Un programma vario e coinvolgente ha caratterizzato “Nuovi percorsi del pianoforte”, il concerto organizzato all’Auditorium Di Vittorio di Porta Vittoria. Il pianista Marino Formenti ha proposto un raffinato itinerario musicale, eseguendo brani di ben nove autori: Molino, Bach, Belloni, Messiaen, Kurtág, Spazzoli, Schubert, Godio e Lennon. L’alternanza tra compositori storici e contemporanei – alcuni dei quali meno noti al grande pubblico – ha dato vita a un programma intelligente e trasversale, nel quale le opere di Bach e Schubert si sono intrecciate con quelle più recenti di Kurtág, Messiaen e di giovani autori. Maurizio Franco, nell’introduzione al concerto, ha sottolineato l’originalità di questa scelta, che conferma Formenti tra i pochi musicisti capaci di spaziare con naturalezza nel vasto universo pianistico. Tra i compositori viventi, P. Molino (1947) si distingue per la ricerca melodica, mentre L. Belloni (1969) predilige un approccio coloristico e F. Spazzoli (1964) esplora strutture più complesse. Di grande impatto il brano Senbal di G. Godio (1990), apprezzato per la sua solida costruzione armonica. Formenti ha dimostrato la sua versatilità nell’affrontare stili diversi, dalle forme più lineari alle più articolate, come nei brani di G. Kurtág (1926) e soprattutto nel virtuosistico Regard de l’Église d’Amour di O. Messiaen (1908-1992). Il concerto ha trovato anche un tocco di dolcezza: il delicato arrangiamento di Oh My Love di John Lennon, eseguito con intensa espressività. Le interpretazioni complessivamente ottime di Formenti hanno conquistato il numeroso pubblico presente, che lo ha applaudito calorosamente. (Foto di Cesare Guzzardella)
