venerdì, Aprile 11, 2025
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Un Quintetto di fiati alle Serate Musicali del Conservatorio milanese

Uno splendido Quintetto di fiati si è esibito ieri sera alle Serate Musicali del Conservatorio di Milano, regalando al pubblico un concerto di grande raffinatezza. Provenienti dall’Accademia di Santa Cecilia e dalla Tonhalle Orchester di Zurigo, i musicisti hanno proposto un programma variegato, con trascrizioni da Beethoven, Rossini, Bizet e Gershwin, oltre a un brano significativo di Mozart, il Quintetto in mi bemolle maggiore K. 452. Quest’ultimo, scritto per pianoforte e fiati, ha visto la partecipazione del pianista Emilio Aversano. Il concerto si è aperto con il Quintetto per fiati al completo, eseguendo due movimenti tratti da L’Orologio meccanico di Ludwig van Beethoven (1770-1827), ovvero un eccellente Adagio in fa maggiore e un brillante Allegro in do maggiore dall’ Op. WoO 33. L’ensemble – composto da Andrea Oliva (flauto), Francesco Di Rosa (oboe), Calogero Palermo (clarinetto), Andrea Zucco (fagotto) e Guglielmo Pellarin (corno) – ha offerto una lettura chiara ed elegante. Il brano più corposo della serata, il Quintetto in Mi bem. Maggiore K 452 mozartiano, non prevedeva il flauto, ma si caratterizzava per la ricca armonizzazione del pianoforte. Nei tre movimenti, Largo/Allegro moderato, Larghetto Rondò, le sonorità dei fiati si intrecciavano con la parte pianistica, spesso trattata come una vera e propria quinta voce melodica. L’equilibrio tra gli strumenti e la sensibilità interpretativa di Aversano hanno reso la performance particolarmente riuscita. Dopo un breve intervallo, il Quintetto al completo ha proposto tre brani che hanno ulteriormente esaltato la qualità dei cinque interpreti. Prima, un’eccellenteFantasia di Giulio Briccialdi (1818-1881) sul celebre Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini (1792-1868); poi una trascrizione di Bill Holcombe (1924-2019) sulla Carmen di Georges Bizet (1838-1875), una vera e propria suiteche ripercorre i momenti più celebri dell’opera. A chiudere il programma, un’altra suite, sempre di Holcombe, tratta da Porgy and Bess di George Gershwin (1898-1937). Il Quintetto ha dimostrato grande equilibrio nei rapporti melodici, nelle dinamiche e negli interventi solistici, con timbriche complessive raffinate. Il pubblico ha risposto con applausi entusiasti, premiando i musicisti con un bis speciale: il celebre Valzerbrillante di Giuseppe Verdi (1813-1901) inserito nel film Il Gattopardo (1963) di Luchino Visconti, che nel film accompagna la sontuosa scena del ballo tra il Principe di Salina e Angelica. Un concerto di altissimo livello, che ha confermato il valore di questo straordinario ensemble cameristico. Ottima serata. (Foto di Cesare Guzzardella)

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