Il Quartetto Janáček, fondato nel 1947 e stabilizzatosi nella sua prima formazione nel 1955, continua oggi la sua attività con una nuova generazione di musicisti. L’ensemble porta avanti con dedizione la tradizione musicale ceca e slovacca, con particolare attenzione all’opera di Leoš Janáček (1854-1928). L’attuale formazione comprende Miloš Vacek e Richard Kružik ai violini, Jan Řezniček alla viola e Lukáš Polák al violoncello. Ospiti delle Serate Musicali di Milano, i quattro musicisti hanno presentato un programma raffinato con musiche di Antonín Dvořák, Leoš Janáček e Claude Debussy, intrattenendo il pubblico della Sala Verdi senza il consueto intervallo. Il concerto si è aperto con il Quartetto per archi in re minore op. 34 di Dvořák. Nei suoi quattro movimenti, l’interpretazione degli strumentisti ha messo in luce un suono omogeneo e un perfetto equilibrio timbrico, esaltando la ricchezza melodica di questa splendida partitura. A seguire, il Quartetto per archi n. 1 di Janáček, ispirato a “La Sonata a Kreutzer” di Tolstoj. Questo brano, dalle sonorità più ruvide e moderne, ha rivelato tutta l’energia e le influenze folcloristiche tipiche dello stile del compositore moravo, evidenziando la sensibilità interpretativa dell’ensemble. Infine, il Quartetto per archi in sol minore op. 10 di Debussy ha portato in sala un caleidoscopio di colori e suggestioni, con una scrittura ricca e impressionistica, eseguita con grande intensità ed eleganza. Il pubblico, numeroso e attento, ha salutato l’esibizione con calorosi applausi, premiando l’ensemblecon meritatissimi fragorosi applausi. In risposta, il Quartetto Janáček ha concesso un bis d’eccezione: un energico Presto di Janáček, perfetta conclusione di una serata musicale di alto livello. Bravissimi! (Foto di Cesare Guzzardella)
18 febbraio 2025 Cesare Guzzardella
