venerdì, Aprile 18, 2025
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Il Quartetto Adorno e Miguel da Silva per “Mozart for Five” In Conservatorio


Un quintetto d’archi d’eccezione ha animato il concerto “Mozart for Five” organizzato dalla “Società dei Concerti” nella splendida cornice del Conservatorio.

Il Quartetto Adorno, formato da Edoardo Zosi, Liù Pellicciari, Benedetta Bucci e Francesco Stefanelli era affiancato per l’occasione dal celebre violista franco-svizzero Miguel da Silva. Il programma, interamente dedicato a Mozart, comprendeva tre quintetti per archi – due violini, due viole e un violoncello – che rappresentano tre fasi distinte della sua evoluzione compositiva. Il n.1 K. 174, primo della serie di sei quintetti, composto a soli 17 anni, è un esperimento giovanile: elegante e brillante, ancora legato allo stile galante.
Con i quintetti n.3 K. 515 in do maggiore e n.4 K. 516 in sol minore, entrambi del 1787, Mozart raggiunge una piena maturità, sia formale che espressiva. Il K. 515 si distingue per il suo respiro sinfonico, il tono solare e l’architettura monumentale; il K. 516, invece, si immerge in un mondo drammatico e introspettivo, con momenti di intensa malinconia che si sciolgono solo nel sorprendente finale in maggiore. Insieme, questi capolavori mostrano la profondità espressiva e la raffinatezza del linguaggio cameristico mozartiano. Le interpretazioni, tutte di altissimo livello, hanno messo in luce le qualità di ogni singolo componente dell’ensemble. La parte del primo violino, affidata a Edoardo Zosi, la più esposta e virtuosistica, ha brillato per precisione e intensità: dotato di un vibrato raffinato e di sonorità all’occorrenza sottili e poetiche, ha mostrato tutta la sua maturità interpretativa, perfettamente sostenuto dai colleghi.
Ottima la sinergia con il secondo violino di Liù Pellicciari, solido e musicale. Di grande espressività anche il violoncello di Francesco Stefanelli, così come le due viole, con una menzione speciale per Miguel da Silva, protagonista di momenti di altissima resa espressiva in dialogo perfetto con Zosi. Un concerto splendido, accolto da fragorosi applausi del pubblico in Sala Verdi. Come bis, il quintetto ha proposto la ripetizione del Minuetto del n.1 K. 174, eseguito nella versione mozartiana con un Trio alternativo particolarmente interessante che Mozart aveva però preferito sostituire.
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