Non capita spesso di ascoltare dal vivo l’integrale degli Studi di Fryderyk Chopin, opere che, eseguite per intero, svelano la straordinaria inventiva, profondità musicale e il virtuosismo del compositore polacco. I due cicli, Op. 10 (composta tra il 1829 e il 1832) e Op. 25 (tra il 1832 e il 1836), assumono un significato particolare se presentati nella loro interezza: non soltanto una sfida tecnica per l’interprete, ma un viaggio artistico coerente e affascinante per l’ascoltatore. A raccogliere questa sfida, in un concerto straordinario organizzato da Serate Musicali nella splendida cornice del Conservatorio di Milano, è stato il giovane prodigio canadese Kevin Chen, nato a Calgary nel 2005. Chen ha proposto una lettura di grande maturità, aprendo la serata con il Notturno in do minore Op. 48 n. 1 (1841), scelto con gusto per introdurre l’intensità lirica e il mondo poetico di Chopin. Vincitore di prestigiosi concorsi internazionali come il Premio Liszt di Budapest (2023), il Concorso di Ginevra (2022) e il Rubinstein Piano Competition di Tel Aviv (2023), Kevin Chen ha dimostrato non solo una tecnica impeccabile — con cui domina la tastiera rendendo ogni passaggio naturale e fluido — ma anche qualità interpretative fuori dal comune. Nei 24 Studi, molti dei quali tra i più noti e temuti del repertorio pianistico, il pianista ha saputo bilanciare forza ed eleganza, con una gestione articolata delle dinamiche e una precisione digitale impressionante.

Particolarmente incisive le esecuzioni degli Studi più virtuosistici — come l’Op.10 n.4 e l’Op.25 n.11 (“La tempesta”) — in cui ha mostrato grande controllo e potenza. Nei brani più lirici e introspettivi, come l’Op.25 n.1 e l’Op.10 n.6, un approccio ancora più meditativo e riflessivo potrebbe nel tempo arricchire ulteriormente la sua lettura A soli vent’anni, l’alto livello raggiunto da Kevin Chen impressiona e fa ben sperare per il futuro di una carriera già avviata con successo. Il pubblico della Sala Verdi ha tributato applausi calorosi al termine del recital, premiati da un bis di grande effetto: il Grande Valzer Brillante in Mi bemolle maggiore Op.18, eseguito con perizia tecnica straordinaria e una raffinatezza espressiva da vero artista.
8 aprile 2025 Cesare Guzzardella