Ieri sera, nella Sala Verdi del Conservatorio, il celebre pianista austriaco Rudolf Buchbinder ha dimostrato ancora una volta la sua profonda sintonia con l’opera di Beethoven, proponendo cinque delle sue 32 Sonate per pianoforte e regalando ai numerosi ascoltatori un viaggio straordinario nella musica del geniale compositore di Bonn. Il programma ha incluso: Sonata in fa maggiore op. 10 n. 2, Sonata in mi maggiore op. 14 n. 1, Sonata in re maggiore op. 28 “Pastorale”, Sonata in mi minore op. 90 e Sonata in fa minore op. 57 “Appassionata” .

Questi capolavori hanno trovato nuova vita grazie alla splendida e tecnicamente impeccabile interpretazione di Buchbinder, frutto di profonda sensibilità e di rara intelligenza musicale. La storica affinità del pianista con Beethoven, unita alla sua maturità artistica, si è tradotta in una performance capace di coniugare energia e precisione e di trasportare il pubblico in una dimensione di forte intensità emotiva. La lunga collaborazione tra la Fondazione La Società dei Concerti e Buchbinder consente di dimostrare che è possibile elevare l’arte musicale a nuovi vertici: la Sala Verdi si è confermata uno spazio ideale per esecuzioni di questo calibro, dove ogni sfumatura del genio beethoveniano è stata restituita con eleganza e profondità. Le interpretazioni, tutte di alto livello, ci sono apparse in crescendo, con le Sonate op.90 e Op.57, eseguite dopo l’intervallo, ancora più energiche e di più avvincente espressività. Due bis eccellenti, ancora beethoveniani, con i finali delle Sonata op.31 n.2 e della celebre “Patetica“. Applausi fragorosi e continuati da parte di un pubblico entusiasta. Serata memorabile.

16 gennaio 2025 Cesare Guzzardella