Straordinario concerto sinfonico di Myung-Whun Chung alla guida della Filarmonica della Scala.
Alla seconda replica di ieri sera, in un Teatro alla Scala gremito, il pubblico ha tributato una meritatissima ovazione finale al direttore sudcoreano, che con un gesto elegante e movimenti del corpo appena accennati ha saputo plasmare gli eccellenti orchestrali scaligeri, dando vita a due interpretazioni di altissimo livello espressivo.
In programma, due celebri capolavori che segnano la storia della musica dei primi decenni dell’Ottocento: la Sinfonia in si minore D.759 “Incompiuta” di Franz Schubert (1797-1828), composta nel 1822, e la Sinfonia n. 7 in la maggiore op. 92 di Ludwig van Beethoven (1770-1827), risalente al 1812.
Due lavori fondamentali, accomunati da una straordinaria forza espressiva che Chung ha saputo esaltare con una direzione rigorosa ma al tempo stesso vibrante. Nell’Incompiuta, il maestro ha messo in luce l’atmosfera sospesa e il lirismo dolente dell’Allegro moderato iniziale, con archi di straordinaria morbidezza e fiati scolpiti con raffinata precisione. Nella Settima beethoveniana, invece, ha trovato un perfetto equilibrio tra i quattro movimenti, culminando in un Allegro con brio finale di travolgente potenza ritmica, capace di sprigionare tutta l’energia, quasi visionaria, di questa sinfonia.
Chung, nominato direttore emerito della Filarmonica della Scala nel 2023, chiamato per l’occasione a sostituire Riccardo Chailly indisposto, ha saputo imprimere alla serata una straordinaria chiarezza espositiva, valorizzando ogni frase musicale e mettendo in risalto le qualità di ogni sezione orchestrale. Il risultato è stato un’interpretazione memorabile, capace di coinvolgere ed emozionare profondamente il pubblico.
Alla fine, un lungo applauso caloroso ha consacrato il successo del direttore e della grande Filarmonica della Scala, che ancora una volta ha dimostrato la sua eccellenza. (Foto in alto di Piero Polenghi)
22 marzo 2025 Cesare Guzzardella
