mercoledì, Aprile 2, 2025
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“Tasti e Impasti” con Marco Pasini allo Spazio Teatro89

Un altro eccellente pomeriggio musicale ai Concerti di Spazio Teatro 89 di Via Fratelli Zoia 89. L’organizzatore Luca Schieppati ha scelto un titolo perfetto per l’evento: “Musica, Amore e Torte – Tasti e impasti in dolce connubio”. 

Protagonista di questa originale fusione tra arte e pasticceria è stato il pianista e maestro-pasticcere Marco Pasini. Concertista di lunga esperienza e appassionato creatore di torte e panettoni da circa vent’anni, Pasini, docente di Conservatorio, ha affinato la sua seconda vocazione seguendo corsi gastronomici con Achille Zoia e Iginio Massari. Il raffinato programma musicale, con brani di Franz Liszt (1811-1886), Sergej Prokof’ev (1891-1953) e Edvard Grieg (1843-1907), ha trovato una suggestiva pausa dedicata alla presentazione di alcune delle sue creazioni dolciarie. Già alla vista, i prodotti rivelavano la maestria dell’artista, che ha condiviso con il pubblico alcuni dettagli sulla loro preparazione. Sul fronte musicale, Pasini ha aperto il concerto con la monumentale e virtuosistica Fantasia quasi Sonata- Après une lecture du Dante di Liszt, un brano di straordinario impatto sonoro, dove tensione e lirismo si intrecciano per oltre quindici minuti. L’interpretazione è stata di altissimo livello tecnico ed espressivo, con un perfetto equilibrio tra potenza e introspezione. A seguire, una selezione da Romeo e Giulietta op. 75 di Prokof’ev, dove Pasini ha messo in luce la sua sensibilità analitica e narrativa, 

restituendo al pubblico la ricchezza emotiva della partitura. Successivamente, ha eseguito due brani di Grieg, Ich liebe dich – trascrizione pianistica dal lied-,ed Erotik, entrambi caratterizzati da una liricità intensa ed elegante. Non poteva mancare il celebre Sogno d’amore n. 3 di Liszt, reso con tocco delicato e perfetta cura della linea melodica. Nella parte finale del concerto, Pasini ha eseguito il suggestivo Sonetto n. 104 del Petrarca e il trascendentale Mazeppa (Studio trascendentale n. 4), brano di straordinaria difficoltà tecnica che, al pari della Fantasia quasi Sonata, ha messo in risalto la sua capacità di dominare la scrittura lisztiana con intensità e brillantezza. A suggellare la serata, un bis di rara bellezza: la poetica Gondoliera di Liszt, che ha chiuso il concerto con un ultimo tocco di raffinata eleganza. Applausi calorosi dal numeroso pubblico intervenuto.(Foto di Cesare Guzzardella)

17 febbraio 2025 Cesare Guzzardella

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