contenuto stilistico alla
massima prestazione e funzionalità ottenute attraverso una costante ricerca di
soluzioni innovative applicate ai capi, sviluppate e testate dai più grandi
campioni del circuito tennistico internazionale. Indossare capi Sergio Tacchini
significa anche sposare uno stile di vita in cui lo sport è protagonista.
SAILING. Sergio Tacchini propone una gamma di capi estremamente funzionali e
capaci di soddisfare qualsiasi esigenza. Indossandoli non si può fare a meno di
sentirsi protagonisti della sfida velica più importante del mondo. LEISURE.
La tendenza attuale nello sportwear è di unire comodità e praticità dei capi
con la qualità dei materiali e la ricercatezza dei dettagli per ottenere uno
stile sobrio, sportivo, che però non rinuncia a particolari di classe. HERITAGE.
A distanza di 40 anni vengono riproposti alcuni modelli del passato mantenendo
l’intramontabile originalità dello stile, inserendo nuovi colori di tendenza.
Si tratta di una linea semplice e pulita, composta da capi tradizionali che
hanno fatto la storia del brand negli anni ’70 e ’80. Tutta la collezione è
resa davvero “speciale” dalla presenza su ogni modello del primo e originale
logo Sergio Tacchini, in monogramma rotondo ST. FOOTWEAR. Modelli per la
pratica attiva di Tennis e Sailing
e proposte Lifestyle in linea con le tendenze di stile più innovative.
Materiali pregiati, estremo comfort e dettagli raffinati caratterizzato una
collezione dal design pulito ed attuale.
Milano - 1 giugno 2006 - Paola Luchetti
PARAH: COLLEZIONI A-I
2006/2007
La collezione di Parah intimo Donna continua nella tradizione di rispondere alle diverse esigenze di visibilità per la clientela femminile. Anche in questa collezione particolare importanza è stata adottata nello sviluppo coppe. Tutti capi sono ricchi di preziosi dettagli e giochi di trasparenze per enfatizzare la silhouette. Colori dai toni molto forti per sottolineare la sensualità e la seduttività. La collezione Parah Uomo intimo presenta capi realizzati con tessuti di alta qualità e modelli dalle linee classiche che garantiscono una vestibilità ed un confort perfetti.
Salmoiraghi & Vigano ha presentato in anteprima assoluta la nuova collezione di occhiali da sole “Emanuele Filiberto “. La collezione, oltre ad esprimere il prestigio legato ha un nome che fa parte della storia d’Italia, ne interpreta anche i contenuti più moderni e glamour. La collezione esprime tutta la sua esclusività anche nella scelta di realizzarla in edizione rigorosamente limitata, con modelli numerati e corredati di certificato di autenticità. La collezione “Emanuele Filiberto” nasce per un target attento alle mode, che ama catturare l’attenzione con raffinatezza e sensibilità. La collezione “uomo/donna” consta di sei modelli realizzati con lenti di alta qualità e montature in acetato, rigorosamente italiano, in quattro varianti di colore che spaziano dai toni del nero all’avana scuro. Tutti modelli sono impreziositi dal logo in argento: una rivisitazione in chiave moderna della Corona Reale di Casa Savoia. Nellafoto il Principe emanuele Filiberto con l'Ing. Tabacchi, Presidente del gruppo Salmoiraghi & Viganò.
Milano – Ottico Salmoiraghi & Vigano – 25 maggio 2006 - agostino guzzardella
Da sempre Swarovski fa dei dettagli veri e propri gioielli, capaci di impreziosire ogni capo e rendere scintillante l’effetto finale. Swarovski ha invitato i più importanti designer di lingerie e swimwear ( La Perla, Versace, Fendi, Fisico, Swinger per Byblos, Roccobarocco, ecc.) per sperimentare con loro le tecniche di applicazione più innovative e, grazie alla amplissima gamma dei suoi componenti fashion, aggiungere un tocco di raffinata brillantezza ai capi realizzati. Swarovski ha utilizzato i risultati delle ricerche effettuate dal reparto Ricerca e Sviluppo per studiare nuovi metodi di applicazione “leggera”, che permettano di applicare cristalli persino su materiali delicatissimi o semitrasparenti, come quelli utilizzati nel campo della lingerie e dei costumi da bagno.
Milano - Hotel Sheraton Diana Majestic - 23 maggio 2006 - agostino guzzardella
Dall’8 al 13 giugno a Fieramilanocity, si svolgerà Convivio 2006, la più grande Mostra Mercato sostenuta dal mondo della moda fin dal ’92 per raccoglier fondi per la lotta all’AIDS..Convivio, giunto all’ottava edizione, costituisce un appuntamento biennale. Oltre 250.000 articoli in vendita a prezzi straordinari con sconti del 50 % saranno offerti da oltre 150 aziende tra le più prestigiose del settore della moda. Per maggiori informazioni conviene visitare il sito: www.conviviomilano.it
Milano – Palazzo Marino – 22 maggio 2006 agostino guzzardella
SHU UEMURA
In occasione della riapertura della boutique milanese, shu uemura ha presentato il primo Tokyo Lash Bar italiano, in via Monte di Pietà 1, ispirato al mood orientale di shu uemura, rivisitando in chiave contemporanea elementi classici della cultura e della tradizione giapponese. La boutique shu uemura, sita in via Brera 2, ha riaperto dopo un restyling accurato degli interni, volto a comunicare la nuova immagine della marca , un mix di valori tradizionali e delle tendenze più innovative in fatto di make-up e skincare.
POMELLATO:
COLLEZIONE 2006
NARCISO. Oro e gemma
si specchiano l’uno nell’altro nella
linea NARCISO che si arricchisce di nuovi colori. Le maglie ovali di bracciale e
girocollo dai profili leggermente irregolari
hanno come chiusura un bottone in pietra di colore sfaccettata.
BABY. Anelli e
orecchini della linea Baby hanno proporzioni delicate, fintamente ingenue. Le
gemme sono trattenute da montature lievi.I brillanti brown, dalla luce morbida,
sono accostati all’oro rosa. Nuove gemme arricchiscono la linea e vestono di
luce preziosa le proposte 2006.
VELENO. L’ultima tentazione di Pomellato: VELENO. Come liquido denso versato goccia a goccia le pietre, appena bombate sono incassate da griffe aspre e perentorie in anelli e orecchini dal design essenziale. In questa nuova collezione, lo stupore non è più dato solo dall’intreccio delle forme ma da qualcosa di più sottile. E’ la lucentezza che contiene il suo contrario. E’ l’attrazione che include il rischio. E’ così che un nome affascinante come VELENO diventa prezioso. Perché è irripetibile come ogni incontro d’amore.
Milano - 20 maggio 2006 - Paola Luchetti
Questo notissimo marchio fiorentino che, da sempre, con le sue collezioni, è vicina allo sport è sempre più attento a tradurre la sperimentazione di materiali e lavorazioni particolari in capi e accessori per il tempo libero. Le esigenze del consumatore moderno vengono dunque assecondate, visto che Conte of Florence ammicca alla moda e segue le tendenze senza eccessi ed esasperazioni. La collezione donna si divide in Sport e Sportswear.
Neve. E’ stato posto l’accento sia sulla linea dei modelli, sia sulla scelta dei tessuti e sulle rifiniture degli interni. Per quanto riguarda la maglieria si è voluto dare spazio a un gusto un pò vintage che ripropone i disegni jacquard ricchi di colore e realizzati in materiali pregiati. Un’attenzione particolare è stata rivolta ai cappelli in piuma, maglia o pile.
Golf. I capi coniugano perfettamente comodità e femminilità sportiva. I tessuti morbidi, pregiati e resi vivaci da fantasie diverse, caratterizzano questa parte di collezione. Per i pantaloni Conte of Florence presenta un nuovo materiale il raso doppio stretch, un tessuto che esprime tutta l’eleganza sportiva che una donna può desiderare.
City. Pensato per una donna dinamica, che vive la città come un luogo pieno di opportunità, di incontri e di lavoro. Una serie di capi capaci di mixare funzionalità ed appeal.
Outdoor. Fonda le radici nell’abbigliamento classico sportivo inglese. Deriva dal british style la scelta di tessuti come tartan di lana stretch, velluto millerighe e baby lambswool.
La Golfette. Golfette nasce dall’idea di “Trasformare” in borsa una sacca da Golf, con la sua tipica forma cilindrica ma con le curve al posto giusto.
Milano - 19 maggio 2006 - Paola Luchetti
Grande serata in via Monte Napoleone a Milano in occasione dell’inaugurazione del nuovo negozio Bulgari.Da oltre un secolo Bulgari definisce lo stile italiano in gioielleria, traendo ispirazione dalla bellezza senza tempo della tradizione figurativa greca e romana e traducendola in linguaggio contemporaneo grazie all’avanguardia delle sue scelte estetiche. Presenti al vernissage inaugurale, personaggi della moda, dello spettacolo, della cultura e del giornalismo. Distribuito su un’ampia superficie, il nuovo punto vendita, di grande classe ed eleganza, offre al visitatore l’infinita gamma di gioielli e orologi della collezione '06/'07.
Milano - Bulgari Monte Napoleone - 18 maggio 2006 - agostino guzzardella
LOVE SEX MONEY Collezione Autunno - Inverno 2006-2007
La maglieria è sempre più la caratteristica e la vocazione stilistica di questo marchio. Centinaia di mani artigiane emiliane ne tessono le sofisticate strutture. Ruches di teneri mohair disegnano vortici di dolcissime tenerezze, esprimendo quanto di più artigianale si può nel nostro straordinario paese. La maglieria è ovunque, anche nei particolari più inaspettati. Fibre naturalissime, rassicuranti, un’idea quindi di tricot sartoriale, senza tessiture seriali ma una sorta di “restaurazione del fatto a mano”, “capi” preziosi e particolarissimi che fanno il vanto del nostro”fatto in Italia”. Stili, magari anche contrapposti, ma sempre armoniosi. Lane velluti preziosissimi sete e chiffon, garze lievissime si muovono dietro i passi veloci della femminilissima donna Love Sex Money
Milano - 5 maggio 2006 - Paola Luchetti
SEPHORA
Sephora lancia una nuova
linea dedicata alle mamme che non vogliono
rinunciare ad essere anche donne. “Mamma sexy” è una collezione
inedita dai toni glamour: un assortimento di prodotti dai colori scintillanti
per esaltare la sensualità che non cede alla routine familiare. Palette Message
à Personnaliser. Un messaggio d’amore indelebile per tutte le “Mamme
Sexy” del mondo: la Palette Message di Sephora non è solo un’alleata
preziosa nel gioco della seduzione, ma una vera e propria lavagna delle emozioni
su cui imprimere, grazie alla penna speciale inclusa nella confezione,
dediche e pensieri. Il più bello dei biglietti per la festa della mamma! Una
palette completa di specchio, fard gloss e ombretti dai colori coordinati. Il
pratico packaging piatto permette alla nuova trousse di Sephora di essere
portata sempre con sè.
Milano – 1 maggio 2006 -
Paola Luchetti
MODAPRIMA
e PITTI IMMAGINI
La 60° edizione della manifestazione in programma dal 28 al 30 maggio a Fieramilanocity sarà organizzata da Pitti Immagine. La sessantesima edizione presenterà in anteprima assoluta le collezioni primavera/estate 2007 e i flash delle collezioni autunno/inverno 2006/2007 e sarà allestita nel FMC Center (via Gattamelata 5) di Fieramilanocity, con un nuovo progetto espositivo elaborato da un team di architetti per Pitti Immagine.Oltre alla tradizionale presenza di moda programmata, a ModaPrima parteciperanno aziende altamente qualificate nella produzione di private label e nel pronto moda in grado di proporre flash moda in linea con le tendenze più attuali. Obiettivo strategico di Pitti Immagine è quello di sviluppare questa manifestazione ricca di potenzialità, incrementando il numero, la qualità e l’internazionalità dei suoi espositori, ampliando e segmentando attentamente l’offerta merceologica. E’ per questo che, in occasione di questa edizione, Pitti Immagine presenta Fashion Cube, nuova area tendenze che presenta i temi e le ispirazioni per le collezioni P/E 2007: un percorso di informazione e orientamento su capi e accessori selezionati tra quelli presentati dalle aziende espositrici. Fashion Cube è curato da Sergio Colantuoni, uno dei più eclettici fashion editor italiani. ModaPrima si pone ancora una volta come appuntamento fondamentale per mettere in contatto tra loro la grande distribuzione organizzata internazionale e una rete vasta e qualificata di aziende e distretti produttivi di eccellenza che producono in Italia e all'estero il meglio della moda unbranded.
BELLORA:
NUOVA BOUTIQUE A MILANO
Bellora dal1883 azienda produttrice di esclusivi coordinati per la casa ha inaugurato in via Manzoni la terza Boutique della città. Molte le personalità della città presenti ed una madrina d’eccezione: Francesca Neri, simbolo incontrastato di seducente eleganza. In questa occasione è stata presentata la prestigiosa linea Oro d’Autore. Ossia lenzuola da sognare, 100 pezzi in serie limitata. Metà realizzati in leggero lino con stampa del pigmento in oro a mano. Metà nel raso più prezioso, profilata con oro 750 karati.
Milano - Boutique Bellora - 5 aprile 2006 - agostino guzzardella
Questa linea è la più sofisticata ed elegante delle collezioni maschili Boss. Uno stile classico e moderno,elegante e raffinato dedicato all’uomo di successo. L’uomo Boss sceglie i capi da indossare in un rituale preciso. Il profumo è parte di questo rituale. Boss Selection è la nuova fragranza che rappresenta la versione olfattiva di questa linea esclusiva. E’ una nota personale da indossare come un alone inconfondibile e misterioso di charme e stile, un segno di distinzione in ogni circostanza. La scelta della fragranza è una vera e propria affermazione di stile, un modo per lasciare il proprio segno, inafferrabile ma reale, evanescente ma percettibile.
La fragranza. Boss Selection è un mix di note contrastanti che realizzano una fragranza originale e distintiva, riflesso di un uomo magnetico e pieno di fascino. Note di testa: pompelmo, mandarino,pepe rosa. Note di cuore: geranio,foglie di cedro, anice stellato, petigrain. Note di fondo: patchouli, vetyver, legno di cedro, eliotropo, note muschiate..La persistenza della fragranza è la firma di uno stile brillante, classico e moderno.
Il flacone e l’astuccio. Classe ed eleganza sono i due messaggi che la fragranza comunica a partire dal flacone che è stata creata dal celebre designer Lute Hermann. Il minimalismo della bottiglia non rinuncia ad un’immagine solida.
Milano - 4 aprile 2006 - Paola Luchetti
CARTIER:
“DELICES de CARTIER”
Il profumo floreale-fruttato mescola gli aromi, esalta la sensualità del fiore e addolcisce la vita con un tocco di frizzante fantasia. Sa far scintillare la pelle per brillare, ammaliare, circondarsi di emozioni. Gioiello brillante e schietto le cui note spumeggiano di sensualità, provocazione e passione, dolce supplizio, tentazione da cogliere che infiamma il piacere di vivere. Dèlices de Cartier impone come nota di testa la freschezza pungente del pepe rosa e la dolcezza dell’amarena ghiacciata, quasi un rossore che sale al viso, di cui il bergamotto siciliano placa l’incandescenza, il suo fascino è racchiuso nella spontaneità delle sensazioni fruttate, che fiori di fresia, gelsomino e violetta trasformano in nota di cuore. A questa nuvola di charme assoluto e irresistibile le note di fondo: fava tonka, ambra e sandalo., aggiungono un’allure sofisticata. Il flacone rispecchia la grande tradizione degli oggetti decorati della Maison, riflesso di uno stile che predilige i contrasti del rosso e del bianco, della trasparenza e della profondità, della rotondità e della geometria.
Milano - 4 aprile 2006 - Paola Luchetti
Una eccezionale mostra celebra i più preziosi strumenti da scrittura in Edizione Limitata e presenta in anteprima la Patron of Art 2006 dedicata a Sir Henry Tate. Nell’anno del suo centeneraio Montblanc espone i suoi più preziosi strumenti dal 30 marzo al 2 aprile presso la Fondazione Mazzotta. Alla mostra è possibile ripercorrere la storia della Maison tedesca con l’aiuto di un esperto che è disponibile per consigli tecnici a tutti i possessori di strumenti di scrittura Montblanc. Sono presenti 62 strumenti da scrittura, interamente realizzati a mano con materiali pregiati. Per saperne di più di questa prestigiosa Casa è consigliabile visitare il sito: www.montblanc.com .
Milano – Fondazione
Mazzotta - 30 marzo 2006 - agostino
guzzardella
Selection è il nome della linea più sofisticata ed elegante delle collezioni maschili Boss. Uno stile classico e moderno, proposto attraverso capi esclusivi per la preziosità delle stoffe, l’accuratezza del taglio e per l’attenzione e la ricercatezza dei dettagli sartoriali. Il flacone dalle linee essenziali, racchiude i gusti raffinati, l’eleganza e la distinzione di un uomo contemporaneo che alla sicurezza della tradizione unisce la passione per la modernità e l’innovazione. Il profumo Boss Selection è la metafora del suo successo, il biglietto da visita del suo carattere volitivo. Mix di note contrastanti che realizzano una fragranza originale e distintiva, il nuovo nato ha note di testa verdi e frizzanti, rese leggere da accenti di pompelmo e mandarino ed appena sfiorate da un alone speziato di pepe rosa.. L’aroma di geranio e di foglie di cedro è illuminato dalla presenza radiosa dell’anice stellato e dal fresco e delicato petitgrain. Il fascino delle seducenti note di fondo di patchouli, vetyver e legno di cedro è avvolto dalla morbidezza dell’eliotropo e dalla modernità delle note muschiate.
Milano – Hugo Boss corso
Matteotti 1 – 30 marzo 2006 -
Si celebra a distanza di quasi 100 anni, l’inizio di un sogno che ha accompagnato intere generazioni di appassionati, regalando intense emozioni. La collezione Giro D’Italia prende ispirazione dal mondo del ciclismo, raccontando e rivivendo alcune tra le tappe più emozionanti della corsa rosa. Caratteristica principale della collezione è la presenza di sweatshirts e t-shirts a manica lunga, realizzate in jersey elasticizzato, con applicazioni di tasche multifunzionali sulle maniche o sul retro, di mezza zip e tutta zip, di patch con ricami in punto lana e bottoni sulle spalle.Giro d’Italia Fashion propone una collezione uomo/donna ispirata alle tradizioni vintage della corsa, alle tappe storiche, ai protagonisti e alle loro gesta. Ogni capo sprigiona ricordi ed emozioni legati alle vicende più entusiasmanti che hanno segnato la storia del Giro d’Italia fino ai nostri giorni.
Milano – 30 marzo 2006 - agostino guzzardella
FRETTE:
COLLEZIONE SPA
Le collezioni SPA interpretano la nuova esigenza di ritrovare professionalità e servizio puntuale per il proprio benessere. Con la linea SPA di Guest at Frette il benessere diventa un piacere quotidiano. I morbidi materiali, i particolari ricercati, la varietà dei coordinati rendono speciale ogni momento dedicato al relax I tessuti di spugna idrofila o nido d’ape in morbido cotone 100 % singolo o doppio ritorto incantano con il bianco ottimo e appassionano con i dolci colori pastello.
Milano - SPA via Santa Sofia 14 - 28 marzo 2006
ALLISON
PER EYEWEAR MERCEDES-BENZ
La collezione Mercedes-Benz prodotta da Allison , azienda italiana produttrice di occhiali di alta gamma, si contraddistingue per gli elevati standard di lusso e tecnologia sia qualitativi che stilistici. Modelli caratterizzati da una visione classica e contemporaneamente dal design innovativo, unitamente ad un utilizzo di materiale pregiato sottoposto ad una lavorazione di primo livello.
Milano - Mercedes-Benz Galleria Vittorio Emanuele - 24 marzo 2006 -
BURBERRY
LONDON: THE TRULY BRITISH FRAGRANCE
La nuova fragranza Burberry London è l’emblema e la celebrazione della città di Londra e il suo distintivo senso dello stile. La fragranza è stata creata per la donna che conosce e ama Londra con tutte le sue peculiarità e le sue contraddizioni. Conformemente allo spirito Burberry, il progetto fonde moda e profumo grazie all’innovativo design del flacone e del packaging creato da Fabien Baron in collaborazione con Christopher Bailey. Burberry London è un’elegante fragranza, creata da Dominique Ropion. Note di testa: Rosa, Mandarancio e Caprifoglio. Note di cuore: Fiore di Tiarè, Peonia e Gelsomino. Note di fondo: Legno di sandalo, Membrana di Muschio e Patchouli.
Milano - Hyatt Park
Hotel - 20 marzo 2006 -
agostino guzzardella
DOPO MILANO
MODA DONNA LE FIERE MICAM - MIPEL - MIFUR
Si è conclusa a fine
febbraio “Milano Moda Donna” con le sue 75 presentazioni e a metà marzo
avranno luogo, sempre nel capoluogo lombardo,
Micam, Mipel e Mifur . Puntiamo lo sguardo sulle novità delle griffes
nel campo della calzatura che ci
sono sembrate “outstanding”.
La maison Caovilla coniuga
materiali e linee sempre nuove per una collezione che si propone di impreziosire
sia il giorno che la sera. Le proposte per il giorno Renè Caovilla rievocano
l’eleganza raffinata degli anni cinquanta, con decolleté e stivali nei
pellami più nobili, come il coccodrillo, per un look sofisticatissimo. Il lusso
per la sera unisce gemme colorate, ricami di cristalli e di perle, velluto,
cachemere e visone accostati per celebrare le sensualità delle donne.
Il fulcro attorno al quale ruotano le promesse della seduzione che Le Silla propone per la nuova stagione è il contrasto di ispirazioni di tempi passati e futuri, tra volumi contenuti ed eccentrici. Per la nuova stagione Le Silla ricalca anche lo sfarzo della corte del “Re Sole”, ha ispirazioni Napoleoniche, e sceglie decorativismo quasi bizantino per ottenere accessori da sogno.
Le calzature della nuova collezione Giuseppe Zanotti Design sono gentili nelle forme, nella scelta dei materiali, dei colori, degli accessori. Questo il tema che dà il tono alla collezione A/I 2006-07. Ancora una volta si tratta di una scelta eccentrica rispetto alla tradizionale scarpa gioiello per cui questa linea è diventata famosa. Icone glamour degli anni ’70 come i Led Zeppelin, Who, James Brown sono i riferimenti più evidenti nella ricerca condotta da Giuseppe Zanotti per il prossimo anno. Grazie ai suoi nuovi volumi, questa collezione, si avvicina anche al gusto di donne più giovani che saranno sicuramente attratte da queste calzature, immaginandosi sexy ed ironiche, specialmente indossandole sotto i jeans.
Milano - 20 marzo 2006 - Paola Luchetti
LARUSMIANI:
COLLEZIONE P/E 2006
Lusso e leggerezza sono i sinonimi della nuova collezione che Larusmiani propone per la Primavera-Estate 2006 . Ogni singolo capo rappresenta lo stile Larusmiani attraverso un’eleganza mai ostentata o esasperata, ma riconoscibile dall’alta qualità dei tessuti e dei materiali e dalla perfetta vestibilità che ne conferiscono uno charme e una raffinatezza esclusivi. Anche in questa collezione, il must di Larusmiani è il “sartoriale”, che per l’Azienda vuol dire riconoscere le proprie origini e continuare a seguire la stessa filosofia di unicità grazie alla quale le sono stati e le vengono attribuiti il giusto riconoscimento e il grande successo. Il monomarca di Via Montenapoleone a Milano è diventato oramai un Atelier, dove il mastro sarto di Larusmiani confeziona capi su misura completamente a mano, per soddisfare i desideri del cliente più esigente e farlo sentire sempre a suo agio indossando abiti che durano nel tempo. Si può scegliere il tessuto più adatto ad ogni occasione e il taglio più confacente alla propria figura. Tre prove e un mese di tempo sono i sacrifici richiesti per poter vestire la vera classe, distinguendosi senza dover apparire a tutti i costi Non solo abiti, naturalmente. Per la Primavera-Estate 2006, Larusmiani presenta anche una linea più informale completa di camicie, maglie, gilet, giubbini, sahariane e pantaloni. Per i tessuti sono state selezionate le migliori fibre naturali: i cotoni, i lini e i cashmere declinati nelle varie tonalità del verde, dell’arancio, dell’ecrù e dell’immancabile bianco con alcuni flash in principe di Galles. Ricca anche la collezione accessori con cinture intrecciate, in tessuto e nella più classica pelle, scarpe in tela e nella morbidissima pelle di cervo per il maggior confort anche nei periodi più caldi.
Milano - via Montenapoleone - 12 marzo 2006 - agostino guzzardella
ANNA
PROSPERI: ORECCHINI ROSARIO
Eleganza e romanticismo sono gli elementi che contraddistinguono la nuova collezione di preziosi di Curiosità da Anna Prosperi. Lo Showroom dedica la linea “Rosario” ad una donna passionale, sensibile, che ama mostrare la propria femminilità, ma che allo stesso tempo sa essere misteriosa ed originale. Rosario sono i nuovi magici pendenti realizzati da Anna Prosperi, orecchini dalla linea semplice e raffinata pensati per regalare un pizzico di trasgressione a chi li indossa. L'onice è la pietra simbolo della maturità, dell’equilibrio, di chi è capace di guardare ad entrambi gli aspetti della vita e sorriderne, come le donne solari e fantasiose che scelgono i gioielli creati da Curiosità, pezzi raffinati, unici ed innovativi come gli splendidi orecchini Rosario. I gioielli riassumono l’estro e l’eleganza che contraddistingue il raffinato Showroom che “racconta”le emozioni di una donna femminile, sensibile e tenace. Anna Prosperi dal 1960 crea gioielli ed oggetti di design per l’arredo, destinati a durare nel tempo e testimoni del gusto raffinato di ogni casa e di ogni persona.
Milano - 10 marzo 2006 - agostino guzzardella
CESARE
PACIOTTI: “LA REGINA DELLE
NEVI”
Per le donne che temono il freddo Cesare Paciotti ha pensato a un accessorio che possa tranquillizzarle per affrontare tutte le temperature anche quelle più artiche. La “Regina delle Nevi” è infatti la soluzione ideale: uno stivale dal tacco non vertiginoso, tutto ricoperto di caldissimo visone rasato, perle Swarovski, fiori, che lo ricoprono come se fossero fiocchi di neve.
Milano - 28 febbraio 2006 - agostino guzzardella
VALENTIN
YUDASHKIN
Sarto di riconosciuto
talento , tanto che ha confezionato su misura il guardaroba al presidente
Vladimir Putin, Valentin Yudashkin è presente a Milano Moda Donna con una
collezione che mette in scena il grande freddo in un vero show di moda e
bellezza. In passerella sfilano silhoutte anni ’90 caratterizzate da spalle
accentuate e giro vita enfatizzato, maniche minimizzate, giacche sfoderate dalle
forme morbide, camicette voluminose drappeggiate. L’ispirazione dello stilista
sorge dai bassorilievi delle cattedrali russe, dalle forme architettoniche del
barocco nordico. I disegni bizantini ornamentali, l’araldica russa sono
largamente usati: l’antica Bisanzio, la Russia del Nord, il respiro caldo
dell’Occidente e il lusso asiatico sono mescolati nelle sue immagini, nei suoi
modelli e nei suoi disegni.
Milano - 28 febbraio 2006 - Paola Luchetti
ZEROrh+
Nella collezione di
abbigliamento Zerorh+ per la
stagione autunno/inverno 2006-2007 il concetto di puro lusso non svanisce mai.
Le collezioni, pensate e disegnate per atleti, quindi ad alto valore e
caratteristiche qualitative
tecniche, ma che attraverso colori di tendenza soddisfano tutti coloro che
vogliono vivere appieno il loro sport preferito non rinunciando alla moda. I
volumi ridotti, linee sinuosamente attillate e c'è molta attenzione ai
particolari. I concetti presi a prestito dal mondo fashion si sposano con quelli
del mondo sportivo. Per Zerorh+ il vero lusso sportivo è quello di poter
gestire al meglio il proprio tempo libero vivendo il proprio sport ai massimi
livelli di comfort, stile e tendenza.
Milano - 27 febbraio 2006 - Paola Luchetti
VALERIA
MARINI: STARWEAR
A/I 2006-2007
Valeria Marini debutta con la linea di pret-à-porter Seduzioni Diamonds. Una collezione rivolta alle donne che vogliono sedurre il proprio uomo e non hanno paura di farlo apertamente. I capi valorizzano la femminilità e potenziano il fascino femminile. Da Jean Harlow a Marlene Dietrich, da Marilyn Monroe a Lana Turner: tutte le icone del grande schermo per una collezione dedicata alla seduzione di oggi. Capi spalla divini: cappotti-vestaglia con ricche ruches e ciuffi di volpe. Soprabiti-kimono col busto steccato da corsetto. Reggiseni preziosi, slip che possono trasformarsi in charms portafortuna. Il filo conduttore della collezione è la sottoveste come modello quasi unico di abito: in cachemire, mohair o maglina di seta impreziosita da bretelle gioiello. Abiti da sera in cachemire lavorati come pizzo; il cache-coeur come passepartout per il giorno e per la sera. Un look che rende spettacolare ogni momento della giornata.
Milano - 26 febbraio 2006 - Paola Luchetti
TRIUMPH:
MAGIC TEMPTATION 2006
Dedicata alle donne che
desiderano reinventare il proprio look ogni giorno dimenticando la monotonia. La
vera sorpresa è il fantastico reggiseno push-up, indossabile sia sfoderato, sia
con molteplici imbottiture o lunette estraibili, fornite in diversi colori per
un look sempre nuovo. Portato senza imbottitura il capo si presenta nella sua
semplicità molto sexy. L’alternativa è sbizzarrirsi con i colori a seconda
del momento in cui lo si indossa. La linea è proposta nel seducente colore nero
con imbottiture; nero, fucsia, verde azzurro e corallo intenso e
nell’irrinunciabile bianco con imbottitura: bianco, fucsia, verde azzurro e
corallo intenso. Un divertente sacchettino di organza, contenete le
coloratissime lunette, accompagna questa elegante ed esclusiva lingerie
coordinabile.
Milano - 25 febbraio 2006 - Paola Luchetti
SEPHORA
: FREDERIC
FEKKAI e
CARGO
Protein RX treatment line è
una linea completa di trattamenti intensivi per la ricostruzione del bulbo
capillare arido, fragile e spezzato. La linea comprende shampoo (Protein RX
Separative Shampoo), balsamo (Protein RX Separative Treatment Mask), lacca e
maschera, tutti arricchiti da un particolare complesso di soia
e proteine del latte. Protein RX nutre il capello, senza appesantirlo,
ricostruendo le parti più danneggiate del bulbo capillare e rendendo i
capelli stressati docili al pettine, grazie a una naturale
morbidezza.Nelle inconfondibili scatole di metallo argentate extra large Cargo
propone, per la p/e 2006, Lip Gloss Duo e Brozing Powder. Una linea completa
studiata non per “coprire” la bellezza delle donne ma per aiutarle ad
esternarla.Tutti questi prodotti sono venduti in esclusiva da Sephora.
Milano - 25 febbraio 2006 - Paola Luchetti
SEPHORA:
TOO FACED
Sephora presenta i nuovissimi prodotti Too Faced, marchio beauty americano.
Lip Injection Extreme. Siero innovativo e rivoluzionario che rimpolpa le labbra, con un risultato immediato e che aumenta in modo permanente se applicato con regolarità. I quattro componenti scientificamente testati garantiscono un effetto volumizzante. Si applica la mattina e la sera come un vero e proprio trattamento quotidiano.
Too
Faced Couture: Eye
Shadow Luxe
Too faced lancia la linea”Couture” con pigmenti rari e preziosi e ingredienti raffinati. Eye Shadow luxe è dedicato alle fashion addicted che amano essere sempre all’avanguardia. Un ombretto nato dalla combinazione di pigmenti più ricercati e luminosi al mondo che dona uno straordinario effetto cangiante e una lucentezza metallica allo sguardo. E’ disponibile in sei tonalità di colore.
Milano - 24 febbraio - 2006 Paola Luchetti
ETRO:
COLLEZIONE DONNA A/I 2006-2007
Sulla scia delle grandi regine del Cinquecento si affaccia la nuova donna di potere. Prende così forma una moda agile, colta, che non impone una silhoutte precisa, ma che lascia libertà d’azione nei confini dettati dal buonsenso e dalla creatività femminile. Ed ecco dunque che le corazze e gli abiti di corte di regine ed eroine del Cinquecento, diventano ricami con metalli, inserti borchiati o intagli di un abito. Convivono con rouches rivisitate in chiave geometrica e stampe di graffiti metropolitani. E’ il fascino “romantico” del potere al femminile. La nuova donna di Etro sa mischiare il lusso e il pratico, il dotto e il sapere popolare, ed è così che il graffito da arte povera dei “perdenti” diventa arte dei regnanti.
Milano - 24 febbraio 2006 - Paola Luchetti
TRIBE
BY BREIL: PRIMA COLLEZIONE
DI GIOIELLI
A partire dal 2006 il marchio di casa Binda non si rivolge più esclusivamente ai giovanissimi, ma ad un pubblico più vasto, composto da persone dinamiche, entusiaste e al passo coi tempi. Originali, versatili, divertenti: i gioielli Tribe evocano un mondo libero e spensierato. Tribe by Breil continua così a rivolgersi ad un individuo allegro, attivo e dinamico, che ricerca prodotti di stile e qualità ad un prezzo accessibile.
Milano - 24 febbraio 2006 - Paola Luchetti
STEFANEL
Una miscellanea di stili ispirati al Brit Cool. Dominano quattro splendidi concept creativi:
VINTAGE LONDON. Questo concept si divide in due principali ispirazioni. Camdon Market: tessuti maschili si combinano con trasparenti stampe floreali. Bottoni araldici si fondono con pizzi a rappresentare una Londra eccentrica ed anticipatrice. Swinging Brit Pride: propone pantaloni a zampa, camicie di pizzo con ricchi jabot, velluti e tartan tradizionali.
DARK ANGEL. La dark lady Stefanel ha più interpretazioni: Aristo- punk ispirata a Sid e Nancy ed alla King's Road degli anni '80. Jeans chanel decorati , stampe impalpabili su seta si mescolano a modellature grintose.. Hitch Girls: un look per una donna glaciale, elegante e raffinata. Uno chic borghese interpretato con gonne a matita, cappotti cammello e cinture strette in vita.
YOUNG LADY D. L'ispirazione: la giovane Diana Spenser degli anni 80. Il tema leggero e spensierato, trasuda la storia delle grandi famiglie britanniche e della loro moda senza tempo.
CRYSTAL. si lega al mondo lappone ritrovando tradizioni e colori. Tessuti morbidi, caldi e avvolgenti sono interpretati da linee fluide e confortevoli. Un look giovane e morbido dominato dal bianco brillante del ghiaccio a contrasto con le varie tonalità dei cristalli.
Milano - 20 febbraio 2006 - Paola Luchetti
MILANO
MODA DONNA
Grandi nomi sfileranno durante l’intera settimana della moda che si apre il 18 febbraio per l’edizione Autunno/Inverno 2006/2007. Il primo giorno è dedicato ai giovani stilisti emergenti. A Milano sono attesi tra buyers e giornalisti, provenienti da tutte le parti del mondo, oltre 20.000 presenze. Le sfilate saranno 101 in rappresentanza di 93 marchi e le presentazioni 73. Numerosi anche gli eventi culturali, primo fra tutti “Sex and Landscapes” di Helmut Newton presentata da Camera Nazionale della Moda Italiana presso Palazzo Reale. CNMI si occuperà anche dell’organizzazione e del coordinamento dell’intera manifestazione.
Milano - Camera Nazionale della Moda - 15 febbraio 2006 - agostino guzzardella
PIACENZA:
IL QIVIUK, FIBRA INNOVATIVA
Il Qiviuk è una fibra ricavata dallo strato più sottile del sottopelo del canadian artic muskox, il bue muschiato che vive nelle regioni artiche, sopravissuto all’era glaciale. Una fibra che per le sue caratteristiche consente performance ineccepibili contro la dispersione del calore. I capi della collezione qiviuk sono straordinariamente caldi e leggeri. Con l’avvento della nuova fibra lo storico lanificio biellese conferma la sua vocazione per la ricerca e l’innovazione sia sotto il profilo produttivo sia sotto quello creativo. Per saperne di più collegarsi a: www.piacenza1733.it
Milano - 14 febbraio 2006 - agostino guzzardella
SHYNO
E’ il primo marchio che porta la comunicazione multimediale nella moda: un indirizzo di posta elettronica impresso su un capo con la possibilità per chiunque lo identifichi di scrivere una e-mail al proprietario della t-shirt, felpa o maglia. All’azienda fondata da Simone Giancola è approdato un manager proveniente da Ralph Lauren, Giorgio Bolognini. Shyno avrà una testimonial di sicuro impatto: Thais Souza Wiggers, la velina bionda di Striscia la Notizia. Per saperne di più: www.shyno.com
Milano - Spazio Must - 14 febbraio 2006 - agostino guzzardella
La maison Piero Guidi ha presentato la nuova collezione P/E 2006.
BOLD PROTECTION. La nuova linea Bold è una sapiente combinazione di dettagli contemporanei ed elementi classici presentandosi così ancora più attraente.
BOLD EVERY. Questa linea è nata per rispondere alle esigenze di funzionalità, spazio e comfort di una donna dallo stile di vita molto dinamico.
BOLD FASHION. Spirito forte, forme vivaci, tessuti tecnici, resistenti e sportivi sono le caratteristiche di questa linea per una donna moderna, dinamica.
MAGIC CIRCUS. E’ un’esplosione di colori, allegra destinata a una donna romantica e sognatrice. Il disegno esclusivo, stampato in tredici colori su tessuto goffrato, riproduce il mondo fantastico del circo. La costruzione dei modelli e la lavorazione del tessuto molto resistente, rilevano l’abile lavorazione artigianale del cuoio che rende unici e speciali i modelli Magic Circus.
1970. Le linee eleganti e raffinate di queste borse, sono una felice combinazione del gusto italiano per il bello e della grande tradizione artigianale e l’altissimo valore di queste creazioni trova la sua conferma nell’elevata qualità del materiale.
INTRECCIO. Il sapiente incrocio di fili di pelle, da vita ad una stuoia elegante e raffinata, unica nel suo genere, dove la base ha un colore e il disegno di un altro. L’intreccio fatto a mano si interseca e si scioglie per offrire ad ogni stagione un’esplosione di colori sempre nuovi e singolari.
INTRECCIO SOFT. Una stampa fotografica, che riproduce la pregiata stuoia in pelle fatta a mano.
Oltre a questi modelli sono state presentate oltre sei linee per poter soddisfare ogni tipo di pubblico
Milano - 10 febbraio 2006 - Paola Luchetti
VENTO IN POPPA PER LA
MODA ITALIANA
Secondo l’Ocse il 2006 segnerà una ripresa dell’economia mondiale. Anche l’economia italiana avrà un trend positivo. In particolare la moda italiana, ha sottolineato il presidente di CNMI Mario Borselli, ha un saldo attivo di 17 miliardi di euro e in futuro poichè aumenteranno le importazioni. per mantenere attivo il sistema bisognerà incrementare le esportazioni. Per far ciò Camera Moda darà il suo contributo cercando di pianificare le rassegne fieristiche commerciali e razionalizzare i canonici appuntamenti del settore, puntando su nuovi e migliori spazi per le sfilate.
Milano - 20 gennaio 2006 - agostino guzzardella
Una collezione votata alla
qualità, all’eleganza discreta, per il tempo libero e per il viaggio. Fibre
rare ed esclusive a comporla. Questa stagione arriva il baby cachemire
proveniente esclusivamente dalla
prima, innocua pettinatura delle caprette Hyrcus, tra i 3 e 12 mesi.
Per saperne di più www.loropiana.com
Milano - via Bigli 22 - 20 febbraio 2006 - agostino guzzardella
BILANCIONI CACHEMIRE:
COLLEZIONE INVERNO ‘06/’07
Bilancioni Cachemire nasce come ritorno e celebrazione del core business dell’azienda, ovvero la maglieria di grande mestiere artigianale marchigiano. Anima del progetto: l’antiserialità. La linea è dedicata a tutti quei consumatori che ricerca no un prodotto sempre più esclusivo e di nicchia, non ibridato dai concetti di moda e stagionalità.
Milano - 15 gennaio 2006 - agostino guzzardella
THE
PRESTIGE Attori protagonisti: Scarlett Johansonn Durata: 130 minuti Thriller ambientato in una Londra di fine
ottocento, il film racconta
la rivalità tra due grandi illusionisti, Robert Angier e Alfred Borden.
La loro competitività li trascinerà a situazioni pericolose,
spettacolari e ricchi di colpi di scena LE
LUCI DELLA SERA Scritto,
diretto e prodotto: Aki Kaurismaki Attori
protagonisti: Janne Hyytiainren, Maria Jarvenhelmi, Maria Heiskanen Durata:
80 minuti Le
"Luci della sera" è
un film sulla solitudine, un tema sempre attuale, qui affrontato senza
pericolosi sentimentalismi o dispersive idealizzazioni. Koistinen, una
guardia giurata, è proiettato verso il successo. Il suo lavoro consiste
nel sorvegliare grandi fortune. Sia il luogo in cui lavora, sia la modesta
casa in cui vive, si trovano in una zona che è una perfetta metafora di
successo. Dall’ombra però emergono cittadini tormentati, il cui sadismo
s’insinua nel quotidiano,in una violenza che riflette il profondo
malessere psicologico di tutti. IL
GRANDE CAPO Scritto
e diretto: Lars von Trier Attori
protagonisti: Jens Albinus, Peter Gantzler, Durata:
99 minuti Uscita
prevista: 5 gennaio Il
proprietario di un’azienda di informatica vuole vendere. C’è solo un
problema: quando ha creato l’azienda ha inventato un finto capo dietro
il quale nascondersi quando doveva prendere decisioni impopolari. I futuri
compratori insistono nel voler negoziare con il capo in persona, cos’ il
proprietario decide di assumere un attore fallito per interpretare la
parte. Improvvisamente l’attore scopre di esservela garanzia di un gioco
che mette a dura prova il suo spessore morale. CASINO
ROYALE Regia:
Martin Campbell Attori
protagonisti: Daniel Craig, EvaGreen, Mads Mikkelson, Giancarlo Giannini Durata:
145 minuti Uscita
prevista: 5 gennaio 2007 Ventunesima
avventura della fortuna serie di James Bond, segna il debutto di Daniel
Craig nei panni dell’agente 007 ed è tratta dal primo romanzo sul
leggendario agente segreto scritto da Ian Fleming nel 1953.Casino Royale
ripercorre i primi passi della carriera di James Bond. Nella sua prima
missione da 007,Bond è chiamato a confrontarsi con Le Chiffre, banchiere
delle organizzazioni terroristiche mondiali. Per info: http://www.007casinoroyale.it/ COMMEDIASEXI Regia: Alessandro D’Alatri Attori
protagonisti: Sergio Rubini, Paolo Bonolis, Margherita Buy, Stefania
Rocca, Rocco Papaleo, Michele Placido, Elena Santarelli Durata:
90 minuti Uscita
prevista: 15 dicembre Sullo
sfondo di una Roma capitale della politica e dello spettacolo si
intrecciano le vicende di un anomalo triangolo sentimentale tra
l’onorevole Bonfili, il suo autista, una starlette dalle forme
prorompenti e dal carattere travolgente. L’onorevole padre di due
bambine e sposato con Pia, affascinante donna con la passione della
cucina, ha una relazione segreta con Martina. La sua vita scorre
meravigliosa, tra lussi e privilegi, incontri istituzionali e appuntamenti
clandestini. Ma poi… OLE’ Regia
: Carlo Vanzina Attori
protagonisti: Massimo Boldi, Vincenzo Salemme, Daryl Hannah, Enzo Salvi,
Natalia Estrada, Francesca Lodo Durata:
104 minuti Uscita
prevista: 15 dicembre Archimede
e Salvatore sono due insegnati del Liceo Giuseppe Verdi di Milano, che
decina di anni fa, hanno avuto uno screzio a causa di Margherita, una loro
collega, sedotta e subito abbandonata da Salvatore. La ruggine tra i due
é ancora presente e sia l'uno sia l'altro non si risparmieranno dispetti
durante una gita con i loro studenti in Spagna. Qui la vicenda che li vide
rivali anni prima, si ripeterà quando incontreranno una classe di
studenti americani, accompagnati dalla bella professoressa Maggie. Dopo
una serie di vicende, in cui si intrecceranno diverse storie, si arriva ad
un lieto fine dove ogni protagonista otterrà ciò che desiderava tanto... A GOOD YEAR – UN’OTTIMA ANNATA Regia:
Ridley Scott Attori
protagonisti: Russel Crowe, Marion Cotillard, Valeria Bruni Tedeschi Durata:
1h58min Uscita prevista: 15
dicembre L'impegnatissimo
uomo d'affari inglese Max Skinner, nell'apice del successo della sua
carriera, riceve la convocazione di un notaio provenzale che lo invita ad
esaminare la situazione testamentaria del vecchio zio Henry, appena morto.
Tornato in Provenza, luogo in cui è cresciuto, trova, oltre a tanti
ricordi, persone del suo passato e nuove figure. Su tutte una figlia
illegittima dello zio Henry venuta a cercare le proprie radici, ma che Max
teme voglia avanzare pretese sul terreno e la vigna, e una affascinante
locandiera del paese. IN
MEMORIA DI KRZYSZTOF KIESLOWSKI Non
è un caso se questo 2006 si stia ormai lentamente chiudendo senza che
nessuno (in particolar modo in Italia in quanto in Francia non c'è quasi
bisogno di ricordarlo dato che il produttore dei suoi films Marin Karmitz,
pur facendo parte ,per riprendere il titolo della sua autobiografia, di
una “Bande à part” è tuttora più che mai vivo ed attivo) si
ricordi che quest'anno ricorrono i dieci anni della
fulminante e per noi dolorosissima scomparsa del grande regista e
documentarista di cinema e televisione polacco Krzysztof Kieslowski
(Varsavia, 27 giugno 1941 – 13 marzo 1996) . Nel cinema francese è
ancora in vita in quanto gli attori che hanno recitato nei suoi films (da
Juliette Binoche a Julie Delpy a Irène Jacob a Jean – Louis Trintignant
,per fare solo qualche nome )sono ancora più che mai pienamente attivi e
sotto le luci della ribalta e soprattutto conservano il ricordo
dell'esperienza con il sommo regista polacco come unico , irripetibile ed
indelebile e quella che era solo una comparsa in “Bleu” del 1992,
ovvero Julie Gayet, oggi è una grande star del cinema (ma con una
solidissima preparazione sia come attrice di teatro che come cantante, sia
di repertorio classico che di varietà e canzone)che ha recitato
nell'ultimo film di Patrice Leconte “Mon meilleur ami” in uscita in
Italia il prossimo 6 dicembre ed in Francia il prossimo 20 dicembre . In
Italia l'influenza ha avuto luogo più sui registi (pensiamo in
particolare alle nostre due principali nuove speranze quali Silvio Soldini
e Paolo Sorrentino) ed enorme è stata quella sul pubblico se pensiamo che
la serie televisiva – documentaristica “Dekalog”, grazie alla Mikado
, è rimbalzata con giusta
perentorietà sulla nostra RAI e pochi sono gli amatori di cinema ,
televisione e cinefili che
non se ne ricordino) . Insieme all'edizione in italiano dei romanzi e
saggi di Milan Kundera, da parte della casa editrice Adelphi, queste
rimangono due delle operazioni storiche della cultura in Italia da qualche
decennio a questa parte, se pensiamo anche al fatto che sino a pochissimo
tempo fa' “L'insostenibile leggerezza dell'essere” di Milan Kundera
veniva letta nello storico, unico, memorabile ed insostituibile metrò
praghese, ma anche ovviamente nelle vie e sui tram della città, quasi
unicamente nella traduzione italiana di Giuseppe Dierna ed in secondo
luogo in quella rivista dallo stesso Autore per Gallimard . Per ritornare
a Krzysztof Kieslowski le sue basi sono, come sappiamo, il documentario,
dopo un corso di sceneggiatura in una scuola teatrale (dove suo zio era
preside) e la laurea del 1969 alla Scuola di Cinema di Lodz, da
“Robotnicy 1971 – Nic o nas bez nas” (“Lavoratori 1971 : niente su
di noi senza di noi”) sulla repressione violenta di uno sciopero a
Danzica ad una lunghissima
serie di altri cortometraggi e documentari (sempre insieme al suo
fedelissimo avvocato – sceneggiatore Krzysztof Piesiewicz che non lo
abbandonerà mai sino al temine delle sue realizzazioni mentre il ruolo
importantissimo e cruciale di compositore sarà poi svolto da Zbigniew
Preisner) sino ad arrivare a “Dekalog” ,appunto, del 1988, poi al
memorabile , e per noi in assoluto nostro film culto “La
double vie de Véronique” del 1991, prodotto la Leonardo De La
Fuente, con il premio per la
migliore interpretazione femminile ricevuto da Irène Jacob al Festival di
Cannes dello stesso anno,per arrivare
infine alla trilogia “Bleu - Blanc – Rouge” prodotta appunto da
Marin Karmitz, in cui solo si può parlare propriamente di films, e
sinceramente uno dei nostri più grandi rammarichi e schiaffi indelebili
(anche se in parte del tutto involontario) è il fatto che “Rouge” ,
ultimo film prima dell'improvvisa scomparsa
di Krzysztof Kieslowski, nel 1994 , giunto in finale, non abbia ricevuto
una meritatissima “Palme d'or” al Festival di Cannes che è invece
andata a “Pulp fiction” di Quentin Tarantino in buona parte a causa
del fatto che John Travolta
(ugualmente presente nel cast del film premiato) fosse in giuria . Del suo
progetto, a cui Krzysztof Piesiewicz era pienamente preparato e già con
la sceneggiatura in mano, di far seguire alla trilogia “Bleu – Blanc
– Rouge” una trilogia ispirata alla Divina Commedia di Dante
Alighieri, di cui Tom Tykwer (giovane regista tedesco prodigio ugualmente
fortemente influenzato da Krzysztof Kieslowski in particolare, a nostro
avviso, in “Der Krieger und die Kaiserin”, del 2000,
con una memorabile ed indimenticabile Franka Potente, che nel
nostro Paese è stato distribuito in modo veramente nullo, invisibile e
ridicolo) ha portato a termine solo “Heaven”, non è rimasto più
nulla . Ma il fatto che oggi, a dieci anni dalla sua scomparsa, Krzysztof
Kieslowski, in Europa,a parte la Francia,
non sia ricordato non è affatto casuale e concerne piuttosto la crisi
profonda del processo di integrazione
europea che il nostro Continente sta vivendo ma che non ha nulla a che
vedere con l'integrazione culturale, che è sempre esistita da qualche
millennio a questa parte, bensì con
la profondissima crisi che le grandi istituzioni politico –
economiche europee stanno vivendo in questo momento .
23 novembre 2006
Giacomo Di Vittorio IL LABIRINTO DEL FAUNO
Regia:
Guillermo Del ToroAttori
protagonisti: Sergi Lòpez, Ariana Gil, Baribal Verdù, Ivana Baquero Durata:
112 min. Uscita
prevista: 24 novembre Carmen
(Aridna Gil) , che si é risposata da poco, si trasferisce insieme alla
figlia Ofélia (Ivana Baquero) a casa del nuovo marito, il freddo e
autoritario Vidal (Sergi López), capitano dell’esercito di Franco.
Trovando insopportabile la nuova vita, la giovane Ofélia trova rifugio in
un misterioso labirinto che ha scovato vicino alla grande casa di famiglia
e dove il Fauno, la magica creatura che fa a guardiano al labirinto, le
rivela che è proprio lei la principessa smarrita di un regno magico. Aero Theatre in Santa Monica-a seven days
filmfestival showing the best and most recent of Italian filmmaking
-opened its doors with the emotional story of Italian immigrants coming to
the United States "The Golden Door' (Nuovo Mondo) After
the success of "Respiro" director Emanuele Crialese (photo)
brings to life the
journey of a Sicilian family from Agrigento to
America in the early 1900's. Introduction to the movie was made by Emanele
Crialese that he also won 2006 Venice Filmfestival Silver Lion Award.
Italian actress Valeria Golino (photo)flew from Rome to Los Angeles to
present her new movie "Mario's War"(La Guerra di Mario) that was
shown at Aero Theatre in Santa Monica. The film was
directed by Antonio Capuano-he was also present during the Q&A.
In the movie Valeria Golino stars as Giulia,whose happy life with her
boyfriend falls into turmoil when they adopt a difficult child,Mario.The
conflict between two socially and culturally distant realities
intimidates Mario and makes Giulia to make drastic changes to her life.
Golino is best known in Hollywood for films as "Rainman"
and "Pee-Wee's Big Adventure" and received this year "Cinema
Italian Style Innovator Award". USA - California -
Hollywood
Photo/print by Karen Ostlund MA L’AMORE SI Regia: Zangardi, Costa Attori protagonisti: Anna Maria Barbera,
AndreaTidona, Lorenzo Calducci Uscita prevista: 17 novembre Per il povero nonno Alcide una festa a
sorpresa organizzata dai suoi numerosi parenti si tramuta in un colpo
troppo forte per il suo povero cuore, provocandogli un infarto. Il caro
estinto risulta essere un risparmiatore incallito e la lettura del
testamento sbalordisce i due figli, Alfredo e Nunzio, che all'improvviso
si ritrovano a dover gestire una somma importante e inaspettata tenuta per
anni nascosta in una banca di Diamante. Su consiglio di Nunzio, il
fratello più giovane, Alfredo decide di traslocare a Roma e di aprire un
ristorante di cucina tipica calabrese, 'Il Piparedduzzo'. I FIGLI DEGLI UOMINI
Regia:
Alfonso CuaronAttori
protagonisti: Clive Owen, Julianne Moore, Michael Caine Uscita
prevista: 17 novembre La
Terra nel 2027: si è ormai persa quasi speranza nel futuro, poiché da
ben 19 anni non nascono più bambini. Il tempo passa e ogni anno trascorre
inspiegabilmente senza nascite, mentre l’umanità sembra condannata a
una fine inesorabile. La maggior parte della gente ha scelto di
abbracciare il separatismo, l’illegalità e il nichilismo. Il filmmaker
candidato all’Oscar Alfonso Cuaron è il regista del suggestivo Children
of Men, una storia inquietante, ambientata in un futuro non lontano, una
sorta di monito per il nostro mondo contemporaneo. MOVI e CO: PREMIAZIONE
Per
la terza edizione di Movi&Co.,
è giunto il momento della premiazione, che
si terrà mercoledì 22 novembre 2006, presso la Sala d’Onore della
Triennale di Milano, a partire dalle h 10.
Il concorso ideato, tre anni or sono, dall’Associazione Amici del
Future Film Festival, mettendo in contatto la creatività dei
giovani videomaker con le aziende e le loro esigenze di comunicazione,
fornisce un inusuale contributo per una nuova e costruttiva collaborazione
tra il mondo degli Enti e delle imprese con le nuove tecnologie digitali e
la creatività giovanile in cerca di committenti.
I trocinatori dell’edizione 2006 sono Regione Lombardia, Provincia
di Milano, Comune di Milano, Università IULM, Fondazione
Università IULM, IED Istituto Europeo di Design, Università
Cattolica del Sacro Cuore, ADCI Art Directors Club Italiano e Assolombarda.
Le domande d’iscrizione pervenute sono state più di 150, di provenienza
diffusa e radicata su tutto il territorio nazionale, isole comprese.
Se la genialità creativa messa a
disposizione dai nostri registi in progress non manca, anche l’alta
partecipazione qualitativa e quantitativa delle Aziende che hanno scelto
il palcoscenico virtuale offerto da Movi&Co.
non si smentisce rispetto alle passate edizioni. Le aziende partner che
hanno aderito all’iniziativa, affidando a Movi&Co.
la loro immagine di comunicazione, sono Arneg, Asa, Bayer,
Biocalce, Brendolan Prosciutti, Brico, Cigierre,
Consorzio Latterie Virgilio, Euronics, Fiera Milano, Hera,
Icc, Infoware / ESA Software, Lancia, Mapei, RCS
con la testata Max, Nemo Industrie, Philips Italia, Quality Food, San
Paolo Leasint, Selex, Virtus, Visentin, Zambon Group. Ultimata la selezione dei concorrenti, aziende e videomaker hanno
costituito un team operativo. A fine luglio si sono ultimati i briefing
con l’approvazione da parte delle aziende dello script e dello
storyboard, sono stati realizzati i filmati e gli spot ed ora i lavori
sono al vaglio della giuria.
Movi&Co. assegnerà otto premi ai migliori spot e filmati
aziendali realizzati per il concorso. IL
GIORNO PIU’ BELLO Regia:
Massimo Cappelli Attori
protagonisti: Fabio Troiano, Violante Placido Uscita
prevista: 3 novembre Durata: 90 minuti Leo,
un ragazzo calabrese di 35 anni, lavora in banca e da tre anni convive con
la sua compagna, Nina. Tutto sembra procedere per il meglio fino al 6
dicembre 2003, alle 22.16, quando Nina gli chiede di essere sposata. Al
panico iniziale di lui seguono le rassicurazioni di lei che verrà evitata
la 'cerimonia tradizionale in favore di un matrimonio 'equo-solidale' con
libri di poesia come bomboniere, adozioni a distanza al posto dei regali e
una cena con gli amici senza parenti. Ma non è facile sfuggire alle
tradizioni… VIAGGIO SEGRETO
Regia:
Roberto AndòAttori
protagonisti: Alessio Boni, Donatella Finocchiaro, Valeria Solarino Uscita
prevista: 3 novembre Durata: 103 minuti Leo
e Ale Ferri sono due fratelli che vivono a Roma. Di origini siciliane,
abbandonano la loro terra quando la madre viene uccisa. Il padre è stato
accusato di omicidio colposo. Dopo venticinque anni, Leo viene a sapere
che la loro casa a Siracusa è stata messa in vendita e decide di tornare
nella sua terra natale per comperarla. Anche Harold, fidanzato di Ale, è
interessato alla casa come regalo di nozze per la sua futura sposa. A
Siracusa Leo conosce Anna, l’agente immobiliare che si occupa della
transazione e si innamora di lei. Ma i ricordi affiorano e per Leo ed Ale
è impossibile dimenticare che il padre è stato accusato ingiustamente e
che il vero colpevole dell’omicidio non è mai uscito allo scoperto… CAPRI – HOLLYWOOD 2006
Dal
27 dicembre 2006 al 2 gennaio 2007 si rinnova l’appuntamento con Capri,
Hollywood – International Film Festival, la grande festa del cinema
internazionale. Giunto all’undicesima edizione l’evento è prodotto
con il sostegno del Ministero dei Beni Culturali (Direzione Generale
Cinema) in collaborazione con Regione Campania – Assessorato al Turismo
e ai Beni Culturali - e la Camera di Commercio di Napoli e il contributo
di Cinecittà Holding, Caffè Kimbo, Acqua Minerale Fiuggi e del Casinò
di Venezia. Il Festival propone un ricco
calendario di anteprime internazionali e nazionali ed una rassegna delle
opere italiane più significative della stagione; premierà con gli ambiti
Capri Kimbo Awards gli attori, gli autori ed i protagonisti del
grande schermo ed offrirà una vetrina agli italiani più meritevoli della
stagione; al fianco delle stelle di Hollywood sono attesi illustri ospiti
internazionali insieme ai nostri migliori talenti dell’ultima stagione.
Tra i momenti più attesi la consegna di tre premi: il Premio
Peppino Patroni Griffi all’artista che ha meglio riproposto sul
grande schermo le emozioni del teatro; il Premio
Internazionale Costumi Umberto Tirelli all’artista del costume
dell’anno e il neonato Premio
Carmelo Rocca al produttore italiano dell’anno. E anche la consegna
del Capri People Award by Fiuggi, del Capri Kimbo Music Award e dei Capri
Acting Awards 2006 – Personaggi del 2006 by Casinò di Venezia.Tra i
personaggi che hanno già confermato la partecipazione: Matthew Modine,
Ben Gazzara, Abel Ferrara, Michael Cimino, Terry Gilliam e Mike Figgis
(Usa), Amos Gitai (Isr), Michael Caton Jones, Michael Radford, Sandy
Powell (U.K.), Marleen Gorris
(Ola) e gli italiani Fausto Brizzi, Mimmo Calopresti, Franco Nero, Enrico
Oldoini, Mimmo Paladino e Vincenzo Salemme. info:http://www.caprihollywood.com/
GRAN PREMIO TV: FESTIVAL
DELLE TELEVISIONI LOCALI
Nelle giornate di venerdì 13 e
sabato 14 ottobre 2006 a Desenzano Del Garda, in provincia di Brescia, si
è svolta la prima edizione del Gran Premio TV, un festival interamente
dedicato al mondo delle televisioni locali, della tv satellitare e
digitale e alle nuove forme di comunicazione televisiva. L.idea di tale
evento, promosso dalla Città di Desenzano Del Garda, con il patrocinio
del Ministero alle Comunicazioni, è nata direttamente dagli .addetti ai
lavori, dalla volontà di professionisti della Tv convinti di realizzare
una manifestazione culturale di alto profilo per le televisioni locali.
Gran Premio TV, a trent'anni dalla nascita delle prime emittenti locali ed
in considerazione dei nuovi assetti che si stanno delineando nel panorama
televisivo nazionale,vuole diventare negli anni un punto di riferimento
per gli operatori del settore,un luogo di scambio di idee ed esperienze
sempre più vicino alla realtà delle Tv regionali. Infatti Gran Premio TV
è l.unico evento sul territorio nazionale che da un lato intende
valorizzare il patrimonio costituito dall'esperienza e dalla
professionalità di quanti lavorano nel mondo dell'emittenza privata
locale, insostituibile presenza sul territorio, e dall'altro si propone di
affrontare i fenomeni connessi allo sviluppo della tv satellitare, del
digitale terrestre delle nuove tv che sfruttano le potenzialità del web,
della telefonia, dell'interattività. Desenzano Del Garda, location della
manifestazione che ben ha interpretato la sua vocazione turistica, rivolta
a privilegiare tradizione ed innovazione, è divenuta per un week-end vera
e propria capitale dell.emittenza televisiva. Scenario della maggior parte
degli eventi in programma è stato il Teatro Alberti, cornice ideale per
accogliere volti noti nel mondo dell' informazione televisiva quali Ettore
Andenna, rappresentante della tv locale per definizione, che ha condotto
le due serate con l.aiuto di Renzo Villa. Uno spazio importante
nell'ambito della manifestazione è stato dedicato alla giuria di Gran
Premio TV, la cui presidenza è stata affidata a Claudio G. Fava, ex
Capostruttura di Rai Due, oggi critico televisivo e conduttore di una
rubrica su Primo Canale di Genova. Inoltre, è stato spiegato il
regolamento e sono state indicate le categorie per l.assegnazione dei
premi e riconoscimenti nel 2007, suddivisi per generi di trasmissioni: TG,
informazione sportiva, intrattenimento/varietà, talk show, nuovi format.
Nella seconda parte del festival è stato avviato un laboratorio sulle
nuove forme della comunicazione televisiva che stanno cambiando il nostro
futuro, sia quello dei fruitori che degli operatori del mezzo televisivo.
Nel medesimo sono stati coinvolti esperti ed operatori del settore, tra
cui il gestore TIM che sta investendo in modo significativo nella nuova
fiction televisiva che passa attraverso il tivufonino. I wokshop si sono
conclusi nella serata d.onore del Gran Premio Tv, condotta dal comico
Gianni Ciardo e dalla giornalista Francesca Senette, durante la quale sono
stati assegnati premi e riconoscimenti ad emittenti televisive e a
personalità del settore (Eugenio Porta, Raimondo Lagostena, famiglia
Montrone, mensile Millecanali, Peppo Sacchi e Renzo Villa). Lo spettacolo
serale è stato condito dall. intrattenimento musicale degli Attack a
Boogie Band e da quello comico di Daniele Raco e Renzo Sinacori. Alla
manifestazione sono stati invitati tutti coloro che operano e lavorano nel
mondo delle televisioni e della comunicazione televisiva sia nella parte
artistico-progettuale che in quella produttiva, di edizione e della
raccolta pubblicitaria, Istituzioni, Associazioni di Categoria,
giornalisti, studiosi e quanti nei vari settori compongono la galassia
delle Televisioni locali, al fine di assicurare la massima partecipazione
all'evento e la sua aderenza al mondo delle tv. Il progetto e la direzione
organizzativa del festival sono stati affidati a Bruno Paolo Astori. La
Direzione artistica è stata assegnata al regista Riccardo Recchia, mentre
per la nuova modalità ha collaborato all'iniziativa il regista e autore
Andrea Soldani.L’ULTIMA PORTA
Regia:
Grahn TheakstonAttori
protagonisti: Andy Garcia, Angela Basset Uscita:
3 novembre
Durata: 96 minuti Ben
Heywood (Harry Eden), un ragazzino di dodici anni, rimane in coma dopo un
incidente avuto insieme alla sorellina Frankie (Daniella Byrne). Dopo aver
perso le speranze i genitori (Andy Garcia e Frances O'Connor) si rivolgono
al Perlman Institute, dove una determinata dottoressa ha messo a punto una
terapia per accompagnare i pazienti fuori dal coma. Il film racconta la
straordinaria sfida che la sfortunata famiglia dovrà superare. THE DEPARTED
Regia:
Martin ScorseseAttori
protagonisti: Leonardo Di Caprio, Matt Damon, Jack Nicholson Uscita
prevista: 7 novembre Durata:
149 minuti A
South Boston il Dipartimento di Polizia del Massachusetts dichiara guerra
alla criminalità organizzata nel tentativo di distruggere il dominio del
boss mafioso Frank Costello. Un giovane poliziotto del luogo viene mandato
in incognito tra le fila della gang ma nello stesso tempo un membro di una
banda malavitosa viene scelto per infiltrarsi nella polizia di Boston.
Tutti e due hanno il compito di scoprire i piani e i segreti delle due
organizzazioni. Costretti entrambi ad una doppia vita, si impegnano in una
folla lotta contro il tempo in cui, per salvarsi la vita, ognuno dei due
deve evitare di essere scoperto mentre cerca di scoprire l'identità
dell'altro. LA SCONOSCIUTA
Regia:
Giuseppe Tornatore Attori
protagonisti: Ksenia Rappoport, Michele Placido, Claudia Gerini, Piera
Degli Esposti Musiche:
Ennio Morricone Uscita
prevista: 20 ottobre Durata:
118 minuti La
storia di Irena, una donna arrivata in Italia per cercare fortuna e, come
tante altre finita sulla strada. Dopo anni di prostituzione e di schiavitù
Irena vuole cominciare una nuova vita. Si trasferisce in una città del
nord e inizia a lavorare presso una famiglia di orafi, gli Adacher. Ma
cosa vuole da loro e chi è veramente Irena? UOMINI E DONNE – TRUST THE MAN
Regia:
Bart FreundlickAttori
protagonisti: David Duchovny, Julianne Moore Uscita
prevista: 3 novembre Durata:
103 minuti Coppie
in crisi a New York. Rebecca e Tom sono sposati e hanno due bambini. Lei
è una celebre attrice e si sta preparando per uno spettacolo a Broadway,
mentre lui si occupa della casa e dei bambini ed è ossessionato dal
sesso. Tobey, il fratello di Rebecca, scrive per una testata sportiva ed
è fidanzato con Elaine da diversi anni. La loro relazione è giunta però
ad un critico bivio: Tobey non ha nessuna intenzione di affrontare la vita
adulta, mentre Elaine vorrebbe mettere su famiglia. A minare le già
fragili fondamenta delle due coppie intervengono Faith, l'ex ragazza di
Tobey e Pamela, una mamma single... CINEMA GNOMO: BILLY
WILDER A CENTO ANNI DALLA NASCITA
L’Ufficio
Cinema del Comune di Milano, in collaborazione con Obraz Cinestudio,
organizza una Giornata di Studi dedicata al maestro del cinema Billy
Wilder in occasione del centenario della nascita (22 giugno 1906).
Tale convegno avrà luogo giovedì 26 ottobre, dalle ore 10.00 alle ore
17.00, presso la Sala Conferenze di Palazzo Reale (ingresso da via
Pecorari).Ad arricchire l’evento viene programmata contemporaneamente
una rassegna
antologica dell’opera del cineasta austro-americano, che si svolgerà
presso il Cinema Gnomo, Via Lanzone 30/A, Milano, dal 24 al 29 ottobre.
Tale rassegna presenta alcune opere difficilmente visibili sul grande
schermo come Irma la dolce, Ninotchka
(sceneggiato da Wilder), o La fiamma del peccato (in una copia
nuovissima in 35 mm) Da segnalare l’intervento del complesso jazz Luca
Zollo Standard Quartet, che suonerà brani in perfetto spirito
wilderiano. L’IMBROGLIO – THE HOAX
Regia: Lasse HallstromAttori protagonisti: Richard Gere, Al Molina, Julie Delpy Uscita prevista: 20 ottobre Clifford
Irving (Richard Gere) è uno scrittore frustato e deluso a cui è sempre
mancata la grande idea o la grande occasione per arrivare al successo.
Almeno finchè non riesce a convincere tutti, ed anche se stesso, d’aver
ricevuto l’incarico di scrivere la prima, sola e vera biografia
autorizzata di Howard Hughes, icona prebellica del cinema e dell’aeronautica.,
ispiratore del famoso “The Aviator”. WORLD
TRADE CENTER
Regia: Oliver StoneAttori
protagonisti: Nicolas Cage, Michael Pena, Maria Bello, Stephen Dorff Uscita
prevista: 13 ottobre
Durata:129 minuti Una
squadra di primo soccorso del Dipartimento di polizia di Port Authority
partì immediatamente dal centro di Manhattan verso il World Trade Center.
Cinque uomini tra cui McLoughlin
e Jimeno si introdussero personalmente all’interno dei
grattacieli,restando intrappolati tra le macerie, dopo il crollo delle
torri. l’11 settembre. Il film racconta dell’angoscia attesa delle
mogli, dei loro figli e dei loro genitori, a loro volta sprofondati nella
disperazione, senza la possibilità di ricevere messaggi ed informazioni
da parte dei loro cari. Il film è anche la cronaca dei temerari tentativi
di trarre in salvo i due protagonisti. TV- RETE 4: " IL MIGLIORE -
SFIDA D’INTELLIGENZA "
Mike
Buongiorno, 82 anni portati splendidamente, festeggia i 25 anni dal suo primo quiz in una tv commerciale
tornando su Rete 4 con il quiz “Il
Migliore”. Quiz in prima
serata, è in programmazione dal 10 ottobre con una categoria particolare,
i conduttori tv. I protagonisti saranno volti noti del piccolo schermo
come: Gerry Scotti, Irene Pivetti, Claudio Lippi, Enrica Bonaccorti,
Alessandro Cecchi Paone, Susanna Messaggio, Claudio Lippi, ecc.
Nelle puntate seguenti scenderanno in campo i veterani poi le
casalinghe, gli ex-calciatori, gli archeologi, i medici, gli chef. Lo
scopo del gioco quello di scovare il “cervellone” nelle varie
categorie.Il quiz tratto dal famoso format inglese “Britain’s
Brainiest”Milano
- Centro Mediaset - 9 ottovre
2006 - agostino
guzzardella SCOOP
Regia: Wody Allen Attori
protagonisti: Woody Allen, Scarlett johansson Durata:
96 minuti Uscitaprevista: 6 ottobre Il defunto giornalista inglese Joe Strombel viene
pianto dai colleghi mentre questi, immobilizzato in una sorta di limbo, è
intenzionato a seguire una pista che potrebbe portarlo a scoprire l’identità del "lettore
di tarocchi omicida" che si aggira indisturbato per le vie di Londra.
Ma come potrà sobbarcarsi il lavoro ora che è morto? Servendosi
ovviamente di Sondra Pransky, una studentessa di giornalismo americana
venuta a Londra per far visita ad alcuni amici. Durante l'esibizione del
mago Sid Waterman, Sondra scopre con suo grande sgomento di riuscire a
vedere e a sentire il defunto Joe il quale, dal suo aldilà, le fa una
soffiata che la porterà allo scoop della sua vita e la incita a seguire
la pista che le ha indicato. Sondra si mette subito al lavoro arruolando
il riluttante Sid… WATER
Regia:
Deepa MehtaAttori
protagonisti: Seema Biswas, Lisa Ray, John Abraham Uscita
prevista: 6 ottobre Durata:
113 minuti Ambientata
nel 1938, quando l'India era ancora una colonia e il Mahatma Gandhi stava
iniziando la sua ascesa, la storia si apre con la piccola Chuyia (8 anni)
che, rimasta vedova, viene mandata a vivere in una casa che ospita le
vedove Indù costrette a vivere in eterna penitenza. L'energia della
piccola Chuyia avrà un grande effetto sulle donne che abitano nella casa,
soprattutto sull’affascinante vedova Kalyani (Lisa Ray) che si innamora
di Narayan (John Abraham), un giovane idealista sostenitore di Gandhi… SERATA VISCONTI
Presso
la Sala da Ballo di Palazzo Visconti, in via Cino del Duca 8 si è tenuto
un convegno, dedicato al regista milanese Luchino Visconti e al suo
rapporto con le arti visive. La serata ad inviti,in cui hanno preso parte membri dell’accademia, collaboratori e amici intimi del maestro, è stata organizzata, con il sostegno di Publitalia ’80 e di Medusa Film, dalle Edizioni Olivares che hanno pensato al seminario con lo studioso olandese Ivo Blom, ricercatore delle citazioni pittoriche e della loro rivisitazione nella filmografia di Visconti. A conclusione dell’incontro, dopo il discorso di Caterina D’Amico della Scuola Nazionale di Cinema di Roma, è stata proiettata la copia restaurata dalla Cineteca Nazionale di Roma in collaborazione con Cinema forever del film risorgimentale del ’54 “ Senso ”, uno dei capolavori del regista. Milano
– 28 settembre 2006 – Palazzo Visconti -
Paola Di Nisio BACIAMI PICCINA
Regia:
Roberto CampanelliAttori
protagonisti: Vincenzo Salemme, Neri Marcorè, Elena Russo, Tosca. Uscita
prevista: 28 settembre Durata:
111 minuti Italia
1943. Su un treno viaggia un carabiniere, la sua fidanzata Luisa e il
truffatore Raul. Il treno si ferma, e i tre sono
costretti a scendere e a cominciare un estenuante viaggio,
ripiegando su mezzi di fortuna. Niente sarà più come prima. TV - CANALE 5: “ STRISCIA LA NOTIZIA ”
Da
lunedì 25 settembre alle 20.30 su Canale 5 andrà in onda la
diciannovesima edizione di “Striscia la Notizia”, il Tg satirico di
Antonio Ricci con il sottotitolo “La voce della turbolenza”. La coppia
di questa fortunata trasmissione è composta da Ezio Greggio che ha
condotto tutte le diciannove edizioni e Michelle Hunziker. Confermate le
veline Melissa Satta e Thais Wiggers.Milano
– Terrazza Martini – 22 settembre 2006 -
agostino guzzardella MILANO FILM FESTIVAL:
UNDICESIMA EDIZIONE
Dal
15 al 24 settembre 2006 si è svolta a Milano l’undicesima edizione del
Milano Film Festival. Attraverso un itinerario che si snodava dal Teatro
Strehler (sede storica) al Teatro Studio, passando per il Teatro delle
Erbe e la Borsa Democratica del Cinema e poi all’Arena, con un salto
ll’Acquario Civico, fino alle Torri Bianche di Gratosoglio, la
manifestazione ha rappresentato un luogo di incontro per artisti, registi,
attori, produttori, cinefili, studenti, appassionati di musica, bambini e
per tutti coloro che ritengono che il cinema possa dire qualcosa di
importante “al mondo sul mondo”.In questi dieci giorni e dieci notti hanno concorso 6 lungometraggi (tutte opere prime) e 51 cortometraggi selezionati tra le 2000 opere iscritte. Numerose sono state le sezioni fuori concorso tra cui una rassegna di documentari come Colpe di Stato, la maratona animazione, i film dell’omaggio a Jean-Luc Godard, le opere dei giovani registi indipendenti americani, Incontri italiani e, infine, Salon Des Refuses. Sono ritornate la Borsa Democratica del Cinema, luogo di incontro e scambio tra le diverse realtà che compongono il mondo dell’audiovisivo, ed Audiovisiva, che ha lo scopo principale di esplorare le infinite possibilità che possono nascere dall’incontro tra musica, immagini e nuove tecnologie. Il Milanofilmfestivalino è stato interamente dedicato ai bambini, con incontri, proiezioni speciali laboratori e spettacoli per i più piccoli. Inoltre il sagrato del Piccolo Teatro e l’Arena sono state palcoscenico di un programma musicale ricchissimo che spaziava dalle band emergenti ad artisti di fama nazionale ed internazionale come Almamegretta e Offlaga Disco Pax. Infine ricordiamo la Casa dei Registi, progetto di ospitalità alternativa pensato per i registi e i visitatori giunti a Milano in occasione del festival, e il Cinegiornale, video testata quindicinale sganciata dalle regole imperanti nel sistema media. Milano – Teatro Strehler - 20 settembre 2006 - Paola Di Nisio TI
ODIO, TI LASCIO, TI….
Distribuzione: United International Pictures Regia:
Peyton Reed Attori
protagonisti: Vince Vaughn, Jennifer Aniston Uscita
prevista: 22 settembre Durata:
106 minuti. Una
commedia romantica anticonvenzionale , che segue il viaggio di una coppia,
spesso comico, talvolta doloroso,ma sempre comunque divertente, verso il
disfacimento di una prima solida relazione amorosa. L’uomo e la donna
sono esausti dopo l’ennesima lunga
e faticosa giornata. La routine inizia a farli andare fuori di
testa. Quello che un tempo li avvicinava inizia a dar loro
fastidio. RAI
DUE : " LA
GRANDE NOTTE " Afef
Jnifen e Gene Gnocchi, per la prima volta saranno insieme in televisione,
ogni giovedì, dal 21 settembre, in seconda serata su Raidue. “La Grande
Notte” diretta da Paolo Beldì cercherà
di far divertire gli italiani facendo satira. I due conduttori saranno
affiancati da due comici di gran successo come Max Tortora e Lucia Ocone.
La trasmissione vede il ritorno sugli schermi di Cesare Cadeo. Afef
consegnerà gli ambiti Wolfango Awards ai personaggi che, nei sette giorni
precedenti, si siano maggiormente distinti nel bene o nel male.
Milano
- Terrazza Martini - 19 settembre 2006 -
agostino guzzardella PROFUMO - storia di un assassino
Regia:
Tom TykwerDistribuzione:
Medusa Attori
protagonisti: Ben Whishaw, Alan Rickman, R.Hurd-Wood e D. Hoffman Uscita
prevista: 22 settembre Durata 147 minuti Francia,
XVIII secolo. Jean Baptiste Grenouille, grazie ad una malformazione
congenita, sviluppa una capacità olfattiva superiore che lo aiuta a
creare i migliori profumi del mondo. La ricerca del profumo perfetto si
trasforma in un’ossessione che lo condurrà sempre più verso il lato
oscuro della sua personalità. Il film è tratto dal romanzo Patrick
Suskind. DREAMER - La strada per la
vittoria
Distribuzione:
Eagle Pictures
Regia: John Gatinsa
Attori
protagonisti: Kurt Russel, D. Fanning, Kris Kristofferson, E. Sue
Uscita prevista: 22 settembre Durata: 100 min
“Dreamer”
racconta la storia di un padre, che per amore della figlia, sacrifica
quasi tutto per salvare la vita di un cavallo da corsa e riportarlo alla
gloria di un tempo. TV
– RAIDUE : "
WILD WEST "
Alba
Parietti torna protagonista in prima serata alla conduzione di “Wild
West”, il reality show che andrà in onda su Raidue a partire da
domenica 17 settembre alle 21.00 per poi passare al lunedì dal 25
settembre per dieci puntate.Wild West è il primo reality itinerante dove
12 ragazzi guideranno una mandria attraverso un territorio apaches del sud
dell’Arizona fino ad un’asta di bestiame che determinerà il premio
per l vincitore. Milano
- Terrazza Martini - 15 settembre 2006 - agostino
guzzardella XXI FESTIVAL DEL CINEMA LATINO
AMERICANO - SCUOLA DI CINEMA TRA CUBA E ROMA Il
Festival del Cinema Latino Americano è giunto alla sua ventunesima
edizione e, come di consueto, sarà Trieste ad ospitare la prima tappa
della più ricca, completa e ormai storica, rassegna europea sulla recente
produzione cinematografica del continente. Evento speciale di quest’anno
sarà l’omaggio alla Scuola Internazionale di Cinema e Tv dei Tre Mondi
(EICTV) de La Habana, Cuba,
fondata nel 1986 da Gabriel Garcìa Màrquez e diretta dal cineasta
italo-argentino Fernando Birri, attuale presidente del Festival di
Trieste. Nel 20.mo della nascita della Scuola di Cinema di San Antonio de
los Baños, il Festival, d’intesa con la Direzione della EICTV,
ripropone a Trieste e poi a Roma presso il Centro
Sperimentale di Cinematografia le
migliori tesi di laurea di questi vent’anni. Tutti i più importanti
protagonisti che diedero vita alla Escuela cubana si sono formati
negli anni ’50 proprio al Centro Sperimentale, da Gabriel Garcìa
Marquez, a Fernando Birri,
da Tomàs Gutiérrez Alea
all’attuale direttore della Escuela, Julio Garcìa Espinosa.
Un programma di 40 opere-tesi di laurea, per un totale di 16 ore di quegli
studenti di allora che oggi sono affermati cineasti, si darà a
testimonianza del vincolo profondo che lega due cinematografie e due
culture. Il Festival prevede più di 150 titoli tra film in concorso,
informativa, omaggi speciali, documentari, medio e cortometraggi, in
rappresentanza di oltre 20 nazioni: un intero continente in pixel e
fotogrammi, un’arte filmica curiosa, a volte sublime, quasi sempre
negletta o sconosciuta e con poco diritto di cittadinanza nelle nostre
sale. Un programma corposo che abbraccia diversi filoni tematici (il
sentiero ebreo in America Latina, la presenza italiana nel continente, il tema della memoria storica
che ripercorre il cammino spesso doloroso della coscienza politica e
civile latinoamericana), che ha a cuore le retrospettive
(Ricordando l’11 settembre
cileno, dedicato quest’anno al grande regista cileno Manuel
Basoalto), ma non perde di vista la contemporaneità aprendosi ai nuovi
linguaggi, a quei progetti, che
realizzati a basso costo hanno difficoltà ad essere reperiti, visionati,
selezionati e promossi.
Il Festival si
replicherà a Roma, Bolzano, Brescia,
Cremona e Verona.
A
Roma la replica si realizza in collaborazione con il Centro Sperimentale
di Cinematografia – Cineteca Nazionale. La Sala Trevi (Sala Alberto
Sordi) ospiterà le proiezioni, previste dall’1 al 5 novembre 2006,
con la partecipazione di Julio
Garcìa Espinosa, direttore della EICTV. V- CANALE 5: COSTANZO IN DUE
NUOVI PROGRAMMI PER I SUOI 30 ANNI IN TV
E’
stato festeggiato Maurizio Costanzo per i suoi 30 anni di televisione.
Presente anche il Vice Presidente Mediaset Pier Silvio Berlusconi.
Nell’occasione sono stati presentati i prossimi programmi televisivi
condotti da Costanzo.
Si tratta di “Buon Pomeriggio”
in onda dal Teatro Parioli dal 18 settembre dal lunedì al venerdì
diretto da Paolo Pietrangeli e di “Conversando” in
programmazione da domenica 24 settembre
per 32 puntate diretto da Roberto Cenci. Milano
- Sala conferenze Mediaset - 14 settembre 2006 - agostino
guzzardella IL MERCANTE DI PIETRE Distribuzione:
Medusa Un
mercante di pietre italiano convertitosi all'Islam che dietro un
insospettabile commercio di pietre preziose nasconde la sua appartenenza a
una cellula di Al Qaeda. Per portare a termine la sua missione di morte ha
bisogno dell'aiuto di una persona che ignori totalmente le sue intenzioni.
Cade a fagiuolo la moglie di un professore di studi islamici. TV - RAI DUE:
“ L’ISOLA DEI FAMOSI 4
“
Al
via su Raidue, da mercoledì 13 settembre alle ore 21.00, il programma
campione d‘ascolti condotto da Simona Ventura, “L’isola dei
famosi”. Per questa quarta edizione gli autori del programma hanno
rivoluzionato il format: nuove regole, più difficoltà, meno agi e
tante sorprese. La difficoltà dei protagonisti sta nel fatto di
sopravvivere fuori dagli schemi, diversamente dalla vita a cui sono
abituati. In questa nuova edizione l’Isola
è in Honduras, caratterizzata da un clima tropicale e mare pescoso.
Partiranno per questa avventura 12 personaggi facenti parte del mondo
dello spettacolo e dello sport. Paolo brusio sarà l’inviato
sull’Isola.Milano
- Terrazza Martini - 11 settembre 2006 - agostino
guzzardella TV-
RETE 4 : " SIPARIO " Dopo
la pausa estiva, riprende il via "Sipario". Sorprese e novità
nella nuova edizione del rotocalco del TG4, in onda a partire da lunedì
18 settembre,ogni giorno alle ore 19.35, dopo l'edizione serale del
telegiornale condotto da Emilio Fede. I volti di Sipario 2006 sono: Ellen
Hidding, Vincenza Cacace, Teodora Rutigliano, Eleonora Pedron. Nella prima
puntata, la coppia più in vista e chiacchierata del momento, Flavio
Briatore ed Elisabetta Gregoraci, si confessa e si racconta in
un'intervista esclusiva con Emilio Fede. Per festeggiare la ripresa
della fortunata trasmissione, i protagonisti di Sipario con tanti volti
noti dello spettacolo , si sono ritrovati nel noto locale milanese The
Club, locale sempre più protagonista delle notti nel capoluogo lombardo.
Milano
- 7 settembre 2006 - The Club - agostino
guzzardella TV
- ITALIA 1 : " LA PUPA E IL SECCHIONE "
Nuova
comedy su Italia 1 in onda dal sette settembre in prima serata. Conduttori
saranno Federica Panicucci ed Enrico Papi. Format di origine americano ma
adattato per soddisfare le esigenze del pubblico italiano, "La pupa e
il secchione" mette a confronto due gruppi,sette donne e sette
uomini, molto diversi per molti aspetti (cultura, stili di vita ,
aspettative, ecc.). Programma di gran successo in USA, dovrebbe averne
altrettanto in Italia. Milano
- 5 settembre 2006 - Sala conferenzenze Mediaset - agostino
guzzardella TV
- CANALE 5: " FORMULA SEGRETA " Grande
ritorno sulle Reti Mediaset di Amadeus che dal 4 settembre sarà
alla guida di "Formula segreta" in onda dal lunedì al
sabato alle ore 18.45. Il nuovo gioco di Canale 5 è un format originale
pensato ed elaborato dallo stesso Amadeus. In ogni puntata partecipano
quattro concorrenti, il concorrente e tre sfidanti. E' un quiz puro in
cui, per tenere alto il ritmo e la suspence del gioco, non viene concesso
nessuno spazio a momenti di varietà. Formula segreta non avrà alcuna
valletta. Per informazioni sul gioco e come si deve fare per partecipare
conviene visitare il sito: http://www.mediaset.it/ Milano
- Sala conferenze Mediaset - 2 settembre 2006 - agostino guzzardella TV-RAI
DUE: " QUELLI CHE IL CALCIO E...." Torna
domenica 3 settembre su Raidue alle ore 14.30 torna " Quelli che il
calcio e..." che per la prima volta nella sua storia (14 anni)
anticipa il campionato di calcio che partirà invece il 10 settembre. Non
solo calcio ma anche altri sport, attualità, costume e cultura
riempiranno il talk show condotto da Simona Ventura e Gene Gnocchi con la
partecipazione di Giampiero Galeazzi. Riconfermati nella squadra anche Max
Giusti e Lucia Ocone. Antonella Mosetti guiderà le ragazze
("Schedine") con la presenza di nuovi ingressi. Inalterata
invece la partecipazione dei ragazzi ("Mufoni") . Milano
- 1° settembre 2006 - Westin Palace Hotel - agostino
guzzardella
CLERKS
II Diretto
e scritto da Kevin Smith Attori
protagonisti: Brian O'Halloran, Jeff Anderson, R.Dawson, T.Fehrman Uscita
prevista: 29 settembre Durata: 98 min. Gli
ex impiegati del mini-market del New Jersey, e migliori amici Dante e
Randal sono costretti a trovarsi una nuova occupazione, si ritrovano nel
fantastico mondo dei fast-food, portando con loro gli stessi
atteggiamenti schietti, le oltraggiose volgarità e la sconfinata passione
nel prendersi gioco dei clienti di sempre. ASYOU
LIKE IT
("COME VI PIACE", tratto dal capolavoro di William
Shakespeare) Diretto:
Kennet Branagam Attori
protagonisti: Romola Garai, Bryce Howard, Kevin Kline, Adrian Lester Uscita
prevista: 1 settembre Durata: 117 min. Giappone
1880. Il Duca Senior ha fondato una piccola corte di commercianti
situata ai margini della Foresta di Arden. Insieme alla figlia Rosalinda,
alla nipote Celia e ai suoi cortigiani, il Duca si sta godendo un
tradizionale spettacolo kabuki quando il palazzo viene circondato e
conquistato dall'esercito del fratello Frederick, formato da guerrieri
samurai. Senior e i suoi uomini trovano rifugio nella selvaggia foresta di
Arden. DOMINO Regia
: Tony Scott Attori
protagonisti: Mickey Rourke, C.Walken, J.Bisset, Lucy Liu Uscita
prevista: 18 agosto Durata: 125 min. Domino, figlia del grande attore Lawrence Harvey,
trova la sua vera vocazione quando entra a far parte di una
stravagante banda composta da individui poco raccomandabili che danno
la caccia ai malviventi. Questa è la storia del quartetto di cacciatori
di taglie più famoso di tutta Los Angeles. THE
MAN - LA TALPA Diretto
da Les Mayfield Attori
protagonisti: S. L. Jackson, E. Levy, L.. Goss Uscita
prevista: 11 agosto Durata: 90 min. Un Agente Federale viene trovato morto in una delle
strade principali di Detroit. Quando si viene a sapere che lAgente era
coinvolto in un furto di armi per milioni di dollari tutti gli occhi
vengono puntati sul suo partner, Derrick Vann (Samuel L. Jackson), un
ostinato Agente Federale sotto copertura conosciuto per la sua disonestà,
uno che ha sempre lavorato per strada.. Vann ha 24 ore per ritrovare le
armi rubate e catturare i killer del suo collega, ma sta per imbattersi in
un improbabile alleato. UNITED
93
Prodotto,
scritto e diretto da Paul Greengrass. Uscita:
6 luglio Durata 100 min. L’11
settembre quattro aerei furono dirottati. Tutti colpirono l’obiettivo
tranne uno. Un film da vedere SHUTTER
Regia:
B.Pisanthanakun, P. WongpoomAttori
protagonisti: A. Everingham, N.Thongmee, A.Sikamana Durata:
90 min. Uscita:
30 giugno Dopo
aver preso parte a un ricevimento
di matrimonio, Tun e Jane, una giovane coppia, si avvia verso casa.
All’improvviso una donna attraversa la strada, il ragazzo non riesce a
frenare in tempo e la investe. La macchina va fuori strada, la ragazza
rimane esamine sull’asfalto. Preso da panico, Tun decide di fuggire. I
due ragazzi tornano alla vita di sempre. Dopo qualche giorno,però, Tun
che di professione fa il fotografo si accorge che nelle sue fotografie
appaiono delle strane ombre. Nel cercare di capire la causa di queste
anomalie fotografiche, il ragazzo si accorge che ogni pezzo del puzzle che
viene trovato, coincide stranamente con la tragica morte di uno dei membri
del suo gruppo di amici…. DUE
PER UN DELITTO
Attori
protagonisti: C.Frot, A.Dussolier, G.Bujold, L.Terzieff, V.Kaprinsky,
B.ValeryRegia:
Pascal Thomas Durata:
1h45min. Uscita:
16 giugno Prudence
e Belisaire Beresford sono una coppia di dandy uscita dalla penna di Agata
Christie, la quale confessò che Prudence era uno dei suoi personaggi
preferiti. Due per un delitto inizia
con i Beresfords che fanno visita alla capricciosa e anziana zia
Ada, che trascorre ciò che le resta da vivere nella casa di cura. La zia
muore in circostanze misteriose, seguita da un’altra ospite della casa.
Prudence scopre che anche un’altra enigmatica vecchietta è scomparsa e
questo la convince a mettersi sulle sue tracce. Armati di eleganza e
ironia, Prudence e il marito investigano su un mistero apparentemente
insondabile che li porterà a scoprire un terribile segreto nascosto nel
paesaggio incantevole delle alpi francesi. UN
PO' PER CASO UN PO' PER DESIDERIO Montaigne
a Parigi, incrociandone i destini – un
po’ ad opera del caso e un po’ per i desideri inseguiti - tra sale
da concerto, grandi teatri, case d’aste, hotel sclusivi. Tra gli altri:
Jean-François (ALBERT DUPONTEL), pianista acclamatissimo e confuso,
gestito dall’impeccabile moglie-manager Valentine
(LAURA MORANTE); Catherine (VALÉRIE
LEMERCIER), attrice celeberrima eppure insoddisfatta; Jacques (CLAUDE
BRASSEUR), facoltoso collezionista d’arte alla ricerca della vera
fortuna - e le persone che
ruotano intorno a loro. Il film racconta i tre giorni che precedono una
data cruciale per ognuno di loro: il 17 sera, Jean-François regalerà al
suo raffinatissimo pubblico il concerto più importante della sua vita e
alla moglie Valentine la parte più vera di sé, Catherine porterà in
scena il suo più grande desiderio, Jacques liquiderà in un’asta il suo
intero patrimonio per poter giungere all’essenziale. Protagonisti di un
intreccio di vicende esilaranti eppure commoventi, i vari personaggi
saranno accomunati dalla conoscenza casuale di Jessica, una giovane
cameriera di provincia spinta dal suo desiderio di cambiar vita, nonché
dalla vispa nonnina, alla conquista della abbagliante e nevrotica “Ville
Lumière” . IL
CODICE DA VINCI
Vale
la pena vedere il film tratto dall’ormai celeberrimo romanzo di Dan
Brown anche solo per due scene: quella iniziale – la corsa inutile e
disperata di Saunière attraverso la Grande Galerie del Louvre – e
quella che vede i protagonisti, Robert Langdon e Sophie Neveu, davanti al
sepolcro di Isaac Newton. Il regista, nel primo caso, ha scelto di
inquadrare le tele di pittori italiani del Rinascimento in modo
particolare, ritagliando dettagli, visi, occhi, che sembrano seguire il
Curatore del Museo fino alla sua morte: primo fra tutti, lo sguardo misterioso della Bella Ferronière
di Leonardo. Nella scena londinese, invece, viene rievocato il solenne
funerale di Newton, al quale Alexander Pope dedicò un famoso discorso
commemorativo: e mentre Langdon ammira il monumento funebre nell’Abbazia
di Westminster, ecco danzargli davanti agli occhi il Sole e i suoi
pianeti, in una visione affascinante della teoria della gravitazione
universale. E sarà proprio apple, la mela caduta al suolo che,
secondo la tradizione, diede a Newton l’intuizione della forza di gravità,
la parola chiave che consentirà all’esperto di simbologia di svelare
l’ultimo segreto…La trama del film ricalca in modo piuttosto fedele
quella del romanzo. Non è altro che una vera e propria “caccia al
tesoro” intrisa di mistero, di giochi enigmistici e di riferimenti
artistico-religiosi e, come tale, affascina e diverte. La figura del
monaco Silas, che compare ovunque, con gli occhi chiarissimi e spiritati,
simile a un fantasma, e si flagella dopo ogni omicidio, in realtà non fa
molta paura; e il riferimento all’Opus Dei suscita curiosità ma non è
certo credibile. C’è anche, nascosto, un “grande vecchio”, il Gran
Maestro del Priorato di Sion, la cui identità viene svelata in un colpo
di scena quasi finale: ma questo non basta a far definire il lavoro un
vero “thriller”. Resta un gioco a incastro, ben costruito, dove il
piano della fantasia e quello della realtà spesso si confondono o si
sovrappongono, portando buona parte degli spettatori (e di lettori) a
interrogarsi loro malgrado sul significato della figura di San Giovanni
nel Cenacolo leonardesco, sul valore del Concilio di Nicea del 325 o sugli
aspetti simbolici della Piramide di vetro del Louvre…
In ogni caso, da non perdere.
23 maggio
(A.B.) AMERICAN
DREAMZ Scritto
e diretto da Paul Weitz Attori protagonisti: Hugh
Grant, Tennis Quaid, Mandy Moore, Willem Dafoe. Uscita
prevista: 9 giugno Come
nazione, l’America sembra non stancarsi mai di “American Dreamz” e
degli aspiranti giovani talenti che vi si esibiscono. Questo programma
settimanale, campione di ascolti televisivi, si è impossessato di un
Paese che ora letteralmente dipendente dal suo dilemma “ chi resta e chi
viene eliminato”. “American Dreamz” è una creatura dell’esaltato e
spregevole Martin Tweed (Hugh Grant), il presentatore dello spettacolo,
sempre alla ricerca di una nuova celebrità del momento da sfruttare. IL CANE
GIALLO DELLA MONGOLIA Regia di
Byambasuren Davaa (la regista
del film La storia del cammello che piange) Uscita
prevista : 28 aprile Negli
sconfinati spazi del paesaggio mongolo vive una famiglia nomade. Durante
una delle sue passeggiate, Nansa, che ha sei anni, trova in una caverna un
piccolo cane e lo porta con sè a casa. Invece di abbandonarlo di nuovo,
come vorrebbe il padre, il cane diventa il fedele e inseparabile compagno
della bambina. Un giorno Nansa ne perde le tracce nella steppa e, durante
la ricerca, incontra un'anziana nomade che le racconta la commovente
leggenda del cane giallo della Mongolia... INAL
DESTINATION 3
Regia:
James Wong Scritto
da Glen MorganAttrice
protagonista: Mary Elizabeth Produzione:
Eagle Pictures Genere:
drammatico/horror Durata
115min. Uscita prevista: 30 marzo Wendy,
insieme ai suoi amici, festeggia in un parco divertimenti il diploma.
Mentre stanno per salire sulle montagne russe,Wendy ha la premonizione che su quella giostra succederà qualcosa di
tragico. Da qui una serie continua di premonizioni e di tragedie.
IL
CAIMANO
L’atteso
“Il Caimano” di Nanni Moretti, proiettato in anteprima per la stampa
al cinema Anteo di Milano, è un film che farà molto discutere. La trama
presenta due vicende che si sovrappongono.
La prima narra la volontà di realizzazione di un film
sull’ascesa di Berlusconi da parte di un produttore in crisi di nome
Bruno, mirabilmente interpretato da Silvio Orlando; la seconda
vicenda racconta la crisi
coniugale di Bruno con la bella moglie
Paola interpretata da Margherita
Buy. L’idea di realizzare il film sull’ascesa al potere di
Berlusconi nasce dalla lettura da parte di Bruno della sceneggiatura della
giovane Teresa splendidamente
interpretata da Jasmine Trinca. Ma il produttore troverà molte
difficoltà nel realizzare il film, sia
per problemi di finanziamento, che per il
rifiuto di importanti attori come Marco Pulici, Michele Placido,
di interpretare la parte di Berlusconi. Dopo un inizio molto
divertente, nel quale il Caimano, cioè Berlusconi è interpretato da Elio
De Capitani, suo perfetto sosia, e nel quale si racconta l’ascesa
del premier prima come immobiliarista e fondatore di reti televisive
e poi come politico, il film, per un lungo periodo, sembra
dimenticare la vicenda Berlusconi, per raccontare la commovente
crisi coniugale nella quale sono coinvolti la Buy, Orlando e i due
giovanissimi figli Andrea e
Giacomo, Daniele Rampello e Giacomo Passatelli. Dopo la
separazione della coppia e la crisi di Orlando che la separazione non
voleva, il protagonista troverà i mezzi per realizzare la scena finale
del film.. Questa volta Berlusconi sarà
uno strepitoso Nanni Moretti, che nella sequenza del processo verrà
condannato a sette anni di reclusione. All’uscita dal tribunale i grandi
applausi della gente per Berluscuni-Moretti e il
lancio di sassi e di bottiglie incendiarie per i giudici,
unitamente alle frasi del
Caimano- Moretti che in tono di vincitore dice che è stato eletto
democraticamente dal popolo e che i giudici ''invece di applicare la legge
decidono al posto degli elettori'', lasceranno
un segno sul significato politico del film. Il film, tutto
morettiano nella fattura, ha il pregio delle ottime interpretazioni dei
protagonisti, è mostra un Moretti altamente artistico nel modo di
rappresentare i diversi intrecci delle vicende, ma mostra anche un Moretti
in crisi dal punto di vista ideologico, in quanto traspare un grande punto
interrogativo sul personaggio Berlusconi. Cosa penserà
la sinistra anti-berlusconiana di questo ottimo lavoro
cinematografico? I tiepidi applausi della sala Anteo stracolma di
giornalisti e personaggi importanti fanno riflettere. Un film che farà
discutere. Un film da vedere. Milano
- Cinema Anteo - 23 marzo 2006
C. G. RISCHIO
A DUE
Regia:
D.J.Caruso
Produzione: Universal Pictures Protagonisti: Al Pacino, Matthew McConaughey ,Rene Russo
Ambientato nel mondo delle scommesse.Un film ambientato tra i
giocatori d'azzardo.Le
ricchezze vengono accumulate e perse con immensa rapidità.Protagonista
insieme ad Al Pacino c'è Matthev McConaughey neli paani del genio delle
scommesse sportive Brandon Lang, un ex giocatore di football che mette a frutto il suo vero talento: la capacità
di azzeccare i risultati delle partite.
A
CASA CON I SUOI
Paramount
Pictures presenta una Produzione
di Scott Rudin/Aversano Films Regia: Tom Dey Interpreti principali: Matthew McConaughey, Sarah Jessica Parker, Kathy
Bates, Terry Bradshaw Uscita
prevista: 31 marzo Tripp,
35 anni, non è mai stato capace di lasciare il nido. Ora i suoi genitori
disperati non ne possono davvero più
e ingaggiano la donna dei suoi sogni per convincerlo ad andarsene
da casa. Commedia divertente, ben interpretata dalla nuova
star McConaughey e dalla regina delle soap-opera Sarah Jessica Parker. MOOLAADE’
Regia,
soggetto e dialoghi: Ousmane
SembeneNazionalità:
Senegal Interpreti
principali: Coulibaly, Diarra, traore, Dao, Zeida, Compaore. Durata:
1h57min. Uscita prevista: 8 marzo Il
film affronta il grave problema della
mutilazione sessuale femminile. Collè Ardo vive in un villaggio africano.
Sette anni fa, si è rifiutata di sottoporre sua figlia alla pratica
dell’escissione, una pratica che considera barbara. Ora, quattro
ragazzine scappano per sottrarsi a questo rito purificatorio, e chiedono
protezione a Collè. Da qui lo scontro tra due valori: il rispetto del
diritto d’asilo (il Moolaadè) e l’antica tradizione dell’escissione
(la Salindè). Con questo film il regista Sembene Ousname, 82 anni, ha
vinto al Festival di Cannes 2004 la sezione Un certain regard . BASIC INSTINCT
2
Regia:
Michael Caton-JonesInterpreti
principali: Sharon Stone, David Morrisey, Charlotte Rampling, David Thewlis Durata:
113 min. Uscita prevista: 31
marzo Il
famoso psichiatra londinese Michael Glass è al culmine della sua
carriera. Carismatico e di successo, ha una fiorente attività
professionale, è molto rispettato dai suoi colleghi e i suoi scritti gli
valgono apprezzamento ed elogi. Quando l’ispettore capo della polizia
Roy Washburn chiede a Glass di effettuare una perizia su una donna bella e
affascinante collegata alla misteriosa morte di un campione sportivo, il
suo intero mondo ne risulterà sconvolto. La donna in questione è
Catherine Tramell,una scrittrice americana
di successo le cui storie spaventose corrispondono con frequenza
allarmante ad eventi reali.Il magnetismo tra i due immediato e…..ecc.
V PER
VENDETTA
Regia: James McTeigue Attori: Natalie Portman, Hugo Weaving, Stephen Rea, John Hurt Distribuzione:
Warner Bros Produzione
Wachowski
Genere: Fanta-Thriller
Durata :132’ In
una realtà immaginaria dove la Germania vince una Terza Guerra Mondiale e
l’Inghilterra cade sotto il fascismo. In questo scenario irrompe un
personaggio col volto mascherato. Il film è tratto da un fumetto di culto
di Alan Moore, scritto e prodotto dai fratelli Wachowski. Qualche critico
lo ha collocato tra 1984 di Orwell e Matrix. IL
MIO MIGLIOR NEMICO
Regia:
Carlo Verdone Attori:
Carlo Verdone, Silvio Muccino, Agnese Nano, Sara Bertelà
Distribuzione:
Filmauro Produzione:
Aurelio De Laurentis Genere:
Commedia
Durata: 110’ Il
film considera l’incontro tra Achille De Bellis
sposato con una ricca donna, proprietaria di una catena di hotel di
lusso e del giovane Orfeo squattrinato senza ambizioni. Film, ben
articolato, tratta varie tematiche del nostro tempo: scontro
generazionale, precarietà del lavoro, assenza di valori morali. Uno dei
migliori film di Verdone. Ottima interpretazione di Muccino . CENTRO CULTURALE FRANCESE: RASSEGNA
DEDICATA A JULIE GAYET Julie Gayet
giovanissima impara a suonare il piano, nutre una forte passione per il
canto lirico e decide a soli 17 anni, dopo la scuola di circo, di partire
per Londra dove segue i corsi di Jack Waltzer, presso l’“Actor’s
Sudio”. Dopo aver fatto la comparsa nel film “Bleu” di
Kieslowski 1993, Julie debutta nello
stesso anno nel film del giovane Antoine Rosières “A la belle étoile”,
in compagnia di una nuova generazione di attori. Nel 1995, incontra Agnès
Varda sul set di “Cercle de Minuit” e, una settimana dopo, la cineasta
le offre il ruolo principale in “Les cent et une nuit”, accanto a
Marcello Mastroianni e Michel Piccoli.Interpreta alcune commedie prima di
passare a film d’autori e rivela tutto il suo talento nel film di
Laurent Bouhnik “Select Hôtel” (1996) in cui ha il ruolo di una prostituta
junkie: interpretazione grazie alla quale vince il Prix
Romy Schneider e il premio
della migliore attrice europea a Brussel. Nel 2004, interpreta quattro
film tra cui “Clara et moi”, primo lungometraggio di Arnaud Viard
particolarmente notato dalla critica che abbiamo presentato a Milano il 21
gennaio scorso.Dotata di una straordinaria naturalezza nella recitazione
cinematografica, Julie Gayet è capace di impersonare, con sorprendente
versatilità, personaggi molto diversi tra loro. La giovane attrice cambia
stile ad ogni film, valorizzando ogni volta il proprio talento e
interpretando con forte personalità il ruolo di una lesbica in
“Pourquoi pas moi ?”, quello di una non vedente in “Ma caméra et
moi” e di una parucchiere innamorata dell’indeciso Pascal Greggory in
“La confusion des genres”. Infine, molti la ricorderanno nel ruolo della regina
Isabelle de France nella fiction “La maledizione dei templari” (“Les
rois maudits”) recentemente programmata in Italia sulle reti RAI. PRIME Diretto
da Ben Younger con Meryl Streep e Uma Thurman
Ambientata nello
sfondo molto colorato e movimentato della moderna Manhattan di oggi,
Prime è una
commedia romantica e spiritosa sulle prove e tribolazioni di due amanti
scombinati. Nel ruolo della protagonista cè lattrice nominata allOscar
UMA THURMAN (Kill Bill I e II, Pulp
Fiction) che interpreta Rafi, una produttrice fotografica
trentasettenne ferita da un recente divorzio, la quale incontra David (BRYAN
GREENBERG, in televisione con One Tree Hill), un pittore di ventitré anni appena uscito dal
college. Lattrice
vincitrice di vari premi Oscar MERYL STREEP (The Hours, Adaptation)
interpreta invece il ruolo della terapista di Rafi, THE
LIBERTINE Regia
di Laurence Dunmore con Johnny Depp L'ascesa
e la caduta di John Wilmot, meglio noto come Conte di Rochester. Poeta
satirico del XVII secolo, amico e confidente di re Carlo II nonostante il
suo pungente umorismo sovversivo avesse come bersaglio principale i reali
inglesi. In un'epoca in cui si stavano facendo rapidi progressi nel campo
della scienza, della letteratura e delle arti, il Conte scandalizzò la
buona società londinese per i suoi poemi audaci, il suo stile di vita
lascivo e le sue prodezze sessuali. A mettere in discussione la sua
posizione a corte fu l'amore per l'attrice Elizabeth Barry. La loro
relazione lo fece passare dai fasti e lussi dell'alta società agli abissi
della rovina, dove cercò la sua redenzione finale TRANSAMERICA Regia
di Duncan Tuker, con Felicity Huffman Bree
è un transessuale che vive nella periferia di Los Angeles. Fa due lavori
e cerca di risparmiare per pagarsi l'ultimo intervento, quello che la
renderà definitivamente una donna. Un giorno riceve una telefonata da New
York. All'altro capo del filo c'è un giovane delinquente, Toby, alla
ricerca del padre mai conosciuto. Bree si rende conto di essere la persona
che il ragazzo sta cercando ma non vuole assumersi la responsabilità di
un figlio. Ne parla con il suo terapista che lo di guardare in faccia il
suo passato prima di affrontare l'operazione decisiva. Inizia così il
loro viaggio lungo l'America alla volta di Los Angeles, alla ricerca di
loro stessi e del loro rapporto... PER SESSO O PER AMORE Regia
di Bertrand Blier, con Monica Bellucci e Gérard Depardieu.
Siamo a Pigalle. Monica Bellocci è Daniela, uno squillo di lusso. E’
bella da lasciare senza fiato. Il suo cliente (Bernard Campan) ha appena
vinto una grossa somma al Lotto. Chiede a Daniela “Quanto Prendi?” E
le propone di diventare la sua donna in cambio di una grossa cifra. Lei
accetta…..Ma Daniela non può lasciare così Charly (Gérard Depardieu)
e il mondo della notte…. MEMORIE
DI UNA GEISHA Regia:
Rob Marshall Attori: Ziyi Zhang, Ken Watanabe Durata: 120 min.
Uscita: 16 dic. Ambientato
in un mondo esotico e misterioso, che ancora oggi detiene un fascino
enorme, la storia ha inizio negli anni precedenti alla II Guerra Mondiale,
in cui una bambina giapponese viene strappata a una famiglia senza mezzi,
per lavorare come serva nella casa
di una geisha. Nonostante le angherie di una sua accanita rivale, che quasi
le spezza l’animo, la ragazza sboccia e diventa la leggendaria geisha
Sayuri. Colma di bellezza e
talento, Sayuri seduce gli uomini più potenti dei suoi giorni;
tuttavia il suo cuore batte segretamente per l’unico uomo che non potrà
mai avere. Columbia Pictures, la
DreamWorks Pictures e la Spyglass Entertainment presentano Memoirs
of a Geisha, una produzione
Amblin Entertainment/Douglas Wick & Lucy Fisher Production,
interpretata da Ziyi Zhang, Ken Watanabe, Michelle Yeoh, Koji
Yakusho, Youki Kudoh, Kaori Momoi, Tsai Chin, Cary-Hiroyuki Tagawa, Suzuka
Ohgo e Gong Li. Il film è diretto da Rob Marshall, e tratto da una
sceneggiatura di Robin Swicord, basata sul libro di Arthur Golden. I
produttori sono Lucy Fisher, Douglas Wick e Steven Spielberg. I produttori
esecutivi sono Roger Birnbaum, Gary Barber, Patricia Whitcher e Bobby
Cohen. Il coproduttore è John DeLuca. Il direttore della fotografia è
Dion Beebe, ACS, ASC; la scenografia è di John Myhre, il montaggio di
Pietro Scalia, A.C.E., i costumi di Colleen Atwood, e la musica di John
Williams. CAPRI,
HOLLYWOOD - KIMBO INTERNATIONAL FILM FESTIVAL (dal 27
dic. al 2 gen.) Il
Festival propone un ricco calendario di anteprime nazionali ed
internazionali e una rassegna delle opere italiane più significative
della stagione . Verranno premiati con i Capri Awards gli attori, gli
autori ed i protagonisti del grande schermo ed offrirà una vetrina
globale ai giovani italiani più meritevoli della stagione, al fianco
delle stelle del cinema internazionali. Capri-Hollywood giunto alla decima
edizione è un evento che ha ormai una sua precisa collocazione nello star
system globale, secondo per visibilità solo a la Mostra di Venezia.
Il programma in cartellone prevede anche una sezione dei cortometraggi per
i giovanissimi. Milano
- Terrazza Martini - 2 dicembre 2005 agostino guzzardella THE BIG WHITE Regia: Mark Milod, Attori:
Robin Williams, Holly Hunter, Durata: 105
min. Paul
Barnell, uno sfortunato agente di viaggi (Robin Williams) e sua moglie
Margaret (Holly Hunter) vivono in Alaska in condizioni non proprio
idilliache. Ma un giorno però Paul pensa di aver trovato la soluzione a
tutti i suoi problemi. Essendosi imbattuto per puro caso nel cadavere di
una vittima di un omicidio, Paul ha un’idea brillante: potrebbe
finalmente incassare i soldi di una polizza sulla vita a nome del
fratello, cercando di far passare il morto per il fratello Raymond (Woody
Harrelson), scomparso da casa da tanti anni. Riusciranno un corpo
congelato, un fratello scomparso e una succulenta polizza assicurativa a
procurargli il denaro sufficiente per risolvere i suoi problemi finanziari
e per curare come si deve la moglie malata di mente ? Sembrerebbe che le
cose funzionino, almeno fino all’entrata in scena di un ambizioso ma
molto scettico perito delle assicurazioni (Giovanni Ribisi), di due
aspiranti sicari (Tim Blake Nelson e Earl Brown) e dell’inatteso ritorno
del fratello di Paul. Alison Lohman (che interpreta la fidanzata di Ted,
il perito delle assicurazioni interpretato da Ribisi) completa il cast di
questa commedia divertente diretta da Mark Mylod, scritta da Colin Friesen.
“The Big White” è prodotto da Christopher Eberts, Chris Roberts e
John Schimmel della Ascendant Pictures. MAI
PIU’ COME PRIMA “MAI
+ COME PRIMA” è la storia di un gruppo di ragazzi che per la prima
volta devono confrontarsi con importanti aspetti della vita, come il
coraggio, il dolore, la responsabilità e la sessualità,
e che alla fine dovranno trovare la forza per
esercitare la libertà di scegliere il proprio destino, contro le
pressioni della famiglia e della società.Questi temi importanti sono il
sottotesto di una storia forte, avventurosa ed epica. Una sorta di
iniziazione che i ragazzi devono attraversare per diventare uomini. Uno
dei personaggi è un portatore di handicap, un diverso. Un ragazzo
sensibile ed auto ironico che ha bisogno di relazioni sincere piuttosto
che di pietismo. La sua presenza nel gruppo costringe in qualche modo gli
amici ad affrontare il tema della diversità e della solidarietà.La
storia incomincia a Roma, dove incontriamo Lorenzo, Giulia, Enrico,
Martina, Fava e Max alle prese con gli esami di maturità e conosciamo le
loro famiglie. Vediamo i rapporti un po’ superficiali esistenti tra i
ragazzi, e quelli conflittuali che hanno con i genitori. I sei ragazzi
non sono grandi amici ed è quasi per caso che partono insieme per
la vacanza. Vorrebbero andare al mare ma finiscono in montagna. Il ruolo
della natura ha una grande importanza nella storia. La maestosità e la
bellezza delle Dolomiti ne sono lo sfondo. La scoperta della natura, della
sua dolcezza ma anche della sua potenza sono il mezzo attraverso il quale
i ragazzi compiono la loro iniziazione. Partono per un trekking che, passo
dopo passo, si trasforma in una sfida, tra di loro ma anche con se stessi.
Quando gli avvenimenti diventano drammatici vediamo come i ragazzi
troveranno l’unità, e come il sentimento dell’amicizia
aiuti loro ad avere coraggio e ad essere solidali. Ritornano in
città. Alla “vita reale”. Ma per i ragazzi è difficile.
L’esperienza vissuta in montagna li ha portati alla necessità di
trovare un senso più alto per la loro vita. Ed ognuno dei ragazzi
comincia a sviluppare le proprie doti uniche, i doni nascosti, e a
prendere così delle decisioni coraggiose per il proprio futuro.
Niente sarà mai più come prima.
Giacomo Campiotti LA
MARCIA DEI PINGUINI Un
film di Luc Jacquet raccontata
da Fiorello durata:
80 min. uscita:
18 novembre La
storia dei Pinguini Imperatore e del loro ciclo riproduttivo è unica al
mondo. Riunisce amore, dramma, coraggio e avventure nel bel mezzo
dell’Antartico,la regione più isolata e inospitale del pianeta. Una
storia offerta dalla natura, che si perpetua da millenni e che gli uomini
hanno scoperto solo all’inizio del XX secolo. Il film narra questa
storia straordinaria. VALIANT
- PICCIONI DA COMBATTIMENTO regia
di Gary Chapman storia originale di George
Webster durata:
75 min. uscita : 28 ottobre Questo
film di animazione realizzato in digitale racconta la storia di un giovane
piccione di nome Valiant il quale, nonostante la sua esile
corporatura riesce ad entrare a far parte della Squadra dei Piccioni
Viaggiatori al Servizio di Sua Maestà.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, i piccioni viaggiatori furono
di enorme utilità agli Alleati perché consegnavano messaggi importanti
da una sponda all’altra della Manica, riuscendo al tempo stesso a
sfuggire ai temibili attacchi dei falchi al servizio dei nemici. TUTTI
I BATTITI DEL MIO CUORE Regia
di Jacques Audiard Sceneggiatura
di Jacques Audiard e Tonino Benacquista Fotografia
di Stéphane Fontane Scenografia di François Emmanuelli Costumi
di Virginie Montel Montaggio di Juliette Welfling Musica
di Alexandre Desplat Con
Romain Duris, Niels Arestrup, Jonathan Zaccai, Lin-Dan Pham Durata:
107 min. Uscita: 11 novembre Tom
è un orribile (moralmente, s'intende) uomo moderno. Oppresso da un
conflitto edipico mai risolto, non sa chi è, è nevrotico e cattivo.
Affarista immobiliare di successo, gestisce in prima persona gli sgomberi
dei caseggiati che acquista per pochi soldi, scacciandone gli abitanti –
perlopiù sans papiers – infilandogli ratti in casa o, assieme ai
suoi soci, prendendoli a bastonate di notte.A un certo punto, per un
incontro casuale, riprende il filo di un talento musicale perduto e va a
lezione di pianoforte. Così per lui si apre una possibilità di riscatto
attraverso la musica.
Il regista di questo film, Jacques Audiard, aveva girato nel 2001 Sulle
mie labbra, un ottimo noir capace di realizzare un soggetto ambizioso
avvalendosi dell’interpretazione di un’attrice eccezionale, Emmanuelle
Devos.
Purtroppo
in Tutti i battiti del mio cuore, la Devos fa solo un cammeo, il film è
al 90% maschile e, nel suo maschilismo, abbastanza stereotipato.
È un film
difficile perché non offre nessun personaggio che susciti simpatia, e
potrebbe essere la descrizione di una penosa contemporaneità. Ma non
riesce, ugualmente, a convincere. A tratti appare sfilacciato e
l’ellissi (salto di tempo) finale che lascia la storia né chiusa né
aperta sembra un modo di arrivare in fondo a una materia che non si sapeva
più come trattare. Alessandro
Magherini
alessandro.magherini@rcm.inet.it CRASH
CONTATTO FISICO
Di
Paul Haggis Soggetto di Paul HaggisFotografia
di J. Michael Muro Scenografia di Laurence Bennet Costumi
di Linda Bass Musica di Mark Isham Con
Sandra Bullock, Jennifer Esposito, Matt Dillon Uscita:
11 novembre 2005 Durata: 107 min. Immaginate
la tavola del gioco della tela e mettete in ogni snodo un personaggio, poi
fatene il protagonista di una storia e fate in modo che tutte le storie,
come nel gioco, siano collegate una all’altra. Avrete creato un intreccio multiplo, modalità
narrativa dagli illustri trascorsi (pensate all’Orlando furioso
dell’Ariosto) e dal presente meno aulico (pensate a Beautiful).
Con tempi meno diluiti rispetto a un poema epico o a una soap che ha
davanti a sé l’eternità, questo schema è stato usato ripetutamente
nel cinema, e mi limito a citare un film recente, 21 grammi di
Alejandro González Iñárritu, perché, oltre allo schema narrativo di
cui sopra, ha altri punti in comune con questo Crash cui i
distributori italiani hanno voluto far seguire l’incongruente – anche
se ispirato ad una battuta iniziale del film – sottotitolo contatto
fisico. Dunque, Crash ha in comune con 21 grammi la
tematica della violenza e dell’incomprensione nella grande città
americana – non certo l’insistenza sul flashback, né l’uso
ossessivo della macchina a spalla, ché Crash presenta uno stile
pulito, quasi altmaniano – con la differenza, però, che qui l’accento
è posto sulle problematiche iter-razziali. E quanta stupidità, quanti
luoghi comuni vengono fuori! L’America, altro che melting pot!
Razzismo volgare con un velo ipocrita di political correctness. Da
non lasciar passare inosservato. Alessandro
Magherini alessandro.magherini@rcm.inet.it
OLIVER
TWIST
Regia di Roman Polanski, Nazionalità:
Francese , Durata: 129 min, Uscita: 21 ottobre 2005 Il piccolo orfano Oliver Twist (interpretato da Barney Clark) vive,
insieme a tanti altri ragazzini, in una casa lavoro dove il cibo
scarseggia. Essendo stato scelto come rappresentante dagli altri
ragazzini, una sera dopo cena Oliver Twist si fa avanti con il Direttore
della Casa Lavoro chiedendo più cibo per tutti. Etichettato come elemento
di disturbo dal signor Bumble (Jeremy Swift), direttore della Casa Lavoro,
e dall’intero comitato, Oliver viene offerto come apprendista a chiunque
accetti di prenderlo con sè. Dopo essere scampato per un pelo alla
bottega di uno spazzacamino – un lavoro pericoloso che ha già visto la
morte di tanti bambini, morti asfissiati a forza di scendere lungo i
cammini, Oliver viene scelto come apprendista dall’impresario di pompe
funebri, Sowerberry (Michael Heath). Sul lavoro, Oliver litiga e fa a
pugni con Noah Claypole (Chris Overton), un altro apprendista che lo ha
provocato facendo allusione alla morte di sua madre. Picchiato
ingiustamente per quello che ha fatto, Olivier riesce a fuggire e se ne va
a Londra. Giunto alla periferia della città, stremato e affamato
Oliver incontra Artful Dodger (Harry Eden) che gli offre un posto dove
dormire. Il piccolo e ingenuo Oliver non conosce i meccanismi che regolano
i loschi bassifondi di Londra e senza neanche sapere bene di cosa si
tratti, viene inglobato in una banda di giovani scippatori gestita dal
sinistro signor Fagin (interpretato da Sir Ben Kingsley. Una mattina,
Oliver esce con Dodger e Charley Bates (Lewis Chase), un altro dei ragazzi
di Fagin, e si rende conto per la prima volta di quale sia il loro vero
lavoro assistendo in diretta al furto perpetrato da Dodger ai danni di un
passante, il signor Brownlow (Edward Hardwicke). Quando Brownlow si
accorge che lo stanno derubando, accusa erroneamente del furto il piccolo
Oliver il quale, dopo un inseguimento finito con il suo atterraggio in
seguito ad un pesante colpo in testa, viene arrestato e portato dalla
polizia. Durante l’interrogatorio davanti all’austero magistrato, il
signor Fang (Alun Armstrong), un testimone prova l’innocenza di Oliver e
in un atto di profonda generosità il signor Brownlow decide di portarselo
a casa per dargli la possibilità di salvarsi e cominciare una nuova vita.
E così il suo accusatore diventa il suo benefattore e Oliver si
trasferisce a casa del signor Brownlow dove verrà trattato molto bene,
anche dalla sua governante, la signora Bedwin (Frances Cuka). Nel
frattempo, Fagin e Bill Sykes temono che Oliver li tradisca spifferando i
loro nomi alla polizia e sono determinati a rintracciarlo per riportarlo
nella tana di Fagin. Convinto
dell’onestà di Oliver, Brownlow lo incarica di effettuare per suo conto
un pagamento di cinque sterline ad un commerciante della zona e di
restituirgli cinque libri. Ma mentre è per strada, Oliver viene rapito da
Sykes e Nancy e il signor Brownlow, pensando che Oliver sia scappato con i
suoi soldi, conclude che il ragazzino non è altro che un misero
ladruncolo, come sospettava e sosteneva il suo amico Grimwig
(Paul Brooke). Tornato nella
tana dei ladri, Oliver viene raggirato da Fagin che lo costringe a
descrivergli la casa di Brownlow e il suo prezioso contenuto. Sykes e il
suo collega di malefatte Toby Crackit (Mark Strong) obbligano Oliver ad
accompagnarli per compiere una rapina a mano armata a casa di Brownlow:
hanno bisogno di un ragazzino che riesca a passare dalla finestra e ad
aprirgli il portone d’ingresso. La rapina fallisce perché i ladri
vengono scoperti e nella confusione che segue Oliver viene colpito. Ferito
ad una spalla, il ragazzino viene portato via – sanguinante - da Bill
Sykes che ha tutte le intenzioni di buttarlo nel fiume.
Ma sarà Sykes a scivolare e a cadere nelle acque che corrono
rapide. Toby riporta Oliver
da Fagin dove il ragazzino viene curato mentre Bill Sykes riesce
faticosamente a emergere dal fiume e a tornare alla tana tremante per la
febbre. Una volta arrivato dice chiaro e tondo a Fagin che devono
liberarsi di Oliver una volta per tutte altrimenti la loro sorte sarà
segnata. Ma Nancy, che teme per la vita di Oliver, contatta il signor
Brownlow e organizza un incontro sotto il London Bridge. Purtroppo Fagin
l’ha fatta seguire ed in un impeto di rabbia, Bill Sykes la uccide. La
migliore amica di Nancy, Bet (Ophelia Lovibond) scopre il cadavere e
informa la polizia che si mette sulle tracce di Bill Sykes.
Il signor Brownlow è molto preoccupato per la sicurezza di Oliver
e la sua ansia aumenta quando viene a sapere che la polizia ha trovato
Sykes e Oliver nella casa di Toby Crackit, nei bassifondi di Londra.
E quando arriva la polizia, Sykes, usando Oliver come scudo, fugge
saltellando sui tetti scivolosi inseguito dalla polizia e da una folla
ostile. All’improvviso, però, distratto dal suo cane scivola e resta
accidentalmente impiccato. Qualche
tempo dopo, vediamo Oliver e il signor Brownlow che fanno visita a Fagin
rinchiuso nella prigione di Newgate dove il capo della banda sta
letteralmente uscendo di senno. Nonostante tutte le sue disavventure e il
male che gli ha fatto, Oliver prova simpatia e compassione per quel
relitto umano e sulla via del ritorno, seduto su una carrozza accanto al
signor Brownlow, trattenendo a stento le lacrime Oliver prega in silenzio
per Fagin mentre si dirige verso un nuovo giorno e verso la promossa di
una nuova vita. QUEL
MOSTRO DI SUOCERA Diretto
da Robert Luketic. Con Jane Fonda e Jennifer Lopez. Uscita nelle
sale: 7 ottobre
Dopo anni passati alla ricerca dell’Uomo Ideale, Charlotte ‘Charlie
Cantilini (Jennifer Lopez) finalmente incontra l'uomo dei suoi sogni:
Kevin Fields (Vartan) e scopre
che sua madre Viola (Jane Fonda) è invece la donna dei suoi incubi.
Conduttrice di notiziari televisivi da poco licenziata, sopraffatta
dal timore di perdere suo figlio proprio come ha perso la sua carriera,
Viola è determinata a terrorizzare la nuova fidanzata del figlio
trasformandosi nella peggiore delle suocere. Mentre l?assistente di
vecchia data di Viola: Ruby (Wanda Sykes) fa del suo meglio per aiutare
Viola a mettere in atto i suoi pazzi progetti, Charlie decide di passare
al contrattacco e, una volta gettato il guanto, le due donne innescano una
battaglia senza esclusione di colpi per stabilire chi delle due sarà la
primadonna. GENESIS Scritto
e diretto da Claude Nuridsany e Marie Pérennou Fotografia
di Claude Nuridsany, Marie Pérennou, Patrice Aubertel, William Lubtchanksy,
Cyril Tricot, Responsabile del suono Laurent Quaglio Musica
di Bruno Coulais, Con Sotigui Kouyaté Durata:
80 min. Uscita: 30 sett. 2005
http://mailrr.aruba.it/cgi-bin/sqwebmail?timestamp=1127976962&md5=oDOH1rG4M9wJEEPmsZdTlA%3D%3D&redirect=http%3A%2F%2Fwww.genesis-lefilm.com%2F Film
biologico-naturalistico realizzato con tecnica e poesia. Presenta
riprese effettuate in Islanda, Madagascar, Galapagos, Polinesia. Ci sono
spermatozoi, feti, amebe, meduse, perioftalmi, camaleonti, iguane,
opilionidi, cavallucci
marini e ranocchioni, sempre visti con un occhio che ne sa cogliere la
grazia, l’intima bellezza (certo, anche degli spermatozoi!).
Belle scene istruttive, legate insieme dagli interventi di un narratore.
Che è un vero narratore: Sotigui Kouyaté, griot del Burkina Faso
dalle lunghe, splendide mani, anche attore di teatro e cinema, a suo tempo
fra gli interpreti del sublime Mahabarata di Peter Brook. Sotigui
parla di biologia con linguaggio da artista, racconta l’origine del
mondo cuocendo un brodo in un grande paiolo, tocca un tamburo, sintetizza
il mors tua vita mea del mondo animale in una frase semplice e
profonda: la vita è cannibale. E introduce, così, le sequenze
documentaristiche in cui musica e immagini viaggiano all’unisono, gli
opilionidi (ragni dalle gambe lunghe) danzano sulle loro tele e i rospi
copulano saltando nello stagno. Nel suo genere, Genesis è proprio
un bel film, e se avete dei bambini vi consiglio di portarli a vederlo.
LA
DAMIGELLA D’ONORE Regia di
Claude Chabrol, Sceneggiatura di Pierre Leccia e Claude Chabrol Tratto dal
romanzo di Ruth Rendell Fotografia di
Eduardo Serra, Scenografie di Françoise Benoît-Fresco Montaggio di
Monique Fardoulis, Musica di Matthieu Chabrol Con Benoît
Magimel, Laura Smet, Aurore Clement, Bernard Le Coq Durata 110
minuti,
Uscita 23
settembre Un lungo camera
car fa da sfondo ai titoli di testa e ci presenta la città: la
periferia di Nantes, verso la foce della Loira.Si comincia con una strana
sparizione, poi entrano in scena
i personaggi. Immaginate un giovanotto
ragionevole e responsabile, bravo lavoratore, forse un’ideina sfigato.
Un giorno, si trova fra le cosce di una ragazza bella e misteriosa,
esageratamente intensa, che lo lega a sé di una passione totalizzante.
Tutto
bene, direte. Sì, ma c’è qualcosa di inquietante e presto lei gli
chiederà un’impossibile prova d’amore Con La
damigella d’onore, Claude Chabrol realizza il suo
cinquantaquattresimo film. Il primo era Le beau Serge e fu girato
nel 1958. Eppure non c’è un briciolo di stanchezza: lo stile è
riconoscibile ma non c’è niente di ripetitivo. I personaggi non hanno
bisogno di presentazioni, entrano subito in azione e col loro
comportamento si fanno conoscere, i tempi sono quelli di un parlato privo
di fretta, inquietudine e turbamento, tensione e ironia trasudano dallo
schermo senza bisogno di colpi di scena o artifici ad effetto. E’ il
cinema di un grande maestro, uno che sa raccontare. E che vi saprà
attirare e sorprendere. La damigella d’onore è un film da non
perdere, con una storia raccontata senza sbavature, ottime scenografie e
fotografia, e interpretato da un cast di attori bravissimi, fra cui spicca
il protagonista, Benoît Magimel, già visto nel crudo La pianista
di Michael Haneke e qui chiamato a una prova fatta di precisione e di
sfumature, nella quale dimostra una capacità e una vena attoriali di
valore assoluto. Alessandro
Magherini L'IMPERO
DEI LUPI
Un film di
Chris Nahon Con Jean
Reno, Arly Jover,J. Quivrin, Laura Morante Durata 2h 8
min. http://www.medusa.it/ Anna Heymes,
trent’anni, è la moglie di uno dei più alti funzionari del Ministero
degli interni. Da più di un mese soffre di terribili allucinazioni
e di regolari crisi di amnesia, al punto da non riconoscere il
volto del marito e di cominciare a dubitare della sua onestà. Nel
frattempo, nel X arrondissement, il capitano di polizia Paul Nerteaux,
riceve l’incarico di indagare sulla morte di tre donne turche che
lavoravano in laboratori clandestini e i cui corpi sono stati atrocemente
mutilati. Per riuscire ad infiltrarsi tra la comunità turca del
quartiere, Nerteaux non ha altra scelta che rivolgersi a Jean-Louis
Schiffer, un ex collega, con la fama di poliziotto implacabile. |